Una settimana magica a Praga

Diario di viaggio Intraprendo questo viaggio di otto giorni con Stefania, tra il 27 ottobre e il 2 novembre del 2001, partendo con un pacchetto volo + trasferimenti + hotel organizzato dalla Futurviaggi. 27/10 – Volo e arrivo – sistemazione all’Ariston Hotel Volo da Cagliari per Praga con scalo a Roma. Arrivo all’aeroporto di Praga...
Scritto da: Ivanweb
una settimana magica a praga
Partenza il: 27/10/2001
Ritorno il: 03/11/2001
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
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Diario di viaggio Intraprendo questo viaggio di otto giorni con Stefania, tra il 27 ottobre e il 2 novembre del 2001, partendo con un pacchetto volo + trasferimenti + hotel organizzato dalla Futurviaggi. 27/10 – Volo e arrivo – sistemazione all’Ariston Hotel Volo da Cagliari per Praga con scalo a Roma. Arrivo all’aeroporto di Praga verso le 17:00, dove un auto ci aspetta per condurci all’albergo. Durante il tragitto possiamo cominciare ad ammirare la zona del Castello e l’impressionante verde (principalmente bosco) che circonda la città. Il nostro albergo è l’Ariston, veramente carino, confortevole, pulito, super riscaldato, con stanze comodissime e complete di ogni servizio, vicino al centro e in posizione strategica a Est del centro storico. Da lì in 20 minuti di camminata si arriva a Piazza Venceslao oppure a Staremesto, o ancora si può prendere uno dei tanti bus che passano di fronte per raggiungere qualunque punto della città. Tra una cosa e l’altra giunge l’ora della cena, e usciamo spediti alla ricerca di un ristorante nei dintorni che si chiama Quido (su buon consiglio di una mia amica che è già stata nel nostro stesso albergo e nello stesso ristorante). Il locale è troppo carino, il servizio impeccabile. Mangiamo benissimo considerando che non conosciamo minimamente le portate del posto (i menù solo solamente nell’incomprensibile ceco o in inglese) e spendiamo una cifra irrisoria (in due lo stesso tanto che spendo io da solo andando a prendermi una pizza e una birra). La nostra soddisfazione è quindi grandissima, considerando che noi italiani per la cucina siamo molto esigenti e trovare un Paese estero dove si mangia bene in modo economico è cosa assai difficile… 28/10 – Staremesto; Ponte Carlo; Centro storico Il nostro vero primo giorno a Praga lo dedichiamo ad un tour della città interamente a piedi. Vogliamo subito immergerci nella vita del posto e respirare l’atmosfera di questa città. E’ un giorno di pioggia costante dalla mattina alla sera. Per fortuna non una pioggia pesante ma appena leggera, a tratti un po’ fastidiosa e a tratti invece suggestiva, perché crea un alone particolare alle viuzze incredibilmente belle del centro. Raggiungiamo Piazza Repubblica, con lo splendido palazzo Obecnì che ospita concerti e manifestazioni, e proseguiamo per Staremesto. La piazza centrale è meravigliosa con il gioiello gotico della chiesa di Maria Vergine davanti a Tyn, le cui guglie caratterizzano da secoli il panorama praghese, il palazzo Kinsky, costruito in stile rococò nel XVII sec., la chiesa di San Nicola, la Torre dell’orologio astronomico, costruito nel XV sec., famoso per i suoi complicatissimi ingranaggi e per lo spettacolino che regala ad ogni scoccare delle ore. Per essere a fine ottobre ci sono parecchi turisti, ma non abbiamo esperienza di quella folla oppressiva che si riscontra nei mesi critici di queste città così turistiche. Prendiamo qualcosa in uno dei tanti bar della piazza, che offrono sedie e tavolini all’aperto a volontà, e giriamo per i graziosi negozietti di souvenir di cui tutta Staremesto è piena. Abbondano in particolare quelli dei Cristalli di Boemia, dove si trovano oggetti lavorati di ogni genere e prezzo, e quelli delle marionette di ogni dimensione nonché di giocattoli simpaticissimi. Uno spasso per tornare un po’ bambini… Sbuchiamo dalle parti della Moldava, costeggiando una bellissima viuzza, e ad un certo punto sembra veramente di essere tornati indietro nel tempo. Non c’è anima viva in questo angolo di perfetto medioevo, con la strada lastricata in maniera impeccabile, i lampioni in stile antico, le piazzole intorno con alberi e fiori, il fiume di fronte con lo sfondo di Ponte Carlo e del Parco boscoso di Petrin: un’atmosfera a dir poco meravigliosa! E bisogna considerare che tutta la zona è praticamente solo pedonale, per cui è davvero piacevole passeggiare senza il trambusto del traffico automobilistico.

