Una settimana in Val di Noto

Visitare la parte sud-est della Sicilia e rimanerne affascinati...
Scritto da: simosimo75
una settimana in val di noto
Partenza il: 15/06/2011
Ritorno il: 23/06/2011
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
Dopo una vacanza straordinaria trascorsa nella Sicilia Nord-occidentale nel 2010, quest’anno io e la mia amica Milena abbiamo scelto di scoprire le meraviglie del Barocco siciliano. Abbiamo letto recensioni positive sulla zona e l’idea di abbinare una vacanza marittimo-culturale ci attraeva. Prenotiamo con largo anticipo il volo WindJet Parma-Catania spendendo 60 Euro A/R. L’aeroporto di Parma non è certo il più user-friendly che si conosca, ma è il più vicino e questo è un ottimo motivo per sceglierlo. Fissato il volo, si prenota l’auto. Una vacanza in Sicilia non può prescindere dal prenotare una macchina: troviamo quindi un’ottimo affare su enoleggioauto.it, una società estera di broker che propone l’auto al prezzo migliore sfruttando diverse società di noleggio. Per una DR (simil Matiz) color oro con aria condizionata (fondamentale!!) spendiamo meno di 150 euro per 8 giorni. Ora non resta che la scelta del luogo di soggiorno. Dopo aver vagliato diverse possibilità, decidiamo per Lido di Noto, appendice marittima della più famosa Noto, dove scegliamo di soggiornare presso il B&B Villa Felicia. E la scelta si rivela vincente. Il b&b si trova immerso in un agrumeto, con una struttura circolare in legno dove sono state ricavate le nuovissime stanze per gli ospiti. Felicetta e il suo staff fanno di tutto per regalare agli ospiti una vacanza indimenticabile, dispensando sorrisi e utilissimi consigli a tutti, riuscendo nell’intento. Giunte all’aeroporto di Catania, il tempo non è clemente. Oscure nubi ci attendono minacciose.. lasciamo la “ridente” pianura padana per avventurarci tra le nuvole siciliane? Non sia mai!! Con la nostra DR ritirata all’autonoleggio, partiamo in direzione Siracusa e di seguito imbocchiamo la Siracusa-Gela uscita Noto. Ormai anche le autostrade siciliane diverranno a pagamento. I caselli sono quasi pronti e temo che per il periodo di punta i turisti dovranno pagare il pedaggio. Raggiungiamo il b&b, davvero un posto idilliaco. Ormai però è tardi e , su consiglio di Felicetta, ci rechiamo da Baglieri, un buon ristorante a Lido di Noto. Qui non potete assolutamente perdere le frittelle di ricotta e il tonno in crosta di pistacchi..benvenuti nella cucina siciliana!! Visto il tempo, per il giorno seguente, decidiamo di visitare Siracusa. Dedichiamo quindi il mattino alla visita della Neapolis (ingresso 10 euro) dove conosciamo il simpatico Salvatore che, in maniera del tutto disinteressata, ci fa da guida attraverso il teatro greco, l’anfiteatro romano, l’orecchio di Dionisio. Di seguito ci spostiamo alle Catacombe (davvero belle, ma portatevi qualcosa perché la temperatura e l’umidità non perdonano). Dopo una piccola pausa al PizzaBox, adiacente alle catacombe dove ci gustiamo un ottimo insalatone con ingredienti scelti sul momento, ci spostiamo verso Ortigia. Basta seguire le frecce e parcheggiare al Parcheggio Talete, sul lungomare di Levante. Qui il parcheggio giornaliero è gratuito, si paga solamente dal tardo pomeriggio o nel weekend. Ci facciamo un giro per i vicoli e arriviamo alla splendida Piazza Duomo, davvero meravigliosa, con i suoi palazzi e la sua luminosità. In serata, Felicetta ci consiglia una cena da Ducezio, un’ottima trattoria in centro a Noto dove si mangia bene e a prezzi contenuti. Torneremo infatti diverse volte rimanendo sempre contente del cibo e del servizio. Noto di sera è uno spettacolo, i suoi palazzi illuminati, i ragazzi per le strade che rendono vivo il corso..donano alla cittadina un grande fascino.

3°giorno: Isola delle Correnti. Attraversando le distese di serre della zona di Pachino, strade sconnesse e sentieri di ghiaia, arriviamo alla spiaggia di HabanaNabana, una delle spiagge attrezzate dell’estremo sud della sicilia. Qui Mar Ionio e Mar Tirreno si fondono creando uno spettacolo affascinante. La spiaggia in questione si trova sul lato Ionio ed è gestita dal simpatico Pino che saprà regalarvi sempre un bel sorriso e magari pure un giro in windsurf. C’è però anche la possibilità di utilizzare la spiaggia libera che si trova ai lati del lido attrezzato o sul lato Tirreno. Fatelo, non ve ne pentirete. Il panorama è splendido e, se il mare è calmo, troverete una vera e propria piscina naturale. La sera ci rechiamo a Marzamemi, piccolo borgo di pescatori, divenuto un’attrazione per la ben riuscita ristrutturazione. La piazzetta con i suoi ristoranti e i suoi american bar si anima nelle sere del weekend da gruppi musicali che propongono generi diversi. I ristoranti tuttavia sono divenuti molto cari, per cui, a meno che non vogliate spendere 40 euro a persona, vi consigliamo di non mangiare nel borgo. Su consiglio di Pino, noi ci siamo recate al ristorante del circolo nautico del paese “Orsa Minore”, per una buona pizza a un prezzo contenuto. A Marzamemi potrete approfittarne per acquistare i Prodotti tipici della cucina siciliana (dal pesto di pistacchi alla bottarga, dalle confetture ai vari liquori) presso il negozio-magazzino Campisi. Qui potrete lasciare il vostro nome e iscrivervi alla newsletter che vi regalerà gustose ricette della cucina siciliana.

