USA: Looking for the sun: New York, New England

MILANO - LONDRA - NEW YORK Domenica 7 agosto 2005 Eccomi qua ancora una volta negli States, la terza per essere precisi, questa volta in compagnia dell’amico fidato Michele, ormai famoso negli USA come Michael Sborazi, partenza da Malpensa alle ore 12.05 e arrivo a Londra alle 13.30, da lì volo per New York, ore 16.20, sempre con la British....
Scritto da: Roberto Valsecchi
usa: looking for the sun: new york, new england
Partenza il: 07/08/2005
Ritorno il: 21/08/2005
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 3500 €
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MILANO – LONDRA – NEW YORK Domenica 7 agosto 2005 Eccomi qua ancora una volta negli States, la terza per essere precisi, questa volta in compagnia dell’amico fidato Michele, ormai famoso negli USA come Michael Sborazi, partenza da Malpensa alle ore 12.05 e arrivo a Londra alle 13.30, da lì volo per New York, ore 16.20, sempre con la British. Piccolo aneddoto successo sul volo Milano-Londra, a Michael viene mal di testa, ingenuamente chiede una pastiglia allo steward risultato ha dovuto compilare un questionario di tre pagine con domande tipo: soffri abitualmente di mal di testa, avevi mal di testa anche prima di salire, cosa hai mangiato sul volo etc. Etc., conclusione era meglio tenersi il mal di testa. Ok torniamo al nostro viaggio arrivo a New York alle 18.40 ora locale, altra piccola disavventura ci tengono fermi in aereo per più di un’ora, senza grosse spiegazioni…Boh!! Alla fine si riesce ad uscire dal JFK, subito veniamo assaliti da una marea di tassisti “abusivi” che ci offrono il trasporto ad un prezzo vantaggioso, fatto sta che dopo aver visto la coda per i taxi gialli abbiamo deciso di provare l’ebbrezza di uno di questi, direi che il servizio è stato impeccabile ci ha portato davanti al nostro albergo alla modica cifra di 49 dollari compresi di mancia, non un gran risparmio considerando che un taxi giallo ne chiede 55 se non sbaglio. Capitolo albergo: l’unico prenotato tramite agenzia, Hotel Pennsylvania, noi sinceramente avevamo chiesto un hotel economico e con una buona posizione, economico perché conoscendo gli standard USA pensavamo ad un qualcosa di decente, vedi i motel, per quanto riguarda la posizione voto 9, per le camere voto 5, pulizia camere voto 4, voto all’ hotel in generale 4,5. La posizione è veramente eccezionale è esattamente di fronte al Madison Square Garden, sulla Seventh Avenue tra la 32^ e la 33^ Strada, a 50 metri da Macy’s il famoso grande magazzino e a 300 metri dall’Empire, ha 1700 stanze ma almeno le nostre erano orrende sporche e soprattutto vecchie, il nostro piano era il piano di un hotel degli anni ’70, dove nessuno probabilmente ha toccato niente da allora; le foto del sito (www.Hotelpenn.Com) sono completamente diverse da come le abbiamo trovate noi, forse hanno una diversa tipologia di camere, non saprei. Posati i bagagli in stanza via subito a mangiare in un piccolo Irish Pub a pochi metri dall’hotel, per il resto subito a letto visto che era l’una passata e noi eravamo in piedi dalle 7.00 del mattino in Italia.

