vacanza in sardegna “aio’!”
BOSA MARINA (OR): La nostra base, da qui partivano tutte le nostre escursioni sull’isola. Il paesino è molto piccolo e la gente del luogo non è ancora abituata ai turisti. Il mare è spesso mosso e la spiaggia non è molto curata. Voto 5.
IS ARUTUS (OR): La particolarità del luogo è la sua spiaggia, i piccoli sassolini che la costeggiano sembrano tante piccole perle (c’è il divieto di prenderle e di portarsele a casa, quindi attenzione). Per il resto è una zona ancora molto selvaggia, quindi il comfort non è il massimo, il mare è spesso mosso ed è difficile farsi un bel bagno. Ma data proprio la sua natura selvaggia si riescono a trovare degli anfratti splendidi e isolati. Ideali per chi vuole rimanere al di fuori del caos delle spiagge estive. Voto 7.
CABRAS (OR): E’ un grosso stagno non lontano da Is Arutus. Vale una visita fugace, i fenicotteri rosa all’interno dell’aerea sembrano molto schivi ed è difficile vederli. Noi abbiamo avuto un po’ di pazienza e siamo stati premiati. Per gli amanti di Licia Colò è uno spettacolo. Voto 7.
GROTTE DI NETTUNO (SS): La discesa presso le grotte (più di seicento scalini) è molto caratteristica, lungo la scarpata si apre il mare azzurro, però se soffrite di vertigini lasciate stare. Una volta scesi nelle grotte lo spettacolo è autentico e una simpatica guida vi porterà nel sottosuolo marino alla scoperta di stalattiti ultracentenarie. Si consigliano scarpe da trekking e una bella macchina fotografica. Voto 8.
STINTINO (SS): Magnifica e cara. I due risvolti della medaglia. Il mare color smeraldo è ipnotico, si rimane a fissarlo con occhi stupefatti, meravigliati, incantati. Le barche all’orizzonte sembrano galleggiare nel vuoto e si ha l’impressione di essere sbarcati nel paradiso terrestre.
D’altro canto però non si è soli e nelle giornate più affollate è difficile persino passeggiare sulla costa. I prezzi sono molto alti ma non scoraggiano i turisti che si accalcano gli uni sugli altri nella speranza di fare proprio quell’angolo di paradiso. Voto 9.
CAGLIARI: Una città che non offre molto al turista, la classica piazza, la strada con i negozietti (cosa da centro commerciale). Lo ammetto non ci ha entusiasmato. Voto 5.
SPIAGGIA DEL POETTO (CA): Ok è una tappa da fighetti, da figli di papà. Però devo ammettere che siamo arrivati con le dovute precauzioni, tipo. …Andiamo a vedere sta spiaggia, tanto sarà piena di gente e farà schifo…E invece tutto l’opposto. La spiaggia è attrezzata al punto giusto, campi da beach volley, bar sulla riva, bagni a portata di mano, edicole (Dio benedica le edicole) ad un passo dal bagnasciuga. Il tutto però senza esagerare, le comodità sono lì a portata di mano, ma non ti soffocano, non ti assillano, se le vuoi bene, altrimenti rimangono lì lontane, in disparte. La spiaggia appunto è molto grande e quindi si ha lo spazio vitale per muoversi e per respirare. La ciliegina sulla torta è stata il mare. Purtroppo chi è abituato a frequentare le spiagge “cittadine” sa bene che il mare non è sempre dei migliori, vuoi per il porto nelle vicinanze, vuoi per l’alta frequentazione, vuoi anche per l’inciviltà di alcuni soggetti, le acque spesso sembrano più una pattumiera galleggiante che un mare a cielo aperto. Ed invece (stupiscimi Poetto) il mare è limpido, non è mosso e finalmente riusciamo a farci un bagno decente con tanto di pallone e di “…A sette si schiaccia…” (se qualcuno tra voi non conosce questo stupendo sport, prema la X in alto a destra e vada a meditare…) Voto 7.
PORTO CERVO E PORTO ROTONDO (OL): Ovattato, sembra di essere in un prefabbricato, persino il mare sembra finto. L’ostentazione della ricchezza si evince in tutte le strade, ma questo non fa di Porto Cervo e Porto Rotondo una meta caratteristica (tipo Capri), ma la rende inaccessibile, antipatica e finta. Voto 3.
Se si hanno due settimane di vacanza è meglio perché l’isola offre molto, purtroppo la zona est, che mi dicono che sia anche la più selvaggia non siamo riuscita a visitarla. La Sardegna ha un mare splendido, ma spesso i venti che la costeggiano lo rendono mosso. Da evitare sicuramente il mese d’Agosto. Il cibo non è un granché, la maggior parte della sua tipicità (strano a dirsi per un’isola) è a base di carne. Purtroppo ci siamo persi il “Porceddu”, se volete mangiarlo bisogna prenotarlo qualche giorno prima. Insomma almeno una volta nella vostra vita ci dovete andare. Anche perché è bello atteggiarsi con gli amici dicendo …Quest’anno mi faccio due settimane in Sardegna…
Felix