Vacanza con famiglia in Ogliastra
Ho prenotato con la famiglia un villaggio (Cala Luas) a Cardedu, 20 km a sud di Tortoli e Arbatax con l’obiettivo di trascorrere due settimane (fine luglio-prima agosto) all’insegna del relax, mare e scoprire nuovi luoghi. Partiamo con traghetto notturno da Genova (MOBY) e alle 7 del mattino siamo già sbarcati a Olbia. Decidiamo di fare una sosta alla vicina Cala Brandinchi di S. Teodoro, definita la Tahiti italiana. Ovviamente vista l’ora nel parcheggio vi sono 10 auto e la spiaggia bianca è libera e il mare calmo ed azzurro. Verso le 10.00 il paesaggio è ben diverso: folla umana accalcata sulla spiaggia con relativa lotta per qualche centimetro di sabbia. Ripartiamo il primo pomeriggio per Cardedu che si raggiunge dopo due ore e mezza di viaggio. Si segue la superstrada sino a Nuoro e poi si imbocca la strada scorrevole diretta per Lanusei (var 389). Gli ultimi 25-30 km che portano al litorale sono tortuosi ma su strada ben asfaltata. Si passa da un paesaggio montano con molti abeti a un paesaggio caratterizzato sempre da molto verde ma con pini marittimi, ginepri e vegetazione tipica mediterranea.
Spendo due parole per il villaggio Cala Luas. Affacciato direttamente sul mare (località Foddini) si presenta molto piacevole e curato con una struttura centrale e una garden (tante casette) separate da una stradina (non passa mai nessuno). Buona la ristorazione e discreta animazione. La spiaggia utilizzata dal villaggio è di sabbia con gli ultimi metri di ingresso nel mare di ghiaia e sassi. Il mare degrada velocemente e il colore è verde smeraldo, trasparente e pulitissimo. La spiaggia è lunga circa 2 km e ad eccezione degli ombrelloni del villaggio la spiaggia è completamente libera con sparute persone del posto con propri ombrelloni. Fantastica tranquillità.
Il paese più vicino al villaggio è Cardedu. Ci siamo stati più volte per andare al supermercato e al caseifico per fare scorte di viveri e bevande. E’ un paese piccolissimo con una chiesa che è il fulcro del paese. Anche il bancomat (non c’è la Banca) è dentro un pilastro della chiesa. Il primo giorno che abbiamo fatto la spesa al supermercato alla cassa un ragazzo ci dice il conto. Non ha accento sardo e gli chiedo da dove viene. E’ bergamasco come noi: si è trasferito circa 10 anni or sono con la famiglia dopo il pensionamento del suocero originario di Cardedu. Mi dice che qui tutto è tranquillo anche in agosto e per quanto riguarda il lavoro e la vita in generale ‘bisogna sapersi accontentare’.
Durante la vacanza abbiamo poi visitato Arbatax e Tortoli. Tortoli è il centro principale, Arbatax è la sua appendice portuale.
Abbiamo trascorso una serata a Tortoli, per vedere un minimo di vita sociale attiva, mentre ad Arbatax interessante è la vista delle famose rocce rosse dislocate nei pressi del porto e della Cala Moresca. Quest’ultima è una piccola spiaggia di grossi sassi che si affaccia su una baia con mare verde-blu, la particolarità è la presenza di un pontile con scaletta che ti consente di immergerti in acqua ricca di pesciolini di ogni sorta.
Arbatax è il punto di partenza dei battelli che effettuano l’escursione giornaliere alle calette direzione nord e raggiungibili solo via mare. Notevole Cala Mariolu (seppur con tanta gente) e la visita alla grotta del bue marino. Personalmente è piaciuto molto il tragitto per raggiungere le due mete citate in quanto il litorale è caratterizzato da scogliere altissime (anche 400 metri), rosse e frastagliate nel primo tratto per poi diventare bianche e lisce nel secondo. Vegetazione mediterranea che cresce in punti improbabili della roccia. Grotte e calette minuscole a non finire, ognuna con il suo nome e la sua storia, sempre circondati da un mare blu intenso.
Il litorale da Arbatax a Barisardo (poco a nord di Cardedu) è caratterizzato da spiagge di sabbia bianchissima e da mare azzurro che degrada dolcemente. Notevoli Lido di Orri e Marina di Cea caratterizzate la prima da rocce piatte, chiare e lisce immerse nel mare, la seconda da due faraglioni rossi. Essendo alta stagione c’è gente ma tutto molto vivibile. Il tratto da Barisardo verso sud invece è caratterizzato da lunghe spiagge sabbiose miste a sassi (sul bagnasciuga) e da un mare verde-blu intenso limitate da una folta vegetazione. Nonostante il periodo c’è pochissima gente in spiaggia ed è piacevole stare seduti in riva al mare a sentire i rumori e i profumi della natura. Particolare in questa zona è Su Sirboni, spiaggia di sabbia che si raggiunge a piedi (10 minuti) attraverso un sentiero fra rocce rosse.
Nelle vicinanze di Tortoli c’è un villaggio nuragico (S’Ortali e Su Monti) assolutamente da visitare se si vuole conoscere un po’ di storia antica. Tra l’altro compreso nel biglietto (3 euro) una guida-professore, in circa un’ora, descrive con dovizia di particolari e aneddoti locali il nuraghe, la tomba dei giganti e i menhir presenti.
Le due settimane di vacanza sono trascorse, con il nostro carico di pecorino e miele di corbezzolo (toccasana per tutto), nostro malgrado, siamo costretti a tornare ad Olbia per riprendere il traghetto notturno per Genova. In anticipo di circa un paio d’ore decidiamo di vedere e sostare la famosa spiaggia La Cinta di S. Teodoro. Il confronto con i luoghi dove abbiamo appena soggiornato è traumatico. Una moltitudine di persone (soprattutto giovani) aggrovigliati sulla spiaggia e a bordo mare intenti a giocare, sentire musica o solo a parlare.
Ho trovato la risposta al mio quesito iniziale (longevità in Ogliastra)? Penso di si: mare stupendo in varie tonalità, luoghi ameni e tranquilli unito a quanto detto dal ragazzo al supermercato (sapersi accontentare) sono l’elisir di lunga vita.