Vacanze estive in Portogallo

Un giro di 1000 km in dieci giorni
Scritto da: meryterry
vacanze estive in portogallo
Partenza il: 04/07/2013
Ritorno il: 12/07/2013
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
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Quest’anno abbiamo deciso di passare le nostre vacanze estive in Portogallo. Prenotato il volo Ryanair Milano-Porto ad euro 68,00 a/r a testa con solo bagaglio a mano dal 04 al 12 luglio, abbiamo iniziato a progettare il nostro viaggio. Un tour del Portogallo costa con i viaggi organizzati circa euro 1200. Noi siamo riusciti a stare sugli 800 euro a testa e la spesa maggiore è stata dovuta al noleggio auto sul sito www.europcar.it che per 4 giorni ci è costata circa euro 500 compresi i vari pedaggi stradali e autostradali con il Via Verde, più la benzina (80 euro in 4 giorni; in Portogallo, la benzina verde costa euro 1,6). Hotel prenotati da casa su booking.com.

Per il viaggio che volevamo fare noi, avendo solo 9 giorni a disposizione, l’auto ci era indispensabile. Ma in genere, nei nostri viaggi, l’autonoleggio lo evitiamo volentieri, se possiamo.

Volo Milano-Porto e appena atterrati abbiamo ritirato la Panda 5 porte a benzina prenotata già dall’Italia. Io non so se consigliare Europcar. Ho letto varie opinioni su Europcar, come su Budget, Avis, Alamo ecc ecc e non erano granché positive su nessun autonoleggio… quindi nell’indecisione per la scelta fra il meno peggio, anche a parità di prezzi, abbiamo scelto la prima.

Noi in 4 giorni di noleggio abbiamo percorso circa 1000 km. Siamo subito partiti alla volta di Guimares, una bella cittadina a circa 30 km da Porto, Patrimonio dell’Umanità, evitando Porto che avremmo visto solo al termine del nostro viaggio.

Sosta di un paio d’ore per visitare il centro storico e il castello. Poi via, alla volta di Amarante, storicamente importante, con sosta di circa un’ora per visitare il centro storico e la chiesa di São Gonçalo. E poi di nuovo “on the road” alla volta di Aveiro, dove ci siamo rimasti solo un mezzoretta dato è stata alquanto deludente. Se avete poco tempo Amarante e Aveiro, a mio modesto parere, si possono escludere.

Nel tardo pomeriggio siamo finalmente giunti a Coimbra, dove avevamo prenotato una camera (colazione inclusa) all’hotel Riversuites, confortevole 3* (euro 40,00). Comodo come posizione perché si trova poco fuori il storico centro di Coimbra, parcheggio gratuito proprio a due passi. Personale cortesissimo e molto disponibile nel dare tutte le informazioni di cui necessitate.

Cena in un ristorante italiano a Coimbra, ma niente di che e piuttosto caro, ma eravamo stanchi perché svegli da prima dell’alba e volevamo mangiare giusto due cose e poi riposarci in vista della giornata successiva, altrettanto impegnativa.

5 luglio: visita al centro storico di Coimbra e soprattutto all’università, dopo una bella scarpinata di circa 20 minuti in salita per le stradine tortuose del centro storico.

Coimbra merita proprio una sosta e in mezza giornata si visita. E’ la terza città del Portogallo per grandezza ed è stata la prima capitale. La sua università è la più antica del Paese ed è un gioiellino come pure la sua Biblioteca Joanina.

Abbiamo visitato anche la Sé Nova ma non ne vale la pena (2 euro a persona). La Sé Velha l’abbiamo vista dalla porta di ingresso (anche questa però è a pagamento se volete entrarci).

Il nostro hotel era di fronte al vecchio convento di Santa Clara, e così abbiamo visto e ammirato le rovine da fuori senza entrarci. Non siamo riusciti a visitare la Chiesa di Santa Cruz. Siamo riusciti a vederla esternamente la sera del nostro arrivo, ma era chiusa. Di fuori è molto bella. E il giorno dopo ce ne siamo proprio dimenticati. Peccato!

