Una vacanza tra i fiordi

Una vacanza tra i fiordi Ci presentiamo:noi siamo 2 coppie con 2 bambine di 5 e 11 anni e siamo di Prato. Come ogni anno abbiamo scelto una meta diversa per le nostre vacanze: quest’anno abbiamo optato per la Norvegia. Siamo partiti il 9 agosto e rientrati in Italia il 21 . Giulia di 11 anni ha tenuto un...
Scritto da: amicidiciofega
una vacanza tra i fiordi
Partenza il: 09/08/2007
Ritorno il: 21/08/2007
Viaggiatori: fino a 6
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Una vacanza tra i fiordi Ci presentiamo:noi siamo 2 coppie con 2 bambine di 5 e 11 anni e siamo di Prato. Come ogni anno abbiamo scelto una meta diversa per le nostre vacanze: quest’anno abbiamo optato per la Norvegia. Siamo partiti il 9 agosto e rientrati in Italia il 21 . Giulia di 11 anni ha tenuto un breve diario della vacanza che noi abbiamo arricchito con delle indicazioni pratiche che pensiamo possono essere utili a chi come noi si apprestasse a fare una simile esperienza, pertanto questo racconto è frutto da un lato delle sensazioni e delle impressioni sui luoghi visitati avvertiti da Giulia e dall’altro delle informazioni e opinioni della restante parte del gruppo. Il nostro viaggio inizia con una sveglia molto prima dell’alba alle 2.00 del mattino visto che il pullman Terravision che cura il servizio di collegamento tra Firenze Santa Maria Novella e Pisa aeroporto parte alle ore 3.35 dalla stazione centrale di Firenze Il pullman parte con circa dieci minuti di ritardo arriviamo a Pisa aeroporto nei limiti di tempo necessari per il check-in ; il volo Ryanair per Oslo Torp parte alle ore 6.15 e alle ore 8.45, con 15 minuti di anticipo, sbarchiamo sul suolo norvegese. Ci apprestiamo subito a presentarci allo sportello dell’autonoleggio per il ritiro del pulmino nove posti prenotato dall’Italia e prendiamo subito atto della puntualità dei norvegesi: il veicolo non è ancora disponibile perchè siamo in anticipo di circa mezz’ora sull’orario indicato nel voucher; alle 10.00 in punto ci viene consegnato il mezzo, prendiamo possesso del nostro nuovo compagno di viaggio, azzeriamo il contachilometri e partiamo alla scoperta della Norvegia. La nostra prima tappa è un camping nei pressi di Stavanger Per arrivarci abbiamo visitato i villaggi di Risor e Farsund da dove ha inizio la strada del mare del Nord la quale, in particolare nel primo tratto da Farsund a Egersund e’ stata molto tortuosa per poi fortunatamente addolcirsi nel tratto finale, meno male chealmeno siamo stati compensati da un panorama niente male impreziosito da bellissime case curate nei particolari. Finalmente alle 22.00 arriviamo al camping. Consigliati anche da amici nonchè documentandosi su internet (sono state utilissimi i racconti letti su turisti per caso) abbiamo scelto di pernottare in quelli che i norvegesi chiamano “Hytter” in realtà si tratta di piccole case in legno simili a dei bungalow collocati per lo più all’interno dei campeggi dotati a seconda della categoria di ogni confort. Noi abbiamo pernottato in hytter da 3 /4 stelle con due camere per un totale di 6 posti letto + cucina attrezzata e bagno. Per un itinerario in auto alla scoperta della Norvegia credo sia la sistemazione migliore in quanto l’offerta alberghiera e di ristorazione nei piccoli centri lungo i fiordi è particolarmente scarsa inoltre questa sistemazione offre la possibilità di abbattere notevolmente i costi del viaggio visto che un Hytter a 4 stelle per 6 persone costa circa 100/110 euro. Vi consigliamo di portare le lenzuola e asciugamani sebbene possano anche essere sempre affittati . Noi avevamo contattato l’ente per il turismo norvegese in Italia che ha sede a Milano che ci ha fornito del materiale utile per la pianificazione del viaggio: spunti per l’itinerario da seguire , sulle sistemazione e soprattutto sugli orari dei traghetti. L’utilizzo del traghetto per spostarsi è frequentissimo. Sono puntualissimi i percorsi sono spesso anche molto brevi (10/15 min) ma è bene documentarsi sugli orari perchè alcune tratte sono molto frequenti altre meno e visto che i tempi di percorrenza da un luogo all’altro sono molto lunghi sia a causa delle strade tortuose e dei limiti di velocità particolarmente severi nel pianificare gli itinerari giornalieri è necessario tenerne conto. 