Vacanza d’altri tempi a Sagron Mis

La montagna dimenticata: una settimana nel paese sospeso di Sagron Mis, tra boschi, prati, monti, villaggi, cibo ed escursioni
Scritto da: Irenì
vacanza d’altri tempi a sagron mis
Partenza il: 17/08/2015
Ritorno il: 23/08/2015
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
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Ricordando il tempo lieve passato nelle estati da bambina, ho voluto riassaporare l’aria del piccolo paese di Sagron Mis e ho chiesto alla nonna di ospitarmi, come faceva 30 anni fa, per un periodo di vacanza in montagna.

Si tratterà di un diario sui generis, visto che non ho preso voli o prenotato alberghi, ma questi luoghi sono perfetti per una vacanza rigenerante e rilassante, vivendo piccole avventure e scoprendo scorci mozzafiato. Per me esperienze molto diverse da quelle che si vivrebbero nelle più classiche e rinomate località turistiche.

In una settimana ho vissuto molte emozioni e ho avuto la fortuna di avere delle “guide esperte”, parenti che mi hanno portato in posti magnifici:

Una giornata l’abbiamo passata nella valle del Mis, ai magnifici Cadini del Brenton. Un facile sentiero ci ha condotti ad una sequenza di 15 profonde cavità scavate dalle acque del torrente che si getta da limpide cascatelle. Queste spettacolari vasche naturali stupiscono per la bellezza dei colori e la perfezione delle forme.

A due passi la “Cascata della Soffia”, estremamente suggestiva se avrete la fortuna di poter accedere dal passaggio “segreto” che dal fiume porta sotto la cascata.

Se vi va di inerpicarvi alla scoperta di vecchi paesi semi abbandonati, nella vicinanze della cascata parte il sentiero per Gena Alta, una località amena ormai disabitata, ma quasi interamente intatta; come “Le Patine”, un villaggio poco distante che ospita ogni estate una festa campestre tra le case che in alcuni scorci appaiono spettrali ed in altri affascinanti. Merita una visita.

Un’escursione speciale di mezza giornata l’abbiamo realizzata con cugini e cuginetti per uno spuntino alla Malga Cavalera, dove, dopo una passeggiata di circa un’oretta abbiamo raggiunto un meritato banchetto! Pane formaggio, patate e qualche salume al cospetto di un panorama incantevole. Poco distante il bivacco Menegazzi; muniti di padella, bottiglie d’acqua, sale, sugo, utensili e pezzi di legna, ci siamo preparati una pasta nel bivacco. Esperienza memorabile…tempi di cottura triplicati, e soddisfazione multipla!

Durane la settimana abbiamo realizzato molte altre gite tra rifugi e malghe in particolare nella zona di Passo Cereda: un pomeriggio siamo saliti in malga fossetta per la merenda, passeggiata breve su strada in mezzo al bosco che, poco prima dell’arrivo, si apre in una bella valle dove in mezzo ai prati e le mucche spunta la malga. Una mattina invece siamo andati alla chiesetta di S. Rita partendo dal Rifugio Broch; passeggiata comoda che crea un anello, passando per la chiesetta dove abbiamo fatto suonare la piccola campana, per poi proseguire e ritornare al passo per il pranzo in Agriturismo.

In alcuni momenti il tempo non è stato clemente, sono rimasta a casa della nonna, ma in montagna anche passare qualche ora giocando a carte, magari vicino al fuoco, ha un valore aggiunto!

Nelle altre giornate abbiamo fatto qualche piccola trasferta nei paesi limitrofi: a Fiera di Primiero per qualche spesa nei negozietti del centro e a Mezzano per far vedere ai bambini le bellissime cataste di legna artistiche.

Un pomeriggio poi l’abbiamo passato in Val Canali, Bella! Una visita al Parco di Paneveggio, al laghetto Welsperg ed alle azzurrissime acque del Cacciatore dove abbiamo riattivato la circolazione mettendo i piedi nelle gelide acque del torrente!

Le serate le abbiamo passate in tranquillità, ma d’estate nei dintorni ci sono molti eventi nella vicina valle di Primiero; io mi sono concessa qualche aperitivo vicino al bio lago della Baita Sagron Mis (una delle strutture ricettive di Sagron) e dei momenti al Circolo della Pro Loco. L’ultima sera ci siamo salutati con una pizza nel ristorante locale; per raggiungerla abbiamo percorso a piedi la Gavada, strada tutta in salita che da Mis di sotto porta a Mis di sopra , praticamente un rito d’ascesa che sin da piccoli praticavamo per andare a comprare il gelato la sera, accompagnati dal frinire delle cicale.

La settimana è stata per certi versi intensa, ma in realtà c’è stato spazio anche per riassaporare alcuni riti lenti della vita di un piccolo paese di montagna: fare la spesa in un piccolo negozio, fermarsi a parlare con chi incontri per strada, restare sdraiati sopra una copertain mezzo al prato… Il bello è che anche le ore passate tra i prati, le panchine e le case di Sagron Mis in totale tranquillità, senza la premura di dover fare qualcosa, sono stati dei momenti speciali che vi consiglierei di ricercare se deciderete di passerete in questo piccolo presidio turistico.

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