Proseguendo ancora raggiungiamo il Ponte Carlo, affascinante per le sue statue e i vari artisti ambulanti che ne colorano e vivacizzano il passaggio, suonando e vendendo quadri pittoreschi su panorami di Praga. Più avanti vediamo il vecchio Teatro Nazionale, una bella struttura che colpisce per la sua contrapposizione veramente ardua alla nuova, in stile radicalmente moderno con la forma di un grosso cubo. Rientrati piuttosto stanchi in albergo, usciamo all’ora di cena in qualche locale nei dintorni per mangiare, e di certo qui a Praga si può dire ci sia una vasta scelta! Ne scegliamo uno a caso, trovandoci benissimo e spendendo incredibilmente ancora meno della sera prima! 29/10 – Piazza Venceslao; Museo Nazionale; Parco di Petrin, Casa degli specchi Dopo una meravigliosa e più che sostanziosa prima colazione in albergo, in una bella sala organizzata a buffet con ogni genere di cibo e bevande, ci avviamo verso Piazza Venceslao, intravista la sera prima durante il giro di rientro all’albergo. E’ questa la piazza più grande di tutta Praga, ma pare più un viale a dire il vero data la sua lunga estensione. E’ anche uno dei punti di ritrovo principali per la vita notturna, dati i numerosi locali e chioschi. Ad una estremità della piazza (quella verso Est), c’è il Museo Nazionale, con varie ed interessanti sezioni (dalla storia alla zoologia alla botanica), dove non manchiamo di entrare per una bella visita. Usciti dal museo attraversiamo tutta Piazza Venceslao fino alla fine, dando una veloce occhiata ai negozi di ogni genere che spesso proseguono in vie interne del quartiere, al coperto, e sbucano in altre vie parallele oltre l’isolato. Ancora oltre rivediamo nuovamente la zona del Teatro Nazionale, e da qui costeggiamo il fiume per attraversare un ponte che porta ad una meravigliosa isoletta sulla Moldava, che ha il nome sulla cartina di Strecklov Ostrov. E’ accessibile solo dalla scalinata sul ponte e visitabile interamente a piedi. Con nostro enorme stupore entriamo in un parco meraviglioso, un vero e proprio bosco circondato dallo splendido sfondo del fiume e dai palazzi e le torri di Praga in lontananza. I colori sono a dir poco spettacolari, tipicamente autunnali, e un tappeto di foglie con tutte le tonalità dal verde al marron e al giallo ricoprono interamente il terreno. La pace e la tranquillità regnano ovunque, non si vede nessuno al di là di qualche persona che porta il cane a spasso, non si sente nessun rumore di civiltà ma solo il canto degli uccelli e lo scorrere dell’acqua del fiume. Qualche panchina e qualche tronco di albero sul terreno permettono di sedersi, rilassarsi meravigliosamente e godere appieno del romantico sfondo intorno. Sembra di essere in un parco nazionale, e non certo in una città! Non posso fare a meno di pensare che questa è l’immagine perfetta dell’autunno, quella che soltanto grandi poeti e scrittori possono descrivere così gloriosamente. Dopo questa splendida visita all’isola, finiamo di attraversare il ponte e giungiamo dall’altra parte della Moldava, dalle parti del Parco di Petrin. Questo parco è il più grande e famoso di Praga e le cose da vedere non mancano di certo. C’è anche una funivia che permette di salire in cima senza fatica, ma è aperta solo d’estate. Noi lo attraversiamo tutto a piedi e ne vale davvero la pena! Man mano che si sale sul versante si intravedono panorami spettacolari di Praga uno dietro l’altro, e il parco è splendido nel suo bosco, nei suoi colori, perfettamente curato con ampi spazi e vari sentieri