10 AGOSTO: Perfettamente riposati partiamo alla scoperta del Prekeistolen ovvero del “Pulpito” uno strapiombo che si innalza per più di 600 metri sullo straordinario fiordo di Lyse a Rylyke. Nelle numerose guide consultate leggiamo che sono necessari circa due ore di cammino per raggiungere questo altopiano a picco sul fiordo; fiduciosi ma ancora ignari della nostra sorte decidiamo di partire. Noi invece di due ore ne abbiamo impiegate anche più di tre è vero che tra noi c’erano due bambine di 5 e 11 anni ma il percorso non è certo facile; molto ripido all’andata e pauroso al ritorno, in alcuni tratti è necessario arrampicarsi per le rocce, il terreno inoltre era bagnato anche se fortunatamente non eccessivamente sdrucciolevole. Io e le bambine ormai stremate e affamate dopo più di due ore di tortuoso cammino ci siamo fermati in un laghetto mentre gli altri hanno proseguito la camminata per circa un’altra ora per raggiungere la meta. Hanno raccontato che ne valeva la pena ( menomale!) e il panorama che si gode da lassù e veramente mozzafiato. Non consiglio questa escursione a chi come noi ha bambini e a chi non è adeguatamente allenato a camminare. Coloro che come noi decidono di avventurarsi gli consiglio di portare con se acqua e vestirsi con calzature adeguate ottime sono le scarpe da trekking. Sulla strada del ritorno ci siamo fermati a Stavanger. 11 AGOSTO: Quest’oggi ci siamo diretti in un’altra hytter che si trovava a Granvin. La nostra hytter era veramente graziosa e ben attrezzata, sembrava costruita su di un albero come la casa delle favole per questo motivo è stata particolarmente apprezzata dalle bambine. Durante il tragitto verso il camping si è fatta una sosta a Odda, dove abbiamo ammirato delle bellissime cascate e abbiamo pranzato a Buardal , valle solitaria e suggestiva al cui termine si trova il fronte della lingua glaciale di Buarbreen Lungo la strada panoramica troviamo spesso dei tavoli sui quali sono deposti del cestini di frutta appena raccolta, in particolare susine, fragole e frutti di bosco con indicato il prezzo di ciascun cestino e una cassetta dove mettere i soldi. Coloro che desiderano acquistare la frutta prendono il cestino e mettono nella cassetta il denaro corrispondente. Noi ne rimaniamo sorpresi e non possiamo che pensare che cosa succederebbe in Italia in simili circostanze . Visto che era anche ora di merenda decidiamo di calarsi perfettamente nelle abitudini norvegesi e acquistiamo ottime fragole e susine appena raccolte. 12 AGOSTO: Siamo andati a Bergen percorrendo la strada panoramica n. 7 che ci ha concesso di ammirare il fiordo Hardangerfjiorden in tutta la sua bellezza. Non è vero come avevano letto in più guide che a Bergen piove sempre noi siamo stati tra i fortunati che abbiamo visitato la città con il sole che nel proseguire della giornata si è fatto strada tra le fitte nubi che ricoprivano il cielo al nostro arrivo nella città. Nonostante il sole la città ci ha un’po deluso non l’abbiamo trovata bella e caratteristica come molti dicono e comunque si visita bene in una sola giornata. Ci avventuriamo alla scoperta della città tra l’altro piena di italiani: il Bryggen, centro medievale dichiarato patrimonio dell’Unesco; Mariakirken, l’edificio più antico della città, visitiamo le case di legno affacciate sugli stretti vicoli e stradine della città come Knosesmauet. Infine ci addentriamo nel famoso mercato del pesce dove trovano posto non solo le bancarelle del pesce ma anche di fiori, frutta. Ortaggi e souvenir. Decidiamo di fare uno spuntino con ottimi panini farciti con salmone e granchio e di acquistare del pesce per fare alla griglia. Tra i tanti banchi decidiamo di soffermarci ad uno dove la casualità ha voluto fosse gestito da una ragazza di Sesto Fiorentino trasferita ormai da 5 anni a Bergen. Consigliati da lei acquistiamo del salmone fresco e affumicato, dello sgombro delle aringhe, insomma una