Vacanze a Gran Canaria
Canarie per iniziare
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Anche questa volta decidiamo di iniziare il nuovo anno alle Canarie. Dopo Lanzarote e Fuerteventura, che ci sono tanto piaciute, optiamo (anche se non troppo convinti) per Gran Canaria. Il volo migliore per orari e prezzo parte da Bergamo così di nuovo ne approfittiamo, vista la necessità di dormire nei pressi dell’aeroporto, per visitare la zona. Scegliamo il lago d’Iseo e trascorriamo una piacevolissima giornata a Monte Isola.
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Verso mezzogiorno arriviamo a Playa del Ingles che, ad essere sinceri, non ci fa una gran impressione visto che è un susseguirsi di palazzoni poco attraenti e strade incasinate. Cambiamo immediatamente idea quando entriamo nel nostro residence: una piccola oasi di pace immerso nel verde e nel silenzio, formato da pochi semplici bungalows raccolti intorno alla piscina e alle palme. Così senza farcelo dire due volte e visto che splende un bel sole caldo ci tuffiamo e ci godiamo il clima, dimenticando in un secondo il freddo che abbiamo lasciato poche ore fa. Altro pregio di questo residence è che si trova a pochi passi dalle dune di Maspalomas e dall’inizio del Paseo Costa Canaria, la bella passeggiata che costeggia il mare per chilometri. Così dopo aver mangiato un boccone in spiaggia trascorriamo il resto del pomeriggio passeggiando sulle dune che sono veramente un piccolo gioiello. Decidiamo di raggiungere la vicina località di Meloneras in auto per la cena, ma, vuoi perché siamo un po’ stanchi (ok anche imbranati ma non lo ammetteremo mai), vuoi perché col buio non riusciamo a raccapezzarci (e il navigatore in questa zone non ci è di molto aiuto), vuoi perché è più facile vincere alla lotteria che trovare un parcheggio, alla fine desistiamo e cambiamo meta. Scegliamo un ristorante di tapas a San Fernando, località ancora più brutta, ma almeno il cibo è buono.
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Iniziamo ad esplorare l’isola da Puerto de Mogan e ci arriviamo solo dopo aver sbagliato strada per ben tre volte (ovviamente colpa del navigatore…). Ohhh finalmente un paesino proprio carino, nonostante anche qui per riuscire a parcheggiare serva veramente tanta fortuna. Passeggiamo tra le casette bianche ornate da un tripudio di fiori colorati e ci sdraiamo nella bella spiaggetta a mezzaluna dove si sta benissimo. Avremmo anche potuto trascorrere tranquillamente qui tutta la giornata ma ero curiosa di vedere la spiaggia di Amadores che, da quanto letto, doveva essere ancora più carina. Si, a vederla la spiaggia! Completamente ricoperta da ombrelloni e tendoni sotto i quali sono ammassati brutti negozi e pessimi ristoranti. Che delusione! Mangiamo velocemente un’insalata e decidiamo che è meglio rientrare. Dal residence ci incamminiamo sulle dune e raggiungiamo Meloneras. E finalmente alla luce del giorno scopriamo questa bella località. All’inizio la laguna protetta e il faro, poi spiaggia e prati e infine una via pedonale costeggiata da bei negozi, ristoranti e hotel bellissimi e, per noi ,assolutamente off limits. E’ piacevole stare qui, tanto che ci facciamo rapire da un fantastico tramonto senza renderci conto di come faccia presto ad arrivare il buio. Morale nell’oscurità più totale perdiamo completamente il senso dell’orientamento sulle dune. Dopo un bel po’ di tempo, tanta fatica e un filo di panico che stava per prendere il sopravvento riusciamo a rientrare. A quanto pare abbiamo decisamente un problema con questa località…
Doccia e camminata (un’altra!) verso il centro commerciale Yumbo, uno dei più brutti centri commerciali mai visti, ma dove si concentrano la maggior parte dei ristoranti. Almeno la pizzeria che scegliamo è ottima.
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Partiamo presto in direzione nord. Prima tappa la capitale Las Palmas e il quartiere antico di Vegueta dove trascorriamo il tempo passeggiando nel silenzio di vicoli e piazze. Vale la pena spendere un po’ di tempo per un’interessante visita alla casa di Colombo. Tutt’altra atmosfera si respira nella vicina calle Mayor de Triana, la via pedonale dello shopping caratterizzata da palazzi in stile liberty.
C’è un notevole via vai e un grande mercato artigianale. Scopriamo il perché quando andiamo a ritirare l’auto al parcheggio: un cartello luminoso segnala che oggi, a causa della cavalcata dei Re Magi, il traffico è deviato. Ma come? I Re Magi il 5 Gennaio? Sì, a quanto pare qui l’Epifania arriva prima e noi ne facciamo le spese restando imbottigliati per non si sa quanto in un traffico allucinante.
Quando il cielo vuole riusciamo a metterci in marcia per Puerto de Las Nieves, piccola località balneare carina e fuori mano, porto di imbarco per Tenerife. Raggiungiamo il ristorante che mi ero annotata e all’alba delle 15 ci facciamo una scorpacciata di pesce fresco ad un prezzo irrisorio. Prima di riprendere la via del ritorno facciamo una piccola deviazione lungo la rigogliosa e verdissima valle di Agaete. Questa parte dell’isola ci è decisamente piaciuta. Rientrati a Playa del Ingles ci fermiamo per un po’ di spesa al centro commerciale Cita (altro centro commerciale tristissimo). Stanchi e ancora sazi per il pranzo ci prendiamo una serata di riposo in giardino. Per domani mettono pioggia. Speriamo bene.