che lo percorrono. Più all’interno la luce è oscurata dai maestosi alberi, il sentiero si copre interamente di foglie, Praga sparisce e sembra di entrare nel bosco di Capuccetto Rosso. Arriviamo finalmente in cima seguendo i cartelli, in una sorta di vasta piazza dove sorge la fotocopia più piccola della Torre Eiffel e vi sono dei chioschi e servizi per rigenerarsi. Non si può non salire sulla torre ovviamente, il panorama è a dir poco eccezionale ed è il migliore che si possa godere su Praga. Sulla sinistra si erge imponente la zona del Castello con la Cattedrale che domina tutta la città, si vede benissimo il fiume della Moldava che divide in due Praga con il suo particolare percorso ad “U”, si possono contare tutti i monumenti principali fino alla parte opposta della città, dove l’altra torre (quella moderna della TV con la forma di un tubo allungato) si alza altissima. Là sotto c’è anche il nostro albergo, dalla parte opposta della città, e di sicuro le nostre gambe se ne rendono conto… Scesi dalla torre entriamo più avanti nella casa degli specchi, un’attrazione imperdibile per farsi una mezz’ora di risate tra magici giochi di specchi veramente ben costruiti! A questo punto comincia a fare buio e bisogna tornare indietro, ma pensiamo di non fare la strada dell’andata e di proseguire verso la fine del parco di Petrin per vedere la zona del castello. Il sentiero finisce proprio nel quartiere del castello, bellissimo con le sue strade lastricate ricche di ristorantini, localini e birrerie, negozietti di artigianato di ogni genere. Durante la discesa attraversiamo tutto il quartiere e giungiamo in una grande piazza, molto illuminata e piena di turisti. Siamo stanchissimi ma ripercorriamo tutta Praga ben volentieri al buio, poiché le illuminazioni dei monumenti, della Cattedrale e i riflessi sul fiume rendono l’atmosfera di questa città veramente magica! 30/10 – Tour: Castelli di Konopiste e Karlstejn Per oggi abbiamo prenotato direttamente dall’Hotel la visita guidata ai Castelli di Konopiste e Karlstejn, ed è anche l’ultimo giorno utile per farla poiché nel periodo invernale i castelli restano chiusi. La gita ai castelli è una delle più belle escursioni organizzate che si possano fare a Praga, si trovano i depliant ovunque ed è un’esperienza indimenticabile. Una macchina viene a prelevarci direttamente in Hotel per portarci nella piazza centrale dove parte la corriera. Appena scesi incontriamo la nostra guida, una simpaticissima signora di una certa età con una cultura delle lingue impressionante. Parla correntemente ceco, inglese, francese, tedesco, spagnolo e italiano (durante il tour spiega a turno le cose nelle varie lingue). Konopiste non è molto lontano da Praga e arriviamo, dopo circa un’ora di viaggio, al parcheggio. Da qua al castello c’è un bel tragitto da fare a piedi che ci permette di apprezzare gli splendidi scenari da fiaba del bosco circostante. Arrivati al castello vero e proprio, un ragazzo del posto mostra begli esemplari di uccelli come un’aquila, un condor e un gufo. La visita all’interno permette di osservare invece le perfette condizioni in cui il castello è mantenuto, ed i trofei imbalsamati del proprietario, ritenuto uno dei più grandi cacciatori di tutti i tempi. Un intero corridoio è cosparso di centinaia di uccelli, teste di animali rari come un orso bianco, un alce americano e così via, tutte prede del cacciatore che altro non ha fatto nella vita che girare il mondo con la sua squadra per cacciare. Nel corridoio vi sono solamente