scorpacciata di pesce alla modica spesa di 220 NKR meno di 30 euro. 13 AGOSTO: Secondo il nostro programma l’itinerario odierno doveva essere abbastanza tranquillo sebbene con diverse mete da raggiungere: il ghiacciaio di Jostedalsbreen , Urnes dove si erige la più antica chiesa in legno della Norvegia dichiarata dall’Unesco patrimonio dell’Umanità e naturalmente la strada panoramica sul Sognefjiorden. Purtroppo i tempi di percorrenza per raggiungere il ghiacciaio si sono rilevati più lunghi del previsto a causa della tortuosità delle strade, le condizioni atmosferiche non favorevoli a causa di una fitta nebbia e i tempi di frequenza dei traghetti. Nonostante il mal di auto nel primo pomeriggio siamo finalmente arrivati a Nigard nelle cui vicinanze vi è un lago da dove abbiamo preso una piccola imbarcazione che ci ha condotto nelle vicinanze del ghiacciaio per poi proseguire a piedi fino a toccare la sua lingua. Il paesaggio che si gode per raggiungere questo luogo costeggiando il fiordo e la maestosità del ghiacciaio comunque compensano le ore di viaggio necessarie per raggiungerli. Siamo ritornati al pulmino giusto in tempo prima che si abbattesse sulla zona un forte temporale. Per questo motivo essendo ormai il tardo pomeriggio abbiamo deciso di rinunciare nostro malgrado alla visita della chiesa di Urnes. 14 AGOSTO Destinazione Flam punto d’arrivo della Flamsbanen, la ferrovia divenuta oggi un attrazione turistica che collega Flam a Myrdal. Però siamo arrivati…………. TARDI!!!! I biglietti per il treno erano esauriti fino alla partenza del tardo pomeriggio Ma non per questo ci siamo scoraggiati, abbiamo deciso di arrampicati con il nostro furgoncino su per la montagna fino dove abbiamo potuto poi abbiamo proseguito a piedi. Dopo tutto è stato divertente abbiamo fatto una piacevole camminata anche tra le capre che per la gioia delle bambine abbiamo trovato lungo il nostro percorso, abbiamo raccolto gustosi frutti di bosco e cantando abbiamo combattuto contro il freddo e alla fine abbiamo vinto perché è uscito perfino il sole anche se solo per il tempo necessario per farci nuovamente raggiungere il pulmino. 15 AGOSTO: Sveglia molto presto stamani l’itinerario odierno è particolarmente impegnativo visto che dobbiamo nuovamente ripercorrere una parte della tortuosa strada percorsa per raggiungere il ghiacciaio per prendere il traghetto delle ore 9.00 per arrivare sulla sponda opposta del Sognefjioden. Siamo riusciti nel nostro obbiettivo e alle 14.15 ci siamo nuovamente imbarcati a Geranger per Valldal . La crociera sul Gerangerfjord il fiordo più bello anche se non il più famoso, è durata circa due ore dandoci il tempo necessario per rilassarci e ammirare le bellissime pareti a strapiombo intervallate da cascate dai nomi fiabeschi come le “sette sorelle” il velo nuziale “,“il pretendente”. Sbarcati a Valldal ci siamo avventurati verso la strada dei Troll famosa per le sue pareti rocciose più alte d’Europa meta di molti alpinisti . Nel ultimo tratto della strada dei Troll prima di giungere nella valle di Rauma vi sono ben 10 tornanti da dove si possano ammirare dei bellissimi panorami …………. Come si suol dire da mozzare il fiato!! 16 AGOSTO: Abbiamo visitato Alesund, caratteristico porto peschereccio norvegese. Abbiamo raggiunto con tunnel a pagamento la vicina isola di Giske dove facilitati da un bellissimo sole abbiamo goduto di uno splendido panorama passeggiando intorno al suggestivo faro dell’isola. Infine abbiamo raggiunto l’isola di Runde dove abbiamo tentato inutilmente di fotografare il pulcinella di mare, un tipico uccello norvegese che secondo quanto avevamo letto nelle guide nidifica nell’isola, fortunatamente ci siamo consolati con il bellissimo paesaggio. 