Urbino, storia e cultura
A zonzo per la città di Raffaello... e un paio di escursioni fuori-porta
In occasione del nostro 10°anniversario di matrimonio, io (Davide) e mia moglie Chiara, dopo aver “depositato” con sua grande gioia nostro figlio Gianluca dai nonni, siamo partiti per un week-end da innamorati “datati”. La meta prescelta sono le
Marche, nella fattispecie l’
Urbinate, ma le 2 notti d’evasione (grazie ai low-cost sulla riviera) le passiamo in zona Riccione. Il sabato è interamente dedicato alla visita di
Urbino ed al suo centro storico patrimonio dell’
Unesco. Dopo aver lasciato l’auto in
Piazzale del Mercatale iniziamo ad esplorare la città da
Corso Garibaldi, d’obbligo alzare lo sguardo verso i famosi
Torricini del celeberrimo
Palazzo Ducale. Giunti in
Piazza della Repubblica notiamo numerosi bar con tavolini All’aperto, è qui che molti Urbinati trascorrono il loro tempo tra un aperitivo e due chiacchiere in compagnia. Dopo aver osservato i yanti monumenti presenti (tra questi il
Municipio) saliamo lungo
via Raffaello, passando davanti alla casa natale del celebre pittore, fino a giungere a
Piazzale Roma. Dopo qualche foto del monumento al più illustre Cittadino di
Urbino, ci dirigiamo verso la
Fortezza Albornoz: da qui che si può osservare un bel panorama sui principali monumenti della città di
Raffaello. Riattraversata
Piazza della Repubblica arriviamo, prima in
Piazza del Duomo e, subito dopo, in
Piazza Duca Federico, dove si trova l’ingresso del famoso
Palazzo Ducale. Consiglio a tutti La visita degli interni del palazzo, anche a chi, come noi, fosse un po’ a digiuno in fatto d’arte, alcune opere come ad esempio
“La Città ideale” sanno colpire al primo sguardo. Il biglietto d’ingresso (solo 6,50€) consente anche la salita su uno dei 2
Torricini, dall’alto del quale la vista spazia fino alle campagne che circondano la città. Percorrendo
via Mazzini ritorniamo alla macchina che ci condurrà verso il nostro Hotel a
Marebello di Rimini dove abbiamo programmato la nostra cena d’anniversario. Ci limitiamo ad una paella (mia moglie) ed ad un piatto di gnocchi al formaggio di fossa (io), poco per un occasione così importante ma abbastanza per i nostri stomaci, evidentemente intontiti dai tanti km percorsi prima a piedi poi in macchina.
La mattina successiva torniamo nelle Marche per visitare Il centro storico di Urbania. Prima però ci fermiamo nei pressi del famoso Barco Ducale (a circa 1 km dalla cittadina) purtroppo chiuso. La cosa più interessante notata nei pressi è un centro musicale dedicato al grande Ivan Graziani. Dopo qualche foto esterna del Barco risaliamo in macchina per parcheggiare a 200 m circa dal centro storico. Per l’idea che c’eravamo fatti con le foto trovate su Google siamo rimasti un po’ delusi, bello il Palazzo Comunale, carino il Teatro Bramante, niente di che il Duomo cittadino. Il nostro disappunto nasce dall’aver visto le condizione in cui versa il locale Palazzo Ducale (peraltro non visitato internamente), ci è bastato uno sguardo al cortile nei pressi dell’ingresso per farci desistere. Sicuramente meritevole (anche se noi abbiamo preferito non entrare, costo 2€) invece la Chiesa dei Morti dove una particolare muffa garantisce il mantenimento da oltre 400 anni dei corpi mummificati presenti al suo interno. Verso l’ora di pranzo ci allontaniamo da Urbania per spostarci in quel di Furlo dove, alle 14.30, abbiamo in programma la visita guidata dell’omonima Gola. Per essere pronti a percorrere i circa 6-7 km previsti ci rifocilliamo con due buonissime cresce (una specie di piadina) nel chiosco-bar vicino al centro visitatori del Parco. Dieci minuti prima dell’orario previsto di inizio visita ci registriamo alla segreteria dove incontriamo la guida che, oltre a farci conoscere un po’ di Geologia della zona, ci parlerà degli aspetti flora-faunistici del Parco. Il percorso, in gran parte lungo la statale, è molto suggestivo, oltre ai diversi colori assunti dal fiume Candigliano lungo il tragitto, vediamo particolari piante abbarbicate alle rocce e nidi d’aquila lungo i costoni che mai avremmo notato senza l’ausilio di una guida. E’ stato un week-end breve ma ricco di ricordi da conservare nello scrigno della nostra mente.
Al prossimo diario!