una minima parte delle prede (che in totale sono migliaia e migliaia, non ricordo il numero preciso), e risulta già uno spettacolo impressionante, apprezzabile sicuramente da un cacciatore ma non certamente consigliabile ad un animalista sfegatato come Ace Ventura. Il resto della visita prosegue poi per le stanze e i saloni del castello, molto belli e luminosi, con una splendida vista sul bosco e sul lago. Una volta usciti dal castello, la guida ci accompagna dietro l’ingresso a vedere una coppia di enormi orsi siberiani, che vivono liberamente dove una volta c’era il fossato, e poi lascia una mezz’ora libera per esplorare i giardini attorno al castello. Qua i pavoni scorrazzano liberamente, si può dar loro da mangiare, si può passeggiare tra splendidi alberi e statue riuscendo solo ad immaginare quale bella vita facesse il proprietario di tutto questo… All’ora di pranzo riprendiamo la corriera che ci conduce in qualche paese nei dintorni, dove sostiamo per mangiare delle discrete pietanze tipicamente ceche in una locanda. Subito dopo siamo diretti a Karlstejn, che dista circa 50 Km da Praga, mentre la simpatica guida continua a spiegare nel tragitto un po’ di storia e cultura della Repubblica Ceca. Karlstejn è una splendida cittadina turistica famosa per il suo imponente castello, costruito su un colle e visibile ovunque nel raggio di chilometri. Anche stavolta il parcheggio è ben lontano dalla meta, ma la lunga immancabile passeggiata permette di apprezzare appieno la bellezza del posto. Passiamo attraverso il paese in un susseguirsi di negozietti e boutique caratteristiche, con le tipiche casette in legno dal tetto spiovente immerse nel bosco circostante. La strada sale tutto intorno al colle con una certa pendenza (soprattutto nel tratto finale!) e fino all’ingresso del castello, che appare decisamente più imponente e maestoso di Konopiste, con un enorme torrione su un lato.

Dall’alto del castello il panorama è puramente fiabesco: i muri in pietra e le torri terminano a strapiombo nella valle immersa in un fittissimo bosco dai meravigliosi colori autunnali! All’interno una ragazza fa la guida e spiega la storia articolata e travagliata della costruzione e dei successivi proprietari del territorio e del castello. Iniziamo un piccolo tour tra le varie enormi stanze (molte comunque sono quasi vuote) immaginando la vita di un tempo. All’uscita il solito negozietto di souvenir merita una sosta approfondita, dove compro una dettagliatissima cartina che riassume tutta la gloria di Karlstejn nei diversi periodi storici. Riusciamo appena in tempo a ridiscendere il paese verso le 17:00 che è già buio, e la corriera ci riporta al centro di Praga dove entriamo verso le 18:30, optando anche per un breve giro turistico alternativo viste le pesanti condizioni del traffico. Pare di essere usciti da una bella fiaba… Sistemati e rigenerati al nostro Hotel, andiamo a cena, stavolta in una pizzeria – ristorante italiano. La preoccupazione ovviamente di andare in questi posti quando sei all’estero è di trovare tutto fuorché una vera pizza e cucina italiana che sia degna del nome. E devo dire che non senza sorpresa appuriamo che la pizza “la sanno fare” anche qua, decisamente più che discreta! Non altrettanto si può dire per la pasta, condita molto bene ma purtroppo un tantino scotta… Comunque poiché l’impressione è più che positiva e la cifra del conto più che irrisoria, andiamo a dormire tranquilli e soddisfatti di questa bella giornata, già pronti e carichi per domani.

