Una vacanza ad Arbus, dove il mondo si è fermato
Lo riconosciamo perchè tiene in bella vista un grosso cartello giallo con sopra scritto “Il Sole di Rosa”, il nome del b&b. Un’ora di macchina circa e qualche chiacchiera con Franco, che inizia ad illustrarci il suo territorio, e arriviamo ad Arbus, la nostra meta.
Troviamo Rosa sorridente affacciata al balcone della sua struttura ricettiva. Sono le 13.15 circa e automaticamente i padroni di casa ci invitano a pranzo. Ancora stupiti di una così calorosa accoglienza, quasi fossimo tornati a casa dopo un lungo viaggio, ci accomodiamo a tavola assieme a Franco e ai suoi bambini Mattia e Lorenzo, mentre Rosa è ancora indaffarata in cucina. Iniziamo con un aperitivo a basa di vino della casa e pane Guttiau.
Seguono lasagne di pasta fresca con carciofi, porceddu al forno, fave con pancetta, peperoni arrostiti e altri deliziosi contorni. Il tutto innaffiato da abbondante vino.
Rosa e Franco ci raccontano le meraviglie del loro territorio e non vediamo l’ora di avviarci alla scoperta di tutto.
Dopo l’ottimo e abbondante pasto andiamo a visitare le miniere di Ingurtosu, quindi il Museo del Coltello di Arbus, che ospita il coltello più grosso del mondo, opera di un artigiano locale. La giornata però è piuttosto nuvolosa, arriva presto sera e siamo stanchi. Neanche il tempo di domandarsi dove mangiare che Rosa, premurosa padrona di casa, ci invita a cena, trattandoci davvero come figli.
Dopo un pasto più che genuino non desideriamo altro che andare a nanna, nella splendida camera che Rosa ha preparato per noi.
17/05/09 Ci svegliamo di buon mattino, riposati come mai. Per due cittadini come noi dormire nel silenzio della campagna di Arbus e risvegliarci al cinguettio degli uccellini è un vero piacere. Il sole splende sulla Sardegna, la stanza e inondata di luce e usciamo sul terrazzino per godere la vista della collina del paese, ricoperta da un fitto bosco.
Rosa ci aspetta di sotto per una ricca colazione: crostata di frutta fresca appena preparata (Rosa si alza alle 6!), latte e pane freschi, tè, caffè e le deliziose marmellate fatte in casa. Dopo la colazione (un pasto da re) decidiamo di andare in spiaggia, a Fontanazza. A piedi è troppo lontano, così Franco ci offre in prestito la sua auto. Sempre più increduli ci avviamo. La strada è lunga (circa 20km) ma veramente piacevole. Attorno a noi un fitto bosco e cespugli fioriti. Lungo il cammino incontriamo un gregge di pecore che ci attraversa la strada, alcuni vispi coniglietti e anche un cerbiatto. La spiaggia è immensa e sabbiosa. Siamo a metà maggio ma già si può fare il bagno. Noi preferiamo una lunga passeggiata sul bagnasciuga e poi, cullati dal suono delle onde, ci addormentiamo. Quando ci svegliamo scopriamo che Franco, Mattia e Lorenzo ci hanno raggiunti e ci fermiamo un altro po’ in spiaggia con loro. Al ritorno nel B&B Rosa ci accoglie e ci rigenera con una spremuta di arance fresche, tè freddo e crostata. Ci sentiamo fortunati, coccolati e molto sereni. Rosa e Franco rinnovano inoltre l’invito per cena e, dato che ormai ci sentiamo come a casa, decidiamo di fermarci. A tavola si ride e si scherza, quasi come se ci conoscessimo da una vita.
Sempre più convinti di essere capitati in un posto da favola, un po’ fuori dal mondo, andiamo a letto felici e sazi di cibo e di vita.