Verso le 11 siamo partiti alla volta di Tomar per la visita al Convento do Cristo Rei. Purtroppo abbiamo parcheggiato nel centro della città e, da sprovveduti, l’abbiamo fatta a piedi fino sopra al Convento. Ve lo sconsiglio a meno che non vogliate farvi almeno 20 minuti in salita. Sulla collina, proprio di fronte all’ingresso c’è un comodo parcheggio gratuito.

A me, sinceramente, più volte è venuta voglia di rinunciare e tornare al parcheggio in centro varie volte. E’ stata dura fare quella salita sotto il sole cocente delle 2 del pomeriggio (40°!!), ma alla fine ne è valsa la pena. Il convento è semplicemente meraviglioso. Credo che sia una delle cose più belle che ho visto in Portogallo. Mi ha impedito di desistere, solo la voglia di vedere questo Convento costruito dai Templari, essendo io una appassionata della storia di questo ordine religioso. Ho fatto il biglietto cumulativo valido anche per visitare il Monastero di Alcobaça e di Bathala (euro 16,00). A me la visita ha richiesto circa un paio di ore perché me lo sono voluta gustare con molta calma.

Dopo Tomar, è stata la volta di Fatima. La famosa chiesa, che custodisce le spoglie dei tre pastorelli, è piccola e alquanto semplice. Me l’aspettavo più grande e più ricca. Comunque ne è valsa la pena, ma se non si ha tempo o non si è credenti credo che potete saltare anche questa tappa.

Nel tardo pomeriggio siamo giunti ad Alcobaça. Avevamo prenotato una camera (colazione inclusa) presso l’Hotel Santa Maria, che avevamo letto essere situato nei pressi del monastero, ma non avevo capito che era in pratica di fronte. Ottimo hotel a 3* con parcheggio privato gratuito, wifi gratis e situato in centro città, proprio di fronte al monastero. La nostra camera dava proprio sulla piazza del monastero (euro 50,00). Per la cena, dopo aver guardato su Tripadvisor abbiamo scelto il ristorante Antonio Padeiro, sempre in centro, consigliatoci anche dal personale dell’hotel (in due euro 30,00). Lo consiglio: si mangia bene e si spende poco e c’è anche la connessione wifi gratis!

6 luglio: la visita al Monastero che ci ha portato via circa un’oretta (la cittadina l’avevamo vista in notturna la sera precedente); poi partenza per Bathala per visitare l’ultimo monastero. Meritano tutti e tre, forse quello di Alcobaça è il più piccolo e più semplice dei tre. Non ci siamo soffermati a visitare la cittadina di Bathala perché non ci è sembrata interessante.

Nel pomeriggio visita alla cittadina medievale fortificata di Obidos. Abbiamo solo passeggiato per la cittadina senza visitare il castello e le mura, ma ci siamo fermati invece in uno dei belvedere più alti da cui abbiamo potuto ammirare il paesaggio della valle ai piedi della cittadina.

Dopo un paio di ore di sosta in questo bel borgo, siamo ripartiti alla volta di Mafra per visitare il Palazzo Nazionale (euro 4,00) e la Basilica. Sinceramente non ci hanno colpito per nulla. E’ stata una tappa che non mi ha entusiasmato per niente. Perciò non mi sento di consigliarla. La tappa successiva è stata Cascais.

È una tipica località di mare, piena di turisti e bagnanti. Molto carina e abbiamo provato tanta invidia per tutti quelli che alle 5 del pomeriggio erano ancora in spiaggia, mentre noi non eravamo proprio preparati per la spiaggia, causa cambiamento dell’ultimo minuto (quasi) al programma della giornata. Dopo essere stati un po’ sul lungo mare ad invidiare i bagnanti e fatto il giro per la graziosa cittadina, abbiamo ripreso la strada per dirigerci a Sintra, dove avevamo prenotato una notte all’hotel Ibis (senza colazione euro 40.50). Siamo arrivati tardi, eravamo stanchi dalla lunga giornata e nei dintorni dell’hotel non c’è quasi nulla, trovandosi in zona molto periferica e non avendo voglia di prendere la macchina avevamo solo due alternative: o cenare nel ristorante dell’hotel o tentare con un ristorante nei pressi dell’hotel ma che abbiamo trovato chiuso. E casualmente vicino c’era un McDonald’s e ci siamo fermati lì. L’hotel è comodo, pulito, confortevole, ma è in una zona troppo deserta. Ma su booking, nella zona di Sintra, era fra i meno costosi in quel periodo.