31/10 – Castello di Praga: Museo dei giocattoli; Vicolo d’oro; Cattedrale; Belvedere Consumata l’ennesima succulenta e generosa colazione dell’Ariston Hotel, partiamo alla volta del quartiere di Hradcany, ovvero del Castello di Praga. Il Castello è dominato dalla splendida cattedrale di San Vito dalla cui cima si gode una vista eccelsa di tutta la città, la più bella insieme a quella di Petrin. Entriamo nel quartiere dal classico ingresso turistico, una stradina in salita con una bella pendenza ma che non fa pesare la stanchezza, dal momento che si sosta diverse volte tra le varie bancarelle ricche di oggettini particolari ed interessanti, e durante il tragitto il panorama della città è magnifico. Il quartiere è chiuso da mura costituite da veri e propri palazzi di splendida architettura, e una volta dentro scopriamo un’altra Praga, una vera e propria città nella città. Inutile dire che tutta la zona è interamente pedonale, perfettamente lastricata e conservata e gli scorci di angoli medievali si susseguono uno all’altro. Una grande cartina esposta illustra bene la nostra posizione, le vie e le cose da vedere: tantissime tanto per cambiare! Iniziamo con il Museo del Giocattolo, disposto su tre piani di cui due con ogni genere di giocattoli, dai più antichi a i più recenti, e uno (assolutamente da non perdere) interamente dedicato alle Barbies! Tutte le Barbies da collezione possibili ed immaginabili, dalle prime uscite alla più moderne, con ogni accessorio, vestite da personaggi famosi come attrici e cantanti, un vero divertimento e sfarzo di colori. Dopo il museo proseguiamo verso il centro del quartiere, dove in una piccola traversa si trova il noto Vicolo d’Oro, diventato ormai uno dei simboli di Praga. Questo piccolo vicoletto è caratterizzato da una serie di minuscole e variopinte casette, dove un tempo abitavano gli alchimisti, adibite oggi a boutique e negozietti particolarissimi, e deve la sua fama probabilmente al fatto che Franz Kafka abitò qua al n° 22 per diverso tempo. Ci vorrebbero ore per visitare tutti i negozietti ma noi non abbiamo tutto questo tempo. Pranziamo all’aperto in un punto di ristoro proprio alla fine del Vicolo d’Oro, un fast-food suggestivo e molto carino. Ripartiamo alla volta della Cattedrale di San Vito, la chiesa più grande di Praga. Si erge maestosa e altissima con le sue torri e diventa anche piuttosto difficile da fotografare tutta senza avere un discreto grandangolo. All’interno la Cattedrale si dimostra una vera e propria galleria d’arte, con la bellissima cappella di San Venceslao e le imponenti navate in stile gotico. Saliamo in cima per godere di una grandiosa vista della città, che permette di apprezzarla soprattutto nel suo aspetto architettonico: la serie pressoché infinita di tetti rossi e dei camini bianchi delle case è la prima cosa che salta all’occhio, seguita da quelle delle innumerevoli torri, che donano una sorta di “omogeneità” veramente invidiabile al panorama di Praga (impensabile in altre grandi città come Londra o Parigi).

Nella piazza centrale vi sono ancora un gran numero di cose da visitare, noi entriamo solo di sfuggita in un paio di posti, e usciamo dalle “mura” per finire in Piazza del Castello davvero molto bella e ampia. Sullo sfondo il Parco di Petrin e il panorama della città, visibile dalla terrazza, che si illumina lentamente man mano che comincia a fare buio. A questo punto prendiamo una strada che porta dall’altra parte del castello e lo costeggia all’esterno per passare tra i giardini del belvedere, dove purtroppo giungiamo a buio pesto. Lo attraversiamo tutto passeggiando in assoluta tranquillità nei giardini reali tra gli alberi, i prati e le fontane, dal momento