NEW YORK – “VILLAGE” Lunedì 8 agosto 2005 Sveglia alle 8.00, subito a far colazione in un bel café vicino all’hotel, io mi prendo un bel “two eggs with bacon” e un caffè, d’altronde siamo in America. La mattina è dedicata alla visita del Greenwich Village, uno dei quartieri più antichi di New York, che conserva ancora un grande fascino e una grande personalità; le case di questo quartiere sono le tipiche brownstones, edifici bassi di mattoncini rossi, con piccole finestre e una scalinata di ferro battuto all’ingresso. Questa si può dire che è un isola felice, non troverete grandi magazzini e fast food, ma negozi di antiquariato, gallerie d’arte, locali, ristoranti alla moda e teatri, anche la planimetria stradale si differenzia dal reticolo squadrato di Manhattan; per capirci è il quartiere della serie televisiva dei Robinson. Tra l’altro abbiamo avuto la fortuna di imbatterci in un playground dove si svolgeva un torneo di basket tra ragazzini di 14-15 anni organizzato dalla NY University, semplicemente grande basket. Lasciato il Village ci siamo diretti verso il quartiere universitario, molto carino anche se poco popolato in agosto, consiglio di visitarlo a settembre quando rientrano tutti gli studenti. Proseguiamo la visita risalendo la 7^ strada ci fermiamo al Madison Square Garden, solo per una visita dall’esterno, da segnalare la walk of fame, tipo hollywood all’esterno con tutti i nomi dello sport, della musica che hanno fatto grande il Madison, e le pareti con le foto degli eventi che hanno scritto la storia di questo teatro, abbiamo tralasciato il tour guidato all’interno, per chi volesse saperlo costa 17 dollari, un po’ esagerato per vedere uno stadio vuoto. Finiamo la giornata con una visita, obbligata, da Macy’s, fate attenzione potreste passarci tranquillamente tutto il giorno, magari il mercoledì visto che è il giorno dove scontano tutto del 20%. La serata l’abbiamo passata in un locale del Village, un Jazz Club, ottimo cibo e grande musica.

NEW YORK – “GO YANKEES” Martedi 9 agosto 2005 Giornata decisamente positiva, ma non dal punto di vista meteorologico, infatti il cielo è rimasto coperto per quasi tutto il giorno, per fortuna la pioggia non si è vista. Mattina quasi interamente dedicata alla visita di Lower Midtown quindi partendo dal nostro hotel ci siamo fatti una bella camminata fino al palazzo dell’ONU. Durante il tragitto abbiamo potuto ammirare il Metlife building, park ave, grand central terminal, il chrysler building e via così fino alle 14.00. Spuntino in zona Empire e poi pomeriggio dedicato al pre-partita, infatti alla sera siamo andati a vedere gli Yankees!!! Quindi visita alla Clubhouse sulla quinta strada, sosta in albergo per cambiarci e poi via verso lo Yankee Stadium (nel Bronx). I biglietti li avevamo già prenotati via internet dall’Italia, quindi il ritiro è stato piuttosto semplice, è bastato presentarsi al gate 4 mostrare la carta di credito e da quella sono risaliti alla prenotazione, unico inconveniente non vogliono zaini, borse o borsette all’interno dello stadio e quindi abbiamo dovuto lasciare il tutto in una sala da bowling adibita a deposito, 5 dollari. Veniamo alla partita, NY Yankees-Chicago White Sox (futuri campioni delle World Series), che posso dire tranquillamente sia stata la nota più positiva della giornata; lo spettacolo di contorno è magnifico, si può riassumere tutto con una parola: sport, ai tifosi non sembra interessi molto il risultato finale, l’importante è mangiare, bere cantare per tre ore, se poi c’è un po’ di baseball tanto meglio! Noi ci siamo limitati ad un paio di birre e un hot dog, come potevamo non prenderlo. Per inciso gli Yankees hanno perso 2-1 solo nell’ultimo hinning Rodriguez ha sparato un bel fuori campo, ma non è bastato, però va bene così la serata è stata fantastica.

NEW YORK – CENTRAL PARK Mercoledì 10 agosto 2005 Dopo la bella serata di baseball, riprendiamo la visita della big apple, prima tappa Rockefeller Center, passando per il Radio City Music Hall, in seguito visita alla cattedrale di Saint Patrick, importantissima per tutti gli emigrati irlandesi, proseguendo in direzione Central Park, abbiamo ammirato il Dakota Building, dove visse John Lennon, è proprio all’entrata del parco. La maggior parte del pomeriggio lo abbiamo passato a Central Park e devo dire che in una giornata si sole è proprio fantastico. Meravigliosi sono i paesaggi che si vedono dal parco, con quel mix tra grattacieli e natura. Visitare Central Park è un po’ come ripercorrere decine di film ogni angolo ogni ponte ti ricordano un film, vale veramente la pena passare qualche ora in questo parco di ben 5 ettari, noi ci siamo concentrati soprattutto sulla parte sud dove si trovano alcune delle più belle attrazioni, a me è piaciuto molto il Bow Bridge, uno splendido ponte in ghisa con un arco posto a 18 metri sul lago. Per chi vuole prendere un po’ di sole come un vero newyorkese consiglio The Sheep Meadow è uno dei prati più famosi di Central Park. Era il vecchio pascolo, ora è un punto di ritrovo di tutti i newyorkesi che vogliono prendere il sole, fare pic-nic, o suonare e cantare in compagnia. La giornata la finiamo risalendo Times Square, proprio oggi c’era l’inaugurazione del nuovo hard rock cafe.

