Una settimana nel sud dell’Irlanda

Una settimana guidando contromano un'auto girata al contrario. Pochissima pioggia, tantissimi fiori colorati e infinite sfumature di verde.
Scritto da: Lurens55
una settimana nel sud dell'irlanda

Una settimana in Irlanda dal 28/05/22 al 04/06/22.

Partecipanti: Lorenzo, Franca, Tiziana e Rosalba

Prologo

Da Torino c’é un volo Ryanair diretto per Dublino con orari comodi.

Buttiamo un occhio ai costi di auto e B&B per avere un’idea della spesa. Le auto a noleggio aumentano di giorno in giorno e la disponibilità è sempre più ridotta.

Presa la decisione di andare si acquistano i biglietti aerei e il noleggio auto tipo Ford Focus ad un prezzo esagerato (863 € per una settimana). Poi Franca, esperta di booking, passa ore e ore a cercare sistemazioni per dormire impostando anche il giro da fare nella parte sud dell’isola.

A Kilkenny la disponibilità di B&B è minima ma si trova posto nella Clone Manor Farm Guesthouse, una sistemazione in posizione comoda con parcheggio privato.

Pochi giorni prima di partire la struttura ci cancella arbitrariamente la prenotazione con la motivazione che devono ospitare profughi ucraini. Booking.com non interviene e noi ci troviamo a cercare un’altra sistemazione. Non si trova nulla perché Sabato 28/5 a Kilkenny pare ci sia un festival molto importante e quindi è tutto pieno. A questo punto io che amo pensare male e a volte ci azzecco temo che i profughi ucraini siano una scusa e la motivazione reale sia che la camera può essere venduta a prezzo ben più alto di quello che pagheremmo noi.

Booking.com ci propone delle alternative assurde. A forza di cercare Franca trova un cottage per 4 persone a Garryhill (30 km da Kilkenny) su un laghetto bellissimo, ma nel mezzo del più assoluto nulla. Oltretutto leggendo un po’ di recensioni si scopre casualmente che per incomprensibili motivi Covid-19 non forniscono asciugamani. Sul sito di Booking è invece chiaramente indicato che ci sono. Se forniscono lenzuola e coperte in base a quale logica non danno gli asciugamani?

Giorno 1 partenza

Si va a Caselle due ore prima come richiesto, ma a Caselle non c’è nessuno e il controllo bagagli si fa a tempo zero. Quindi abbiamo un bel po’ da aspettare. Butto un occhio al tabellone delle partenze e vedo che il volo ha un ritardo di 15’. Non passa molto tempo e i minuti di ritardo diventano 45.

Quando manca un’ora alla partenza compare il messaggio di andare al controllo passaporti e scopro una cosa che non sapevo. L’Irlanda non ha aderito a Schengen. Le macchinette che controllano le CI elettroniche funzionano male e si crea una coda spaventosa. Comincio a temere di perdere il volo.

Visto il caos e l’imminente partenza del volo per Dublino ci fanno passare avanti. Le nostre CI (nuovissime) non vengono lette dalla macchinetta. Dopo una decina di tentativi infruttuosi il poliziotto sconsolato ci fa passare.

Nel frattempo il ritardo è diventato di un’ora. Saliamo a bordo. Rimaniamo ancora un bel po’ in attesa e finalmente alle 17 invece che alle 15.35 si decolla.

Arrivati a destinazione alle 18.30 ora di Dublino.

Trovato il banco Hertz.

L’assicurazione base ha una franchigia di 2700 (duemilasettecento!) euro. Per azzerare la franchigia per una settimana devo pagare 220 € aggiuntivi. Una settimana di noleggio viene a costare 1080 €.

Al posto della Ford Focus prenotata ci hanno dato una Opel Crossland. L’impiegato al bancone ci dà sommarie indicazione circa l’ubicazione del parcheggio. Fuori dall’aerostazione non c’è nessuna indicazione. Chiedo informazioni a gente con giubbotti gialli fosforescenti, ma nessuno sa dirmi con precisione dove consegnano le auto a noleggio. A forza di girare a caso finalmente su una porticina si vedono le insegne delle compagnie di autonoleggio. Sarebbe troppo sforzo consegnare una piccola mappa per come arrivare al parcheggio? Tra l’altro non mi ha dato nessuna indicazione per la riconsegna (chiesto poi informazioni via mail mi hanno indicato dove andare).

Si parte. Qualche problema con Maps ma poi finalmente si va. Guidare contromano un’auto girata al contrario e pure abbastanza grande richiede una continua concentrazione.