che non ci sono più turisti in giro, e intravedendo nel frattempo la cattedrale grandiosamente illuminata. Sostiamo in una panchina per uno spuntino meritato, apprezzando la quiete e la pace di questo magnifico posto, e dopo proseguiamo per tornare indietro all’hotel. In realtà ci perdiamo un po’ più avanti in un’altra serie di immensi giardini e parchi (del tutto isolati, non c’è anima viva ed è buio ma non si ha per fortuna nessuna “sensazione” di pericolo), fino a trovare uno dei tanti ponti che attraversano la Moldava. Da qui passiamo nuovamente per Staremesto e torniamo in albergo ormai esausti. 1/11 – Lo zoo di Praga Poiché siamo rimasti notevolmente impressionati dalle foto di alcuni padiglioni dello Zoo di Praga che abbiamo visto al Museo Nazionale in Piazza Venceslao, decidiamo di spendere una bella e rilassante giornata là, nella Praga più settentrionale (al confine della zona 7), nel quartiere di Troja. Saliamo sul bus n. 5 che passa proprio di fronte all’hotel, attraversa il fiume due volte e conduce a Piazza Trojska. Da lì andiamo a piedi allo zoo, percorrendo tutto il quartiere da cui si intravede una Praga completamente diversa dal centro. Questa è una zona residenziale, la storia svanisce e lascia spazio a splendide casette e costruzioni più moderne, a volte bizzarre. Il quartiere è una meraviglia, il sogno di chiunque. E’ tutto tranquillissimo, esiste solo una strada principale che lo taglia in due e dove non passa una macchina, non si sente alcun rumore molesto ma solo uccellini che cantano e il sottofondo dell’acqua del fiume. Ci sono ampi spazi con piazze verdi, qualche scuola, e villette assolutamente invidiabili e fantastiche, con immenso giardino, in legno con tetti spioventi, immerse perfettamente nell’ambiente con il fiume da una parte e il bosco dall’altra. Un’armonia e una pace indescrivibili, posso dire solo che è il quartiere più bello che abbia mai visto (e ho individuato anche la casa dei miei sogni), e tutto questo a soli venti minuti di bus dal pieno centro della città. Potrebbero costruirci un’attrazione, un perfetto esempio di vera vita quotidiana di Praga odierna e non solo limitandosi al turismo dettato dalla storia passata.

Arrivati allo zoo dopo circa mezz’ora di cammino, compriamo i biglietti con tanto di mappa turistica dei padiglioni da visitare e delle stradine interne da seguire. Decidere da dove cominciare, che strada prendere e cosa vedere è la parte più eccitante di ogni entrata ai parchi, e noi pensiamo di iniziare dalla parte alta. La visita ci tiene impegnati tutto il giorno fino alla chiusura, e alle 17:00 siamo quasi gli unici rimasti a cercare disperatamente di vedere gli ultimi padiglioni ancora aperti. L’impressione più bella è quella di vedere gli animali davvero ben curati e più che in stato di buona salute, puliti e se vogliamo anche belli rotondetti. La maggior parte sono tenuti in ampi spazi all’aperto e sono completamente liberi, limitati solo da un recinto. Per vederli si passa in mezzo ai campi sopra delle pedane in legno, godendo anche di una bella vista dall’alto. Lo zoo è inoltre attrezzato di tutto, ci sono anche una sorta di buffet per ristorarsi a pranzo (di cui abbiamo usufruito mangiando discretamente), e diversi chioschi, ed è diviso per ambienti e per climi offrendo ampi spazi per passeggiare, sedere e rilassarsi in mezzo alla natura. Tra gli esemplari più belli che vediamo: i Suricata-suricata, i felini (leoni, tigri e pantere), le lontre, l’orso polare, i pappagalli, le tartarughe giganti, i fenicotteri rosa, i pinguini, le foche, le zebre, i canguri, i dromedari e le talpe. Purtroppo, con grande rammarico, perdiamo la visita ai gorilla per questioni di tempo.

