Ungheria – capodanno sul danubio

Eravamo in 4 Spesa approssimativa 500 € a testa Alcune INDICAZIONI GENERALI prima di passare al racconto delle singole giornate: 1. La temperatura è stata abbastanza rigida (tra –2° e -9°) ma tutto sommato, adeguatamente protetti, non è stata di ostacolo ad una serena fruizione delle città. 2. Gli orari di apertura di musei, monumenti e...
Scritto da: puremorning1999
ungheria - capodanno sul danubio
Partenza il: 28/12/2008
Ritorno il: 05/01/2009
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 500 €
Eravamo in 4 Spesa approssimativa 500 € a testa Alcune INDICAZIONI GENERALI prima di passare al racconto delle singole giornate: 1. La temperatura è stata abbastanza rigida (tra –2° e -9°) ma tutto sommato, adeguatamente protetti, non è stata di ostacolo ad una serena fruizione delle città.

2. Gli orari di apertura di musei, monumenti e affini sono quasi sempre ridotti in questo periodo dell’anno. Molti sono chiusi (ad apertura stagionale da Aprile a Ottobre) e gli altri hanno orari scomodi (10:00/16:00 nel migliore dei casi), per cui è utile una programmazione a incastro per evitare perdite di tempo. Considerate anche che i giorni del 31.12 e 01.01 sono particolarmente a rischio chiusura.

3. I costi, già leggermente più bassi a Budapest che a Milano, scendono ovviamente ulteriormente nelle altre cittadine che abbiamo visitato.

4. Noi ci siamo mossi in macchina per gli spostamenti principali, ma abbiamo ampiamente sfruttato l’efficientissima rete di mezzi pubblici della capitale ungherese per quelli urbani. Giorno 1 Partiamo in macchina poco dopo le 6:30 del mattino da Milano e raggiungiamo Vienna via Tarvisio dopo meno di 8 ore.

Ci sistemiamo all’hotel Fuerstenhof (Neubauguertel, 4 tel:5233267; fax: 523326726; ; 125€ x2 doppie comunicanti con bagno e colazione) e facciamo un giro in centro: Palazzina della Secessione, S. Stefano, Ringstrasse, Palazzo Reale e Opera.

Consumiamo una cena discreta ma indigeribile nel ristorante proprio sotto l’albergo, spendendo circa 20€ a testa.

Giorno 2 In circa 3 ore raggiungiamo Budapest e prendiamo possesso dell’appartamento prenotato via internet dall’Italia nella semicentrale Szentkiraly Utca (City Centre Apartments – Telefono:+36-1-317-1456, con segreteria telefonica: 416-2432; Fax: 414-0084; Cellulare: +36-30 251 6121,+36-30-942 2263; dall’ Ungheria: 06-30-251 6121, 06-30-942 2263 – Servizio telefonico: ore 8-22; ; e-mail: postmaster@ccapartments.Axelero.Net, ccapartments@t-online.Hu; 1 doppia + 1 tripla + cucina/pranzo + 2 bagni + 1 wc aggiuntivo x 5 notti: 138.000 HUF totali).

L’appartamento è abbastanza frugale ma corrisponde esattamente alle foto che compaiono sul sito. Inoltre la responsabile è estremamente cordiale e disponibile e la posizione strategica: ci riteniamo soddisfatti. La nostra visita di Pest inizia da una passeggiata sul lungodanubio che ci porta sino al Ponte delle Catene e poi fino al Parlamento. Dopo uno spuntino (ottimo) in un barettino, proseguiamo, previa sosta a S.Stefano, lungo Andrassy Utca, che ci porta alla piazza degli Eroi. Siamo tentati di unirci ai pattinatori che affollano il laghetto gelato del parco, ma alla fine vince la pigrizia. Mangiamo in un inutile localaccio vicino casa e andiamo a dormire.

Giorno 3 Iniziamo la giornata con la visita alla Casa Del Terrore in Andrassy Utca, 60, il famoso museo-documentario sugli orrori degli assolutismi. Affollato ma interessante.

All’uscita prendiamo un autobus che ci porta a Buda, dove visitiamo la collina del Castello per poi scendere a Vizivaros, poco oltre Batthyany Ter. Da lì un nuovo autobus ci trasporta alle leggendarie terme Gellert, che si rivelano sicuramente al di sotto della loro fama. La struttura è indiscutibilmente stupenda, ma la vasca termale è di proporzioni ridottissime, e nel nostro caso resa decisamente poco piacevole dal sovraffollamento festivo.

Concludiamo la serata al ristorante Firkasz, molto d’atmosfera ma non a buon mercato (Tatra Utca, 18; tel:450118; 6500 HUF a testa).

Giorno 4 Oggi dedichiamo la giornata alle gite fuoriporta. Recuperiamo la macchina dal parcheggio custodito accanto a casa e ci dirigiamo a Eger. Il paese è quasi deserto e ciò non fa che aumentarne il fascino. Dopo un giro di un paio d’ore riprendiamo l’auto e raggiungiamo la vicina Egerszalòk. Le terme calcaree all’aperto sono di sicuro impatto, ma al momento non è possibile sfruttarle (il complesso termale, peraltro in stile ecomostro, è ancora in fase di costruzione), riprendiamo quindi la marcia verso Holloko, dove arriviamo nel tardo pomeriggio. Anche questo pittoresco paesino è completamente deserto e l’atmosfera, complice la neve, risulta quasi magica. Tornati a Budapest prepariamo un cenone casalingo e poco prima della mezzanotte usciamo per girare per la città ammirando gli innumerevoli fuochi artificiali tra la folla festante.