Arriviamo al Southern County Resort al tramonto. È un piccolo complesso di cottage in legno su un laghetto stupendo davvero in mezzo al nulla più assoluto. Non c’è una Reception e nonostante avessimo comunicato via mail l’ora approssimativa del nostro arrivo non c’è nessuno ad attenderci. In uno dei cottage c’è un gruppo di ragazzi con cui abbiamo qualche difficoltà a comunicare a causa del nostro scarso inglese, ma uno di loro è italiano e telefona alla signora che gestisce il resort per avvisare del nostro arrivo. Finalmente alle 20.30 ci sistemiamo. C’è però un piccolo problema. Dobbiamo mettere qualcosa sotto i denti. Noto che nei paesi del nord mangiano presto e i pochissimi ristoranti nel raggio di 10 km chiudono alle 21. Tutto ciò che troviamo è un take away di fritti e pizze aperto fino alle 21.30 a 10 km. Andiamo di corsa. Ci siamo giusti tolti la fame.

Giorno 2

Sveglia sul presto (tanto siamo indietro di un’ora rispetto all’Italia e quindi non pesa).

Puntiamo verso Kilkenny. Troviamo posto in un parcheggio a pagamento. Nella via che porta al Castello c’è un hotel con bella sala da the dove facciamo colazione. Andiamo a visitare il Castello. Ci sono tour guidati, ma solo in inglese e per noi è un problema. In alternativa il self guided tour con spiegazione in italiano stampata su carta. Ingresso Adulti 8€, over 60 ridotto a 6€.

Visita interessante.

Visitiamo poi alcune delle millemila chiese. Cattedrale di St. Mary, Black Abbey dalla curiosa pianta a L, Chiesa parrocchiale di St. Canice e la Cattedrale di St. Canice con l’antica torre cilindrica eretta intorno all’anno 800 e ancora in piedi.

Poi noioso trasferimento in autostrada a Killarney dove alle 17 arriviamo al Neptune Hostel, una sistemazione un po’ spartana, ma pulita, con letto comodo e in posizione centrale. Trovare posto in strada vicino al nostro B&B è impossibile. Però c’è un grosso parcheggio a pagamento a 500 metri dove lasciamo l’auto.

L’idea era di mollare i bagagli in camera e andare a vedere il lussureggiante Killarney National Park, ma su internet indicano come ora di chiusura le 17.30 quindi non andiamo e in alternativa giriamo per le colorate vie del centro. Cena in un pub che propone l’Irish Stew, saporito piatto a base di agnello cotto nella birra Guiness e verdure adatto ai climi freschi irlandesi.

Dopo cena abbiamo fatto un giro fino all’ingresso del parco che alle 21.30 era ancora aperto contrariamente alle informazioni in rete. Lunga camminata al tramonto (che qui è molto tardi rispetto all’Italia) in mezzo ad alberi secolari e ad una quantità infinita di sfumature di verde.

Giorno 3

Sveglia alle 7. Colazione alla veloce e poi al parco nazionale di Killarney. Con l’auto raggiungiamo l’ingresso “Ross Castle”. Con una breve camminata si raggiunge il Castello di fronte al lago in buona parte diroccato. Lunga camminata lungo il lago tra piante lussureggianti.

Ci spostiamo poi con l’auto verso Muckross House, ma parcheggiamo a Muckross Abbey così ci facciamo una camminata di circa 1,5 km per arrivare alla “Mansion House” costruita a metà del 1800. A 100 m c’è il parcheggio. Avremmo potuto risparmiarci tempo e fatica se avessimo proseguito con l’auto.

Il parco è stupendo. Ci sono alberi enormi e fiori di ogni tipo tra cui arbusti di rododendro gigante splendidi. Si sta facendo tardi, così saltiamo le cascatelle di Torc e puntiamo verso Kenmare, una bella città molto colorata.

La principale attrazione turistica del luogo è un Cerchio di pietre risalente all’età del bronzo come indica il cartello esplicativo (cioè un epoca tra il 3500 e il 600 a.C.). All’ingresso c’è una cassetta per lasciare 2 € a supporto del sito.

Da Kenmare si inizia il Ring of Kerry, un percorso, in parte costiero e in parte all’interno, di circa 180 km che finisce alla penisola di Dingle. Lungo il tragitto ci sono punti panoramici in cui fermarsi e luoghi da visitare.

In particolare vale la pena fermare all’estremità meridionale della penisola di Iveragh dove si trova Derrynane House, la casa ancestrale di una delle più grandi figure della storia irlandese: Daniel O’Connell, noto come “The Liberator”, avvocato, politico e statista.

Il parco è di una bellezza che non si può descrivere a parole. C’è una varietà di fiori e piante lussureggianti originarie di varie parte del mondo.

Lasciamo questo giardino dell’Eden per recarci a Waterville. Un piccolo centro con una lunghissima passeggiata lungo l’oceano dove Charlie Chaplin e la famiglia trascorrevano giorni di vacanza. Probabilmente alla ricerca di un luogo rilassante, perché a parte la passeggiata e numerose casette colorate non c’è altro. Lungo la strada è stata installata una statua di Charlot.

