Vacanza hygee

Alla scoperta di Copenhagen e del concetto hygge
Scritto da: scricciolo87
vacanza hygee
Partenza il: 21/04/2017
Ritorno il: 25/04/2017
Viaggiatori: 7
Spesa: 500 €
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Attratte dalla filosofia hygge che ormai da un pezzo impazza sul web, quest’anno, approfittando del lungo ponte del 25 aprile, abbiamo deciso di recarci nel paese di nascita di questo concetto e sperimentalo! E questo ci ha anche permesso di riprendere la tradizione, abbandonata da qualche anno per motivi di lavoro, di organizzare una vacanza di sole donne. Prenotato solo un mese prima, abbiamo trovato per 400€ a testa un volo da Bologna venerdì 21 sera con rientro martedì 25 con la compagnia aerea SAS e l’hotel Østerport con solo servizio di pernottamento. Scelta devo dire azzeccata per la comodità della posizione, oltre alla colazione molto abbondante e varia di cui abbiamo deciso di usufruire una volta là, e ad altri servizi quali le postazioni pc con possibilità di stampa.

Prima di partire mi sono documentata sul significato di questo concetto scoprendo che equivale a fare cose semplici e con molta calma e tranquillità e soprattutto che ci rendano felici e tranquilli. Essendo quindi questo concetto molto soggettivo, vi espongo di seguito il mio personale itinerario hygge basato sull’esplorazione della città possibilmente a piedi cercando di vedere quante più cose possibili.

Copenhagen ci ha accolte sotto una pioggia battente e un bel vento gelido, che ci hanno accompagnati per tutto il nostro soggiorno. Primo giorno direzione Kastellet, cinque minuti a piedi dall’hotel, fortezza pentagonale, storica roccaforte della città, risalente al XVII sec e considerata la più antica base militare europea ancora in funzione. Seguendo il cammino di ronda verso il mare, si arriva al simbolo per eccellenza della città: la Sirenetta, che se ne sta piccola e tranquilla ad ammirare la vastità del mare. Costeggiando Kastellet ci siamo poi dirette verso Amalienborg in tempo per il cambio della guardia alle ore 12. Un complesso di quattro palazzi reali uno di fronte all’altro disposti attorno ad una pizza al cui centro troneggia la statua equestre di Federico V e collegati da un lato al teatro dell’Opera, splendida struttura in vetro, e dall’altro alla piccola e caratteristica chiesa di marmo – Marmorkirken, che in marmo ha però solo il primo quarto dei muri! Progetto troppo costoso per essere continuato.

La tappa successiva prevedeva il castello di Rosenborg ma tra la pausa pranzo e diversi tentativi per acquistare la Copenhagen Card, abbiamo fatto troppo tardi. Ne abbiamo così approfittato per visitare gli splendidi giardini reali Konges Have e rilassarci in vero stile hygge. Prima di tornare in hotel avevamo altri due posti da visitare: il Botanisk Have, un enorme giardino botanico con un’altrettanto enorme serra al cui interno è stato ricreato il clima ideale (irrespirabile!) per ospitare le palme, e Nyhavn – Nuovo Porto, il caratteristico quartiere lungo il canale con case colorate stile Burano, definito infatti una piccola Venezia; uno dei luoghi più famosi e popolari della città. Sosta veloce in hotel per spendere poi la serata a Tivoli. Siamo riuscite ad arrivare in tempo per il tramonto, quando il parco si riveste di una luce molto particolare. Sembrava di stare in un giardino zen per la tranquillità che regnava e le luci soffuse.

L’indomani, dopo una dormita ristoratrice e una colazione super abbondante, abbiamo dedicato la mattina alla visita del Castello di Rosenborg, residenza estiva più amata da Cristiano IV in stile olandese. Il percorso obbligato si sviluppa su tre piani e termina della blindatissima sala ospitante i gioielli della corona: un vero spettacolo. Terminata la visita di un paio di ore, siamo state accolte da un terribile vento freddo e pioggia ghiacciata che ci ha costrette a rifugiarci in un bar, uno della catena Espresso House (che più volte ci ha salvate!) presso la vicina piazza Kultorvet, uno dei miei luoghi preferiti. Dopo esserci riprese dal freddo e adeguatamente riscaldate con una tazza di caffè, abbiamo percorso lo StrØget in direzione glittoteca, visitando prima la torre campanile Rundertårn, caratterizzata da una rampa circolare che permette di accedere a mostre temporanee, all’osservatorio astronomico ancora in funzione e alla terrazza panoramica dalla quale si gode di una spettacolare vista sulla città e sul ponte Oresund che collega la Danimarca alla Svezia. Veloce capatina all’adiacente chiesa della Trinità – Trinitatis Kirke, abbagliante da quanto bianca è, e poi verso HØjbro Plads, uno dei luoghi più vivaci della città, ricco di famosi negozi quali Royal Copenhagen, famose griffe, i grandi magazzini Illum e tanti café con i tavolini all’aperto. Raggiunta la glittoteca, abbiamo visitato il magnifico giardino d’inverno formato da una fontana centrale circondata da palme, statue e panchine, sormontata da una cupola in vetro, e poi abbiamo scelto di vedere solo un’ala del museo, ossia quella dedicata alla pittura francese con opere di pittori impressionisti e postimpressionisti. Da ritornarci sicuramente per visitare le ali ospitanti l’arte romana, greca ed egizia. Abbiamo terminato la giornata sempre in zona StrØget e quartiere latino con la vecchia piazza Gammeltorv Nytrov con al centro un’elegante fontana e su un lato il palazzo della giustizia Domhuset, l’imponente chiesa cattedrale di Nostra Signora – For Frue Kirke e la vicina Università.

Il penultimo giorno abbiamo optato per una visita fuori città a Helsingborg al castello di Kronborg, il famoso castello di Amleto. Tour guidato in lingua inglese incluso nel biglietto con guida molto competente e veloce, e poi tempo a disposizione per visitare le altre ali del castello non incluse nel tour. Il salone delle danze è il mio preferito assieme alla vista che si gode dall’alto del castello. Prima di ritornare, fermata al centro culturale dove è possibile pranzare e al cui interno c’è un’immensa e fornitissima biblioteca. Altro posto in cui tornare per visitare la cittadina di Helsingor. Con una corsa di meno di un’ora in un treno super comodo, pulito, veloce e dotato di Wi-fi, siamo tornate a Copenhagen per visitare il quartiere di Slotsholmen, dopo esserci adeguatamente riscaldate e rifatte gli occhi presso i magazzini Illum, con pausa caffè nel bar all’ultimo piano con terrazza panoramica. Da qui, in ordine: la Borsa con una splendida facciata in stile rinascimentale danese, definita uno degli edifici più spettacolari della città, il Diamante Nero – Den Sorte Diamant, magnifica costruzione in vetro e granito che ospita la biblioteca reale ed infine il palazzo che ospita il Parlamento, Christiansborg Slot. E qui si conclude il nostro tour della città.

Il giorno dopo sveglia super presto per prendere il volo delle 8, proprio quando il sole aveva iniziato a splendere! Città che ci ha molto affascinato per il loro modo di vivere, per il loro vivere hygge e che ci è piaciuta molto. Ogni angolo della città toglieva il fiato e colpiva per la bellezza e i colori. Una città veramente magnifica. Non vedo l’ora di tornarci.

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Kastellet

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Tivoli

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Nyhavn

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Nytrov

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Bici

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La Sirenetta

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Borsen

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Botanisk Have

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Rosenborg



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