Una settimana tra croazia e slovenia con bambini
Siamo ripartiti a pancia piena e siamo arrivati alle 15.45 all’agriturismo e, dopo aver parcheggiato nel pergolato interno, scopriamo che i proprietari non sono presenti e le porte sono tutte chiuse! Dopo aver ispezionato mezzo paese (non una grossa fatica per la verità, il paese conta circa 400 abitanti..) scopriamo un bigliettino sul tavolo, scritto dalla proprietaria Mirta, che ci avverte di telefonarle non appena arrivati (loro sono al lavoro nei campi!)! Quando stiamo per chiamarla, arriva in macchina il marito Stelio, che ci mostra gli appartamenti e ci consegna le chiavi.
Dopo esserci sistemati ed avere fatto un breve giro nei dintorni con sosta al centro commerciale “Mercator” (che si rivelerà nostro abituale “compagno di viaggio” durante i nostri spostamenti) con capatina in banca x il cambio degli Euro in Kune (consiglio: cambiate in banca e non nelle Agenzie di Cambio…Risparmiate in commissioni) ci avviamo per la cena in Agriturismo nella quale, oltre a gradire le doti culinarie di Mirta (ovviamente le porzioni sono iper-abbondanti!), apprezziamo l’atmosfera di calore e familiarità che i proprietari creano da subito con i propri ospiti.
Nel dopocena, dopo che i bambini erano andati in camera a giocare, i proprietari hanno offerto dosi generose di grappa fatta da loro…Inutile dire che grappa ed atmosfera ci hanno fatto andare su di giri e fatto si che allegria e battute si sprecassero! Per evitare di farci riconoscere (compatire?) dagli altri ospiti, le “cavolate” più grandi le sparavamo in dialetto romagnolo…Nonostante questo, un ragazzo nel tavolo dietro al nostro sghignazzava sempre di più ad ogni battuta…Ovviamente il giorno successivo abbiamo scoperto che era di Forlì, e quindi aveva capito benissimo ogni cosa..
DOMENICA Sveglia di buon’ora , colazione iper-abbondante di Mirta, e partenza x la spiaggia. La meta prescelta x questo primo giorno di mare è Medulin, grazie alla presenza di una spiaggia di sabbia (rara in Croazia) che pensiamo possa essere più adatta x le abitudini e l’età dei nostri figli. La spiaggia si è rivelata discreta e non troppo affollata…Il difetto maggiore è la presenza di grossi sassi in acqua, che rende difficoltoso il passaggio x chi non è munito di scarpette da scoglio.
Pranzo al “Bistro Europa”, situato all’estrema sinistra della spiaggia…Anche qui pranzo discreto (personalmente ho mangiato l’insalata di pesce..Non male) e conto tutt’altro che salato: circa 72 Euro in otto (c’è da dire che cominciamo a fare la tara alle porzioni..Cioè a ordinare meno piatti e dividerli tra noi, soprattutto x quel che riguarda i bambini più piccoli).
La sera, complice il menu di pesce previsto all’Agriturismo (non gradito x qualcuno di noi), decidiamo di fare una capatina a Rovigno, che si rivelerà essere uno splendido e caratteristico paese in riva al mare. Cena al ristorante “Lili”, sempre a Rovigno: spesa totale: circa 64 Euro in otto…Io personalmente non ho mangiato affatto male (plieskavijca – cioè carne tritata e ripiena di formaggio – con patate fritte…Ho anche assaggiato il riso coi funghi che ha preso mio figlio, ed era molto buono) ma il resto della comitiva non ha apprezzato granchè.
LUNEDI’ Mattinata ancora in spiaggia a Medulin e pranzo con spuntini vari portati dall’Italia + frutta fresca comprata nella bancarella davanti al parcheggio della spiaggia + 1 pizza da asporto (con sopra i cevapcici, tipici salsiccini croati) divisa a spicchi x tutti.
Nel pomeriggio rotta verso prematura ed il parco naturale Kamenjak…Veramente spettacolare! Merita una visita approfondita: direi almeno un paio di giorni tra una caletta e l’altra (noi ne abbiamo viste solamente un paio, entrambe bellissime! Unica accortezza: sono indispensabili le scarpette da scoglio, che noi non avevamo) Alla sera, cena extra-large in Agriturismo con solita grappina finale offerta da Stelio e Mirta.