Il giro continua verso le Cliff of Kerry, ingresso adulti 5 €. Sono meno note delle Cliffs of Moher e molto diverse ma sono spettacolari anche queste.

Poi si punta verso il B&B Murphys Farmhouse a Castlemaine. Ottima location un po’ isolata. Cena nell’unico pub nelle vicinanze.

Giorno 4

Ottima e abbondante colazione irlandese con calma.

Alle 9.30 si parte per Dingle sotto un cielo grigio e un po’ di pioggia.

Parcheggiamo al porto e giriamo a piedi per il coloratissimo villaggio. Qualche fastidiosa goccia e vento freddo.

Non c’è molto da vedere a parte i negozi e le facciate colorate delle case. La chiesa è abbastanza brutta.

Riprendiamo il viaggio seguendo la strada litoranea a tratti molto stretta con soste qua e là per guardare begli spot panoramici (alte scogliere a strapiombo, spiagge immense)

Si procede verso il B&B Castel View House a Ballylongford con sosta a Listowel che sembra una bella cittadina ma a parte la piazza non c’è nulla di significativo dal punto di vista turistico e non troviamo nemmeno ristoranti degni di nota.

Raggiunto il B&B, anche questo in mezzo al nulla. Per non stare a prendere l’auto e spostarci di qualche km decidiamo di cenare lì al prezzo di 22€ inclusa acqua del rubinetto. Bevande diverse (birra, vino, ecc.) si possono andare a comperare al supermarket che dista 3.5 km.

Giorno 5

Dopo la sostanziosa colazione Irish (bacon, salsicce e uova tutte le mattine comincia un po’ a stufare) si parte per le Cliffs of Moher. Ci sono due possibili strade: una più breve che prevede l’attraversamento del fiume Shannon in traghetto (conviene se l’attesa è minima) e una molto più lunga che gira attorno al fiordo ma essendo una bella strada ci si mette lo stesso tempo. Arrivati a Tarbert vedo che stanno finendo di caricare gli automezzi e arrivo appena in tempo prima che chiudano il portellone.

Il costo della traversata è 22 € per l’auto (indipendentemente dal numero di passeggeri)

Sbarchiamo e cominciamo un percorso su strade strette e alcune molto strette. Poi migliorano. Poco prima di arrivare alle Cliffs si accende la spia che indica problemi di pressione dei pneumatici. Ci penseremo quando finiamo il giro delle Cliffs.

Si deve parcheggiare nel piazzale dove ci sono le biglietterie. Prezzo biglietto 12€ adulti 10€ over 65. È una splendida giornata di sole (e vento che qui non manca mai).

Rispetto a quando siamo stati qui nel 2000 (sotto la pioggia) il sito (a cui allora si accedeva gratuitamente) è completamente cambiato. Lo hanno ampliato con nuovi sentieri lungo la costa e messo in sicurezza con barriere che impediscono di cadere.

Andiamo su e giù per i sentieri per circa 3 ore riempiendoci gli occhi di questo spettacolo maestoso.

Andando via chiedo a due sorveglianti del parco se c’è un gommista in zona. Ce n’è uno a una decina di km. Meno male.

Il gommista è un signore molto anziano che per fortuna si mantiene aggiornato sulle nuove auto piene di diavolerie elettroniche. Nell’auto non c’è il libretto Uso e Manutenzione e la pressione delle gomme non è indicata da nessuna parte. Lui invece sa benissimo a quanti bar vadano gonfiate. Le controlla, resetta la spia e tutto torna a posto. E’ stato davvero gentilissimo e non ha voluto nulla.

Giretto a Doolin, un villaggio con qualche casetta colorata con tetto di paglia. Infine al Fallons Bed & Breakfast di Kinvara. Una struttura tipo albergo con parecchie camere. Dopo esserci dati una rinfrescata riprendiamo l’auto e andiamo a Galway. Come se non ci fossi stato nel 2000. I ricordi di 22 anni fa sono completamente scomparsi.

Giriamo nel Quartiere latino e ci fermiamo a cena al ristorante McDonagh’s. Soddisfacente cena di pesce.

Giorno 6

Il programma di oggi prevede un giro nel Connemara.

Prima sosta nel villaggio di Cong. Set del film “A quiet man” girato dal regista John Ford nel 1951. Non c’è molto da vedere. L’abbazia agostiniana diroccata del XII secolo e il parco dell’abbazia. Uno scenario incantevole con lago, fiume, ponti di pietra, alberi secolari.

C’è anche un piccolo museo relativo al film “A quiet man” che abbiamo saltato.

