Urbino e San Leo
Prima tappa URBINO: luogo incantevole, per arrivare siamo passati tra verdi montagne, piante dal risveglio invernale e alberi di mimosa già esplosa… Una natura indimenticabile. La città si presenta subito nella sua perfezione: case tutte in pietra e ben ristrutturate, strade pulitissime e ordinate; tranquillità, felicità, calma, nei volti degli urbinati, rendono il tutto molto piacevole.
Avevamo letto, sempre su Turisti per caso, di una signora che aveva mangiato per tre giorni a pranzo la pizza della nota pizzeria “il buco” che si trova proprio in piazza della Repubblica, visto che era l’ora di pranzo siamo andati e abbiamo appurato che la pizza è veramente ottima; unico inconveniente è che chiudono alle due, così abbiamo mangiato velocemente e ci siamo diretti verso l’Ufficio del Turismo. Enorme sorpresa vedere che qui in questo periodo dell’anno tutto chiude alle 14.00: l’Ufficio del Turismo è chiudo la domenica (scelta intelligentissima, chi fa della gite fuori porta la domenica?!?!?) e il sabato è aperto fino alle 14.00 (idem come prima); ma non solo, anche la casa di Raffaello chiude alle 14.00 … non ci potevamo credere TUTTO CHIUSO fino al giorno seguente. Decidiamo allora di andare a visitare il Palazzo Ducale, (E. 4.00/cad.) con la relativa pinacoteca interna… meraviglia delle meraviglie ci ritroviamo in un palazzo rinascimentale, voluto da Federico di Montefeltro intorno alla metà del secolo XV.
Bellissimo il piano sotterraneo con la rete fognaria e idrica.
Al primo piano si trovano 2 quadri si Raffaello e due di Piero della Francesca, circondati da pittori locali.
Osservazioni.
La città è tutta a zona traffico limitato, ma essendo piccolissima si può benissimo lasciare la macchina fuori e proseguire per una splendida passeggiata a piedi.
Città di Universitari, molte molte molte facoltà, con studenti rispettosi del patrimonio della città e delle sue bellezze.
Prossima tappa San Leo. Quindi per il pernottamento abbiamo optato per Riccione (molti Hotel, molta concorrenza, prezzi bassi).
Cena a base di pesce a Riccione alla Taverna Tanimodi, piazza Azzarita, 1 tel. 0541/644268 www.Tanimodi.It E. 90.00 in due abbiamo mangiato: 2antipasti, 2primi, 1secondo, frutta gelato, frutta di stagione, acqua, vino “Greco di Tufo” caffè, amari … il pesce freschissimo pescato in parte dal proprietario che ha la barca.
Seconda tappa SAN LEO: Abbiamo viaggiato sulla cima degli Appennini, indimenticabile emozione nel vedere le vallate sottostanti.
Avevamo letto molto sul mito della Fortezza inespugnabile e sulla carcerazione di Cagliostro, ma dopo aver percorso circa 10 km di ripida salita ci siamo trovati davanti come scenario uno scoglio maestoso con sopra una fortezza meravigliosa, molto ben curata e molto imponente.
Il biglietto d’ingresso costa E. 8.00/cad con 2 euro in più potete visitare anche il museo nella città, ma onestamente non ne vale assolutamente la pena, sono solo 2 stanze con 10 quadri e 4 pietre, veramente squallido.
Brevissima storia: nasce come residenza Ducale di Federico di Montefeltro, per poi essere trasformata, vista la speciale locazione, in fortezza difensiva (dal geniale Francesco di Giorgio Martini, stratega militare) per poi ritrasformarsi, con l’avvento dello Stato Pontificio in carcere… ovvia attinenza per l’epoca della Santa Inquisizione.
All’interno troviamo il museo delle armi, il museo degli strumenti delle torture (descritte così bene da far capire la ferocia dell’essere umano e da far uscire tutti da quelle stanze con un pizzico di amaro in bocca), nonché la storia del Conte Balsamo Cagliostro, ornata da varie onorificenze massoniche, all’elenco dei rivoluzionari rinascimentali politici rinchiusi nelle prigioni, per poi tornare ad un bellissimo allestimento di erbe mediche, attrezzi di chirurgia, e oggetti della vita di Cagliostro alchimista.
Bella giornata, le Marche nascondono tantissime bellezze storiche: fortezze/castelli/palazzi/chiese un vero tesoro d’arte… Noi ci ritorneremo e a voi è venuta un po’ di curiosità?!?!