USA, parchi e città on the road
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19 maggio
Volo su San Francisco. Dall’aeroporto si arriva in centro con la comoda metropolitana Bart. Sistemati in alloggio nel quartiere centrale di North Beach. Penso sia la sistemazione ideale perche’ consente con una breve passeggiata attraverso China Town di scendere verso il Financial District e verso la zona commerciale di Union Square. Sempre da North Beach con una passeggiata un po’ piu’ lunga, seguendo la Columbus si arriva a Fisherman’s Wharf e al Pier39. La zona di North Beach e’ inoltre ricca di locali e localini dove si parla e si mangia italiano: insomma per un approdo negli States, North Beach rappresenta il modo meno traumatico per i nostalgici del caffe’ italiano!
20 maggio
Passeggiata attraverso China town fino a Union Square. Da li’ abbiamo preso il famoso cable car verso Fisherman’s Wharf (costo 6 euro a persona – nota per gli impazienti: la coda al capolinea e’ sempre molto lunga e ordinata, ma se non si vuole attendere in coda si puo’ salire alle fermate intermedie, ovviamente pagando i 6 euro). Visita ai vari Pier dove sono esposti anche un sommergibile ed una nave americana. All’ora di pranzo scattano gli inviti dei vari locali che propongono la zuppa di vongole, clam chowder (da non perdere la versione nel panino svuotato della mollica e utilizzato come contenitore… da gustare) e crostacei vari.
Pomeriggio: con la metro abbiamo raggiunto il quartiere Haight-Ashbury, quartiere hippie degli anni 70 dove e’ rimasta un’aria simil Camden a Londra. Visita di rito al mega negozio di cd e vinili Amoeba records e passeggiata nel verde del Golden Gate Park. Contiene diverse attrazioni ed e’ secondo solo al Central Park di New York per estensione.
21 maggio
Discesa a piedi verso Pier39 e noleggio della bicicletta per la pedalata sul Golden Gate. Offre molti spunti fotografici e scorci romantici. Al di la’ del ponte siamo scesi a Sausalito dove, dopo una pausa ristoratrice, abbiamo atteso il battello per rientrare a San Francisco. Durante la traversata si passa vicino all’isola di Alcatraz che non abbiamo ritenuto di visitare ma che e’ una delle attrazioni da San Francisco. Lo sbarco e’ avvenuto all’Embarcadero e cosi’ per rientrare a Pier39 abbiamo dovuto percorrere tutto il bel lungomare, passando anche sotto ai padiglioni dove si sta allestendo l’America’s Cup di vela.
22 maggio
Discesa sempre a piedi verso il Financial District, alla base del Transamerican Pyramide. Poi verso Embarcadero al Justin Hermana plaza e visita alla hall dell’Hyatt Regency. Dopo pranzo in zona Union Square con un autobus abbiamo raggiunto Alamo Square, per la classica foto delle casette vittoriane davanti allo sfondo dei grattacieli di Frisco.
23 maggio
Di nuovo con la Bart siamo tornati all’aeroporto (8.25 dollari a corsa) per ritirare l’auto a noleggio (sul sito enoleggioauto.it) e muoverci verso Yosemite Park. Distanza indicativa da S. Francisco a El Portal, a una trentina di km dal parco, 300 km. Arrivati verso le 17 facciamo in tempo a percorrere in macchina l’anello della Yosemite Valley e a scattare diverse foto a cascate e a piccoli cerbiatti.
24 maggio
Lasciamo presto il lodge di El Portal. In macchina prendiamo la strada che arriva al Thioga Pass con scenari da cartolina, tra laghetti e prati fioriti. Sul punto piu’ alto siamo quasi a 3000 metri, si scollina tra la neve a bordo strada. In fondo ad una ripida discesa ci attende il bacino del Mono Lake. Una rapida puntata verso nord ci porta a visitare la citta’ fantasma di Bodie. Dopo un pranzo veloce ci mettiamo in marcia verso Olancha. Il triste motel che ci aspetta in realta’ e’ piu’ un’area dedicata ai camperisti che un motel vero e proprio. Avevamo scelto questo motel perche’ il piu’ vicino all’ingresso della Death Valley. In realta’ sarebbe stato indifferente fermarsi a Lone Pine che offre, se non altro diversi locali per la cena. Km percorsi nella giornata ca. 380.
25 maggio
Alle 7 siamo gia’ in macchina per la visita alla Death Valley. Prima tappa a Stovepipe e alle dune di sabbia. Riprendiamo poi per Furnace Creek e di li’ facciamo sosta ai classici Zabriskie Point e Badwater basin, il punto piu’ basso del continente, circa 80 metri sotto al livello del mare. Prima di andare via percorriamo l’Artist Drive, un percorso a senso unico tra le diverse sfumature del deserto. Ci rimettiamo in marcia e dopo una tappa per uno spuntino alle 16.00 arriviamo a Las Vegas. Km del giorno ca. 550.