MARTEDI’ Fatta la solita abbondante colazione, paghiamo (ottimo prezzo!!!) e ci congediamo da Stelio e Mirta che ci regalano anche una bella bottiglia della loro grappa. Oggi tappa di trasferimento verso i laghi di Plitvice…Fino a Rijeka scegliamo la strada statale anziché l’autostrada: paesaggi mozzafiato ma…2 ore e mezza x fare 75 km!!!!!! Lavori in corso ogni metro!! Fermata ad Opatija (carina anche se mi ha dato l’impressione di essere abbastanza caruccia..Alberghi extralusso e negozi chic) x il pranzo al ristorante/pizzeria Andy: poca spesa (51 euro in otto) buona resa (personalmente ho mangiato una discreta pizza).
Ripartenza verso Plitvice ed arrivo verso le 16.30 in zona, dalla strada proveniente da sud. La ricerca delle camere si rivela più rapida del previsto: entriamo nel paesino di Brezece, a circa 3 km dall’entrata n. 2 dei laghi e ci fermiamo al primo cartello “Sobe” (camere). Il caso vuole che la casa abbia 4 doppie ancora libere, 2 x piano: proprio quel che fa per noi! Oltre a 2 bagni (1 x piano), il signor Milan, il proprietario, ci lascia anche a disposizione un soggiorno con tv e cucinino al piano terra, che utilizzeremo x la colazione nelle due successive mattinate.
Nella casa c’è anche un mini-appartamento dove abita la madre di Milan (comunicante con il piano dove alloggiavamo noi) ed un’altra camera al piano superiore con bagno esclusivo, già occupata da due anziani turisti tedeschi. Il proprietario Milan, invece, abita nella casa di fronte.
Mentre ci facciamo la doccia a turno e le 2 ragazze vanno a comprare il necessario x le colazioni dei giorni successivi al vicino market, il buon Milan non smentisce le tradizioni croate e ci offre con orgoglio come aperitivo una grappa di prugne fatta da lui. Cena al bistro “Vila Velebita” (su dritta di Milan), situato nel paese di Rudovanac, a circa 10 km in direzione sud sulla strada principale: spesa 54 Euro in otto…Non si mangia affatto male a mio giudizio (carne a volontà ovviamente, come in tutti i ristoranti croati) MERCOLEDI’ Colazione e partenza x i laghi di Plitvice! Cambiamo qualche Euro nell’agenzia di cambio appena fuori l’ingresso n.2 (commissione molto elevata!) e ci avviamo a comprare i biglietti, che costano 110 kune x gli adulti e 55 kune x i ragazzi (7-18 anni). Ricordo che un Euro equivale a circa 7,20 kune. Sorpresa! I due bambini di sette anni, nonostante avessimo chiaramente ammesso che i sette anni erano compiuti, non hanno pagato! I laghi di Plitvice…Beh…Come dire…Assolutamente fantastici!!! Colori indescrivibili! Da vedere!!! Noi abbiamo scelto un percorso di durata media (quello F, che si snoda interamente nei laghi inferiori), non sapendo la resistenza che avrebbero avuto i bambini. A pranzo, essendoci trovati alle 2 circa davanti all’entrata n.1, siamo andati al ristorante Licka Cuka. Anche qui carne a volontà (non male la qualità) ma prezzi leggermente più elevati rispetto a quelli dei dintorni: circa 65 Euro totali.
Personale consiglio: appena scesi dal primo battellino, al punto P2, c’è un bar/tavola calda dove ci sono degli ottimi panini che si possono acquistare e portare lungo il percorso. Si risparmia rispetto al ristorante ed è più comodo…Noi purtroppo non siamo stati previdenti da quel lato (o meglio, non abbiamo calcolato bene dove ci saremmo potuti trovare all’ora di pranzo).
Finito il giro sulle 16.00, i bimbi sono ancora abbastanza freschi così decidiamo di farci un pezzo del percorso non ancora effettuato, nei laghi superiori; peccato che, appena ripartiti, cominci a piovere, vanificando così le nostre intenzioni! Cena ancora presso il bistro “Vila Velebita”: pressoché stessa spesa del giorno precedente (5 kune, ovvero circa 70 centesimi di Euro, in meno rispetto al giorno prima) e uguale soddisfazione.
