Vacanza premio post laurea

Come premio per la nostra laurea in Ingegneria Gestionale, io, Silvia e Alessia siamo partite alla volta del Kenya ed in particolare per il Blue Bay di Watamu. La nostra scelta è stata più dolorosa di un parto poiché ci siamo rivolte a tre differenti agenzie viaggio che ci hanno consigliato 3 diversi alloggi ovvero: Blue Bay, Temple Point e...
Scritto da: martaatram
vacanza premio post laurea
Partenza il: 03/11/2006
Ritorno il: 11/11/2006
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 1000 €
Come premio per la nostra laurea in Ingegneria Gestionale, io, Silvia e Alessia siamo partite alla volta del Kenya ed in particolare per il Blue Bay di Watamu. La nostra scelta è stata più dolorosa di un parto poiché ci siamo rivolte a tre differenti agenzie viaggio che ci hanno consigliato 3 diversi alloggi ovvero: Blue Bay, Temple Point e Jacaranda… Come potevamo prendere una decisione davanti ad un ventaglio di scelte che apparentemente sembravano tutte perfette. Grazie al consiglio di amici che erano stati recentemente in Kenya abbiamo optato per il Blue Bay e siamo molto soddisfatte della scelta. Noi eravamo in una camera tripla del tipo standard senza aria condizionata e possiamo affermare di esserci trovate molto bene. Arredamento semplice ma curato, bagno spazioso con bidet e infine terrazzino con salottino dal quale si potevano ammirare tante scimmie saltellanti. Gli spazi comuni ovvero (piscina, reception e ristorante) sono molto puliti, curati e arredati con gusto. La cucina prevede un ricco buffet per il pranzo a mio avviso molto ripetitivo poiché per tutta la settimana sono state proposte sempre le stesse cose. Quello che conta comunque è la qualità del cibo che al Blue Bay non mancava. La sera invece la cena era servita al tavolo e prevedeva 5 portate. Complessivamente quindi non possiamo individuare alcun punto di debolezza per quanto riguarda il villaggio. Siamo state molto deluse dalla spiaggia che in questo periodo risulta essere coperta da alghe che se ne andranno solo a dicembre. So bene che le alghe sono innocue ma purtroppo rendono schifoso l’accesso al mare ai delicati turisti italiani. A Zanzibar per esempio i beach boys si rendevano utili asportando ogni giorno un’abbondante quantità di alghe evitando poi che queste potessero ridepositarsi. La sabbia è come farina ed è di un colore così bianco che finchè non la si vede non si può immaginare. Via spiaggia si può fare una bella passeggiata di circa un’ora fino a Sardegna 2 che è una spiaggia caratterizzata da colori molto belli simili a quelli della Sardegna. Il primo giorno, quando si scende in spiaggia, si ha un impatto negativo dovuto a due fattori: 1) la visione delle alghe 2) l’assalto dei beach boys. Questi ultimi sono persone inoffensive che hanno il piccolo difetto di aver idealizzato tutti gli italiani come degli Onassis della situazione pronti a spargere denaro verso ciascun Keniano. Così con insistenza iniziano a proporre escursioni a raffica proponendo tariffe molto vantaggiose rispetto a quelle del villaggio. Il problema è che se poi il povero turista si azzarda a prenotare l’escursione tramite l’albergo questi si offendono e ti minacciano per tutta la durata della vacanza. Il segreto sta nel non dare troppa confidenza in modo che loro capiscano da subito che non possono passare l’intera giornata a stufarvi. Vi dico così perché ogni mattina noi non potevamo iniziare la nostra passeggiata sulla spiaggia che subito eravamo scorate da fiumi di beach boys pronti a seguirci fino alla deriva. Nonostante noi sottolineassimo il nostro disappunto questi continuavano a seguirci pretendendo una ricompensa a fine passeggiata. Ma chi te l’ha chiesto??? Per questo dovete mettere in chiaro da subito chi comanda ed evitare di farvi inseguire per tutta la spiaggia. Perché in realtà la loro apparente gentilezza è tutta legata alle possibili ricompense finali. Portate dall’italia abiti e scarpe vecchie che non utilizzate più e cercate di farli felici con quelli senza mettere mano al denaro. Durante il safari abbiamo avvistato leoni, giraffe, elefanti, babbuini, ippopotami e coccodrilli e per me è stata un’esperienza magica. Devo ammettere però, che dopo aver visto le foto di quelli che hanno scelto di fare il safari da 2 giorni al Masai Mara, se tornassi indietro farei quello anche se costa 500 Euro. Con questo io ho concluso… consiglio a tutti di andare in Kenia e di fare un safari. Consiglio il galdessa per la bellezza del lodge e il masai mara per la quantità/varietà di animali. Vorrei ringraziare Ivana, Bernardo, Marilena, Giorgio, le 2 sorelle di Pescara, le amiche dell’Umbria e Daniela per aver reso ancora più speciale la nostra vacanza. Buon Kenya a tutti. Hakuna matata jambo marta


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