Vacanza alle isole Sporadi: Skiathos, Skopelos, Alonissos e Skyros
Partenza da casa, il 30 Luglio alle 6:06. Km, 111360 arrivo al porto di Ancona, verso le 10:30. Km all’imbarco 111813. Partenza dal porto di Ancona ore 17:00 circa. Sbarco al porto di Igoumenitsa in Grecia alle ore 10:00 (ora locale). Abbiamo preso l’autostrada (gratuita per ora) che porta verso est, in direzione Salonicco. Dopo 40 minuti e 68 km, (km 111881), siamo usciti dall’autostrada per visitare Ioannina. Abbiamo fatto una passeggiata sul lungolago che costeggia le mura di cinta della città vecchia. All’interno delle mura però ci sono case moderne. Essendo mattina si può, abbiamo scoperto poi, parcheggiare lungo i lati della strada che è tra il lungolago e le vecchie mura della città. Mentre noi abbiamo parcheggiato nel parcheggio a pagamento più caro, 4€. Siamo ripartiti da Ioannina in direzione est. (abbiamo ripreso l’autostrada alle12,36, km 111902). Dopo 27 minuti e 40 Km di autostrada siamo usciti per visitare Metsovo (un paese in montagna, circa 1000 m) e per fermarci a mangiare. Da Igoumenitsa all’uscita di Metsovo, sono 67 minuti e 108 km di autostrada. Abbiamo mangiato in una taverna che ha il giardino che dà sulla piazza principale del paese. C’era in giro parecchia gente, la maggior parte greca. E’ una località che ha degli alberghi e parecchi negozi di souvenir e specialità gastronomiche locali, tipo il formaggio, salumi e la frutta sciroppata, che non ha niente a che fare con quella che troviamo nelle lattine dei supermercati italiani. Dal punto di vista visivo sembra mostarda ma non c’è la senape ma un denso sciroppo di zucchero. Gli scorsi anni ne avevamo comprato qualche vasetto ma l’ unica che ci è veramente piaciuta è quella con le castagne. Ne abbiamo comprato un paio di vasetti (che conterrebbero 1 Km di miele) a 10€ cadauno. Buonissime. Dopo pranzo siamo ripartiti da Metsovo e rientrati in autostrada (ore 15:30 km 111952). Dopo soli 14 Km c’è l’uscita “Meteora / Trikala”. Da Igoumenitsa sono 122 Km e circa 77 minuti, guidando stando nei limiti di velocità. Dall’ uscita dell’autostrada a Kalambaki la strada è tortuosa, soprattutto i primi 10 Km perché scende di qualche centinaia di metri, ma è percorribile tranquillamente, non è pericolosa e corre a mezza collina, per cui ha anche qualche rettilineo e le curve sono dolci. Basta andare alla giusta velocità. Siamo arrivati a Kalambaki, città sita alla base delle rocce dove ci sono i santuari denominati Meteora, alle ore 16:30, km 112010. Da Igoumenista sono circa 166 Km e 117 minuti. Abbiamo fatto una pausa di 10 minuti e poi siamo ripartiti. Ormai la strada è in pianura, fino a Volos si va abbastanza veloci. Da Kalambaki all’inizio di Trikala sono solo 15 minuti. Poi a Larissa, al punto un cui c’è la deviazione per Volos/Lamia altri 41 minuti. Dopo 8 minuti si entra in autostrada. Non essendoci traffico, a causa dello sciopero dei trasporti , che ha lasciato i distributori senza carburante, si viaggia meglio del solito. Anche se di code in Grecia ne abbiamo fatte quasi zero. Una volta entrati in autostrada, direzione Lamia, siamo arrivati a Volos alle 18:15 circa, km 112149. Senza contare le deviazioni e le soste, il viaggio da Igoumenitsa a Volos è stato di circa 305 km e 232 minuti, arrotondiamo a 4 ore. Se non avessimo fatto ne soste ne deviazioni saremmo arrivati a Volos alle 14:00, invece che alle 18:15. Da Volos parte un traghetto per le isole Sporadi alle 16:30. Arriva a Skiatos alle ore 19:20. Quindi da Ancona a Skiathos ci vogliono circa 28 ore. Noi abbiamo dormito a Volos, al Palace Hotel , 97€ con colazione (http://www.volospalace.gr/) e preso il traghetto della domenica mattina alle ore 7:45, ci siamo presentati al porto alle 7:15 circa. Sui biglietti delle compagnie di navigazione c’è scritto di presentarsi due ore prima dell’ ora di partenza, ma in questo caso anche solo 30 minuti prima andava più che bene. Anche se siamo saliti tra gli ultimi il vantaggio è che abbiamo dormito di più. Tutti i biglietti per le varie isole Sporadi, Skiatos, Skopelos e Alonissos, li avevamo già acquistati sul sito Web http://www.netferry.com, con consegna a domicilio a mezzo corriere, dall’ ordine alla ricezione 2/3 giorni. Compagnia di navigazione Hellenic Seaways. Il traghetto da Alonossos a Skyros (via Kimi) lo abbiamo prenotato e pagato tramite un’ agenzia di Skyros. Sito web http://www.skyrostravel.com. Arrivo a Skiathos. Km 112149, ripartenza km 112320, effettuati sull’ isola km 171. Abbiamo alloggiato 6 giorni presso Hotel Ostria. Http://www.hotelostria.gr/intexit.htm
Domenica 1 agosto Imbarco a Volos verso le 7:20, partenza del traghetto 7:50. Arrivo a SKiathos, circa le 10:30. Tra l’attesa dello sbarco ed il tragitto siamo arrivati verso le 11:00 all’ Hotel Ostria. Siccome la camera ce la davano dopo mezzogiorno, abbiamo dato un’occhiata a dove era la spiaggia. Più tardi abbiamo portato i nostri bagagli nella stanza e ci siamo rinfrescati. Nel frattempo ci era venuta fame e siamo andati a pranzo verso le 13:00. Sulla strada principale ci sono varie taverne. Abbiamo mangiato presso quella che si chiama Mesostrato. Ci siamo trovati bene spendendo la cifra media delle vacanze, che abbiamo calcolato sui 25€ a pasto per due persone. Il pomeriggio l’abbiamo passato tranquillamente alla spiaggia di fronte, la località di chiama Agia Paraskevi, quindi penso che anche la spiaggia ne prenda il nome. Come spiaggia non ha niente di particolare, un po’ affollata di ombrelloni, ma avevamo bisogno di riposarci un po’ per il lungo viaggio e non avevamo voglia di partire subito alla scoperta dell’ isola.
Lunedì 2 agosto
Siamo andati a Skiathos a comprarci una cartina dettagliata dell’ isola (Terrain , 7€). Sulle cartine della Terrain, che abbiamo acquistato anche sulle altre 3 isole Sporadi, ci sono segnate le isometrie ed anche i sentieri. Ci sono state molto utili per raggiungere alcuni posti che non sono indicati sulle cartine che costano meno o su quelle gratuite che spesso ti danno negli hotel o gli uffici di informazione turistica. A questo punto siamo partiti in direzione Koukounaries. La destinazione erano le spiagge di Mandraki. Arrivati alla fine della strada principale, stavamo prendendo una strada sterrata in salita quando abbiamo visto un cartello con scritto Banana Beach: non era la direzione giusta. Siamo tornati indietro di circa 200m e abbiamo preso una strada asfaltata sulla sinistra (sulla destra se si arriva da Skiathos) in direzione nord. Dopo meno di 1 Km c’è una deviazione, a sinistra in discesa la strada continua per 100 m per arrivare al parcheggio della spiaggia Agia Eleni, a destra parte lo sterrato che porta alle varie spiagge Krifi Ammos, Mandraki, Elias, Agistros e che arriva fino a Megali Aselinos oppure, per altre strade si torna sulla costa sud. Dopo avere brevemente visitato Agia Eleni, siamo ripartiti in direzione Mandraki. La giornata era ventosa, il mare con qualche cavallone. Arrivati a Krifi Ammos ci siamo fermati a fare delle foto e i filmati, ma non siamo scesi per i due ripidi sentieri che portano alla spiaggetta. Abbiamo continuato fino a Mandraki. La strada sterrata è bella larga e due auto ci passano comode. Giunti all’ inizio della stradina per Mandraki abbiamo parcheggiato l’auto sotto i pini e da qui abbiamo continuato a piedi per il resto della giornata. Siamo scesi alla spiaggia di Mandraki, spiaggia sabbiosa, abbastanza grande, c’è la taverna. C’era poca gente un po’ per l’ora un po’ perché il mare era un po’ mosso per la giornata ventosa. Dopo aver fatto qualche foto, siamo ritornati verso la strada che collega le varie spiagge e a piedi, sudando, abbiamo raggiunto la spiaggia successiva chiamata Elias, c’è la taverna. Anche qui spiaggia di sabbia molto lunga, abbiamo fatto delle foto e poi, camminando in riva al mare, ci siamo diretti fino al promontorio a nord e siamo saliti in cima, una ventina di metri di dislivello. Da lì c’è un’ ottima visione sia della spiaggia Elias che di tutta la costa, di fronte c’è la penisola del monte Pilios e a destra la spiaggia successiva chiamata Agistros. Quest’ultima spiaggia è molte più piccola di Elias ma molte carina, anche lì c’è la taverna. Non siamo scesi ma abbiamo preso la strada verso le spiagge più a nord. Abbiamo camminato un po’ in salita poi arrivati ad alcuni bivi abbiamo sempre tenuto la sinistra perché stavamo vicina alla costa. Ad un certo punto la strada ha preso a scendere e abbiamo cominciato ad intravedere la valle dove scorre la strada che porta alla spiaggia Meghali Aselinos. Era quasi mezzogiorno quando siamo arrivati in riva al mare. Il vento soffiava ancora forte, ci siamo messi nella zona all’estrema sinistra della spiaggia per fare il bagno in un’ area protetta dagli scogli. Dopo la lunga camminata, almeno 4 Km, avevamo bisogno di rinfrescarci. Siccome il sole picchiava forte, per 8 € abbiamo occupato l’ombrellone con due sdraio. Verso le due abbiamo mangiato alla taverna della spiaggia. Il pomeriggio l’abbiamo passato lì un po’ leggendo, un po’ guardandosi in giro o sonnecchiando. Verso il tardo pomeriggio il vento è calato ed il mare è tornato calmo. Alle 19:00 siamo ripartiti rifacendo la strada percorsa il mattino, altra sudata. Alle 20:00 siamo arrivati all’ auto e da qui, con 10 minuti di sterrato e ancora meno di strada asfaltata siamo arrivati all’ Hotel.