GIOVEDI’ Ripartiamo verso nord, ovvero verso la Slovenia, per l’ultima parte della nostra vacanza. Decidiamo di affidarci alla strada statale fino a Karlovac, e poi di dirigerci fino a Novo Mesto, in Slovenia, attraversando il confine tra queste due località. Il percorso stradale si rivela abbastanza tranquillo, a parte la paura che ci prende a Karlovac di non riuscire a trovare la deviazione per Novo Mesto: ci infiliamo in un bar e, dopo 4 caffè, la barista, parlando solo croato, ci fa uno schizzo della strada su un foglietto…Ovviamente scopriamo che la deviazione era circa 500 metri più avanti, proseguendo sulla strada che stavamo facendo.. Prima del confine decidiamo di spendere le kune rimaste in gasolio, visto che in Croazia il carburante costa meno rispetto ad Italia e Slovenia.
Abbiamo deciso di provare a cercare appartamenti per gli ultimi due giorni nella zona di Skofja Loka che, oltre ad essere descritto come un carino paese con tratti medievali, ci sembra anche logisticamente comodo per le mete che abbiamo deciso di visitare. Giunti a Novo Mesto, ci infiliamo così in autostrada, direzione Lubiana. Appena dopo Lubiana (che ha una decina di uscite, manco fosse new york..), secondo i nostri calcoli, ci dovrebbe essere l’uscita x Skofja Loka…Ovviamente l’uscita canonica è chiusa per lavori, così i cartelli segnalano Skofja Loka anche nell’uscita successiva, che prendiamo. Appena usciti…Panico! Nessun tipo di cartello x Skofja Loka e indicazioni solo per paesi sconosciuti alla nostra cartina! Inutile dire che dopo mezzora di inutile peregrinare ci ritroviamo in autostrada, nello stesso punto nel quale eravamo usciti…Secondo tentativo, con svolta opposta rispetto al primo tentativo, nel primo bivio dopo l’uscita…Sembra la volta buona ma un’interruzione stradale all’interno di un paesino sperduto ci fa nuovamente tremare! Alla fine grazie al cielo riusciamo ad infilarci ed arriviamo in paese (circa un’ora e mezza per coprire i circa 20 km tra Lubiana e Skofja Loka, non male come media…). Prima di andarci ad infilare nel centro del paese, abbiamo la buona idea di fermarci all’ufficio informazioni turistiche, situato in bella vista nei pressi dell’incrocio tra la strada principale e quella che porta nel centro. Qui chiediamo la disponibilità di appartamenti e due gentili e solerti ragazze, in discreto inglese, si danno un gran daffare per soddisfare la nostra richiesta: alla fine ci prospettano due appartamenti distanti circa 700/800 metri, ad un prezzo ragionevole (rispettivamente 60 e 64 Euro a notte) ed accettiamo.
Ci rechiamo così nei rispettivi appartamenti, facendo conoscenza con le rispettive proprietarie (due signore sulla sessantina che parlano solo ed esclusivamente sloveno..) e sistemando le nostre cose.
Dopo un giretto nel centro storico, esclusivamente a traffico pedonale (il paese, tipicamente collinare, mi è sembrato carino ma nulla più), e dopo la classica sosta all’onnipresente Mercator per comprare il necessario per la colazione, ci rechiamo al ristorante/pizzeria Inglic per cenare: conto totale Euro 54,60 (in Slovenia è in auge il caro vecchio Euro..) e porzioni immense (sia pizza che primi e secondi)…Tutto buono a parte la pizza Diavola presa da Stefano (veramente troppo piccante!).
VENERDI’ Si parte in direzione Bled. Per prendere l’autostrada, al fine di evitare i problemi del giorno prima, andiamo in direzione Kranj, scoprendo che l’accesso lì è semplicissimo (da Skofja Loka bisogna girare 1 volta sola, e ben segnalata) e vicino…Inutile dire che fino al termine del nostro soggiorno utilizzeremo esclusivamente questo accesso.
Arrivati a Bled, si supera la cittadina e si prosegue sul lungolago per arrivare alle strutture nei pressi del campeggio, da dove si può noleggiare una barchetta per raggiungere la famosa isoletta al centro del lago. Parcheggiamo sul bordo della strada (costo del parcheggio: 3 Euro, valido per tutta la giornata) ed ammiriamo finalmente questi deliziosi paesaggi lacustri, incorniciati da un’acqua azzurrissima (sembra quasi finta!).
