Una vacanza in Grecia con qualche inconveniente
Durata del viaggio: dal 9 al 25 giugno 2010
Si parte è la seconda volta che scegliamo la Grecia per le nostre vacanze.
Dopo varie ricerche in internet decidiamo per Easyjet con partenza ed arrivo a Milano in quanto presenta le migliori tariffe. Per lo spostamento interno Aegenair , tratta Atene Heraklion.
Levataccia per raggiungere l’aeroporto Malpensa con arrivo quasi in orario ad Atene. Fra i vari mezzi che collegano l’aeroporto ad Atene scegliamo il Bus x95 costo € 3,20 che in poco più di un ora ci porta in piazza Syntagma, la piazza dove sorge il Parlamento e dove si svolge il famoso cambio della guardia degli Euzoni, puntualissimi ogni ora. Con due fermate della metro da Syntagma si raggiunge piazza Omonia a 5 minuti dal nostro albergo che si trova sul retro del palazzo dove ha sede il Ministero della Sanità. È l’Hotel Pergamos prenotato tramite Booking , il lusso non fa parte di questo albergo, ma si trova in una zona centrale e comoda, è pulito, offre una buona e varia colazione, ha uno staff eccezionale che si è dimostrato di grandissimo aiuto nella disavventura che racconterò più avanti. Nel contesto del racconto scrivo e specifico nei dettagli il resoconto di questa disavventura di modo che possa servire da traccia per chi ne dovesse incorrere.
Nessun problema nei primi due giorni trascorsi ad Atene, con lo svolgimento del normale programma comprendente la visita all’Acropoli, il Museo Archeologico che merita una visita approfondita, il cambio della guardia al Parlamento ed altre varie. Il terzo ed ultimo giorno previsto di permanenza, ne approfittiamo per completare la visita dei vari siti compresi nel biglietto cumulativo dell’Acropoli che dura 4 giorni e, terminata la visita all’Agorà Antica con il Tempio di Efesto ed il relativo Museo dell’Agorà, veramente molto bello ed interessante, molto più a mio parere del Nuovo Museo che non contiene reperti particolarmente interessanti, salvo ovviamente le Cariatidi originali, ma dove purtroppo non si possono fare fotografie, al contrario degli altri musei dove è sufficiente non usare il flash; raggiunta la stazione della metropolitana per tornare, mi rendo conto di non aver più il portafoglio.
A quel punto comincia la trafila per la denuncia dello smarrimento dei documenti, e delle carte di credito. Per poter fare l’integrazione allo smarrimento delle carte di credito e scrivere il numero di blocco richiesto dall’ufficio Italiano, ho impiegato due giorni, in quanto i greci non riuscivano a capire cos’era sto numero di blocco e non mi permettevano di scriverlo, cosa perentoriamente richiesta dall’ufficio blocco carte Italiano. Tornato in Italia i numeri di blocco non mi sono stati richiesti da nessuno e la Polizia italiana mi ha confermato che non erano necessari. Nel frattempo ho effettuato varie telefonate all’Ambasciata ed al Consolato, ma essendo sabato ed essendo gli Uffici chiusi il disco diceva per le emergenze di comporre un certo numero. Diverse prove a ore differenti non ha mai risposto nessuno. Parlando con amici a Creta, che avrei poi dovuto raggiungere, mi hanno fornito il numero del telefonino del Console di Creta, che nonostante la tarda ora del sabato pomeriggio mi ha risposto e ragguagliato su cosa dovessi fare, persona di una cortesia veramente splendida. Avendo io salvato le copie dei miei documenti nel PC in Italia, ho provveduto a farmene inviare copia nell’albergo ad Atene e qui lo staff dell’albergo, tra ricevimento carte sul loro PC, stampate varie, telefonate per disdette dei vari alberghi prenotati e non più raggiungibili e varie altre cose si è dimostrato di una validità e cortesia veramente encomiabile.
Per girare Atene è comodissima la Metro, è soltanto opportuno premunirsi come avevo fatto io, di una mappa delle 3 linee, tenendo presente che alle stazioni per individuare il percorso ed il senso di marcia, le indicazioni date dalle scritte sono per le due stazioni capolinea di ogni linea metro. Un paio di siti per scaricare la mappa sono www.athens-today.com/i-metro-network.htm e www.grecia.cc/mappa_metropolitana_atene.html.
