Vacanza alla scoperta dell’Alta Val Pusteria

Viaggio nelle zone di confine tra Italia e Austria
Scritto da: kalambo
vacanza alla scoperta dell'alta val pusteria
Partenza il: 31/08/2013
Ritorno il: 07/09/2013
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
Sito per informazioni: www.altapusteria.info (c’è la possibilità anche di richiedere online depliant e cartine che ti verranno poi spedite a casa).

Hotel: Alpenhotel Weitlanbrunn a Sillian. Situato in Austria a 2 km. dal confine italiano è un buon punto di partenza per le escursioni. Camera grande e pulita, con l’opzione all-inclusive offre bevande durante il giorno e colazione e cena a buffet con scelte varie e la possibilità di prepararsi al tavolo i panini per il pranzo. Il personale in sala e alla reception parla in italiano ed è gentile e disponibile.

1° GIORNO

Io e la mia fidanzata partiamo di primo mattino per raggiungere la meta di questa nostra vacanza settembrina: l’Alta Val Pusteria tra l’Alto Adige e il Sud Tirolo. Usciamo dall’autostrada a Bressanone ed essendo ora di pranzo ci fermiamo lì per mangiare: la nostra guida ci consiglia il ristorante “Gasthof Sunnegg” e lì decidiamo di andare. Si raggiunge in auto in quanto è situato sulle colline sopra la città e ci accomodiamo nel cortile all’aperto da dove si gode di una bella vista: mangiamo 2 tris tirolesi, 2 mousse di more, acqua, birra e caffè spendendo in totale 39 €… tutto molto buono!

Nel pomeriggio facciamo un giro nella zona pedonale di Bressanone visitando le attrazioni della città ed iniziando ad ammirare le tipiche case con i balconi fioriti.

Riprendiamo poi l’auto e proseguiamo verso l’hotel che dista ancora un’oretta abbondante.

2° GIORNO

Per la nostra prima escursione scegliamo la Val Fiscalina: raggiungiamo Sesto in auto e dal centro del paese prendiamo un sentiero che prima sale un po’ ma dopo si trasforma in una bella passeggiata in piano nel bosco. Raggiungiamo prima il rifugio Piano Fiscalino (con un po’ più di tempo del previsto in quanto ad un bivio abbiamo scelto la strada sbagliata!) e da lì proseguiamo al rif. Fondo Valle, distante altri 30 min. di cammino, dove pranziamo: tagliatelle al ragù di selvaggina per me; speck, uova al tegamino e patate per la mia fidanzata; millefoglie ai frutti di bosco con crema di mascarpone e birra per un totale di € 31,90…anche qui tutto ottimo ed abbondante per non parlare della splendida vista che si gode immersi in queste splendide montagne. Al ritorno facciamo lo stesso percorso all’inverso ma tra Moso e Sesto capitiamo in un parco giochi dove torniamo entrambi bambini: tutte le giostre sono in legno e c’è pure un castello a più piani costruito tutto intorno ad un pino… pazzesco!

La sera, dopo cena, facciamo un primo giro a San Candido: il paese è carino peccato ci sia poca gente in giro e tutti i negozi siano chiusi.

3° GIORNO

In questa bella giornata soleggiata decidiamo di raggiungere il Lago di Braies: già famoso per le sue acque limpide ora è ancor più conosciuto grazie al fatto che sia diventato il set principale di “Ad un passo dal cielo”, fiction di Rai1 con Terence Hill. Si può raggiungere comodamente in auto ma noi siamo qui per camminare e ce lo vogliamo conquistare così da Ferrara di Braies prendiamo un sentiero dedicato all’alpinista Viktor Wolf von Glanvell che con una passeggiata di 1,5/2 ore non difficoltosa ci porterà alla meta. Dopo le foto di rito, iniziamo il sentiero, facile e panoramico, che compie tutto il perimetro del lago e, raggiunta una spiaggetta, ne approfittiamo per fare pic-nic e rinfrescare i nostri piedi. Per il ritorno cerchiamo di cambiare strada ma senza fortuna; ci ritroviamo lungo la strada principale (ma come si dice “non tutti i mali vengono per nuocere”) e capitiamo di nuovo in un paradiso per bambini: un altro castello in legno con scivolo annesso!