Decidiamo di recarci all’isoletta tramite una tipica barchetta a remi pilotata da un barcaiolo locale per 12 Euro a testa (si possono affittare anche barchette più piccole, pilotabili in autonomia, ad un costo minore, ma non ce la siamo sentita vista la nostra poca attitudine coi remi..E col nuoto..E vista la presenza dei bambini più piccoli). L’isoletta è minuscola e si gira in un amen…Ovviamente ci sono decine di scorci da cui si possono scattare delle bellissime foto! Non siamo invece entrati in chiesa (non volevamo pagare l’ingresso e non avevamo nemmeno troppa voglia) per suonare la campana ed esprimere un desiderio, così come vuole la tradizione.
Tornati a riva, decidiamo di pranzare nel bar/ristorante “Caffè del Moro” di fronte al parchetto dove, per 55 Euro (non abbiamo mangiato tutti, quindi è un po’ più caro dei posti precedenti) gustiamo degli ottimi piatti (personalmente, ho preso una favolosa insalata con straccetti di manzo!).
Dopo pranzo, breve sosta rilassante nel parchetto davanti al ristorante in riva al lago e poi partenza x Bohinj, dove si trova un altro bel laghetto montano. Anche qui parcheggio a pagamento (però la tariffa qui è oraria) e breve sosta nei pressi, dove possiamo ammirare, oltre al lago pieno di pesci ed al bel paesaggio che la natura offre anche nei dintorni, anche dei ragazzi che decidono di farsi un bel bagno rinfrescante tuffandosi nel lago direttamente dal ponte (una decina di metri più in alto).
Ultima tappa della nostra giornata è la capitale Lubiana, che raggiungiamo abbastanza agevolmente in un’oretta di macchina. Parcheggiamo a pagamento a pochi minuti dal centro e ci avviamo…Lubiana è, a mio avviso, una capitale a misura d’uomo e vale una visita anche se purtroppo il poco tempo a disposizione e la stanchezza non ci hanno consentito una visione particolarmente approfondita.
SABATO Preannunciato dai tuoni della notte, una volta svegliati ci accorgiamo che il maltempo è purtroppo arrivato, facendo scendere la colonnina di mercurio dai 30° gradi che ci hanno accompagnati per tutta la settimana a 12° gradi (!!!!). Facciamo le valigie, carichiamo le macchine sotto la pioggia battente e, saldato il conto con le rispettive proprietarie, ripartiamo…Purtroppo le vacanze sono ormai terminate…Ci rimane solo il tempo per l’ultima tappa: le famose grotte di Postumia.
Lasciamo la macchina nel parcheggio interno (costo 3,50 Euro), paghiamo l’ingresso (20 Euro biglietto intero e 13 biglietto ridotto…Non proprio a buon mercato!) e saliamo sul trenino che, dopo 2 km circa di tragitto all’interno delle grotte, ci porta al punto in cui i visitatori vengono suddivisi x nazionalità (o meglio per lingua con la quale la guida spiegherà di volta in volta il percorso).
La visita comunque, a mio personale parere, è bella e piacevole e lo spettacolo naturale offerto dalle grotte è veramente impressionante.
Usciti dalle grotte (per fortuna ha smesso di piovere!) paghiamo dazio al negozio di gadgets e souvenirs e pranziamo (visto che sono ormai le 14.30) al fast food all’interno dell’area delle grotte, subito di fianco all’hotel. Devo dire che tra pizze, hot dog e panini non sono affatto rimasto insoddisfatto…Le porzioni sono (come al solito..) ultra-abbondanti e la qualità infinitamente superiore a quella di un McDonalds.
Ripartiamo sulle 16 per arrivare a casa alle 19.45 circa, senza incontrare traffico, nonostante sia sabato.
CONCLUSIONI E’ stata una bella e piacevole vacanza: i posti visitati meritano ampiamente tutti di essere visti e in qualche caso c’è il rammarico di non aver potuto approfondire meglio.
Abbiamo comunque tenuto un ritmo di viaggio non troppo elevato, che ci ha consentito comunque di non affaticare né annoiare eccessivamente i bambini più piccoli. I prezzi non ci sono sembrati elevati, tranne in quei posti dove il lato turistico ha ormai preso il sopravvento (es. Postumia)… Bisogna ammettere che una vacanza in questi posti è certamente più economica rispetto all’Italia. Certo, bisogna partire senza pretese particolari (alloggi privati invece di alberghi pluri-stellati, un minimo di attitudine a sperimentare una cucina un pochino diversa – certo non vivono di pastasciutta come noi) ma la resa è assicurata.
Risultato: penso che sicuramente, un giorno o l’altro, torneremo per vedere nuovamente queste incantevoli zone.
Luca