07 luglio: in mattinata visita a Sintra, iniziando subito dal Palazzo da Pena che è semplicemente meraviglioso e fiabesco. Abbiamo fatto il biglietto cumulativo che prevede la visita dei 3 palazzi di Sintra (da Pena, Mouros e Nacional, euro 25,00). Per arrivare al Palazzo da Pena si percorre un’unica strada a senso unico in salita. Dato che ci sono spesso gli autobus che portano su al Palazzo, la strada è molto spesso affollata di macchine tutte in coda e ci si impiega un bel po’ per arrivare in cima. Abbiamo parcheggiato in uno dei parcheggi pubblici fra il Palazzo da Pena e il Castello dos Moros. E dalla biglietteria abbiamo preso il pulmino che porta su all’ingresso del palazzo anziché fare la strada a piedi, sotto il sole, seppure in mezzo al bellissimo parco che circonda lo stesso.

La mattina è stata dedicata ai due palazzi che sono spettacolari, anche se il Castello dos Mouros è parecchio impegnativo da visitare perché in mezzo al bosco e ne sono rimaste solo le mura e delle rovine. Quindi si scarpina parecchio in mezzo alle rovine, ma il panorama che si gode è spettacolare.

Il Palazzo da Pena è un’altra delle cose più belle in assoluto che ho visto in questo nostro viaggio itinerante.

La visita al Palazzo Nazionale di Sintra è stata un po’ deludente e dopo aver fatto il giro della città con il trenino turistico (Sintra è molto carina e anche questa la consiglio), abbiamo ripreso la strada alla volta di Cabo do Roca. Altro cambiamento di programma all’ultimo, con il navigatore della nostra macchina a noleggio che si era già perso in fase di digitazione, come è spesso successo (in pratica dei nostri 1000 km, almeno 100 sono stati dovuti alle varie volte che il navigatore ci ha fatto perdere!!). Ma ci siamo arrivati solo grazie ai nostri smartphones e a google maps!!

Quindi per me è una grande soddisfazione essere arrivata a Cabo do Roca solo grazie al mio intuito e all’aver studiato la strada su google maps… io che qua in Italia vado in crisi se solo devo uscire dai miei soliti dintorni!

Cabo do Roca è il punto più occidentale d’Europa e a 5593 km, dall’altra parte dell’Oceano Atlantico, si trova Capo Henlopen, il punto più ad est degli USA. Spettacolare il panorama che si gode dal promontorio. E’ presente un piccolo ufficio turistico che rilascia, per chi vuole, i certificati di Cabo do Roca. Altra cosa che a noi è sfuggita!!! Vabbè abbiamo le fotografie che testimoniano che noi c’eravamo!!

E dopo la sosta di un paio di ore a Cabo do Roca, ultima tappa della nostra giornata è stato l’arrivo a Lisbona… finalmente!!! Ma non prima di esserci fermati di nuovo un attimo appena fuori Cascais a vedere Boca do Inferno, ma non è niente di che.

Quindi direzione aeroporto di Lisbona (il navigatore ci ha fatto perdere anche nei pressi dello stesso, per dire quanto era pessimo), per lasciare l’auto a noleggio e dopo aver sbrigato le pratiche di riconsegna, abbiamo preso la metro (comodissima) che dall’aeroporto ci ha portato direttamente alla fermata Saldhana, dove era situato il nostro hotel, Residencia Imperador, un piccolo hotel a 3* (se non erro) molto comodo dove ci siamo fermati per 3 notti (euro 147 compresa la colazione).

La prima parte del nostro viaggio in giro per il Portogallo (anche alquanto stancante) si era conclusa e dal giorno dopo iniziava la seconda parte molto meno “on the road” e quindi più tranquilla.