Martedì 3 Agosto Moni Evangelistria Kastro
Elena ha letto in Internet dei resoconti di altri Italiani che erano stati in vacanza a Skiathos, dell’ esistenza di sentieri lungo le colline. Da qui è nata l’ idea di percorrere il tragitto da Moni Evangelistra a Kastro. Siamo andati con l’auto al monastero, poi abbiamo camminato lungo il lato destro della mura, alla cui fine parte il sentiero. Ho fatto un video che è disponibile alla pagina web http://www.bellalavita.it/html_pages/grecia2010_video_skiathos.htm. la prima parte del sentiero è lungo il crinale di una collina. Poi si arriva ad una strada sterrata che porta la collina che sovrasta la spiaggia di Lalaria, li sopra ci sono le antenne dei telefoni cellulari. La salita è sufficiente per farci venire il fiatone e sudare abbondantemente. Una volta arrivati al punto più alto della strada, vicino alle antenne, parte il sentiero che scende verso il lato ovest dell’ isola. Presi un paio di sentire si arriva ad incrociare la strada che da Skiathos arriva fino a Kastro. La seguiremo fino alla spiaggia. La parte finale di questa strada è stata lastricata con pietre lisce, penso nel 2010. Per il tragitto di andata abbiamo impiegato circa 2,5 ore per circa 6 km. Una volta alla spiaggia ci siamo fatti dei bei bagni nell’ acqua limpida e azzurra. La spiaggia non è molto grande, ma non c’è tantissima gente. Per circa un’ora è molto affollata perché arrivano le barche che portano i turisti da Skiathos, dopo essere stati a Lalaria. Li portano a Kastro soprattutto per farli mangiare alla taverna. La spiaggia merita, siccome eravamo stanchi e accaldati dal percorso di andata, non abbiamo visitato i resti di Kastro, ma siamo scesi subito alla spiaggia. Abbiamo mangiato alla taverna dove i tavoli sono fatti da bancali pitturati di blu e le sedie abbastanza sgangherate. Foto sempre sul mio sito http://www.bellalavita.it/ Verso le 18:00 abbiamo preso la via del ritorno, altra scarpinata in salita, credo che il punto più alto raggiunto sia sui 400 m. Siamo arrivati all’ auto alle 20:00, facendo una parte del percorso diverso dall’andata. In pratica abbiamo girato intorno alla collina più alta di Skiathos, che sovrasta il Moni Evangelistra. Dopo cena siamo andati a fare un giro in centro a Skiathos
Mercoledì 4 Agosto Lalalaria Kastro Ksanemo
SIccome volevamo visitare la spiaggia di Lalaria, ci siamo presentati alle 9:45 al porto di Skiathos al lato da cui partono le barche che portano i turisti alle spiagge o alle isolette vicino. Noi abbiamo preso una barcone che ci ha portato un paio d’ore a Lalaria e un’ ora a Kastro, ci siamo portati un panino così non abbiamo perso tempo alla taverna di Kastro, dove avevamo già mangiato bene il giorno prima. Durante il tragitto dal porto a Lalaria è possibile vedere alcune spiagge che sono ad est dell’ aeroporto, poi le spiagge di Ksanemo e Megas Gialos. La spiaggia di Lalaria è affollata il mattino quando arrivano le numerose barche dei turisti, nel pomeriggio penso che ci sia pochissima gente, non essendo raggiungibile da terra, solo chi ha la barca può arrivarci. Dopo un bel bagno, qualche foto e ripresa video, siamo andati a Kastro dove abbiamo fatto un altro bagno. Verso le 15:00 si è ripartiti in direzione Skiathos. Alle 16:00 circa eravamo al porto. Durante il tragitto di ritorno abbiamo fatto quattro chiacchiere con una giovane coppia di Firenze. Arrivati da Orio al serio a Volos in volo. Erano molto simpatici e carini. Una volta arrivati al porto ci sentivamo accaldati e anche un po’ strinati dal sole, dopo aver bevuto una spremuta d’arancia (fresh orange juice), siamo tornati al parcheggio nei pressi dell’ ospedale e siamo partiti in direzione Megas Gialos. Giunti sul posto siamo scesi per una strada sterrata ma ci siamo trovati un cancello, dopo una discesa comunque ripida. Altra sudata per tornare all’ auto. Sulla cartina c’era indicato un altro sentiero, che partiva qualche centinaio di metri più a est, ma ormai accaldati e stremati abbiamo deciso di andare alla spiaggia di Ksanemo, raggiungibile comodamente in auto senza sentieri scoscesi. Giunti alla spiaggia ci siamo messi all’ ombra sotto il promontorio all’ estremo ovest. La spiaggia è un po’ disturbata dalla musica del bar che per me era un po’ troppo alta, ma essendo abbastanza lontani, il suono arrivava attutito. La spiaggia è carina e l’acqua limpida. Nelle quasi 4 ore di permanenza è passato solo un piccolo aereo biposto. Quindi la presenza dell’ aeroporto alle spalle delle spiaggia non ha recato alcun disturbo. La musica invece disturbava se andavate ad occupare gli ombrelloni e i lettini disponibili. Quasi al tramonto siamo tornati all’ Hotel Ostria.
Giovedì 5 Micro Aselinos
Abbiamo preso l’ auto in direzione Koukounaries e all’ incrocio con il cartello indicante Aselinos abbiamo girato a destra. Dopo qualche chilometro , se si continua dritto si va a Aselinos, invece a destra si sale verso un monastero e alle spiagge più a nord, Micro Aselinos, Ligharies, Kehria (Kechria). Abbiamo preso a destra e siamo saliti fino a trovare il parcheggio del monastero. Abbiamo parcheggiato l’ auto e proseguito a piedi. La strada diventava sterrata qualche decina di metri più avanti e ci si trova a qualche decina di metri sul livello del mare. Mentre si va in direzione Micro Aselinos, alla propria sinistra si vede la spiaggia di Megali Aselinos. Ad un certo punto si arriva sulla costa dove c’è un promontorio da dove si vede bene sia la spiaggia che la costa ovest dell’ isola, e di fronte la costa egea del monte Pilion. Non si vede micro Aselinos perché è nascosta dalle piante. Si prosegue per 300 metri e si arriva all’ inizio del sentiero che scende verso la spiaggia che rappresenta la nostra destinazione. La spiaggia è piccola e tranquilla, c’è anche una taverna. Per i soliti 8 euro abbiamo occupato ombrellone e lettini. Siamo stati in questa bella spiaggia per tutto il giorno. Nel pomeriggio abbiamo conosciuto 3 simpatici ragazzi di Valmalenco (SO). Scarpinata in salita per tornare all’ auto.
Venerdì 6 Kehria
Con l’ auto abbiamo preso direzione Skiathos lungo la strada costiera per poi deviare verso Kastro. Questa strada sale sulla collina in centro all’ isola e prosegue verso nord con tutta una serie di curve , da cui si gode un ottimo panorama. Ad un certo punto la strada asfaltata finisce e c’è un bivio. Dritti si va a Kastro a sinistra a Limnenari e altre località. Abbiamo preso a sinistra e dopo circa 1 km abbiamo parcheggiato , per proseguire a piedi. Volendo si poteva continuare con l’ auto per quasi 1 Km ancora. Comunque dopo una paio di tentativi per scendere a Kerhia (Kechria) da sentieri alternativi, siamo tornati sulla strada sterrata principale, in direzione Limnenari. Ad un successivo bivio abbiamo preso a sinistra per Kehria. Siamo scesi, qui la strada si fa più ripida fino ad un certo punto dove c’è un cartello di STOP, dove c’è posto per qualche auto. La strada prosegue ancora più ripida in discesa. Con un auto normale potrebbe essere difficile risalire, se avete una 4 ruote o il motorino allora potete anche scendere. In fondo alla discesa, diciamo 200 m, c’è la spiaggia di kehria. Da li la strada riprende in direzione Lygharies e Micro Aselinos. Ci siamo fermati tutta la giornata a Kehria perché il luogo ci ha incantati. Molto tranquillo e rilassante, nonostante il via vai di gente, al massimo ci saranno state 60/70 persone, la maggior parte italiani. Non avendo portato con noi l’ ombrellone, il pomeriggio ci siamo messi sotto un ulivo nel prato di lato alla taverna. Spiaggia di sassi, mare di colore verde. Poco lontano si vedeva la spiaggia di Lygharies, ma non abbiamo fatto lo sforzo di andarci. L’ abbiamo fotografata da Kehria. Bella giornata, posto stupendo. Sicuramente da visitare se andata a Skiathos
Sabato 7 Koukounaries Banana Vromolimnos Mandraki – Traghetto
Ultimo giorno di permanenza a Skiathos. Dopo aver preparato i bagagli, li abbiamo lasciati all’ hotel e siamo partiti per visitare la famosa spiaggia di Koukounaries, sicuramente la più lunga dell’isola e , a detta degli abitanti, una delle più belle al mondo. In effetti la spiaggia è bella con acqua bassa e fondo sabbioso, è lunga circa 1 Km e ci sono gruppi di ombrelloni separati da zona per spiaggia libera. Credo che sia una spiaggia molto affollata, ma non abbiamo fatto in tempo a scoprirlo perché dopo alcune foto e un bagno ci siamo diretti a Babana beach, giusto per vederla. Dopo una decina di minuti siamo arrivati a Banana beach. Abbiamo visto una cartolina da sogno, probabilmente fatta parecchi anni fa. Ormai la spiaggia è presso che coperta da ombrelloni e con due beach bar alle spalle. Senza questa invasione umana sarebbe sicuramente una bellissima spiaggia. Non ci siamo neanche tolti lo zaino e siamo ripartiti per tornare all’ auto parcheggiata nel primo parcheggio di Koukounaries. Abbiamo preso la direzione della spiaggia di Vromolimnos. Anche questa spiaggia è di sabbia con mare limpido. Erano ormai le 13:00 e la spiaggia era affollata, anche qui non ci siamo fermati, foto e filmato e poi via. A questo punto abbiamo deciso di andare a pranzo ad Agia Paraskevi. Nel pomeriggio si siamo diretti alla spiaggia Mandraki dove, in confronto alle tre spiagge viste il mattino, c’era molta meno gente ed il panorama era decisamente migliore. Verso le 17:30 siamo partiti per tornare all’ hotel, dove abbiamo caricato i bagagli, fatto una doccia e poi diretti al porto per prendere il traghetto delle 19.30 che ci avrebbe portato a Skopelos. Verso le 20:40 siamo sbarcati a Skopelos, ormai era buio. Abbiamo seguito le indicazione per andare all’ Alexandros Studios. Preso possesso della camera e sistemati i bagagli, siamo scesi a Skopelos per mangiare qualcosa. Erano ormai le 22:30. Abbiamo avuto difficoltà a parcheggiare, perché i posti sono limitati. Ci siamo mangiati una crepe dolce, talmente grande che non siamo riusciti a finirla. Abbiamo acquistato la cartina della Terrain relativa a Skopelos. Poi finalmente a nanna.