Il lunedì finalmente ho potuto parlare con il Consolato ad Atene e l’unica cosa ottenuta, è che portando due fotografie, mi avrebbero fatto il foglio di viaggio per il ritorno in Italia valido tre giorni. Assolutamente impensabile, non solo avrei mandato a monte tutta la vacanza, ma avrei dovuto ripagarmi il viaggio di ritorno da Atene perdendo i voli prenotati e pagati Atene – Heraklion ed Heraklion – Milano.
Mi sono allora informato se la Aegeanair per il volo prenotato Atene – Heraklion con la fotocopia della carta d’identità e la denuncia di smarrimento, avrebbe opposto problemi all’imbarco, saputo che non ne avrebbe posti, ho proseguito tranquillamente la vacanza. Avendo però sentito che la Easyjet sarebbe stata restia nell’accettare fotocopie di documenti, l’ultimo giorno prima della partenza da Creta mi sono fatto fare il foglio di viaggio dal Console di Creta che ho così potuto conoscere personalmente e ringraziarlo per tutte le preziose informazioni che mi aveva dato in precedenza per telefono.
Saltata una parte del programma la vacanza prosegue ad Atene in attesa della partenza per Creta, ne approfittiamo per visitare il Pireo, con la metro che con 1€ del normale biglietto in circa 20/25 minuti lo raggiunge. Saliamo anche sul bus panoramico turistico “City Sightseeing Athens” partenze ogni mezz’ora, il biglietto è valido 24 ore, si può scendere e risalire nelle fermate del percorso. A mio avviso però la spesa 18€ è eccessiva per il percorso che fa. Noi fra l’altro tutti i luoghi toccati dal bus già li conoscevamo per essere transitati a piedi nei giorni precedenti.
Dopo la parentesi ateniese, forzatamente prolungata, riparte la vacanza nell’isola di Creta, sbarcati ad Heraklion, preso possesso della Hunday prenotata tramite www.xerocamboscreta.com, partiamo alla volta di Xerocambos. Tre anni fa avevamo visitato la parte ovest di Creta ci mancava la parte est.
Carta stradale alla mano ci avviamo verso Xerocambos, la prima parte fino a Pachia Ammos sulla New Road, quindi il raccordo fino a Ierapetra, dopo di che litoranea fino a Makrigialos, poi la lenta salita fino a raggiungere il culmine della montagna da dove si può godere del magnifico panorama su Xerocambos e che in quindici kilometri finalmente si raggiunge.
Ad aspettarci a Villa Ampelos troviamo Aspa che ci accoglie con delle premure che si possono ricevere solo a casa di carissimi amici di vecchia data, caffè, te, biscotti e non ricordo cos’altro. La camera bella con frigorifero, cassaforte, ventilatore a soffitto ed aria condizionata, pulitissima con biancheria perfetta un bagno grande pulito profumato e igienizzato. Essendo ancora bassa stagione, non c’erano altre persone, ed avevamo quindi la cucina comune, ben dotata, tutta per noi che utilizzavamo per la colazione del mattino e per un paio di spaghettate che ci siamo concessi. A tal proposito a Xerocambos ci sono 5 ristoranti a 10 chilometri a Zakros altri ancora a Kato Zakros in riva al mare altre taverne, mi pare 3, non c’è che l’imbarazzo della scelta e la cucina greca è ottima, varia ed economica. A metà settimana tornando una sera abbiamo trovato tutta la biancheria cambiata anche se non era necessario. Le premure di Aspa e dei suoi sono continuate per tutta la durata del soggiorno. A lei ed ai suoi va il nostro più sentito e caloroso ringraziamento. Un carissimo ringraziamento va anche ad Anna ed Andrea che abitano in una villetta dietro a Villa Ampelos e che sono i ragazzi del sito xerocamboscreta sopracitato, dove avevamo prenotato dall’Italia, sia auto che camera.
Xerocambos, località situata all’estremo est di Creta, un complesso di baie e baiette con sabbia fina intervallate da tratti più o meno scoscesi , con acqua cristallina dove il cielo si specchia e riflette mille tonalità di azzurro.