8 luglio: a Lisbona, sin dal nostro arrivo la sera precedente, abbiamo fatto la Viagem ricaricata con la validità di due giorni. Ciò ci ha permesso di muoverci liberamente con i mezzi pubblici, compreso il famoso tram 28 che porta in giro per il quartiere dell’Alfama e l’altrettanto noto tram 15 che porta a Belem e gli elevador, come quello de Santa Justa che porta in Placa do Carmo. Con il tram 28 siamo saliti fino al Mirador de Santa Lucia e abbiamo visitato il Castello di Sao Jorge con la Camera Obscura di Leonardo (che consiglio perché Leonardo era un genio), e poi scendendo a piedi la Sé, la Chiesa di San Antonio da Padova (che si trova di fronte alla Sé, visitata nel 1982 da Papa Giovanni Paolo II). Con lo stesso tram, siamo risaliti direzione Placa da Graca e abbiamo tentato di visitare il Panteon che abbiamo trovato chiuso come anche il Monastero di Sao Vicente de Fora. Ci siamo, quindi, soffermati alla Igreja da Graça e al mirador Graça.

Ripreso il tram 28 siamo scesi nel quartiere Baixa e abbiamo passeggiato per le vie piene di negozi e ristoranti fino a Placa do Commercio. Il pomeriggio lo abbiamo poi trascorso al Parque das Naçoes dove abbiamo visitato l’Oceanario, raggiungibile con la metro, stazione Oriente, e in 10 minuti circa a piedi, attraversando tutta questa zona nuova e prettamente commerciale, si arriva al più grande acquario d’Europa (euro 16,00 a persona), meraviglioso… ma sinceramente dopo aver visto quello di Genova, quello di Valencia e questo… basta… penso che non voglio più visitarne altri!!! Da lontano abbiamo ammirato il ponte Vasco de Gama, il più lungo d’Europa con i suoi 17 km. Per le nostra cena abbiamo scelto (e consigliamo) Joao do Grado, Rua dos Correeiros 226 (in due abbiamo speso circa 35 euro), consigliato anche da altri Turisti Per Caso.

09 luglio: con il tram 15 ci siamo diretti a Belem per visitare la famosa torre (Patrimonio dell’Unesco euro 5; fermata del tram Torre di Belem) e il Monastero dos Jeronimos (euro 7,00) e il Padrao dos Descobrimentos (che non abbiamo visitato all’interno) che è proprio di fronte al meraviglioso monastero, monumento commemorativo delle scoperte portoghesi. Immancabile la visita alla Pasteleria de Belem (poco più avanti del Monastero, di fronte alle fermate degli autobus e tram per tornare verso il centro città) per assaggiare le famose Pastel de Nata da prendere con zucchero a velo e cannella.

Ritornati in centro, nel pomeriggio con l’Elevador de Santa Justa che si trova nella Baixa siamo saliti al Chiado. Abbiamo oziato un po’ in Largo do Carmo che è molto tranquillo e carino (mi ha ricordato Parigi quell’angolo di Lisbona) e siamo ridiscesi a piedi passando da Rua do Carmo.

Abbiamo tentato di visitare il Mercado da Ribeira, ma siamo arrivati alla chiusura e poche bancarelle erano ancora aperte. E sempre con il tram 28 (sempre super affollato) ci siamo diretti alla Basilica Estrela.

Per la cena Ristorante Caldaca in Rua do Carmo 35, ottimo localino a conduzione familiare (in due circa 30 euro).

10 luglio: nostra ultima mattinata a Lisbona e ne approfittiamo per fare un po’ di shopping. Nel primo pomeriggio dalla stazione St. Apollonia abbiamo preso il treno per Porto.

Ci siamo un po’ persi il Barrio Alto invece, peccato! Come non siamo riusciti ad andare a Cacilhas a vedere la statua del Cristo Rei che abbiamo visto solo da Cais do Sodré.

Fino a questo punto del nostro viaggio abbiamo sempre goduto di tempo bello e caldissimo… 40° gradi costanti di giorno… Da ustionarsi… quindi usate le creme solari protettive!!!

Arrivati in serata a Porto… un freddo!!! Siamo passati dai 40° della mattina a Lisbona ai poco meno di 30° della sera molto ventilata a Porto! Non eravamo proprio preparati a questo sbalzo termico!!