Filmati con le spiagge di Skiathos che abbiamo visitato:
http://www.bellalavita.it/html_pages/grecia2010_video_skiathos.htm
Arrivo a Skopelos, km 112320, ripartenza km 112590, effettuati sull’ isola km 270 abbiamo alloggiato 6 giorni presso Alexandros Studios, http://www.alexandros-skopelos.gr/indexeng.html
Domenica 8 Stafilos e Valanio
Partiti in direzione sud, ci siamo fermati dopo solo 3 Km. Sulla strada c’è un bel segnale con scritto Stafilos. La strada scende per circa 200m e finisce li. Si parcheggia ai lati. Dopo una breve scalinata in discesa si arriva alla spiaggia. Essendo ancora relativamente presto, circa le 10:00, era quasi vuota. Ci siamo sistemati all’ inizio della spiaggia. Il panorama è bellissimo e l’acqua limpidissima. Nuotando intorno al piccolo promontorio a destra della scala si arriva nella vicina baietta dove l’acqua, vista dall’alto, ha dei colori blu/verdi intensi. Qui si fermano le barche, perché è un bel posto per farsi un bagno. E’ presto arrivata l’ora di pranzo, abbiamo mangiato come al solito alla taverna del posto. Non bisogna avere fretta, ma questo vale per tutte le taverne che abbiamo frequentato. Minimo ci si sta 1 ora e mezza, per il pranzo. Dopo mangiato siamo tornati in spiaggia per raccogliere le nostre cose e ci siamo incamminati fino all’ altro estremo per passare sulla spiaggia adiacente. Questa si chiama Valanio. Anche questa è molto bella. Sabbia mista a sassi, acqua trasparentissima. Come succede spesso sulle spiagge e nelle taverne delle isole Sporadi, ad eccezione di Skyros, ci sono delle vespe che ti girano intorno quando c’è qualcosa da mangiare. In un mese ci siamo beccati a testa una sola morsicata, ma niente di doloroso, solo un po’ di fastidio nelle prime due ore.
Lunedì 9 Stop ad Adrina – Loutraki – agios Ioannis
Mattinata con cielo coperto e minaccia di pioggia. Sono scese due gocce per 10 minuti e poi a cominciato a schiarire, è l’unica pioggia di tutto il mese di vacanza in Grecia. Verso le 11:00 siamo partiti in direzione Loutraki, l’intenzione era quella di dare un’ occhiata alla parte ovest dell’ isola in attesa del sole. Lungo la strada abbiamo visto le varie località: Agnodas, Panormos, Adrina, Neo Klima, Milia Beach, Glossa e Loutraki. La sosta l’abbiamo fatta solo ad Adrina, a Milia siamo scesi e risaliti senza fermarci e poi a Loutraki abbiamo parcheggiato, fatto due passi e fermati a mangiare. Dopo pranzo , ed un caffè ad un bar, siamo partiti per agios Ioannis, sul lato est dell’ isola. In circa 10 m siamo arrivati a destinazione. Siamo saliti alla chiesetta, circa 150 gradini, e poi abbiamo sostato sulla spiaggetta proprio di fronte. Spiaggia piccola e quindi affollata, essendo questo un luogo famoso. Il mare era leggermente mosso a causa del vento. Un po’ lento il ritorno, circa 10 min per arrivare al bivio per Glossa e poi altri 40 min per Skopelos via Stafilos. La strada è bella ma la velocità è spesso ridotta a causa dei numerosi scooter presenti sulle strade, che non si riescono a superare a causa delle numerose curve.
Martedì 10 Glysteri, Amarandos
Abbiamo preso in direzione Skopelos, per poi seguire la strada in direzione Glysteri. La spiaggia non è molto grande ed è di ciottoli. C’è una grande taverna dove si mangia bene, credo apprezzata per il pesce e le aragoste. Anche oggi il mare era mosso, quindi ci siamo limitati ad un bagnetto rinfrescante. Siccome la spiaggia non ci faceva impazzire ed il mare era sempre mosso, dopo aver mangiato siamo partiti in direzione capo Amarandos sul lato ovest dell’ isola sperando di trovare il mare calmo. Una volta giunti nei pressi si Agnodas, circa 300m prima, arrivando da Stafilos, su una curva, sul lato opposto parte una strada sterrata in salita. Dopo circa 1 km si arriva al capo. Il luogo lo si riconosce subito perché la strada fa una bella curva a 90 gradi e poi riparte in salita per tornare verso la strada principale. Noi abbiamo fatto a piedi da Agnodas al capo Amarandos. Quando si giunge sul posto si ha la visuale su uno degli angoli più belli dell’ isola, c’è un contrasto tra il blu del mare , l’azzurro del cielo, il verde chiaro dei pini ed il bianco della roccia che la lascia a bocca aperta. Questa fenditura nella roccia crea una sorta di piscina che si vede da sopra, dalla strada. Mi sono innamorato di questo posto. Non è capo Amarandos, ma siamo circa a 200 m di distanza. Come al solito si fanno foto e video. Siamo scesi di lato fino a raggiungere gli scogli sul mare. Abbiamo trovato posto dove scendere a mare, servono i sandali con una bella suola o le scarpe per andare sugli scogli. Il mare qui è fantastico. Dovete assolutamente andarci. Dopo il bel bagno siamo andati dall’ altro lato del promontorio verso il capo. Anche qui c’è un’ insenatura che è quella dove si recano tutte le barche. Infatti ne abbiamo visto alcune arrivare e buttare l’ancora e gli occupanti gettarsi in mare. Qualcuno invece, arrivato come noi via terra, scende in mare dagli scogli. Proseguiamo per altri 100m e siamo sulla punta del capo, dove ci sono i due pini che sono immortalati in migliaia di foto dai turisti. Anche qui c’è un bell’ angolo sotto il capo con acqua cristallina. Uno spettacolo. Dopo aver fatto il bagno, ormai quasi al tramonto ci siamo incamminati per tornare all’ auto ad Agnodas.
Mercoledì 11 Collina Milia
Abbiamo preso l’auto in direzione dei monasteri presenti a sud del villaggio di Skopelos. Siamo saliti lungo la strada in collina in direzione di Moni Prodromos. La strada per qualche chilometro è asfaltata poi diventa sterrata. Arrivati a Moni Prodromos, la strada sterrata era in condizioni peggiori e come al solito ho preferito parcheggiare per proseguire a piedi. Ci siamo incamminati verso la parte più alta della collina. Lungo la strada abbiamo trovato la deviazione per Agia Triada, che era a soli 200 m. Piccola chiesetta nascosta in una rientranza della collina. Impossibile da visitare perché chiusa da un recinto. Abbiamo proseguito e dopo circa 100 m c’erano le segnalazioni per altri chiesette lungo un sentiero che scendeva verso sud. Abbiamo proseguito per la strada sterrata principale finché siamo giunta alla parte quasi più alta dove ci sono le antenne dei cellulari. Ovviamente con dei mezzi con ruote adeguate si può arrivare fino a qua in cima, ma consiglierei dei fuoristrada, meglio se con 4 ruote motrici. La strada non è mai ripida ma solo disseminata di sassoni. Non abbiamo incontrato anima viva lungo il percorso e nemmeno animali. Da queste parti, ma penso come su tutte le altre isole, nelle zone meno frequentate si potrebbero incontrare delle vipere, ma in 4 settimane sulle Sporadi non abbiamo visto nemmeno una biscia. Al massimo abbiamo visto le diffusissime lucertole. In bello di questa passeggiata è ovviamente il panorama, che cambia lungo il tragitto A tratti si vede la parte ovest o sud di Alonissos, oppure il villaggio di Skopelos o la zona tra Stafilos e Agnodas, e di fronte le colline centrali, le più alte dell’ isola. Se la giornata fosse limpida, probabilmente si vedrebbe bene anche Skiathos, forse anche Eubea (Evia) e il monte Pilion.Abbiamo impiegato circa 1 ora dal Mini Prodromos alle antenne, lo stesso per il ritorno. Abbiamo poi fatto una veloce visita al Moni Prodromos e a quello sottostante di Varvara. Essendo ormai le 13:15, abbiamo preso la direzione per la spiaggia Milia, per magiare e parcheggiare al ristorante adiacente la spiaggia. La spiaggia è abbastanza frequentata perché merita. Come al solito acque azzurre e limpide. C’è la zona organizzata con ombrelloni e musica e la zona per spiaggia libera, più tranquilla. Dopo il pranzo ci siamo adagiati e fatto un bagno nella parte più a sud della spiaggia Milia, dove siamo rimasti fino al tramonto.