26 maggio
Giornata di riposo. Restiamo infatti 2 notti a Vegas. Avevo letto da diversi diari che in settimana le tariffe sono molto piu’ convenienti rispetto ai week end, ma le nostre tappe erano quasi obbligate e cosi’ avevamo prenotato per tempo una camera col doppio letto matrimoniale presso il Motel Super 8. Non proprio sulla Strip ma a 10/15 di cammino veloce. Inevitabile mezza giornata all’outlet e di ritorno tappa alla Stratosphere Tower, la torre posta all’estremita’ della strip che consente di scattare foto panoramicissime. Per i piu’ coraggiosi all’ultimo piano della Tower c’e’ un autentico Luna Park con attrazioni da mal di cuore.
27 maggio
Si lascia presto Las Vegas, direzione Hurricane. Da li’ arriviamo a Zion. Per la visita del parco c’e’ una navetta che conduce lungo il fiume a fondovalle, ma noi abbiamo proseguito lungo la strada per poi arrivare Penguitch, base per la visita a Bryce Canyon. Km del giorno ca. 450.
28 maggio
Andando al Bryce Park, ci fermiamo per delle foto al Red Canyon lungo la strada. E’ solo l’antipasto dell’esplosione di colori (rosso in particolare) che ci aspetta a Bryce. Dopo aver percorso diversi sentieri lungo la sponda del canyon ci dirigiamo verso Page, base per la visita di Antelope Canyon. Km del giorno ca. 330
29 maggio
In attesa della visita al canyon, prenotata per le 13.30 direttamente dall’albergo visitiamo le altre attrazioni di Page: horseshoe bend ( incantevole ansa del fiume colorado, a forma di ferro di cavallo) e il lake Powell. Dopo la visita al canyon guidata dai navajo che lo gestiscono, ci dirigiamo verso Kayenta, da cui partiremo per la Monument Valley. Km del giorno ca. 200. Direi che Page, con Antelope Canyon e Horseshoe bend completa, insieme alla Monument Valley, il podio dei momenti piu’ sentiti, piu’ intensi della vacanza.
30 maggio
Da Kayenta si arriva alla Monument Valley in poco piu’ di mezzora. In realta’ ci sarebbe un albergo proprio con vista sulla Valley ma pare che le camere vadano prenotate con largo anticipo. L’ingresso costa 5 dollari a persona. Poi si puo’ percorrere senza ulteriori spese. A meno che non si voglia una guida navajo. Dopo il giro nella Valley ci siamo rifocillati mangiando un panino con vista sui “butte” dall’angolo fotografico. Partenza per il Grand Canyon e ingresso nel parco da est, prime foto dal Desert view e arrivo in albergo a Tusayan. Km del giorno ca. 400.
31 maggio
Anche a Grand Canyon restiamo due notti nel villaggio di Tusayan a pochi km dall’ingresso dal parco. Alle nove e mezza ci presentiamo all’aeroporto e alle 10.20 siamo gia’ in volo per un tour di 25/30 minuti sul Grand Canyon. Lo spettacolo e’ veramente impagabile. Dopo l’escursione dall’alto facciamo diversi trial lungo il bordo del canyon. Tra l’altro ci sono le navette che offrono un servizio di trasporto gratuito da un punto all’altro.
1 giugno
Tappa impegnativa, ca 700 km per avvicinarsi a Los Angeles. Tappa a pranzo a Oatman, dove arriviamo in tempo per vedere una rappresentazione di una sparatoria del vecchio west. Siamo infatti sul percorso dell’antica Route 66, la Mother road. Attraversiamo il deserto del mojave fino a Yucca Valley. Su consiglio del gestore del Motel andiamo a visitare Pioneertown, sede di centinaia di film western. Cittadina ricostruita usata come set, tutt’ora in uso.
2 giugno
Oggi si arriva a Los Angeles, ma prima si passa dal Joshua Tree National Park. Ci avviamo cercando il sentiero della Hidden Valley, ma da una roccia ci sbuca davanti un coyote. In realta’ lui ci fissa un po’ e poi se ne va ignorandoci, ma tanto basta per farci tornare indietro e scoprire il giusto accesso alla valle, giustamente, nascosta. Un percorso di mezzoretta si snoda tra cactus e piante del deserto, protette da rocce che sembrano messe a cingere la valle. Dopo aver attraversato da nord a sud il parco, usciamo in prossimita’ di Palm Springs. Ed e’ l’inizio di due ore difficili: la freeway verso Los Angeles diventa a 6 corsie ed il traffico inizia a diventare quello della citta’. Macchine, moto e camion che passavano a destra e sinistra, insomma due ore intense! Arriviamo esausti a Marina del Rey. Km del giorno ca. 300. Sistemate le valigie ci avventuriamo a piedi verso Santa Monica. In realta’ ho sottovalutato la distanza perche’ sono circa 6 km a piedi, passando per la variopinta ed hippi Venice.
3-4-5 giugno
Ultimi giorni a Los Angeles dedicati nell’ordine agli Universal Studios, a Malibu e a Long Beach. Dopo aver visitato gli Studios abbiamo fatto tappa a Hollywood e al paradiso dell shopping Rodeo Drive. Dopo Malibu, tornando verso Los Angeles siamo saliti da Topanga fino a Mulholland Drive, la via che domina dall’alto la citta’. Ma Los Angeles e’ anche Beverly Hills, Santa Monica, i canali di Venice.
Ultima nota: come suggerito da altri diari abbiamo ritenuto opportuno prenotare gli alberghi gia’ dall’Italia per non dover preoccuparci dopo una giornata di viaggio di cercare anche l’alloggio.