18/05/2009 E’ lunedì ma noi abbiamo completamente perso il senso del tempo. Sono nuovamente i passerotti a svegliarci. Rosa ci aspetta giù con una torta di mele degna di Nonna Papera e gli altri genuini prodotti della sua terra. Nuovamente la tavola è apparecchiata con la massima cura e troviamo la padrona di casa sorridente e indaffarata. Un’ottima colazione, qualche chiacchiera, e via verso le Dune di Piscinas. Franco ci offre ancora la sua auto e Rosa, come la più attenta delle mamme, ci prepara la borsa frigo con acqua e viveri e ci convince a portare con noi l’ombrellone. La spiaggia di Piscinas è un’immensa distesa di sabbia chiara e fine. Il mare è limpido e le dune particolarmente caratteristiche: uno spettacolo meraviglioso! Sono pochi i turisti presenti sulla spiaggia. Stendiamo i nostri teli e ascoltiamo il mare. E’ tutto così immenso, caldo e silenzioso che non ci sembra vero. Come per magia siamo finiti dentro una cartolina e non dobbiamo far altro che goderci il tutto. Facciamo il bagno in un mare cristallino che è solo per noi, la sabbia è calda e soffice e il tempo, per noi, si è fermato. Abbiamo di colpo dimenticato tutto il resto della nostra vita, invasi da una sensazione di benessere che mai dimenticheremo. Ci fermiamo fino al tramonto e vediamo il sole davanti a noi sparire nel mare, sorseggiando due Iknusa gelate acquistate al chiosco sulla spiaggia. Prima che faccia buio torniamo al b&b e ci prepariamo velocemente per la cena, questa volta al ristorante “Il soffio dei venti”, consigliatoci da Rosa e Franco. Carino il posto e ottimi i Malloreddus al pecorino (piatto tipico della zona), ma io un po’ rimpiango la compagnia e la cucina della signora Rosa! Il proprietario del ristorante ci offre un ottimo mirto e si ferma a chiacchierare un po’ con noi. Si fa tardi in fretta e torniamo nella nostra camera, per un’altra notte di sonni sereni.
19/05/2009 E’ il nostro ultimo giorno di vacanza e ci svegliamo presto, riposati e desiderosi di cominciare un’altra splendida giornata. Come di consueto troviamo di sotto una bella tavola imbandita. Rosa ci stupisce con le sue squisite ciambelle fritte e noi, golosi come mai, non rinunciamo neanche agli altri prodotti della tavola. La marmellata di fichi, ovviamente preparata da Rosa, è la mia preferita, mentre il mio ragazzo apprezza maggiormente quella di agrumi. Tutta la frutta proviene dall’orto del bed&breakfast.
Dopo la colazione scegliamo di tornare a Piscinas, perchè quel paesaggio mozzafiato ci è rimasto nel cuore. Ormai la strada la conosciamo bene e non vediamo l’ora di tuffarci in acqua. La spiaggia è ancora tutta per noi. Pochi fortunati, per lo più stranieri, si godono con noi l’incredibile pace che regna sulla spiaggia e ancora possiamo godere del suono delle onde che si infrangono sul bagnasciuga.
Dopo la splendida giornata di mare, allietata dalla musica del chioschetto della spiaggia e dai numerosi bagni, torniamo al b&b, per trascorrere con Rosa e la sua famiglia l’ultima serata insieme. Dopo una veloce doccia io e il mio ragazzo ci separiamo: io resto “a casa” con Rosa, a preparare la fregula sarda per la cena, mentre lui torna al museo del coltello, visitato il primo giorno, per una chiacchierata con il fondatore. Preparare le fregola si rivela interessante e divertente: la ricetta è quella delle nonne e non mi sembra molto difficile. La fregola è una particolare varietà di pasta fresca molto piccola e Rosa mi insegna a cucinarla con il pesce. Polipo, vongole e gamberetti danno vita, assieme alla fregola, ad un piatto indimenticabile.
La serata passa piacevolmente, tra ottimo cibo, abbondante vino ed un digestivo che ci stende. 20/05/2009 Purtroppo è arrivato il momento della partenza e solo l’idea dell’ultima colazione da Rosa ci consola. Chiudiamo la valigia e scendiamo in sala da pranzo, certi di trovare Rosa già sveglia. Ci accoglie infatti con una teglia di tiramisù spettacolare, preparato con uova fresche e biscotti preparati dal fornaio di fiducia. C’è solo il tempo per fare un salto veloce in paese a comprare un piccolo pensiero per Rosa, un mazzo di fiori per ringraziarla per la sua calorosa ospitalità, per tutte le attenzioni e le coccole che ci ha riservato e per la splendida vacanza trascorsa. I saluti mi commuovono sempre … Per fortuna dobbiamo scappare in fretta! Franco ci accompagna in auto all’aereoporto e, quando lo salutiamo, promettiamo a lui e a noi stessi di tornare ancora ad Arbus.
Che bella vacanza!