Giovedì 12 Limnonari, Panormos, Kastani , Hovolo
Siamo partiti verso le 9:30, direzione Limnonari. Il pezzo di strada asfaltata, sarà circa 1Km, che da quella principale porta a Limnonari è stretta, non sempre ci passano due auto. E non c’è alcuna protezione. Un errore e si finisce in mare. Limnonari è una piccola baietta con la spiaggia di ciotoli, una paio di taverne e qualche studio dove alloggiare. Sembra un posto molto tranquillo ma ci siamo stati solo pochi minuti per fare delle foto e un filmato, meritava di starci di più ma i giorni erano troppo pochi. Poi siamo ripartiti in direzione nord. Ci siamo fermati poco prima di Panormos per fare delle foto alla baia che fa da porticciolo naturale e poi dalla strada abbiamo fatto delle foto a Panormos. La nostra meta della mattinata era Kastani beach, dove siamo arrivati verso le 10:15. Questa è una piccola spiaggia, mista di sabbia e sassolini. Ci siamo messi nel lato verso nord, vicino agli scogli. Abbiamo fatto un bagno verso nord, lungo gli scogli, Panorama fantastico e acqua limpidissima. Veramente un bel posto. E’ arrivata un po’ di gente, ma non ha mai raggiunto il pienone, c’era posto per tutti. Qui non c’è ne bar ne taverna. Verso le 13:30 siamo partiti in direzione Klima Elios. Li arrivati, ci siamo fermati ad una “psarotaverna” a mangiare, a circa 200 m dalla spiaggia. Dopo pranzo, abbiamo avvicinato l’auto al mare e ci siamo incamminati per circa 500 m per arrivare alla spiaggia Hovolo. La spiaggi è stretta pochi metri con alle spalle una scogliera di roccia friabile grigio-bianca. Ogni tanto controllavo se non ci fosse qualche pezzo che poteva caderci in testa. Posto tranquillo, acqua limpida, subito alta, una costante nelle isole che abbiamo visitato. Siamo rimasti fino al tramonto.
Venerdì 13 Agnodas, Armenopetra, Adrina
Ultimo giorno a Skopelos. Come per Skiathos i giorni passati sull’ isola non sono stati sufficienti per vedere tutte le spiagge disponibili. Ci vorrebbero almeno 10 giorni per isola, anche di più se si vogliono fare le cose con calma. Ci siamo fermati ad Agnodas per fare qualche foto al porticciolo e alla spiaggia poi ci siamo diretti ad Armenopetra, dopo Klima Elios. La strada che scende alla spiaggia è stretta e se si incontra un’ altro auto, una delle due deve fare marcia indietro, ma il traffico è scarso. In fondo c’è posto per parcheggiare parecchie auto, proprio adiacente la spiaggia. Quando siamo arrivati noi, da poco passate le 10:00, non c’era ancora nessuno. Pian piano è arrivata altra gente ma sempre poca. Abbiamo fatto un bagno a sud dello scoglio grande che delimita a sud la spiaggia di Armenopetra. Qui l’acqua è bassa, tra 1 e 2 m, con un fondo di scogli e sassi. Da qui si vede Lima Elios e la roccia alle spalle di Hovolo beach. Il secondo bagno l’abbiamo fatto di fronte alla spiaggia di Armenopetra da dove si vede benissimo Loutraki, Glossa e, sullo sfondo, l’isola di Skiathos. Acque calde e cristalline, come al solito. Quest’anno l’ acqua delle isole Sporadi è veramente calda e non si ha mai la sensazione di freddo. Ci si può stare tranquillamente un ‘ora, e anche di più senza problemi. Non essendoci ne taverna ne bar, per il pranzo siamo partiti in direzione Adrina, nella baia di Panormos.
SI parcheggia nello spazio disponibile sulla strada o nel piccolo parcheggio della taverna sottostante la strada che in quel tratto è ad una ventina di 20 sul livello del mare.
Per andare al mare si scende verso la taverna, passando dal cancello. Oltre alla taverna c’è un pool bar e degli studios.
Abbiamo mangiato in questa taverna e poi ci siamo messi all’ombra sotto i pini in riva al mare. Anche qui lo spettacolo è bellissimo.
I colori sono intensi: l’azzurro dell’ acqua, il verde dei pini, il grigio-bianco degli scogli ed il bianco dei sassi sul fondo del mare. Un altro posto che mi ha colpito per la sua bellezza. Non potete andare a Skopelos senza fare un bagno in queste acque.
Con un pò di dispiacere per non poter tornare più volte in questi posti meravigliosi e per le spiagge che non sono riuscito a vedere, soprattutto quello a nord-est dell’ isola, lasciamo Skopelos per andare ad Alonissos. Alle 21:00 circa il traghetto lascia il porto.
Se mi è consentito vi consiglio di acquistare le prugne secche prodotte in loco da “Ambrosia”, le trovate al supermercato vicino a Stafilos, direzione Skopelos, o al porto dove ci sono tutti i negozi. Qui si possono anche mangiare varie specialità dolci dell’ isola come le Honey Balls.
A Skopelos fanno anche delle crepes gigantesce, addirittura non siamo riusciti a finirla, a partire da 5€.
Non vi consiglio questo ristorante o quell’ altro. Più o meno la qualità è stata buona in tutti; abbiamo mangiato, durante le nostre vacanze alle Sporadi, alle taverne vicino alle spiagge, tra le 14:00 e le 16:00, con molta calma, tanto i ristoratori non avevano fretta, e noi neppure. La sera ci arrangiavamo con pomodori, cetrioli, peperoni, tonno o formaggio e l’immancabile yogurt greco accompagnato da marmellata di amarene intere o da castagne sotto sciroppo (acquistate a Metzovo)
filmato con le spiagge di Skopelos che abbiamo visitato:
http://www.bellalavita.it/html_pages/grecia2010_video_skopelos.htm
Arrivo a Alonissos, km 112590, ripartenza km 112800, effettuati sull’ isola km 210
Sabato 14 Agosto
Sbarcati verso le 21:30 col buio a Patitiri, abbiamo seguito i cartelli indicatore per Steni Vala, una volta giunti in loco, abbiamo seguito per indicazioni per arrivare al Kalypso Studios.
Posto tranquillo, appena a qualche centinaio di metri dal porticciolo e a poche decine dal mare, a cui si arriva comodamente.
La vista è stupenda, a parte i chiassosi italiani di una casa poco lontana, non si sentono altri rumori.
Il mattino dopo ci siamo diretti alla spiaggia Megali Ammos consigliataci da altri italiani, camperisti, con cui abbiamo chiacchierato a Skopelos durante l’attesa per il traghetto. Erano stati 11 giorni ad Alonissos e tra i luoghi più belli ci avevano indicato questo.
Come prima cosa abbiamo comprato a Patititi la cartina della Terrain relativa ad Alonissos, poi seguendo le indicazioni e con l’aiuto della cartina abbiamo preso direzione Megali Ammos. La maggior parte della strada è asfaltata, l’ultimo tratto diventa sterrato abbastanza buono. Ad un certo punto, posto sopra Megali Ammos dove la strada era abbastanza larga, abbiamo deciso di parcheggiare l’auto e proseguire a piedi. La sera tornando lungo la strada, abbiamo visto che avremmo potuto proseguire ancora per qualche centinaio di metri con l’auto, dove ai due bivi successivi al luogo dove avevo parcheggiato, si doveva sempre tenere la strada di sinistra. Il mio suggerimento per chi vuole andarci in auto, se non è 4 ruote, è quello di parcheggiare prima del bivio dell’ ultimo tratto di strada, perché le condizioni peggiorano. Nessun problema se si va in moto o in quad.
Comunque noi siamo scesi lungo un’altra strada che porta ad una villa (vedi filmato su youtube) per poi proseguire verso nord lungo il sentiero che costeggia il mare, per arrivare a Megali Ammos.
La spiaggia ed il fondo marino è di sassi, l’acqua trasparente e calda. Anche la giornata è calda e passeremo molto tempo in acqua. La spiaggia è poca frequentata, solo nel tardo pomeriggio sono arrivate un po’ di persone, ma al massimo saremo stati in 30 all’ apice dell’ affollamento !!
Non ci sono nè bar nè taverna, quindi portarsi da bere e mangiare se ci si vuole stare tutto il giorno come abbiamo fatto noi.
Al tramonto, soddisfatti per la bella giornata rilassante e bel il bel panorama, siamo tornati lungo il sentiero verso l’auto parcheggiata e poi verso Steni Vala.
Domenica 15 Agosto agios Dimitrios e Strovili beach
Il mattino successivo siamo andati a Agios Dimitrios, pochi chilometri a nord di Steni Vala. Lungo la stradasi passa da Kalamakia.
Ad agios Dimitrios c’è un bar ed una kantina, non c’è nessuna taverna. Se si vuole mangiare del buon pesce o qualcosa di più di quello che offre la kantina, si deve tornare a Kalamakia. Li ci sono delle ottime taverne. Noi ci siamo andati una sera a mangiare l’aragosta con gli spaghetti: buonissima. Alla taverna Maina, ve la consiglio. Gli spaghetti erano talmente tanti e gustosi che ci siamo portati via quelli avanzati e ce li siamo gustati per cena la sera successiva.
La spiaggia a Agios Dimitrios è divisa su due lati di un triangolo che si incunea nel mare. Il lato nord è di sassi bianchi, acqua subito profonda, poca gente. Il lato sud spiaggia di sabbia mista a sassolini, il mare degrada più dolcemente. Spiaggia stretta con un fila di ombrelloni. C’è un po’ di spazio per la spiaggia libera in fondo a destra. E li ci siamo messi col nostro ombrellone. Come al solito la spiaggia si è riempita verso mezzogiorno, comunque sempre con quantità di persone accettabile. Abbiamo mangiato alla kantina dietro la spiaggia (ma col senno di poi avremmo fatto meglio ad andare a Kalamakia) e poi abbiamo deciso di cercare di andare ad una spiaggia più a nord di agios Dimitrios, segnata sulla cartina, ma di cui non era chiaro il sentiero. Con l’auto abbiamo seguito la strada sterrata che prosegue lungo la collina, per fermarci circa 1Km dopo. Poi abbiamo continuato sullo sterrato fino a dove la strada finiva ed iniziava il sentiero. A quel pezzo c’era una strada che andava in discesa ma era troppo presto per essere quella giusta. Ancora oggi mi chiedo se andava solo alla casa che c’era li sotto o anche ad un’altra spiaggetta.
Abbiamo proseguito lungo il sentiero in mezzo alla macchia mediterranea. Il sole era cocente ed il caldo si faceva sentire.