4° GIORNO

Questo giorno lo dedichiamo quasi interamente alle “Rock Stars” di questa zona di Dolomiti: le Tre Cime di Lavaredo. Per raggiungere il Rifugio Auronzo da dove partono le escursioni più belle ci sono 3 modi: a piedi da valle ma il sentiero è ripido, lungo e sotto il sole (consigliato per veri “montanari”); con il proprio mezzo ma la strada a pedaggio lunga 7 km. costa 22 €; con dei pullman che partono dal lago di Misurina o dal Lago Antorno € 8 a persona A/R… noi essendo solamente in due abbiamo preferito l’ultima soluzione.

Dal rifugio percorriamo per l’intera giornata il sentiero panoramico ed in quota che compie il giro completo delle cime e sulle valli circostanti passando per altri rifugi lungo il percorso: le cime sono splendide, il panorama fantastico e più che per la fatica al ritorno siamo “cotti” per la scorpacciata di sole.

Saliti sull’ultima discesa del bus (ore 16:50) riprendiamo l’auto e ci fermiamo per qualche foto di rito al lago di Misurina, inoltre ne approfitto per comprare dei nuovi scarponcini in un negozio di articoli sportivi.

Lungo la strada per il ritorno all’albergo, prima di raggiungere Dobbiaco, vedo l’indicazione per il cimitero di guerra del Monte Piana: in questi luoghi durante la Prima Guerra Mondiale hanno perso la vita milioni di soldati ed il minimo che potessimo fare è stato quello di rendergli omaggio.

Dopo cena raggiungiamo il castello di Heinfels distante pochi chilometri dal nostro albergo dove è in programma una fiaccolata notturna: partecipiamo e ne approfittiamo per goderci questa atmosfera un po’ magica.

5° GIORNO

Decidiamo di rimanere in terra austriaca e così il mattino percorriamo in auto la strada panoramica “Hochstein/Bannberg” a pedaggio (6 €) da Leisach che ci permetterà di avere una bella vista sulle Dolomiti austriache e ammirare Lienz dall’alto. Lasciata l’auto nel parcheggio del rifugio Hochstein raggiungiamo a piedi con una breve camminata la croce lì vicino; per raggiungere la cima a 2.500 m. è ormai tardi e senza panini ripieghiamo su un più comodo pranzo al rifiugio. Il pranzo è ottimo a base di wurstel, patate e spadellata tirolese con dolce ai frutti di bosco per finire mentre gli occhi vengono ripagati da uno scenario naturale magnifico grazie alla terrazza sul quale ci siamo accomodati.

Il pomeriggio lo dedichiamo alla visita di Lienz utilizzando un percorso guidato preso da una cartina dell’hotel: la passeggiata è piacevole e la cittadina caratteristica con i sui campanili a punta peccato però che i negozi chiudano molto presto, alcuni alle 17 altri alle 18.

Alla partenza di un impianto di risalita c’è anche l’alpine coaster Osttirodler, un bob su rotaia lungo 2,7 km. su cui mi sarebbe piaciuto fare un giro ma che per motivi di tempo mi ha lasciato a piedi: un buon motivo in più per ritornare.

6° GIORNO

L’attrazione principale di questa giornata sono le renne… eh sì, proprio loro, le aiutanti di Babbo Natale!

Lasciamo l’auto alla partenza dell’ovovia di Moso e per un sentiero un po’ impegnativo in un paio d’ore raggiungiamo il rifugio Rudi Hutte sui prati di Croda Rossa (lungo il percorso ad anticiparci quanto vedremo ci sono delle bellissime statue di renne in legno che ricordano agli sciatori invernali il bon ton delle piste). Arrivati a piedi alla stazione d’arrivo dell’ovovia rimaniamo impressionati dal tanto “verde” che ci circonda e dopo le foto di rito ci concediamo il meritato pic-nic e riposo.