Giorno 5 Capodanno ci porta sull’Ansa del Danubio. Visitiamo la cittadina di Szentendre, veramente bella nello scenario solitario e innevato che ci offre. Almeno fino all’arrivio di un gruppo di italiani vocianti ed interessati essenzialmente allo shopping nei negozietti turistici. Passiamo poi per Visegrad, dove decidiamo di non fermarci in quanto la cittadella ed il castello sono chiusi e sostiamo brevemente invece ad Esztergom, dove visitiamo la cattedrale, di cui la parte più interessante risulta essere sicuramente l’imponente cripta. Torniamo a Budapest per visitare il Memento Park, che riscuote opinioni differenti: alcuni di noi lo considerano interessante, altri invece solo una trappola per turisti e nostalgici del comunismo. Dopo un caffè nel triste e desolato ristorante Udvarhaz, sulle colline di Buda, ceniamo nell’ottimo ristorante Kèrek (Becsi Utca, 103; tel:250426; poco più di 4000 HUF a testa, http://www.Kerekvendeglo.Hu).

Giorno 6 L’ultimo giorno a Budapest ci porta a visitare il Parlamento (consigliato essere lì per le 8 del mattino, in modo da prendere i biglietti per uno dei tour giornalieri), gratuito per i cittadini dell’UE se si esibisce un documento d’identità, e la grande Sinagoga, senza dubbio degna di una sosta. Visitiamo anche il quartiere vicino al nostro appartamento, che si rivela una piacevole sorpresa e nel pomeriggio decidiamo di separarci: due di noi visitano il Museo delle Belle Arti, che considerano interessante e proseguono con una gita in battello sul Danubio, mentre gli altri due visitano il museo Vasarely (da vedere, anche se forse solo per gli addetti ai lavori) e si godono una lunga sosta alle terme Rudas, queste sì, degne senza dubbio di attenzione. Concludiamo la serata nel consigliatissimo Ristorante Markus Vendeglò (Lovohaz Utca, 17; tel: 2123153; 3750 HUF a testa).

Giorno 7 Lasciamo Budapest in una giornata splendida e proseguiamo il nostro viaggio alla volta del lago Balaton. La nostra prima tappa è Szekesfehervar, gradevole cittadina con una bella piazza centrale. Continuiamo poi per Veszprem, decisamente più bella nonostante il fatto che tutti i monumenti siano chiusi nella stagione invernale. La meta successiva, Tihany, risulta davvero piacevole più per lo splendido panorama del Balaton ghiacciato che per le attrattive del paesino. I pattinatori locali che si divertono sulla superficie ghiacciata offrono uno spettacolo imprevisto e piacevole, tanto che ci uniamo a loro, sulle sponde del Lago Interno.

Proseguiamo lungo la riva nord del lago e, dopo uno splendido tramonto sulle acque, passiamo da Keszthely dove riusciamo a vedere solo da fuori il palazzo Festetics prima della chiusura.

Raggiungiamo Heviz, sede del famoso lago termale all’aperto che costeggiamo, e ci fermiamo al Napsugar Hotel (Tavirosza Utca, 3-5 Heviz, prenotato via web; 2 doppie comunicanti con bagno in comune e colazione 17978 HUF totali). Per la cena torniamo sui nostri passi e ci fermiamo al ristorante Park Vendeglò (Vorosmarty Utca, 1a Keszthely; 3750 HUF a testa) nella vicina Keszthely. La scelta si rivela azzeccatissima: ottimo, abbondante ed economico. Per tacer dell’accompagnamento musicale live regalatoci da un curioso ometto e del servizio simpatico.

Giorno 8 Ancora una volta ci svegliamo molto presto per raggiungere Pannonhalma in tempo per visitare la sua famosa abbazia. Notevoli, effettivamente, chiesa e cripta.

Gli orari infelici ci spingono poi fino alla scomoda deviazione di Fertod, per poter visitare il Palazzeo Esterhazy, che si rivela però una delusione. Fortunatamente Koszeg ci ripaga della deviazione: questa cittadina molto piccola e visitabile in meno di un’ora è davvero deliziosa. Torniamo a Gyor e, dopo esserci fermati in hotel (Kiskut Liget Panziò, Kiskuti Utca, 41a Gyor, tel/fax: (96) 618339/40; mail: kiskut@kiskut.T-online.Hu; www.Szallasjegyzek.Hu/kiskut_panzio; 17950 HUF per una quadrupla con bagno), discreto anche se periferico, ceniamo presso il Kreszta Haz (Jedlik Hanyos Utca, 3 Gyor; 4000 HUF a testa), che non è nulla di eccezionale.

Giorno 9 Visitiamo il centro storico di Gyor, interessante sebbene molto piccolo e ci spostiamo verso il confine austriaco per visitare Sopron. Sopron è davvero bella come la descrivono le guide, per quanto decisamente turistica, ed una sosta vale sicuramente la pena. Sopron è anche l’ultima delle tappe ungheresi prima del ritorno a casa.

Conclusione L’Ungheria ci è apparsa un paese interessante anche al di là della splendida Budapest, tanto che forse meriterebbe una visita più prolungata di quella che le abbiamo dedicato. Chiaramente però, il rigido inverno non è la stagione ideale per apprezzarne alcune amenità, per quanto alcuni paesaggi (a partire dal Balaton gelato) e la generale tranquillità (eccezion fatta per Budapest) rendono comunque la visita piacevole.



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