Dopo parecchi minuti qualche centinaio di metri, siamo arrivati in un punto dove c’era un casottino posto a qualche decina di metri sotto il sentiero. Sbagliando, invece che andare verso il casottino, abbiamo proseguito lungo il sentiero per altri 3/400 metri fino ad arrivare in riva al mare su una spiaggia che, ho poi scoperto, si chiama Strovili. Mi sembrava la foce di un fiume in secca perché alle spalle le colline formano una gola da cui scende un ruscello. Elena è arrivata stremata per il caldo. La passeggiata sarà stata di circa 30 minuti. Con difficoltà, a causa dei sassi grandi e scivolosi, siamo entrati in acqua e ci siamo fatti il bagno nell’ acqua limpida. Dalla spiaggia Strovili guardando verso sud si vedeva la spiaggia che volevamo raggiungere, che avevamo superato, ma ci sembrava impossibile farlo a piedi per via della collina alle sue spalle sopra la quale passa il sentiero che avevamo percorso. Ho anche visto che dal casottino superato prima, c’era una scala che scendeva a mare, ma era comunque distante da quella spiaggia. Siccome Elena si sentiva spossata, siamo tornati all’ auto senza indagare oltre sulla raggiungibilità o meno di quella spiaggia. Siamo tornati a Steni Vala e mi sono fatto un bagno nella spiaggia di fronte al Kalypso studio.
Lunedì 16 Agosto Vithisma e Megalo Mourtias
Siamo andati con l’ auto in direzione Patitiri e poi da li in direzione di Marpounta. Quando siamo arrivati all’inizio della strada sterrata, a fondo chiuso, che porta alle spiagge di Vithisma e Megalo Mourtias, siamo tornati indietro di una trentina di metri per parcheggiare dove c’era uno spiazzo. La strada sterrata è percorribile anche con l’auto. Il fondo in alcuni punti è un po’ dissestato ma percorribile. Dopo circa 800 m c’è uno spiazzo dove ci stanno 5 o 6 auto. Da questo spiazzo parte il sentiero per scendere alla spiaggia Vithisma. C’è l’indicazione scritta a caratteri cubitali su un palo della luce. Non si può sbagliare. Il sentiero è un po’ ripido verso la parte finale. La spiaggia è bella lunga, di sabbia scura mista a sassolini. Per metterci all’ombra ci siamo messi nella parte più a destra, verso il piccolo promontorio che la divide dalla spiaggia Megalo Mourtias. Vicino alla riva, l’acqua non era limpida come al solito, ma era un po’ torbida. Però bastava andare una decina di metri verso il albergo e si trovava la solita acqua limpida dei mari della Grecia. Siccome ci siamo stati solo quel giorno, non so dire se era un fatto contingente o l’acqua li è sempre così per qualche motivo a me sconosciuto. La spiaggia è molto poco frequentata, penso che al massimo ci siano state contemporaneamente 30 persone, su una spiaggia di almeno 500 m di lunghezza. Siccome si è sul lato sud dell’ isola, si vede molto bene la zona collinare a sud dell’ isola di Skopelos, si vedono anche le antenne, sulla cima dove eravamo stati qualche giorno prima.
Dopo un paio di bagni e la lettura di un buon libro, per poter mangiare ci siamo dovuti spostare sulla adiacente spiaggia Megalo Mourtias. Zaini in spalla siamo risaliti sulla strada sterrata, arrivati in cima sudati e con un po’ di fiatone, abbiamo continuato sulla strada sterrata verso ovest. Dopo circa 200 m la strada finisce presso il cancello di una casa e, a sinistra, inizia il sentiero di discesa. Poco poche decine di metri si arriva ad una scalinata che scende alla taverna Megalo Mourtias e alla spiaggia. Essendo già le 15:00 ci siamo fermati direttamente alla taverna. Abbiamo mangiato bene. Tonno di Alonissos (una specialità del posto, lo potete trovare nei negozi di alimentati a 16€ il barattolo grande) , Vlita (una verdura molto comune in Grecia, è un erba che viene fatta bollire, molto dolce, a prima vista possono sembrare le erbe che abbiamo anche in Italia, ma le nostre sono più amare) , a Elena è piaciuta talmente tanto che la mangiava quasi ogni giorno. Poi abbiamo mangiato del buon pesce.
La spiaggia Megalo Mourtias è fatta di sassi, e anche i primi metri dentro il mare è fatti di sassi, quelli della misura che danno fastidio sotto i piedi e che maledici perché ci sono. Dopo c’è una bella sabbia bianca, compatta, e l’acqua è trasparentissima. La vista di questa spiaggia dal sentiero che arriva da Vithisma è uno spettacolo proprio grazie alla sabbia così bianca che si colori di un azzurro intenso nelle ore del primo pomeriggio. C’è anche un’ altra taverna, Maltemi. La taverna Megalo Mourtias fornisce gratuitamente le sdraio sotto gli ulivi nel giardino di fianco alla zona ristorante. Oppure ci si può mettere in spiaggi, sui ciottoli, come abbiamo fatto noi. Ovviamente si può arrivare a questa spiaggia anche in auto. Da Patitiri si deve prendere la direzione per Old Town (Chora) e prima di arrivarci c’è una deviazione verso sinistra che vi porta a questa spiaggia. C’è anche una spiaggia chiamata Micro Mourtias, ma non abbiamo avuto il tempo di visitarla. La sera siamo tornati verso l’auto ripercorrendo i circa 1200 m sulla strada sterrata, parcheggiata vino a Marpounta.
Martedì 17 Gerakas, Leftos Gialos, Tzortzi
Siamo partiti in direzione Gerakas all’estremo nord, tutta la strada è asfaltata e larga ma in certi punti il fondo stradale era sconnesso. Da Steni Vala ci abbiamo impiegato circa 30 minuti. Si ha l’occasione per vedere la parte nord dell’isola. (vedi filmati del percorso su youtube).
Arrivati a destinazione ci siamo diretti al piccolo porto. Acqua profondo e limpidissima. Essendo relativamente presto, circa le 10:00 il posto era quasi deserto. Ci siamo messi in acqua vicino al molo, sul lato verso le rocce, perché qui si scende comodamente e ci si possono infilare le pinne e la maschera. Bello, acqua calda e trasparente, rocce e capre sulle rocce, nessun rumore, tranquillità assoluta. Dopo il bagno ci siamo guardati un po’ in giro e poi siamo partiti in direzione sud, destinazione Leftos Gialos. Arrivatia Leftos Gialos si deve parcheggiare l’auto in uno dei due parcheggi delle due taverne disponibili, comunque non c’è un controllo sul fatto che poi vai a mangiare lì. Siamo arrivati in spiaggia e di li a poco è andata via una nave abbastanza grande con parecchi decine di turisti, presumo arrivasse da Skopelos, dove organizzano questo tipo di gite giornaliere per Alonissos. Anche ad Alonissos organizza gite ma di solito vanno più a nord e a Kyra Panagya e Peristera. La spiaggia era più affollata del solito e ci siamo messi in un angolo all’ estrema destra e ci siamo buttati in acqua. La spiaggia è fatti di ciottoli e sassolini e degrada dolcemente in mare. Abbiamo poi mangiato, ma quanta pazienza, in una delle due taverne. Hanno un menu molto vario ma sono stati troppo lenti, così abbiamo deciso di non venirci a mangiare la sera, come avevamo pensato inizialmente.
Dopo pranzo abbiamo deciso di andare alla spiaggia Tzortzi che si vede dall’ alto, dalla strada che porta a Leftos Gialos. In questa baia ci sono altre due spiagge. Una l’abbiamo visitata il 19. La spiaggia di Tzortzi è stretta e di sassi. Abbiamo fatto fatica a trovare posto. Pochi metri dentro l’acqua c’è la sabbia, abbastanza bassa per parecchi metri. Siamo rimasti fino al tramonto in compagnia dei nostri libri. La sera siamo andati a cena a Kalamakia a mangiarci, come ho scritto prima, l’aragosta con gli spaghetti. Spettacolare.
Mercoledì 18 Kokkinokastro, Chrissi Milia , Milia
Siamo arrivati al parcheggio, una spiazzo ellittico con in centro dei pini, per poter scendere a Kokkinokastro. Anche il giorno successivo avremmo parcheggiato qui per scendere all’ altra spiaggia nella baia di Tzortzi. Abbiamo preso poi la strada sterrata in direzione della spiaggia e anche qui ci sono parecchi posti per le auto. Dopo circa 200 metri c’è una scalinata, con gradini lunghi, che porta dolcemente verso la spiaggia sottostante. A sinistra c’è una recinzione di una proprietà che in pratica impedisce l’accesso ad una terza spiaggia della baia di Tzortzi. Una volta sulla spiaggia a sinistra della scala c’è il barettino e gli ombrelloni, all ‘estrema sinistra che il promontorio di rocce rosse che si vede in tutte le foto di Kokkinokastro. Noi ci siamo messi nel lato destro della spiaggia dove c’era più spazio dove mettersi. Spiaggia di sassi fastidiosi, sia sotto i piedi che quando ci si stende, che proseguono anche in mare. Nel lato dove ci siamo messi noi l’acqua diventa subito alta. L’acqua era limpida ma i colori non sembravano così belli come al solito, ma a volte a seconda della posizione del sole rispetto alla nostra fà si che i colori sembrano più sbiaditi. Siamo rimasti a Kokkinokastro fino alle 14:00 circa. Non essendoci una taverna ci siamo spostati sulla vicina spiaggia Chrysi Milia. E’ distante un paio di chilometri perché la strada deve seguire le curve delle colline. C’è un parcheggio tra i pini dove ci stanno qualche decina di auto. Qualcuna ci sta anche ai lati della strada. Ci siamo fermati alla taverna, cibo discreto, e poi abbiamo fatto solo delle foto ed un filmato alla spiaggia. La spiaggia non è molto grande quindi credo che faccia alla svelta a riempirsi. Il fondo del mare è di sabbia e degrada dolcemente. Siccome erano già quasi le 16:00 e volevamo vedere anche Milia, non abbiamo fatto il bagno qui ma siamo risaliti in auto per spostarsi sulla vicina spiaggia. Giunti a Milia abbiamo parcheggiato sotto i pini e poi ci siamo posizionati sugli scogli all’ estrema sinistra della spiaggia. In mare ci sono dei gonfiabili molto grandi per consentire ai bambini di divertirsi in mare. Spiaggia di sassi e ciotoli, con qualche ombrellone disponibile, alle sua spalle una kantina. Acqua limpidissima con sassi per i primi metri e poi sabbia bianca. Siamo rimasti fino al tramonto, messi sotto un pino aggrappato alla roccia con le sue grosse radici.