NEW YORK – BROOKLYN Giovedì 11 agosto 2005 L’obbiettivo di giornata era quello di visitare il financial discrict, ma dopo aver passeggiato per park ave e dopo aver iniziato l’attraversata del ponte di Brooklyn la tentazione è stata troppo alta per non vedere cosa c’era al di là. Innanzitutto ci si impiega una buona mezz’ora se non di più per attraversarlo, il panorama che regala è impagabile, arrivati dall’altra parte abbiamo trovato una città meno caotica e più a misura d’uomo e con dei bellissimi quartieri che ricordano un po’ quelli del village. Da Brooklyn abbiamo preso la subway fino all’inizio di lower Manhattan che abbiamo deciso di risalire a piedi fino a Chinatown, passando per poi fortunatamente la ragione ci ha portato a riprendere la metro fino al nostro albergo. Serata passata all’ Ellen’s Stardust, un bellissimo locale in stile anni ’50, subito dietro Times Square, dove la particolarità è che tutti i cameriere a turno salgono sui tavoli e iniziano a cantare un vecchio successo, sembra di essere nel bel mezzo di Grease o di Happy Days…Molto particolare.

NEW YORK – ESSEX ( CONNECTICUT ) Venerdì 12 agosto 2005 Eccolo qua è arrivato l’ultimo giorno a New York, sveglia alle ore 8.00, colazione e poi in metropolitana fino al JFK, dove ci aspettava la nostra auto prenotata online con la National. Il tragitto da Mahattan è piuttosto lungo, circa 1 ora e mezza, quindi arriviamo all’aeroporto verso le 11.00, ci dirigiamo prima alla British per confermare i voli di ritorno, ma si rivela solo una perdita di tempo perchè il giorno prima c’era stato lo sciopero a “sorpresa” e il banco informazioni era strapieno, quindi si torna alla National. Online avevamo prenotato un auto della categoria economy, ma al nostro arrivo non risultava disponibile e quindi abbiamo scelto una Pontiac Grand Am, colore oro…Molto funkytarro!!!! Presa l’auto la prima tappa (di avvicinamento) doveva essere New London, ma il gran traffico all’uscita da New York ci ha fatto cambiare un po’ il programma. Verso le ore 17.00 ci siamo fermati ad Essex in Connecticut, una meravigliosa cittadina e qui cito la guida mondadori: “In un recente sondaggio sulle migliori cittadine americane, Essex è risultata in cima alla lista. Situato sul fiume Connecticut, il paese è circondato da una serie di baie riparate e ha un affollato porticciolo e strade alberate e molto sicure.” e aggiungo io: in questa zona ho visto forse le più belle “scenic road” degli USA. Certo fermarsi a dormire in questa zona non si può dire che sia economico, i lodge sono meravigliosi, ma ci hanno chiesto dai 250 ai 300 dollari a notte in due… Naturalmente non abbiamo accettato e abbiamo proseguito verso New London dove ci siamo fermati a cena, per poi fermarsi a dormire vicino a Mystic (Comfort Inn, 200 dollari a notte!!!); fermata quasi obbligata perchè tanto sono belli questi posti di giorno tanto sono “antipatici” di notte infatti ci sono pochissime luci e guidare non è certo rilassante.

NEWPORT – RHODE ISLAND Sabato 13 agosto 2005 Newport doveva essere una delle mete principali del nostro viaggio, ma purtroppo non è stato così, infatti i prezzi altissimi degli hotel (250 dollari a notte best western) e il tempo non proprio solare, ci ha fatto saltare il soggiorno a questa meravigliosa cittadina turistica. Come già detto precedentemente i prezzi della est coast sono veramente alti niente a che vedere con la California dove un motel di media qualità ti può costare circa 80 dollari, qui un motel orrendo fuori Newport vicino a Marion e quindi non una zona prettamente turistica: 120 dollari, ma ve lo giuro ragazzi era scandalosamente vecchio e sporco. Da qui ho capito che è bandito il turismo di massa e sono apprezzati solo i dollari infatti non troverete molti italiani in queste zone; gli hotel/motel applicano sempre la tariffa più alta anche se hanno 100 stanze libere. Ma comunque torniamo al nostro viaggio dicevamo di Newport, qui ci abbiamo passato mezza giornata, questa città è sempre stata un centro di commercio, cultura, ricchezza e attività militare per oltre 300 anni. Certo non è la classica cittadina del New England anzi ricorda più Porto Cervo… E quindi molto turistica. Uscendo da Newport si può percorrere la bellissima Ocean Drive, nella parte sud-orientale, dove si possono ammirare le grandi ville dell’età dell’oro, costruite alla fine del 1800, dove si rifugiavano le ricche famiglie di New York, tra le quali i Vanderbilt e gli Astor. A cena abbiamo provato una “tipica” aragosta fritta… Molto buona anche se un po’ pesante.