Al ritorno dallo zoo, ormai buio, passiamo per il centro di Staremesto passeggiando per i negozietti delle marionette e dei famosi cristalli di Boemia, e poi rientriamo in hotel. 2/11 – Torre TV; Quartiere ebraico; Museo dell’arte; Piazza Venceslao E’ il nostro ultimo giorno a Praga e ci rendiamo conto di avere ancora tante cose da vedere, ma non possiamo andare via senza visitare la modernissima costruzione della Torre Tv, a due passi dal nostro hotel e visibile da quasi ogni spazio aperto di Praga che offra un minimo di panorama (infatti è tra l’altro un ottimo punto di riferimento). L’abbiamo già intravista qualche giorno fa andando nel ristorante di Quido e ci ha colpito parecchio. E’ una struttura davvero strana, non segnata in nessuna delle nostre guide, eppure così maestosa e appariscente! E’ costituita da soli tre tubi che si innalzano in assoluta verticale verso l’alto, di cui uno più grosso che serve per far scorrere il velocissimo ascensore. Ai lati esterni di questi tubi ci sono grandi statue di bambini che si arrampicano verso l’alto e verso il basso e da metà struttura partono tre stadi diversi costituiti ciascuno da tre sale quadrate. Scopriamo con gioia che la torre è aperta ai turisti, ma non solo, è anche la cosa più cara che si paga! Al primo stadio risiede un magnifico ristorante, con i tavolini affacciati proprio sulla vetrata che offrono un eccellente panorama verso Praga (anche se la posizione non è felicissima per scorgere la zona del Castello). Al secondo stadio, a 90 metri dal suolo, si giunge alla vera e propria visita turistica, che permette di spostarsi nei tre diversi cubi e godere di un panorama a 360°, piuttosto impressionante considerato il fatto che si è sospesi nel vuoto appesi solo ad un tubo! Facendo il giro del piano osserviamo le fotografie documentate delle altre torri simili a questa costruite in varie parti del mondo, anche esse altissime, modernissime e visitabili turisticamente. Lasciata la torre raggiungiamo il centro e il quartiere ebraico di Josefov, famoso per la sua storia, il vecchio cimitero e la Sinagoga. L’enorme fila e il prezzo del biglietto, incredibilmente sproporzionato rispetto a qualunque altro abbiamo pagato a Praga, ci fanno desistere dall’intraprendere il classico giro turistico della Sinagoga e del cimitero, ed essendo le ultime ore che abbiamo a disposizione da trascorrere in questa bellissima città, preferiamo fare un bel giro a piedi nei dintorni.

La zona è piena di bancarelle con ogni genere di souvenir turistico (qua troviamo anche le cartoline più belle, enormi e panoramiche), e di artisti che improvvisano ritratti e dipinti su Praga (ma non tutti sicuramente sono realmente fatti a mano…). Trascorriamo il resto della giornata a passeggiare per tutta la città, scendendo fino in Piazza Carlo che non avevamo ancora visto. Quando ci arriviamo è ormai buio ma è tutto illuminato, rendendo davvero gradevole un bel riposino nei bei giardini al centro della piazza. Per completare il tour torniamo da Piazza Venceslao, che la sera diventa uno sfarzo di luci con il Museo Nazionale straordinariamente illuminato. Ci addentriamo in una di quelle viuzze trasversali coperte piene di negozi, e ne troviamo una immensa, che si articola con varie deviazioni passando da punti stretti a vere e proprie piazze al chiuso (straordinario pensare che è tutto costruito all’interno di un isolato al coperto, in mezzo e sotto palazzi abitati! Mai visto niente del genere, nemmeno a Parigi che sono maestri nel costruire strutture “al coperto”…). In un angolo spunta addirittura un enorme statua rovesciata di un cavaliere col suo destriero appesa al soffitto! Perdendo un pò il senso dell’orientamento sbuchiamo all’aperto in qualche via parallela a Piazza Venceslao, ma senza problemi ritroviamo la strada giusta per tornare al nostro albergo. 3/11 – Rientro Alzati di buon mattino, prepariamo le valigie e aspettiamo il transfer che conduce all’aeroporto. Inutile dire che non abbiamo nessuna voglia più tornare: la magia di questa bella città è molto forte e colpisce in pieno! E’ come vivere una bella favola che è durata purtroppo solo una settimana… abbiamo visitato molte cose ma ce n’erano davvero parecchie ancora da vedere e da fare! E’ stato tutto perfetto: il viaggio, l’organizzazione, l’hotel, i trasferimenti, i voli: è stata davvero una vacanza ideale. Ringrazio volentieri per questo l’agenzia con cui abbiamo prenotato il pacchetto, la Futurviaggi. Ecco il mio viaggio! Per il racconto documentato da splendide fotografie rimando vivamente al mio sito: www.Ivanweb.Net



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