Giovedì 19 Agosto.
Abbiamo preparato i bagagli e li abbiamo lasciati nello studio. Poi siamo andati alla spiaggia, nella baia Tzortzi, che avevamo visto il giorno prima. Si parcheggia come per andare alla spiggia di Kokkinokastro ma si prende la strada sterrata dal lato opposto a Kokkinokastro. Si prosegue per circa 200m, c’è uno spiazzo sotto i pini dove qualcuno ha parcheggiato. Da li parte un sentiero che scende verso il mare. Le condizioni del percorso sono buone e si scende in pochi minuti per ritrovarsi in una spiaggia di sassi chiari, che per qualche metro continuano in acqua, poi sul fondo c’è sabbia bianca. Questa spiaggia non so se ha un nome, sulle cartine non c’è, io lo nominata Tzortzi 2. Il mare visto dall’ alto ha un colore azzurro bellissimo. Mentre si scendeva si vedeva un bellissimo spettacolo, soprattutto perché il mare era piatto. Essendo solo le 9:30 sulla spiaggia c’eravamo sono noi e una tenda di qualcuno che ci aveva passato la notte. Bello , tranquillo, poca gente. Sulla sinistra a qualche centinaio di metri la spiaggia di Tzortzi dove eravamo stati due giorni prima. A pochi metri dalla riva c’è la sabbia bianca che è quella che conferisce una colorazione azzurra alla superficie del mare. Questo angolino di Alonissos è a mio parere uno dei più belli dell’isola.
Purtroppo alle 11:30 abbiamo dovuto lasciare a malincuore questa spiaggia per tornare al Kalypso studio a caricare i bagagli sull’auto e a rinfrescarsi. Per le 12:30 eravamo al porto di Patitiri. Abbiamo fatto due passi lungo il molo per fermarci a mangiare qualcosina in uno dei tanti posti di ristorazione, dietro la spiaggetta, a sinistra del porto (guardando dal mare).
Alle 14:30 partiva il traghetto per Kimi e poi per Skyros, nell’attesa ci siamo messi all’ombra, con qualche altra decine di persone, nell’area d’attesa per gli imbarchi. Il traghetto è partito puntuale e alle 17:00 siamo arrivato a Kimi. La sosta prima della ripartenza per Skyros è stata molto lunga. Non ho controllato bene gli orari ma mi sembra che siamo ripartiti alle 18:30 passate per arrivare a Skyros al tramonto, dopo le 20:00. Sta di fatto che siamo arrivati al villaggio di Skyros che era buio e siamo andati alla ricerca dell’ agenzia che doveva darci le indicazioni per raggiungere lo studio che avevamo prenotato. Siamo arrivati allo studio, a Magazia quasi alle 22:00. Doccia veloce e cena in un ristorante lì vicino.
Arrivo a Skyros, km 112800, ripartenza km 113185, effettuati sull’ isola km 385. Filmato con tutte le spiagge che abbiamo visitato ad Alonissos: http://www.bellalavita.it/html_pages /grecia2010_video_alonissos.htm
Venerdì 20 Agosto
Come prima cosa siamo andati a Skyros e come per le altre tre isole precedenti, abbiamo acquistato per 7€ la cartine dell’ isola della Terrain. Il villaggio di Skyros è piccolo con una via centrale molto stretta, costeggiata di esercizi commerciali e di servizi per i turisti. Quando si arriva dal porto di Linaria, ci si trova una rotonda un po’ particolare. Se si prosegue dritti non si entra nella rotonda ma si sale verso il centro di Skyros ma poi difficilmente trovate parcheggio, se girate verso destra vi immettete in una rotonda. Alla prima strada a destra si va verso Magazia e l’aeroporto, alla seconda si sale verso il centro di Skyros dopo c’è moltissimo spazio per parcheggiare. In cima alla salita, strada tutta dritta per circa 1 km, ci si trova davanti il paese. E’ probabile che avrete già trovato decine di auto parcheggiate lungo la strada, ad Agosto questa era la situazione. Se non trovate posto, potete scendere lungo la stradina che vi porta ad degli altri parcheggi posti nella piccola valle sottostante. La giornata era ventosa ed il mare mosso. Dopo il giretto in centro a Skyros, siamo tornati a Magazia per cambiare (in meglio) dalla stanza piccola senza balcone ad una stanza più grande con un piccolo balcone, giusto lo spazio di due sedie ed un piccolo tavolo rotondo, ma che ci consentiva un po’ di privacy e di mangiare all’aperto. Siccome eravamo un po’ in anticipo abbiamo dato un’occhiata alla lunga spiaggia sabbiosa di Magazia. Finalmente sistemati i bagagli nella nuova camera, siamo partiti per andare nell parte ovest dell’ isola. Ci siamo fermati per il pranzo in un ristorante lungo la strada, in località Aspous. Dopo il pranzo ci siamo diretti a Kalamitsa.
Kalamitsa è una baia molto ampia lunga qualche chilometro, sul lato ovest, a metà dell’isola. La parte più a nord, verso Linaria, ha una spiaggia di sabbia e sassolini, la parte centrale ha la spiaggia di sassi. L’acqua come sempre era trasparente, alle spalle della spiaggia, verso nord, c’è la pianura che si estende fino alla baia Achili, invece verso est ci sono le colline più alte dell’isola. La parte più a sud della spiaggia è meno bella e nessuno si ferma sulla riva. Noi ci siamo fermati un po’ nella zona coi sassi, l’ombrellone non stava dritto per via del vento e per la difficoltà di infilarlo tra i ciottoli (praticamente impossibile), siccome il mare era un po’ agitato, dopo qualche decina di minuti siamo andati, con l’auto, 3 chilometri più a sud, alla spiaggia Kolymbadha (o Kolimpada ?). Qui si lascia l’ auto lungo la strada e si scende per la strada sterrata fino alla spiaggia di sassi bianchi sottostanti. Le onde erano un po’ più basse e ci siamo fatti un bagno, senza allontanarci troppo dalla riva perché l’acqua diventa subito alta. Sulla spiaggia al massimo ci saranno state una trentina di persone. L’acqua aveva dei riflessi azzurri a causa dei sassi bianchi sul fondo marino, molto bella. Di fronte si ha la baia Kalmitsa e l’isola Valaxa, quella che si costeggia per tutta la lunghezza quando si arriva o si parte da Linaria col traghetto. Ci siamo rimasti fino al tramonto.
Sabato 21 Agosto
Pefkos é una località a nord di Linaria, sul lato ovest dell’ isola. Siccome era abbastanza presto abbiamo trovato liberi la maggior parte degli “ombrelloni” disponibili gratuitamente sulla spiaggia, di quello fatti col ferro e con le foglie di canna per fare ombra. Pefkos è una piccola baia, la spiaggia sarà di circa 300 metri, incassata tra colline. La giornata era molto ventosa, ogni tanto arrivava qualche bella raffica. Il mare non era molto mosso e ci siamo fatti un bel bagno. Verso le 13:30 siamo andati ad mangiare all’ unica taverna presente sul posto. C’è anche un piccolo porticciolo dove è possibile mettere le barche in mare, grazie ad uno scivolo. Nei giorni buoni alla taverna si mangia il pesce fresco pescato dai gestori della taverna. Questo succede anche nella taverne di Linaria, Agios Fokas, Atsista, e probabilmente anche in altre dell’ isola. Per giorno giusto intendo che se il mare è troppo mosso i pescatori non escono e quindi hanno meno scelta di pesce o non c’è del tutto, allora ci si può buttare sulla carne di agnello o capretto. Gli ovini sono ovunque sull’isola. Ovviamente ci sono poi i soliti piatti tipici della cucina greca. Dopo pranzo, sempre in auto, siamo andati lungo la strada che porta verso la parte a nord-ovest dell’isola. Da Pefkos sale rapidamente fino a 300 metri, in cima c’è un bel promontorio, dove c’è anche una chiesetta, da dove si gode un bellissimo panorama di tutta la costa sud-ovest dell’isola, da Pefkos a Linaria, e tutta la baia di Kalamitsa. Nei giorni limpidi si riescono a vedere le montagne di Eubea (Evia). La strada è definita panoramica, infatti sia nella salita che nella successiva discesa verso Agios Fokas è veramente uno spettacolo. SI passa attraverso una folta e verde pineta che poco prima di arrivare ad Agios Fokas diventa brulla per lo scempio di un vasto incendio che nel 2007 ha distrutto parecchi ettari di terreno e miglia di pini. Ad Agios Fokas c’è una piccola spiaggetta di sabbia mista a sassi e una taverna, dove si mangia il pesce fresco, e ci si può anche soggiornare a poco prezzo, ma una volta che spengono il generatore, verso mezzanotte, si resta senza corrente fino al mattino (ci hanno raccontato degli Italiani che ci dormivano). C’è anche un piccolo attracco per la barca del taverniere. Il mare di fronte alla spiaggia ha in fondo con moltissime poseidonie, quindi risulta verde scuro. Poi ci siamo spostati dall’altro lato del molo, e abbiamo scoperto che il fondo del mare era completamente coperto da sabbia bianchissima e abbastanza bassa, tra 1 e 2 metri, quindi si poteva nuotare lungo la costa scogliosa per circa 300 metri, con acqua calmissima, sembrava di essere in una piscina, per arrivare in una piccola spiaggetta, dove ovviamente non ci va nessuno a piedi. E’ stato piacevole fare il bagno in questo mare piatto dopo due giorni di acque agitate. Questà è un posto degno di nota. Al tramonto siamo ripartiti in direzione Magazia, facendo la strada dell’andata
Domenica 22 Agosto