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Anche se meglio del previsto stamattina il tempo è molto variabile, quindi nessun programma in particolare, solo lunghe passeggiate stendendoci dove capita in spiaggia quando esce il sole. Non male anche così! Dopo pranzo visto che il tempo migliora ci concediamo un bel bagno (naturalmente in piscina, non siamo ancora pronti per l’Atlantico a Gennaio, forse non lo saremo mai) e poi partiamo verso Aguimes, un antico paesino dell’entroterra riqualificato di recente e che mi incuriosiva. Da incoscienti partiamo con solo pantaloncini e maglietta e una volta arrivati (si trova in montagna) ci rendiamo conto che fa un freddo becco. Scendiamo dall’auto e dopo due passi parte anche un bell’acquazzone. Demoralizzati rinunciamo e torniamo indietro. Ci consoliamo con un’ottima paella a Meloneras, riuscendo anche a trovare il parcheggio in pieno centro. Peccato che sulla via del ritorno il navigatore ci pianta in asso nel bel mezzo di un groviglio di tangenziali e svincoli. Ma che caspita abbiamo con questo posto!?
7/1
Miracolo, il navigatore è risorto! E meno male perché oggi abbiamo in programma un altro tour verso i paesini dell’entroterra a nord e decisamente non abbiamo un buon rapporto con le strade di quest’isola. Iniziamo da Teror. Le strade che collegano questi paesini sono molto piacevoli da percorrere, immerse nel verde e orlate di castagni ed eucalipti. Arriviamo che ha appena smesso di piovere e fa freddissimo, ma forti dell’esperienza di ieri siamo partiti ben equipaggiati. Il paesino è delizioso, non a caso è considerato monumento nazionale, con un’architettura molto particolare ed essendo Domenica c’è anche un bel mercato. Seconda tappa Arucas, terza città più grande dell’isola, dove si coltivano banane e si produce rum, caratterizzata dall’enorme cattedrale in stile gotico che sovrasta le basse case bianche. Anche qui è piacevole passeggiare per il ben conservato centro storico. Infine raggiungiamo Firgas dove è stata utilizzata la pendenza naturale delle vie pedonali del centro per costruire una bella cascata lunga 30 mt. affiancata da sedili decorati in ceramica. Più in alto sulla pavimentazione sono scolpite le sette isole Canarie con le loro caratteristiche.
Decidiamo di rientrare facendo tappa di nuovo ad Aguimes, peccato che in autostrada tra una chiacchiera e una risata ci perdiamo l’uscita e quando ce ne accorgiamo è ormai troppo tardi. Non ce l’abbiamo fatta a vedere questo benedetto paese. O forse è stato meglio così visto che dalle dune stasera assistiamo ad uno dei tramonti più belli che abbiamo mai visto.
8/1
Sprezzanti del pericolo decidiamo di prendere l’auto e tornare a Meloneras. E ce la facciamo. Mattinata perfetta tra shopping e passeggiate in riva al mare. E pomeriggio distesi al sole in piscina. Dopotutto siamo venuti qui per questo.
9/1
Ultimo giorno. Il tempo sembra buono. Andiamo presto ad Arguineguin, un paesino di pescatori dove al martedì si tiene un grande mercato in prossimità del porto. Poi ci spostiamo ad Anfi Beach (vero nome Playa de la Verga) dove una multinazionale ha costruito un enorme (ma veramente enorme) complesso residenziale e per renderlo più appetibile ai compratori ha costruito una spiaggia artificiale portando sabbia dalle Bahamas. I presupposti ci sono tutti per storcere il naso eppure il risultato è piacevole. Ce ne stiamo distesi a goderci il sole fin quando una serie di grosse nuvole ci fa decidere di rientrare. Il resto del pomeriggio lo dedichiamo ad una lunghissima passeggiata sul lungomare e sulle dune di Maspalomas. Concludiamo la nostra vacanza in un anonimo bar sotto ad un anonimo palazzone che però ci serve delle tapas da urlo.
Domani ci attende il clima della nostra Val Padana. Sigh.
Considerazioni finali
Eravamo consapevoli del fatto che Gran Canaria ci sarebbe piaciuta meno delle isole visitate in precedenza, ma l’abbiamo ugualmente scelta come meta delle vacanze invernali in virtù del fatto che tra le isole Canarie dovrebbe essere quella che gode del clima migliore, in particolare nella costa sud. In realtà noi abbiamo trovato praticamente lo stesso clima che abbiamo avuto nello stesso periodo a Lanzarote e Fuerteventura, cioè variabile con temperature più che piacevoli quando esce il sole e in zone riparate dal vento e freschino quando si annuvola. Nell’arco di una giornata il tempo può variare molte volte. Le località della costa sud non sono attraenti (fatta eccezione per alcune) in particolare Playa del Ingles è un susseguirsi di strade e condomini senza alcuna attrattiva e la vita serale/notturna si concentra in squallidi centri commerciali.
Più carina invece la parte nord dell’isola che ha conservato un aspetto più caratteristico e che offre alcune interessanti visite, anche se in generale fa più freddo.
I prezzi ci sono sembrati in media più alti rispetto alle altre isole.
Con questo non voglio dire che non sia stata una settimana piacevole, siamo comunque stati benissimo, ma non è certo scattato quel colpo di fulmine che ci farà desiderare prima o poi di trascorrere qui un’altra vacanza.