PLYMOUTH – CAMBRIDGE – BOSTON Domenica 14 agosto 2005 Dopo una notte passata a pensare (vedi aragosta fritta), decidiamo di cambiare ancora una volta programma e di saltare la tappa Cape Cod e di puntare direttamente a Boston. Ci fermiamo a Plymouth a circa 65 km da Boston per un ottima colazione e per visitare questa piccola cittadina ricca di storia, infatti Plymouth è famosa perchè nel 1620 102 pellegrini a bordo del veliero Mayflower approdarono nella baia e fondarono quello che è considerato il primo insediamento inglese permanente del nuovo mondo; qui si trova anche il più famoso masso del paese, Plymouth Rock, che indica il punto in cui pare che fossero sbarcati i Pellegrini. Ormeggiata presso Plymouth Rock c’è la Mayflower II, copia della nave a vela del XVII secolo, lunga solo 32 m, un po’ piccola per una attraversata oceanica non trovate? Lasciata Plymouth, ah dimenticavo anche qua le strade sono bellissime da percorrere km e km tra boschi; decidiamo di fare una sosta a Cambridge, dove volevamo pernottare, ma non abbiamo trovato posto, comunque Cambridge è un quartiere prettamente universitario fa parte dell’area metropolitana di Boston, ma si può considerare una città vera e propria. Purtroppo non siamo riusciti a visitarla tutta anzi abbiamo visto ben poco, perchè avevamo l’ossessione di trovare un posto per dormire e anche perchè il cielo era sempre più minaccioso infatti alle 14.00 è iniziata una bella tempesta. Comunque dal quel poco che abbiamo visto Cambridge è strapiena di locali per giovani, la zona è dominata dal campus della Harvard University e quindi il tutto è improntato su questa università. Come già detto la pioggia non ci da tregua e troviamo un Hampton Inn in zona Revere dove ci rifugiamo per il resto della giornata. Ed è proprio qui che ci viene una folle idea, dopo aver visto le previsioni del tempo per la settimana (pioggia!!!!!), quella di cambiare completamente zona e di cercare un posto negli States con un po’ di sole…Prima opzione Miami, no comment…Pioggia, tornado e Katrina nei paraggi…Seconda opzione Texas, pioggia…Terza Chicago, pioggia…Quarta Canada, Niagara Falls, pioggia…Quinta California, sole…E vai!!!!! Prezzo volo Boston – San Francisco 1200 dollari…Bocciato…Sesta Las Vegas, sole!!!! Prezzo volo Boston – Las Vegas, Las Vegas – New York 400 dollari…Ok partiamo!!!!!!!!!!!!!!!!!! Prenotato volo per il 15 agosto ore 20, prima notte all’Hard Rock Hotel e le seguenti al Luxor, prezzi per una camera con due letti molto spaziosa e elegante…116 dollari al Hard Rock e 111 al Luxor, mentre a Marion mi avevano chiesto 120 dollari per una superbettola, che puzzava anche di fumo, vergogna!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! BOSTON – LAS VEGAS Lunedì 15 agosto 2005 Sveglia alle ore 8.00 programma della giornata: riportare l’auto alla National, visita veloce nel centro di Boston e poi in serata volo per Las Vegas (qui ci vorrebbe Elvis: Viva Las Vegas, Viva Las Vegas). Alla National tutto ok a parte la mazzata del drop-off, la metropolitana ci porta in centro e da lì decidiamo di seguire il Freedom Trail da Boston Common a Revere House. Il Freedom trail è un percorso pedonale di 4 km, segnato in rosso sui marciapiedi, inizia al centro informazioni di Boston Common e attraversa il cuore della Boston storica fino all’edificio più antico, la P. Revere House, che fu la dimora dell’uomo reso noto dalla sua famosa “cavalcata di mezzanotte”… Da tifoso del Yankees ho notato l’odio della città per la squadra di New York è un po’ come un Roma-Lazio, magliette gadgets tutto contro NY. Boston è carina anche se sotto la pioggia è un po’ triste, quindi decidiamo di tornare al nostro hotel per prendere le valigie e di dirigerci verso l’aeroporto, voliamo con la Jet Blue, volo perfetto comodo… Arriviamo a Las Vegas verso mezzanotte…Caldo e poi? E poi è già il 16 e quindi a dopo…