Siamo partiti in direzione Atsitsa, ripassando da Agios Fokas. Tentativo di accesso a Achilion bay. Stavamo cercando la strada sterrata per raggiungere una spiaggia nella baia chiamata Achilion indicata sulla mappa, ma per raggiungere la quale non c’era disegnato il sentiero. Cercando su Panoramio non abbiamo trovato foto di quella spiaggia e ci siamo posti l’obbiettivo di raggiungerla. La prima svista è stata quella di non aver visto la strada sterrata, siamo così arrivati a Atsitsa per girare l’auto e tornare indietro. Siccome eravamo arrivati fin lì, ho preso la cartina dell’ isola e sono entrato nella taverna, non c’era in giro nessuno, dopo qualche decina si secondi è uscita una signora sui 65 anni, che non parlava una parola di Inglese. Le ho mostrato la cartina e col dito le ho indicato la baia e ripetuto più volte la parola “paralia”, che in greco significa spiaggia. La signora mi ha fatto cenno di SI col capo e ripetuto Ne, Ne, che significa si,si. Fiduciosi siamo tornati indietro e stavolta abbiamo visto lo sterrato. Abbiamo proseguito cautamente per oltre 1 Km fino ad arrivare ad una sorta di cancello aperto, probabilmente serve per le capre. L’abbiamo superato e poi parcheggiato l’auto nel terreno arido. A circa 200 metri c’erano della capre e una specie di ovile in pietra, ci siamo avvicinato perché avevamo visto un ragazzo, è uscito un adulto a cui abbiamo provato a chiedere in Inglese per la spiaggia, ma anche questo parlava solo Greco, al che di nuovo abbiamo chiesto: “paralia” ? e ci ha confermato la direzione verso il mare. Non ci voleva molto, se sei in uno spiazzo molto grande e vedi che verso il mare si ergono due colline con una valle in mezzo, non hai dubbi, quella è la direzione. Erano circa le 10:45. Dovete sapere che spesso i terreni, in special modo a Skyros, sono tutti recintati con le reti utilizzate per le gettati di pavimenti in calcestruzzo, per evitare le che capre o pecore si allontanino dai terreni dei proprietari. Quindi per avvicinarci al mare dovevamo seguire dei percorsi obbligatori. Dopo circa 500 metri dalla costruzione, avevamo più direzioni da seguire, ma una puntava decisamente verso il mare. Però dopo poche decine di metri il sentiero si perdeva nella boscaglia. Queste pinete non sono per niente manotenute. Il terreno è coperto da uno spesso strato di aghi di pino (da qui l’alto rischio di incendi) e le piante e i rami secchi che cadono formano una barriera difficilmente penetrabile. Siamo tornati indietro ad un bivio e preso un altro sentiero ben segnato. Questo proseguiva però in leggere salita e dopo circa 300 metri, anche questo finiva nel nulla, ma ci eravamo alzati di almeno 20/30 metri. Abbiamo fatto ancora qualche metro verso il mare, lasciando dei segni per ritrovare la strada, e siamo arrivati fino ad un punto dopo la collina scendeva a precipizio verso il mare. Da li si riusciva a scorgere un lembo di spiaggia, tra le fitte fronde degli alberi. Impossibile e troppo pericoloso scendere. Siamo tornati di nuovo sui nostri passi. Abbiamo cercato se c’ era qualche altro sentiero sull’ altro versante della collina, ma era tutto recintato. Allora sono tornati sul primo sentiero e abbiamo cercato, rompendo i rami secchi delle piante di aprirci un passaggio. Siamo scesi in quello che poteva essere il fondo di un ruscello. Per farla breve, l’abbiamo seguito con difficoltà scavalcando o passando sotto alberi caduti, spezzando rami secchi, spostando rovi. Ci siamo graffiati mani, braccia, testa. Abbiamo sudato anche l’anima finché era quasi impossibile continuare tra i rovi ed infine c’era una discesa ripidada fare tra le rocce. Non credo che mancassero più di 50 metri alla spiaggia, il percorso accidentato sarà stato al massimo di 350 metri. Abbiamo dovuto rinunciare. Siamo tornati all’ auto che erano le 13:45. In 3 ore non siamo riusciti a percorrere poco più di 300 metri in mezzo a questo bosco. Fortunatamente non abbiamo incontrato serpenti o altri animali spiacevoli. Siamo andati a pranzo alla taverna ad Agios Fokas, metà degli avventori era Italiana. Nel pomeriggio siamo tornati verso nord e ci siamo fermati nella baia Kalogria, qualche centinaio di metri a nord di Kyra Panagia, nel punto in cui le onde erano meno alte. E ci siamo rimasti fino al tramonto. Poi siamo tornati a Magazia passando dalla strada che passa dall’ aeroporto. Per cena siamo andati a Linaria. Aragosta con gli spaghetti. 50€ al kg. Il sugo non era così buono come quello di Kalamakia ad Alonissos. Al ristorante abbiamo chiacchierato tutta le sera con una coppia di Varese (Mauro e Elena)
Lunedì 23 agosto
Il tempo non era molto bello. Nuvole scure e vento non promettevano molto bene per la mattinata. Allora abbiamo deciso di andare verso l’estremo sud dell’ isola. Ci siamo fermati alla fonte Pigni Niphi dove gli isolani vanno a riempirsi le bottiglie con l’ acqua. E poi a fare foto ad un tipo di piante basse che formavano un paesaggio particolare, sembrava una città di grattacieli in miniatura. Abbiamo rivisto, la spiaggia Kolymbadha e poi proseguendo si arriva in una zona militare dove è vietato fare riprese (eppure non c’è proprio niente da vedere, basta andare su google earth e si vedono molti più dettagli). Infatti dopo qualche km c’è un bivio per andare alla base della marina militare, direzione da prendere anche nel caso si voglia andare a vedere la tomba di Robert Brooke. Noi abbiamo proseguito verso sud e dopo qualche chilometro abbiamo preso la deviazione per la baia di Renes. La strada è sterrata e si deve andare molto piano. Dopo circa 1km, c’ era una delle tante chiesette, abbiamo deciso di tornare indietro. La strada mi sembrava percorribile, ma si procedeva lentamente, siccome in quel momento tirava un forte vento ed era nuvoloso, non ci sembrava valesse la pena arrivare fino alla spiaggia, che distava circa 1/1,5 Km. Avessi avuto un fuoristrada forse ci sarei andato. Siamo tornati indietro e abbiamo proseguito fino al punto in cui la strada asfaltata arriva dopo c’è un grande spiazzo e da li inizia la discesa a tornati fino ad un punto di vista sul mare Egeo. Noi ci siamo fermati dopo c’è il grande spiazzo, senza scendere. Il vento era molto forte e quasi ti spostava. Fatta qualche foto, abbiamo invertito la marcia e tornati indietro. Lungo la strada abbiamo fatto altre foto della costa sud-ovest dell’ isola. Per il pranzo, alle 12:15 siamo andati a Kalamitsa, alla taverna “o pappous ke ego”, dopo avevamo una bella varietà di cibo tra cui scegliere. Una volta finito il pranzo abbiamo preso la strada verso Linaria, che passa nella parte nord della baia di Kalamitsa, ci siamo fermati a fare delle foto alla spiaggia di sabbia e poi siamo andati avanti ancora un paio di chilometri per fermarci in uno spiazzo, nei pressi di una curva, perché sulla cartina era segnata una spiaggia. C’era una strada sterrata che scendeva, ma a parte il primo pezzo, sconsiglio di scendere in auto, anche in fondo c’era una jeep. Siamo scesi a piedi, questo luogo si chiama capo Psarinas, un paio di chilometri a sud di Linaria. Il posto è carino pochissimo frequentato, ci sono degli scogli che creano un piccolo promontorio e delle calette. Si vede anche la spiaggia indicata sulla cartina ma non ho visto il sentiero per raggiungerla. Abbiamo fatto il bagno , siccome comunque tirava vento dopo un paio d’ore ci siamo spostati a nord di Linaria, ad Acherounes, dove il mare era più calmo ma l’acqua era più fredda. La spiaggia di sabbia e sassolini, abbiamo rincontrato dei ragazzi italiani con cui abbiamo chiacchierato, Dario e Valentina di Brescia e Elena e Mauro di Varese. Al tramonto siamo tornati a Magazia
Martedì 24 agosto
Ancora un giorno ventoso e con mare mosso. Siamo andati al nord nella vicina località Molos, c’è una chiesetta scavata nella rocce e la spiaggia con gli scogli scavati per estrarre le pietre. Non abbiamo avuto tempo di ritornarci col mare calmo, ma penso che sia un posto carino, poco più a sud c’è la spiaggia di Molos e di Magazia. Poi di nuovo con l’auto ci siamo spostati alla spiaggia di Ghyrismata. Questa era deserta. Col mare mosso non era un bello spettacolo, tante alte e la sabbia in sospensione non le rendono giustizia rispetto a foto che ho trovato in rete in giornate senza vento. Abbiamo fatto foto e filmato dalla strada e ripartiti verso la part nord dell’isola. Qualche chilometro più a nord parte la strada sterrata, lunga circa 1,5 km in fondo valle, per la spiaggia Kareflou. Strada dove due auto fanno fatica a passare ma non ne abbiamo incrociata nemmeno una, visto che il mare era mosso e era ancora presto, anche la spiaggia era deserta. Spiaggia di sabbia, con molte alghe ma anche qui sarebbe stato da ritornarci col mare calmo. Breve visita con foto e via verso la prossima. Dopo pochi chilometri di cui alcuni su strada sterrata in pianura, si arriva alla spiaggia di Palamari, dove c’è un sito archeologico con reperti e resti di costruzioni risalenti al Paleolitico. Breve visita alla sala dove ci sono dei pannelli che raccontano la storia del sito, giro intorno ai resti delle costruzioni e poi discesa alla spiaggia sottostante. Questa è in parte di sabbia in parte di sassi con degli scogli a pelo d’acqua, siccome anche questa spiaggia come quella di Kareflou e Ghyrismata sono sullo stesso lato dell’ isola rivolto verso nord-est, anche qui le condizioni del mare non sono le migliori per farsi un bagno, nonostante sia ormai arrivato mezzogiorno, decidiamo di andare ad Agios Petros sul lato nord-ovest. Si tratta di fare circa una decina, forse meno di chilometri. Un grande striscione sovrasta l’ inizio della larga strada sterrata che porta verso le spiagge della zona a ovest dell’aeroporto di Skyros. Dopo circa 2km c’è la taverna Agios Petros, dove c’è un bivio. Prendendo la strada più stretta a sinistra di va verso la spiaggia Agios Petros e verso la baia di Agalipa. Se si continua dritto sulla strada larga si arriva a costeggiare la recinzione dell’ aeroporto e si arriva ad una piccola spiaggia chiamata Theotokos. Prendiamo a sinistra, dopo circa 600 metri si arriva a Agios Petros , sabbiosa e lunga circa 300m con alle spalle la pineta dove c’è chi fa campeggio libero. Ci sistemiamo e ci facciamo un bel bagno, qui, al contrario della costa nord-orientale il mare è quasi calmo. Dopo esserci rinfrescati e riposati, torniamo alla taverna per il pranzo. Agnello con salsa al limone è la specialità del posto. Dopo pranzo , andiamo a vedere la spiaggia Limanaki (o Theotokos ?), che è visibile anche da Agios Petros. Essendo piccola era affollata e dopo avere fatto qualche foto, siamo ritornati ad Agios Petros. Dove di posto c’è n’è in abbondanza. Li siamo rimasti a rilassarci fino al tramonto. Si pensava di veder tramontare il sole nel mare, invece spariva dietro una delle isole Sporadi più a nord, dalla sagoma pareva Skopelos.
