Una tre giorni valenciana

A marzo 2007 io e il mio ragazzo abbiamo deciso di concederci un viaggetto in Spagna e dopo aver già visitato Barcellona la scelta è ricaduta su Valencia. Volo Raynair da Ciampino, a/r 2 persone 145 euro, 2 ore di viaggio tranquillo e siamo arrivati all’aeroporto di Valencia, città piena di trasformazioni anche per via della Coppa America di...
Scritto da: eliselis
una tre giorni valenciana
Partenza il: 11/03/2007
Ritorno il: 13/03/2007
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 500 €
A marzo 2007 io e il mio ragazzo abbiamo deciso di concederci un viaggetto in Spagna e dopo aver già visitato Barcellona la scelta è ricaduta su Valencia.

Volo Raynair da Ciampino, a/r 2 persone 145 euro, 2 ore di viaggio tranquillo e siamo arrivati all’aeroporto di Valencia, città piena di trasformazioni anche per via della Coppa America di vela che poi ha ospitato sempre nel 2007. Dall’aeroporto che non dista molto dal centro abbiamo preso il bus (c’è sia il bus di linea locale che la navetta vera e propria, sempre a costi contenuti, tra andata e ritorno non avremo speso più di 5 euro totali, ora poi c’è anche la metro che mentre noi eravamo li era in fase di ultimazione e ora porta direttamente dall’aeroporto al mare!). Dicevamo, il bus ci ha portato proprio di fronte all’hotel, HOTEL EXPO VALENCIA, dove abbiamo pagato per 2 notti, in una matrimoniale 107,00 euro, anche questo prenotato su internet (www. Fastbooking.Com), 3 stelle, carino, pulito, ordinato, con bagno in camera, chiave elettronica, televisore, macchinetta per tè e caffè… ma naturalmente non ci abbiamo passato molto tempo, non abbiamo preso la colazione in hotel perché era situato proprio di fronte ad un grande centro commerciale, con diversi bar dove abbiamo preferito fare colazione seguendo gli usi della gente del posto che vedevamo andare al lavoro, caffè con latte (una sorta di cappuccino), dolcetti vari oppure una sorta bruschette con un sughetto a base di pomodoro… Altro passo è stato prendere le tessere per la metro, Valencia non è una città enorme ma ha le sue 5 linee di metropolitana, la fermata TURIA era proprio di fronte all’hotel e da li abbiamo iniziato la nostra avventura, (noi abbiamo optato per il carnet da 10 viaggi a 8,40 euro nelle zone A e B che coprono quasi tutti i luoghi da visitare, in realtà basterebbe anche la zona A anche se noi avevamo intenzione di uscire un po’ dal centro per delle strutture che volevamo visitare un po’ più decentrate ma ora che la metro arriva fino all’aeroporto meglio vedere bene le varie zone, gli orari variano da linea a linea quindi meglio dare un’occhiata ai cartelloni che ci sono nelle varie stazioni).

Ci siamo accorti subito di essere capitati in città durante una delle loro feste più sentite LE FALLAS, consiglio vivamente di andare a Valencia in questo periodo, marzo, sul sito di informazioni turistiche della città ci sono tutte le date (www.Turisvalencia.Es), è una festa bellissima, la città è piena di luci, ad ogni angolo della città, dal quartiere più centrale a quello più periferico ci sono pupazzi enormi di cartapesta creati dai vari comitati, raffiguranti scene a volte ironiche, politiche, di vita quotidiana o cose dalla fantasia più sfrenata, ci sono poi processioni in costume, fuochi d’artificio, fino alla serata finale in cui tutte le creazioni, tranne quella vincitrice vengono bruciate.

In 3 giorni abbiamo cercato di vedere il più possibile, merita una visita sia di sera (perché illuminata è spettacolare) che di giorno la città delle arti e della scienza di Calatrava, vedere tutto è un po’ costoso e poi ci si impiegherebbe almeno 2 giorni, noi abbiamo optato per l’oceanografico, ingresso per 2 ps quasi 40 euro ma ne vale la pena, in particolar modo per la sala dove cammini in un tunnel circondato dall’acqua dove nuotano gli squali! Abbiamo anche pranzato nel ristorante self-service che c’è all’interno ma non è niente di speciale, un po’ turistico, ma passando li tutta la giornata uscire era un po’ scomodo.

Sempre spinti dalla voglia di integrarci e capire la cultura locale abbiamo poi deciso di vedere una corrida…Lo sconsiglio vivamente, in tutta l’arena probabilmente eravamo i soli a tifare per i poveri tori, non riesco ancora a capire cosa ci trovino di interessante, a nostro avviso i 12,50 euro a persona spesi per l’ingresso sono stati i soldi spesi peggio di tutta la vacanza.

Interessante poi da vedere la cattedrale, il mercato centrale dove vendono cibo di ogni tipo, colori vivi e profumi, aromi, c’era davvero di tutto, il palazzo della musica, la stazione del nord, il palazzo dei congressi (un po’ fuori mano in una zona ancora in espansione), l’IVAM il museo d’arte moderna, il Mestalla (lo stadio del Valencia), li di fronte c’è un locale dove abbiamo pranzato, una sorta di baretto dove si può prendere birra e al bancone, insieme alla gente del posto, mangiare il classico frittatone di patate e altri piatti locali.

Al di là dei luoghi da visitare è stato molto carino prendere le loro abitudini, intanto lo spuntino prima di cena, necessario visto che si pranza e si cena un po’ più tardi rispetto a noi, e allora vi consigliamo in pieno centro vicino alla piazza dov’è l’arena della corrida LA TABERNA DELLA REINA, in via credo, convento santa clara 3, dove assaggiare i pinchos (una sorta di tartine, piccoli assaggini, bruschettine) e un bel bicchiere di vino tinto (rosso ) o una bella birra, per non parlare della paella che servono praticamente ovunque, quella Valenciana in particolar modo è ricchissima e se si prende quella meglio non ordinare altro.

Ultima cosa, Valencia è attraversata dal fiume Turia che ormai però è del tutto asciutto in quanto il corso originale è stato deviato a causa delle continue inondazioni alla città, al posto dell’acqua il letto del fiume ospita ora giardini, campi da gioco, merita una passeggiata rilassante, anche perché attraversa tutta la città anche in prossimità dell’ingresso alla città vecchia.

3 giorni non sono mai tantissimi considerando il volo ma per Valencia credo diano modo di vedere quasi tutto della città. Buon viaggio.



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