LAS VEGAS Martedì 16 agosto 2005 Dopo circa 5 ore di viaggio arriviamo a Las Vegas, prima tappa Hard Rock Hotel dove dormiremo per questa notte, piccolo intoppo la nostra stanza, stupenda: Tv al plasma letti enormi e bagno meraviglioso, non è ancora pronta e quindi ci regalano 4 free drink e ci spediscono a spendere un po’ di soldi al casinò, forse non è stato un caso… Passiamo circa 3 ore nel casinò e poi decidiamo di andare a dormire alle 3.00 di notte per noi erano le 6.00 arrivando da Boston. La mattina seguente decidiamo subito di trasferirci al prossimo hotel il Luxur dove alloggeremo fino a sabato. La giornata la passiamo in piscina in totale relax e verso le 18 visitiamo l’hotel Excalibur, NY NY e l’MGM, aspettando la serata. Per qualcuno può sembrare strano quello che dico, ma a Las Vegas gli hotel sono le vere attrazioni della città, sono come dei piccoli parchi di divertimento per adulti. In tarda serata passiamo al locale Coyote Ugly, all’interno del hotel New York New York, che è poi la fedele ricostruzione di Manhattan in miniatura, ci sono anche delle montagne russe che partono dall’interno dell’hotel e svolazzano a ridosso della Strip, comunque qualcuno si ricorda il film? Se si avete capito quale era l’attrazione del locale… Molto divertente; soprattutto perché ancora una volta capiamo che gli americani pensano soltanto a divertirsi senza pensare come spesso capita a noi prima di tutto ad apparire e quindi la serata va alla grande.

LAS VEGAS Mercoledì 17 agosto 2005 – Giovedì 18 agosto 2005 – Venerdì 19 agosto 2005 – Sabato 20 agosto 2005 Reduci dalla serata al Coyote Ugly, sveglia verso le 10.00, e poi subito in piscina, non ci sembra vero che in tutti gli States piove e qua c’è un caldo assurdo, anche se le previsioni davano nuvolo (vedi foto sopra) e qualche goccia, boh noi abbiamo visto sempre sole e caldo. Verso le 16.00 ci incamminiamo sulla Strip e ci visitiamo il Bellagio con le sue fontane meravigliose, il Caesars Palace omaggio all’impero romano e il Paris stupenda riproduzione di Parigi con anche la torre Eiffel all’esterno. Comunque non vorrei annoiarvi con altre parole visto che gli ultimi tre giorni sono passati più o meno come il 16 agosto, quindi su e giù per la Strip, il Venetian, lo Stratosphere e via così tanto sole e relax. Lo so questa vacanza è stato un po’ anomala dovevamo visitare il New England, ma dopo solo tre giorni siamo scappati verso la sirena Las Vegas, dove ci aspettava più sole, più caldo e più divertimento. Devo dire che anche quest’ anno gli States ci hanno emozionato, sorpreso e qualche volta deluso; ma forse è proprio questo il bello… Cosa rimane di questo viaggio? Rimane un altro tour in America, tanto sognata e desiderata rimangono cinque meravigliosi giorni a New York, rimangono i NY Yankees, rimangono le strade del Connecticut, le scenic road, Essex, l’oceano di Newport , l’hard rock hotel, i casinò, la Jet Blue, il Perro, la Pontiac… Ma soprattutto come dice Guido Prussia “Se ami tanto l’America, perchè non vai a vivere laggiù?” Già… Perché? Forse perché niente dà un’emozione più intensa del ritorno e di un viaggio da sognare, preparare, fare…” Per vedere un po’ di foto vi aspetto su www.States4u.Com



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