17 AGOSTO: Poveri noi! Venerdì 17, venerdì di sciagura! e pensare che la giornata non era cominciata così male. Al mattino sebbene tra la nebbia eravamo riusciti a visitare Molde “ la città delle rose”, cosi denominata per la ricca e folta vegetazione che circonda la città e eravamo anche riusciti a raggiungere la terrazza panoramica della città da dove si possono ammirare le alte vette norvegesi dopo però è piovuto tutto il giorno! Solo nel tardo pomeriggio è cessato di piovere e abbiamo potuto percorre nuovamente (visto che la prima volta vi era una pioggia battente ) la strada dell’Oceano Atlantico lunga 8 km da dove si gode di un bellissimo panorama Lungo la strada abbiamo ammirato anche un peschereccio incastonato nelle rocce probabilmente per una tempesta violenta che ha fatto subito scattare la fantasia alle due bambine: hanno pensato che era una nave di un principe naufragato e delle belle sirene lo salvano con il loro amore, come nella “Sirenetta”oppure era un quadro realizzato dalla fantasia del pittore stesso magari il sogno di una giovane dama che sta aspettando il suo principe…………… Ma adesso torniamo alla nostra vacanza. 18 AGOSTO: Ci siamo messi in viaggio destinazione Oslo. Avevamo un po’ paura ad affrontare i molti chilometri che ci separavano dalla capitale norvegese ma è stato meglio del previsto visto che le strade non erano tortuose e vi erano anche dei tratti autostradali. Lungo la strada ci siamo fermati a Lillehammer, divenuta famosa per aver ospitato le olimpiadi invernali del 1994. La cittadina è molto turistica abbiamo fatto un giro per le vie del centro affollate dai turisti e abbiamo visto il famoso trampolino. Siamo arrivati Oslo in tarda serata e il nostro primo impatto con la città è stato abbastanza positivo., l’abbiamo trovata una città viva, piena di gente non è stato cosi il giorno seguente.

19 AGOSTO : La città era deserta e spoglia abbiamo pensato che dipendesse dal fatto che essendo domenica i norvegesi come noi d’estate abbandonassero la città per rifugiarsi nelle vicine località turistiche. Abbiamo iniziato il nostro tour turistico percorrendo Karl Johans Gate, il palazzo Reale, il municipio, il Parlamento, il teatro dell’opera, Domkirke (in restauro), Aker brygge. Il centro cittadino secondo è più piccolo di quello di Firenze , si gira comodamente a piedi sebbene sia comunque ben fornito di mezzi pubblici che eventualmente possono essere utilizzati per raggiungere le zone adiacenti al centro storico. Il biglietto per i mezzi pubblici è unico, vale sia per il tram, autobus e metro e ha una durata di 60 minuti entro questo lasso di tempo si può prendere con il medesimo biglietto più mezzi. Purtroppo nel primo pomeriggio è iniziata un’ insistente pioggia abbiamo pertanto deciso di rifugiarsi al museo di arte contemporanea (ingresso gratuito). Il nostro hotel era molto centrale per cui abbiamo deciso visto il tempo di riposarci un po’ e siamo usciti per l’ora di cena. Con nostra sorpresa la sera le vie del centro erano molto più movimentate del giorno, dopocena abbiamo fatto un giro al Aker briyge che di sera è particolarmente affollato visto che ospita ristoranti , pub e un molo dove sono attraccate belle barche e battelli ristoranti. 20 AGOSTO Il nostro ultimo giorno a Oslo è stato dedicato al mattino alla visita del parco Frognerpark che fu realizzato da Gustav Vigeland. Il parco contiene 671 personaggi che raccontano le fasi della vita. Lo scultore si ispirò a se stesso per le statue maschili. Le statue sono realizzate principalmente in bronzo,poi le restanti in granito e dello stesso materiale un monolito alto 17 m. Secondo il nostro giudizio questo parco non è cosi interessante e particolare come viene normalmente descritto , le statue sono abbastanza monotone comunque vi consigliamo se siete a Oslo almeno di farvi una visita.veloce 21 AGOSTO: Ed eccoci alla fine del nostro viaggio.Un po’ tristi di partire ma anche felici di tornare a casa. Il nostro rientro inizia così: alle 5.00 del mattino eravamo già fuori dall’albergo per prendere il pullman per condurci all’ aeroporto . Alle 9.30 eravamo in partenza per Pisa e mentre stavamo decollando tutti salutiamo la Norvegia e nella mente stava avvenendo un riepilogo automatico di tutte quelle avventure mozza fiato che ognuno di noi porterà tra i suoi ricordi fino a che alle 12.15 ci ritroviamo sul suolo di Pisa, a casa!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!



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