Presa la metro dalla stazione ci siamo diretti al nostro hotel, sbagliando fermata e scendendo a quella più lontana e dovendo fare in salita anziché in discesa una bella strada in pendenza 15% con tanto di valigia (10 kg) da trascinare… La cosa più complicata a Porto per me è la metro!!! Giuro che non ho capito come si fanno i biglietti e quelle pochissime volte che l’abbiamo usata ci siamo fatti aiutare dal personale di sicurezza che per fortuna vigila in tutte le stazioni e aiuta tantissimo i turisti! Io la trovo veramente complicata, e sì che sono abituata a viaggiare con i mezzi pubblici in tutta Europa!

Dopo essere arrivati nel nostro albergo, Residencial Belo Sonho, piccola pensioncina un po’ datata ma pulita, a gestione familiare e i proprietari sono gentilissimi, in posizione alquanto comoda per visitare Porto, vicinissima alla via dello shopping di Porto (rua Santa Catarina; il famoso caffè Majestic, bar più antico di Porto è a 2 minuti a piedi) e a molti locali, parcheggi, teatri e metro (euro 65 due notti senza colazione), siamo usciti, scegliendo Lagostim in Praca Dona Filipa de Lancaster (in due circa 40 euro) per la nostra prima cena a Porto.

A noi il proprietario dell’albergo ha chiesto che camera volessimo ed io, avendo letto le recensioni su booking.com, ho chiesto una camera tranquilla sul retro. Ok, la vista non è spettacolare proprio per niente, ma non siamo stati disturbati dal rumore degli autobus o delle macchine.

11 luglio: giornata dedicata alla visita della città un po’ a piedi, un po’ con il trenino turistico che parte vicino alla Sé (i biglietti si acquistano negli uffici del turismo) e che include una visita guidata ad una delle più famose cantine di Porto con tanto di degustazioni e un po’ con la crociera sul Douro (i biglietti noi li abbiamo acquistati in un ufficio del turismo, altrimenti sulle rive del Douro ci sono tanti chioschi delle varie compagnie di navigazione sul fiume).

Dopo una breve visita alla chiesa Dos Clerigos, senza salire sul campanile panoramico (secondo me non ne vale la pena, anche se costa pochissimo, euro 2,00), una breve visita alla stazione centrale, il cui ingresso e ricoperto di azulejos, e dopo aver visitato la Sé, siamo scesi verso il fiume, passando per le strette viuzze e vicoli della Ribeira, il quartiere dietro la cattedrale Patrimonio dell’Umanità e protetto dell’Unesco, per imbarcarci per la nostra mini crociera (50 minuti circa, 10 euro a testa).

Il pomeriggio, dopo il giro con il trenino per la città (lo consiglio se si ha poco tempo come noi), lo abbiamo passato a Villa Nova de Gaia, a fare qualche assaggio nelle cantine. Cena da Avo Maria (Cais Ribeira 30) sulla sponda di Porto del Douro (in due 50 euro, più caro ma anche di livello un pochino più elevato rispetto agli altri che abbiamo frequentato nel nostro viaggio). Lo consigliamo!

12 luglio: nostra ultima mattina a Porto. Volevamo fare colazione al bar Majestic, ma apriva alle 10 e noi dovevamo prendere la metro per l’aeroporto. Fate bene i vostri calcoli, perché la metro per l’aeroporto passa ogni mezzora circa e impiega circa mezzora per arrivare in aeroporto dal centro città.

Porto è molto decadente e non capisco il motivo, anche se sono in corso molti lavori di recupero delle aree. Non ho visto tanta decadenza e abbandono nemmeno nei paesini più piccoli dell’interno. Ma nel complesso è un gioiellino e se fa parte del Patrimonio Mondiale dell’Umanità vuol dire che ne vale la pena. Noi in pratica abbiamo avuto un solo giorno per visitarla, ma un bel weekend lungo credo sia l’ideale per vederla con calma, comprese le spiagge sull’oceano Atlantico.

Tirando le somme, credo che alla fine è uscito un bel viaggetto, nonostante sia stato un po’ faticoso e nonostante a volte abbiamo avuto tempi stretti e abbiamo dovuto rinunciare a mete minori, come Nazaré e Peniche. Ma, nonostante tutto, ne è valsa proprio la pena! E io in Portogallo ci voglio tornare, per visitare dal sud di Lisbona fino all’Algarve.

E ora, è già tempo di pensare al prossimo viaggio… Cracovia…!



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