Mercelodì 25 agosto
Siamo partiti di buon ora per andare a vedere una baia di cui non trovava alcuna foto su Panoramio, Agnos bay. Appena a sud della baia Achili nella zona est di Skyros. Abbiamo parcheggiato vicino alla chiesetta da cui si gode una buona vista sulla baia Achili e poi abbiamo seguito il sentiero costiero verso sud, a tratti franato e quindi bisognava fare attenzione per non precipitare sugli scogli, dopo circa 200m si arriva in questa baia deserta dove non credo che i turisti vengano a farci il bagno. Il mare sul lato est dell’ isola era mosso anche quella mattina, allora ci siamo limitati a fare delle foto alla spiaggia e ai gabbiani che la frequentano. Siamo ripartiti per tornare nella zona nord-ovest per andare a vedere una delle due spiagge presenti nella baia di Agalipa. Abbiamo seguito la bella strada costiera panoramica: Kalamitsa, Linaria, Agios Fokas, Atsitsa e poi direzione Agios Petros. Saranno circa 20 Km, avremo incrociato al massimo 20 auto. Circa 300m prima della spiaggia di Agios Petros parte, leggermente in salita, una strada sterrata un po’ dissestata. Che porta verso la baia Agalipa. Abbiamo parcheggiato l’auto pochi metri dopo il bivio e abbiamo percorso a piedi circa 600m, in salita e discesa, fino ad arrivare ad un piccolo spiazzo dove c’erano delle auto. In effetti c’è un’altra strada sterrata che porta qui, forse in migliori condizioni di quella fatta da noi a piedi. Da questo spiazzo partono due sentieri (vedere la cartina Terrain), quello di sinistra porta alla piccola spiaggia sassosa dove c’è da decenni la carcassa di un barcone arenato e ormai semidistrutto. Il luogo è incantevole, una piccolissima baia circondata da pini verdissimi. Il mare ha dei colori fantastici. Il luogo più bello visto finora a Skyros. Sulla spiaggia c’erano, noi inclusi, solo 7 persone. Abbiamo fatto un lungo bagno nell’ incantevole mare azzurro e verde, poi all’ ora di pranzo abbiamo lasciato la spiaggia perché non avevamo da mangiare. Per il pranzo siamo andati alla taverna di Atsitsa, come al solito abbiamo trovato dei simpatici riminesi con cui abbiamo scambiato quattro chiacchiere. Li avevamo visti anche alla taverna di Agios Fokas. Poi siamo stati fino al tramonto sulla spiaggetta proprio di fronte alla taverna. Anche qui ad Atsitsa il mare è azzurro e verde ed il panorama incantevole. Poi ritorno a Magazia passando sulla strada a nord dell’ isola.
Giovedì 26 Agosto
Siccome Agalipa ci aveva colpito per la sua bellezza abbiamo deciso di ritornarci, stavolta con qualcosa da mangiare. Invece che seguire una delle due strade asfaltate che da Skyros portano sul lato ovest dell’ isola, abbiamo deciso di prendere la strada sterrata che da Skyros porta ad Atsitsa passando tra le colline nell’ interno dell’ isola abbiamo percorso la strada interna sterrata d Skyros ad Atsitsa, ovviamente la velocità era bassa e ci abbiamo impiegato una mezz’ora. Poi strada asfaltata fino all’ aeroporto, poi quella sterrata in direzione Agios Petros. Abbiamo parcheggiato nello stesso posto del giorno precedente. E rifatto il tratto a piedi fino allo spiazzo dove finisce la strada. Invece di andare alla spiaggia dove c’è il barcone arenato, abbiamo deciso di esplorare il sentiero che portava alla spiaggia vicina, sempre nella stessa baia di Agalipa. Il sentiero non è ben segnato, probabilmente poca gente lo utilizza e la natura copre le tracce dei passaggi precedenti. Comunque siamo arrivati ad un punto in cui era visibile la possibilità di scendere verso il mare. La discesa si stava facendo ripida col rischio di scivolare sulla terra sabbiosa, ma dopo pochi metri abbiamo trovato una fune annodata ad una pianta e sciamo scesi di qualche metro, poi di uno nuovo un’altra fune e poi un’altra ancora. Ancora qualche metro e tra delle rocce si arriva alla spiaggia. Non c’era nessuno. La spiaggia in se non è bellissima, c’erano tantissimi detriti e in in angolo anche molto rifiuti probabilmente spinti dal mare. La parte sabbiosa e solo di 3/5 metri poi c’è la roccia che sale ripida per una ventina di metri. Roccia friabile, quindi col rischio che cadesse qualche pietra, cosa che non è avvenuta. Per il resto il posto è forse ancora più bello dell’altra caletta poco distante, ma non visibile. Il fondale è sabbioso di colore bianco, l’acqua si colora di un bell’ azzurro per il riflesso del cielo. Acqua calda e calmissima. Un posto da sogno. Per un paio d’ore siamo rimasti soli sulla spiaggia, dopo abbiamo visto arrivare a nuoto tre greci che il giorno prima avevamo visto accampati nell’altra caletta- Nel frattempo sfruttando rami presenti sulla spiaggia e altro materiale, siamo riusciti a costruire un riparo per difenderci dal sole. Poi è arrivata una famiglia di 4 persone e poco più tardi dei loro conoscenti. Per un breve lasso di tempo siamo arrivati a ben 13 persone in questa caletta, forse 16 perché per circa una mezz’ora si è fermato un motoscafo, l’unico della giornata, con 3 persone a bordo. Verso le 18:00 ci siamo ritrovati di nuovo soli. Un po’ prima del tramonto ci siamo riavviati lungo il sentiero, di nuovo usando le funi per risalire. Era ormai buio quandi siamo arrivati a Magazia, soddisfatti della giornata rilassante passata in un posto così bello. Se andate a Skyros non potete mancare di visitare e fare il bagno in entrambe le calette della baia Agalipa. Il luogo più bello di Skyros, a mio parere. Per cena siamo andati a Molos, a piedi da Magazia, alla taverna Outzeri, dove abbiamo mangiato delle triglie alla griglia veramente buone.
Venerdì 27 Agosto
Putroppo la vacanza stava per finire. Abbiamo preparato i bagagli, caricato l’auto e fatto un giro a Skyros. Poi ancora un veloce bagno e doccia a Magazia. Il traghetto ci aspettava a Linaria, direzione Kimi. Abbiamo mangiato al sacco quello che avevamo acquistato in una forneria di Skyros. Che tristezza vedere allontanarsi la costa di Skyros. Alle 16:00 siamo sbarcati a Kimi e, seguendo la strada principale, tra l’altro senza indicazioni stradali, siamo arrivati, verso le 17:50, all’autostrada Atene-Salonico. Abbiamo preso la direzione verso Nord. Alle 19:00 circa siamo uscita a Lamia per seguire la strada nazionale che porta a Trikala e da li a Kalampaka , dove c’è la famosa località Meteora, ci siamo arrivati circa alle 21:00. 5 ore e 380 km da Kimi. Ci siamo fermati al primo albergo che abbiamo visto a Kalampaka, il Panorama, 40€ per la camera e 10€ per la colazione. L’ albergo era pressoché vuoto. anche al ristorante di fronte, eravamo gli unici clienti, al 27 di agosto, credo che la crisi in Grecia abbia ridotto di parecchio le vacanze !!!
Filmato con tutte le spiagge visitate a Skyros: http://www.bellalavita.it/html_pages/grecia2010_video_skyros.htm
Sabato 28 Agosto
Il mattino dopo siamo ripartiti verso le 9:30 in direzione Igoumenitsa, a cui saremmo arrivati circa alle 11:30, se non fosse che in Internet avevo letto di una bella località, sulla costa Ionica, di nome Parga. Ci siamo andati. In effetti il luogo è carino e ne è valsa sicuramente la pena fermarsi qui a fare un bagno piuttosto che stare a Igoumenitsa. Abbiamo mangiato anche molto bene, prendendoci un’ aragosta con gli spaghetti, con un sugo buono come quello che avevamo mangiato a Kalamakia, ad Alonissos. Verso le 19:00 siamo ripartiti verso Igoumenitsa, distante circa 50 km. Il traghetto doveva partire alle 22:30. Invece è arrivato alle 23:30 da Patrasso ed è ripartito ad un’ ora imprecisata della notte, noi eravamo già a dormire in cabina. Siamo sbarcati, con 3 ore di ritardo, alle 17:00 al porto di Ancona. Coda fino a Rimini nord e finalmente a casa alle 23:00. La vacanza era giunta al termine.
Totale chilometri vacanza 2888.
Casa-Ancona (Andata-ritorno), 900 Km
Tragitto in Grecia, senza le Sporadi, circa, 952 Km
Totale chilometri sulle isole Sporadi 171+270+210+385=1036 Km