Ripresa l’auto siamo andati a Kylemore per visitare l’abbazia e i giardini spettacolari. Ingresso adulti 15€, over 65 12.50€.

Rientrati a Kinvara siamo andati a cena da Moran’s Oyster Cottage. Buon pesce, crostacei e ostriche.

Giorno 7

Oggi rientrano Tiziana e Rosalba. Andando a Dublino facciamo una deviazione per vedere il sito di Clonmacnoise.

Biglietti adulti 8 €, over 65 6 €, ma essendo in 4 ci fanno il biglietto gruppo a 6€ p.p. Si può visitare solo con guida (in inglese). Capiamo poco e integriamo con info dal web.

Poi si punta all’aeroporto di Dublino e in particolare al distributore di benzina molto poco segnalato. Quindi non lo troviamo. Lasciamo T e R alle partenze e riproviamo a cercare la stazione di servizio. Girando un po’ a caso troviamo un multipiano dove sembra si restituisca l’auto. Anche questo non segnalato e utile per domani. Già che siamo in aeroporto proviamo a seguire l’unica indicazione di car return che porta in una zona periferica.

Puntiamo a Dublino centro. Troviamo un parcheggio in strada a 1.5 km da Temple Bar a 3.20 €/h max 3h. Proviamo ad avvicinarci di più e troviamo uno sotterraneo a 3.40€/h senza limiti.

Partiamo a piedi e passiamo un po’ di tempo girando le animate viuzze di Temple Bar. Poi andiamo al Castello. Visite guidate in inglese oppure libere ma limitate a poche sale. Per cui lo saltiamo. Giretto al Trinity College. Andiamo alla Cattedrale di San Patrick, diventata pure questa a pagamento (8€). Un po’ esagerato visto che Chiese spettacolari come quella di San Francesco ad Assisi o San Pietro in Vaticano si visitano gratuitamente.

Tornati alla macchina quando giro la chiave del quadro compare il messaggio che tra 1200 km il motore non si accenderà più. La cosa non mi tocca visto che domani torniamo, ma se dovessi ancora girare a lungo per l’isola non starei tranquillo.

Puntiamo il navigatore all’hotel Manor House a Lipxil. Pensando di fare in fretta prendiamo la strada a pedaggio (13.20 tunnel + M50). Soldi buttati perché alla barriera c’era un intasamento assurdo. Avessimo fatto la nazionale avremmo fatto più in fretta e risparmiato i soldi.

La Manor House è bellissima e il parco vittoriano curatissimo con alberi centenari e piante e fiori di ogni tipo.

Tentiamo di cenare in un pub ma danno solo da bere. In alternativa ristorante cinese o uno irlandese. Vada per il secondo of course. Livello di soddisfazione gastrico-papillare media.

Torniamo nell’elegante hotel.

Giorno 8 

L’aeroporto è a circa 30 km. Traffico incognito. Quindi per non rischiare intoppi ci accontentiamo di una colazione fredda con the e caffè. Quella irish la servono solo dalle 8.

Alle 7.30 si parte. Ritrovato il benzinaio sempre con un po’ di fatica (la viabilità dell’aeroporto è un labirinto) rifaccio il pieno e poi al car return. Nessuna contestazione (vorrei vedere con quello che abbiamo pagato di assicurazione!).

Ai controlli di sicurezza c’è il mondo. Ci va più di un’ora per superarli. Il gate è già indicato e con una camminata di 15 minuti lo raggiungiamo. Ci mettiamo in paziente attesa e quando si avvicina l’ora dell’imbarco cambiano il gate e annunciano 35 minuti di ritardo che diventano poi quasi un’ora.

Finalmente a bordo. In volo recupera tantissimo e arriva a Caselle praticamente in orario.

Spesa

Abbiamo speso circa 1000 € a persona. Di cui circa 250 a testa per l’auto.

Note

In Irlanda ci sono limiti velocità un po’ strani. Ci sono autostrade con due corsie e spartitraffico centrale con il limite di 100 km/h. Lo stesso limite c’è su alcune strade con una corsia per senso di marcia larga quanto un’auto.

Stradine strettissime dove due auto che si incrociano non passano hanno il limite di 80 km/h. Per ridurre un po’ le spese abbiamo preso B&B fuori dalle città. Dublino in particolare è molto cara.

Autostrade

L’autostrada M50 nei pressi dell’aeroporto di Dublino ha le telecamere che registrano le targhe dei veicoli e bisogna pagare on line entro le 20 del giorno successivo. In caso contrario scattano sanzioni (da pagare sempre on line sullo stesso sito).

Le altre autostrade hanno delle barriere dove si può pagare in monete (non danno resto) o con carte.

Una volta ho pagato 2€ e una volta 3€ per decine di km di strada.

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