Alle 14 di questo giovedì c’è il grande appuntamento in questo recinto dove vivono 4 renne (uniche in Italia) arrivate direttamente dalla Finlandia che qui si sono ben ambientate e riprodotte: vengono liberate dietro una piccola palizzata di legno e dopo che il proprietario spiega come sono arrivate, il perché e le loro caratteristiche distribuisce ai più piccoli e non il loro mangiare (licheni, aghi di pino, foraggio) per aiutarlo in questo compito, vederle da vicino ed accarezzarle.

Nel tornare al punto di partenza, sempre a piedi, passiamo dal rifugio Prati di Croda Rossa dove ci sono altri bellissimi giochi e animali da fattoria e dal piccolo teatro in legno con balconata sulla valle e vista mozzafiato.

La sera, dopo cena, visitiamo Brunico: bellissima cittadina con la sua zona pedonale e i suoi palazzi e case dipinte…peccato però che anche qui sia tutto chiuso e con poca gente per strada!

7° GIORNO

In questa giornata partecipiamo ad un’escursione organizzata gratuitamente dal nostro albergo con una guida alpina lungo un percorso panoramico ed in quota alla scoperta di alcune trincee e appostamenti della Prima Guerra Mondiale. Con l’auto raggiungiamo Moso e prendiamo l’ovovia per raggiungere senza fatica i prati di Croda Rossa, da qui saliamo in quota sotto le cime Castelliere, Croda Rossa e Cima Undici passiamo dai resti di un forte austriaco e ridiscendiamo attraverso un ripido sentiero in Val Fiscalina dove pranziamo nuovamente al rifugio Fondo Valle stavolta a base di canederli e polenta. Da qui raggiungiamo a piedi Moso e riprendiamo l’auto per raggiungere Dobbiaco, visto che è ancora presto per cenare.

Il centro è composto da una via centrale che si snoda verticalmente contornata da qualche negozio: ne approfittiamo per acquistare qualche prodotto tipico visto che la fine della vacanza incombe.

Prima di rientrare in albergo passiamo un po’ di tempo in un tendone allestito per i campionati europei di sfalcio a mano che si terranno nel week-end dove suona un gruppo tipico sudtirolese.

ULTIMO GIORNO

Purtroppo la fine delle vacanze è arrivata così dedichiamo la giornata allo shopping. Al mattino lasciamo l’albergo e ci rechiamo allo spaccio della Loacker di Heinfels dove oltre allo shop c’è anche un piccolo museo con la storia dell’azienda e alcuni cimeli. Da lì ci spostiamo a San Candido per acquistare speck, mele, marmellate e alcuni souvenir per poi sostare per un breve pic-nic al lago di Dobbiaco. Ripartiamo in direzione Cortina d’Ampezzo: finalmente posso ammirarla dal vivo dopo averla vista sempre e solo nei cinepanettoni. La zona pedonale è lunga, ampia e contornata da tanti negozi ma mi ha un po’ deluso visto che mi immaginavo lusso e sfarzo (una sorta di Montecarlo di montagna) e a parer mio non è nemmeno tanto caratteristica ad eccezione del contorno naturale. Passaggio dal celebre Hotel Cristallo e poi via verso casa: ho deciso di non seguire la strada consigliata dal navigatore secondo me troppo lunga e così dopo aver scavalcato 2 passi di montagna (mannaggia a me) ritroviamo l’autostrada a Bolzano. Spezziamo il viaggio di ritorno cenando a Bardolino, vivace e piacevole località del lago di Garda e rincasiamo a notte fonda.

E’ stata una piacevole scoperta questa valle del Trentino Alto Adige che non conoscevamo e che merita un prossimo ritorno in quanto ci sono moltissime escursioni, in Italia e Austria, da scoprire. Una zona per tutti i gusti e adatta a tutti.

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Lago di Braies

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Castello...giochi

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Tre Cime di Lavaredo

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Le aiutanti di Babbo Natale

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Lago di Dobbiaco

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Val Fiscalina

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Vecchio Scarpone



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