Vacanza in Cilento

Base a Centola... poi Marina di Camerota, Sapri, Acciaroli...
Scritto da: Pamela76
vacanza in cilento
Partenza il: 25/07/2012
Ritorno il: 31/07/2012
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
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Cilento… Tutto è partito da un articolo letto sul Corriere della Sera, in cui veniva descritto questo angolo di natura incontaminata, ricco di mito e di storia, che può vantare numerose bandiere blu. Le immagini trovate su Google (relative, soprattutto, al basso Cilento) hanno fatto il resto e, così, io e Stefano siamo partiti, in macchina, alla scoperta di questa oasi di tranquillità, ben lontana dai ritmi caotici e frettolosi della città. Abbiamo preso l’autostrada fino a Battipaglia, dopodichè statale fino ad Agropoli e litoranea per Palinuro. Già lungo il viaggio il Cilento prende forma nella sua essenza, con un susseguirsi di spiagge, alcune di sabbia altre di roccia, bordate da rigogliose pinete, e di calette solitarie, raggiungibili, spesso, solo ed esclusivamente via mare. La nostra destinazione è Centola, dove abbiamo scelto di sostare all’Antico Maniero. Questa struttura aveva catturato la mia attenzione già via Internet ma, sebbene le immagini siano rispondenti alla realtà, è possibile assaporarne la bellezza e la nobile semplicità solamente stando lì. Il maniero, curato nei minimi dettagli, è immerso nel silenzio del Vallo di Diano e domina dall’alto tutto il circondario; estremamente magico e romantico fare colazione nel rigoglioso giardino e spaziare con lo sguardo da Acciaroli fino a Capo Palinuro. I padroni di casa, i signori Fernanda ed Antonio, ci hanno accolto in un’atmosfera di altri tempi, viziandoci con dolci e marmellate, fatti rigorosamente in casa, e con le attenzioni ed i suggerimenti per godere fino in fondo di questo angolo di eden. Dopo la prima giornata passata sul lungomare di Centola (località Le Saline), andiamo alla scoperta di Marina di Camerota e di Palinuro, dove, secondo me, si trova il mare più bello dell’intero Cilento. Marina di Camerota è caratterizzata da spiagge lunghe e sabbiose, intervallate da altre di ciottoli. Ce n’è per tutti i gusti, con lidi attrezzati oppure con selvaggia spiaggia libera. Seguendo i preziosi consigli dei signori Fernanda ed Antonio decidiamo di passare la giornata del sabato nella spiaggia della Marinella, una sorta di baia dalle acque cristalline, situata al confine tra Marina di Camerota e Palinuro. La spiaggia è raggiungibile solo a piedi, attraversando il fiume Lambro, con l’acqua che arriva poco più su delle caviglie, e la pineta, dove c’è un ristoro attrezzato con bibite e panini. Anche in questo caso c’è la possibilità di noleggiare lettini ed ombrelloni oppure optare per la spiaggia libera.

La mattina seguente ci rechiamo a Palinuro, da Alessandro (proprio sulla spiaggia del porto), per fare un’escursione alle grotte marine. La visita di svolge a bordo di un gozzo, la tipica imbarcazione dei pescatori, sicura e stabile, con personale qualificato che ci ha allietato con curiosità ed aneddoti. Abbiamo visitato la grotta azzurra, la grotta del sangue, la sulfurea e quella dei monaci, ed, infine, abbiamo fatto il bagno nella Baia del buon dormire, raggiungibile solo via mare. Qui l’acqua ha il colore dello smeraldo. Capo Palinuro, invece, è un promontorio dalla forma pentadattila, caratterizzato da rocce a strapiombo sul mare di un blu così vivo che gli abitanti del posto definiscono, appunto, blu Palinuro ! Restiamo così stregati dal mare di Palinuro da decidere di passare il resto del nostro soggiorno nella spiaggia del porto, sempre da Alessandro, le cui acque, a differenza di ciò che si potrebbe pensare, hanno la stessa trasparenza e gli stessi colori delle isole della Grecia. Come un flashback, allora, mi torna in mente la frase letta, il primo giorno, a ridosso della rotonda di ingresso a Palinuro… “Là dove incantava già li antichi Greci”… Anche le piccole vie della ‘perla del Cilento’ sono segnate da un’atmosfera surreale, ricca di colori e di silenzio, rotto solamente dal chiacchiericcio di chi passeggia. L’intero soggiorno è stato segnato dal relax, dalla semplicità e dal calore degli abitanti dei paesi compresi nel Vallo di Diano, tutte cose che di questi tempi sono un vero e proprio lusso. Doveroso segnalare il calmiere dei prezzi adottati in tutto il Cilento, dai parcheggi (l’unica eccezione Palinuro, un euro l’ora) agli stabilimenti (per due lettini ed un ombrellone si va dai 10 ai 15 euro al giorno). Doverososissimo segnalare il ristorante La Lucciola, a Centola, dove la signora Dina e la sua famiglia vi accoglieranno in una calda atmosfera dai sapori genuini del mare e della terra. In questo tempio di prelibatezze credo che il rapporto qualità/prezzo non abbia uguali: un primo ed un secondo di pesce freschissimo, accompagnati da acqua e vino, 10 euro a persona! Io e mio marito abbiamo avuto il privilegio di viaggiare molto, per cui amiamo variare e scoprire sempre nuovi sapori… beh, per la prima volta abbiamo cenato sempre nello stesso ristorante perché, vi assicuro, non valeva assolutamente la pena di cambiare. Il massimo che abbiamo speso, perché ceduto alla tentazione delle gustosissime millefoglie della Dina, è stato 25 euro (in due).

Consiglio di viaggio: noi siamo stati nel Cilento nel mese di luglio, che è definito, dagli abitanti del posto, il periodo migliore. Agosto, come tutti i luoghi di villeggiatura, è un gran lunapark di gente per cui c’è il serio rischio che la bellezza di questi luoghi venga offuscata dal caos…

Infine, un ringraziamento ai signori Fernanda ed Antonio per averci ospitato in un luogo da fiaba e per averci coccolati con mille attenzioni, rendendo la nostra vacanza davvero speciale. Buon viaggio a tutti !



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