Esiste anche la spiaggia attrezzata , attrezzata per modo di dire, sono dieci ombrelloni con due lettini per ognuno al costo di € 6 per l’intera giornata, che rispecchiano la pace e la tranquillità del luogo.
Dalla spiaggia attrezzata andando a destra in pochi minuti si raggiunge una parete di roccia e creta solidificata di cui si possono facilmente prenderne dei pezzetti, frantumarli, versarli in un recipiente, coprirli di acqua di mare, nel giro di qualche ora l’acqua viene totalmente assorbita e si ottiene un fango verdastro del quale ci si può spalmare il corpo e quando secco lavarsi nel mare, lascia la pelle liscia e morbida.
Xerocambos è comoda per effettuare anche diverse escursioni. La prima di queste che abbiamo effettuato è Vai a nord-est, a circa 40 chilometri, che raggiungiamo verso le dieci del mattino. Si tratta di una splendida spiaggia incorniciata dall’unico palmeto naturale presente in Europa, dicono, io però tre anni fa nel 2007 ero stato a Preveli, sempre a Creta, ed anche lì si trova uno splendido palmeto naturale, minore come estensione ma comunque bellissimo anche quello. Ci sistemiamo sui lettini sotto un ombrellone, però nonostante la bassa stagione “giugno”, piano piano la spiaggia si riempie, non oso pensare come dev’essere il mese di agosto.
La soluzione però c’è, è sufficiente risalire un sentiero in parte gradinato che si trova sulla destra della spiaggia, raggiungere e superare il piccolo promontorio e appare una bellissima baia quasi deserta.
Verso l’una lasciamo Vai e raggiungiamo Palekastro per pranzare, anche a Vai ci sono un paio di ristoranti, preferiamo però Palekastro, più scelta in quanto parecchi sono i ristoranti e scegliendo delle specialità locali, i menù sono scritti sia in greco che in inglese, si mangia veramente bene con poca spesa.
Altra escursione è raggiungere in circa 70 chilometri Ierapetra sulla costa sud affacciata sul mar Libico e da lì prendere il barcone che in circa un’ora porta all’isola di Hrissi. Noi arrivati al porto e parcheggiata la macchina, abbiamo fatto i biglietti e ci hanno detto che la partenza invece delle 10,30 sarebbe avvenuta alle 11,00. Di conseguenza essendo presto decidiamo per una passeggiata in Ierapetra, torniamo alla barca verso le 10,45, ma sorpresa, causa vento non si parte e ci restituiscono i quattrini dei biglietti.
Sappiamo che a Sitia sulla costa nord affacciata sul mar Egeo, il martedì si tiene il mercato, decidiamo quindi di raggiungerla, facciamo shopping al mercato e per tornare scegliamo la strada che costeggia il litorale nord verso Palekastro, raggiungiamo questa volta Itanos, vicino a Vai. Itanos si trova in una splendida baia riparata, è infatti un antico porto che aveva contatti soprattutto con l’Egitto, si commerciavano soprattutto le spugne, la porpora ed il vetro. Quando Creta fu conquistata dai Romani, Itanos godette però di alcuni privilegi come quello di poter coniare monete proprie.
A Itanos si possono visitare le rovine dell’antico sito Dorico.
Vicino a Xerocambos a Kato Zakros che si trova in una bella insenatura, vi si trovano le rovine di un palazzo Minoico della medesima epoca di Cnossos e di Phestos; e termina pure il famoso sentiero Europeo E4, di circa 10.500 Km. Che parte da Tarifa in Spagna, quindi attraversa Francia, Svizzera, Austria, Germania, Ungheria, Romania, Bulgaria, Grecia continentale, Peloponneso per terminare per ora a Creta e precisamente a Kato Zakros. Il tratto interessante da percorre, circa 6 chilometri, sono le “Dead’s Gorge” – gole della morte o canyon dei morti – in quanto sono state trovate tombe di epoca Minoica.
Noi, era nostra intenzione percorrerle, per una serie di perché non lo abbiamo fatto, rimane quindi una buona scusa per tornare in questo splendido luogo.
Angelo