4°giorno: Decidiamo per un altro giorno di mare. Quindi ci rechiamo in località San Lorenzo, zona Cittadella. Qui cercando le traverse VI e IX strada ci si ritrova ai confini dell’oasi di Vendicari, con una lunghissima spiaggia libera ed un mare azzurro-turchese. Il vento tuttavia è forte e il nostro misero ombrellone fatica a stare aperto. Sicuramente il mare più bello incontrato nella nostra vacanza.

5°giorno: alla scoperta della Sicilia barocca. Pronte per il tour de force che ci aspetta, partiamo di buon’ora direzione Ragusa. Il percorso però si interrompe varie volte per visitare i vari paesi dell’entroterra siciliano. Il nostro itinerario parte dalle Cave di Ispica (detto tra noi, tranquillamente bypassabile), seguito da una tappa a Sampieri, bel borgo sul mare divenuto famoso per le registrazioni del Commissario Montalbano. Il paese in effetti è ben curato (si nota come la televisione abbia portato turisti e soldi) e anche il lungomare merita una sosta. SI procede in direzione Scicli, ma il caldo si fa opprimente e il giro del paese, per di più deserto, viene fatto alla velocità della luce, giusto il tempo di una qualche foto. Decidiamo quindi di raggiungere Ragusa Ibla. Prestate attenzione perché la deviazione per Ibla è poco dopo l’uscita per Modica. Noi infatti abbiamo sbagliato e ci siamo ritrovate a percorrere una decina di km in più su strade di montagna e viadotti altissimi. A ragusa Ibla parcheggiate ai giardini Iblei, il parcheggio è gratis e proseguendo a piedi in Corso XXV Aprile si arriva alla piazza principale dove potrete prendere il trenino che, per 5 euro, vi farà scoprire le meraviglie di questa zona della città arroccata sui monti. Il trenino non parte ad orari regolari, ma non appena raggiunge le 4 persone. Ne vale assolutamente la pena. Il ritorno è poi dedicato a Modica. La città di divide in Alta e Bassa. Voi seguite per Modica Bassa dove potrete poi parcheggiare all’inizio del Corso (Corso Umberto I) e proseguite con una bella passeggiata per il centro del paese, ponendo la vostra attenzione in particolare alle due chiese principali della città: San Pietro a Modica Bassa e San Giorgio a Modica Alta (raggiungibile con una lunghissima scalinata). Non dimenticate poi il favoloso cioccolato modicano, acquistate le tavolette ai gusti che più vi piacciono, dopo averle assaggiate, non ve ne pentirete.

6° giorno: dedichiamo la mattinata alla visita di Noto. Con un biglietto cumulativo di 3 euro, si possono infatti visitare la Sala degli Specchi di Palazzo Ducezio, il teatro comunale e il museo di arte moderna. Proseguiamo poi per la Spiaggia di Fontane Bianche. Tutti ce ne hanno parlato bene ma, sarà per le correnti o per il vento, il mare è veramente inguardabile, nero con alghe dappertutto. La spiaggia è per la maggior parte attrezzata e dopo una breve sosta decidiamo di scappare. Non vogliamo allontanarci troppo e così il pomeriggio ci rechiamo alla spiaggia de La Pizzuta. E’ la spiaggia che gli abitanti di lido di Noto sentono propria. E in effetti è splendida. E’ una baia tranquilla dove pochi sono i turisti che si ammassano. Peccato che il paradiso sia rovinato dai soliti teppisti che approfittano delle macchine in sosta sotto il sole per rubare ciò che presumono sia nascosto nei cruscotti…

7°giorno: Oasi di Vendicari (parte Centrale) e Cittadella. Per raggiungere l’ingresso principale dell’oasi di Vendicari seguite le indicazioni corrette. L’oasi infatti prevede 3 uscite: quella principale per la visita della tonnara e dello spazio naturalistico, quello per Calamosche, quello per Cittadella. Oggi ci dedichiamo alla vecchia tonnara e alla parte riservata al bird-watching anche se il periodo non è dei migliori Per l’osservazione dei volatili. Il parcheggio è privato, si paga 3 euro, come quasi dappertutto. Se pensate di proseguire poi per Calamosche portatevi viveri e ombrellone per proteggervi dal sole che qui è fortissimo. Il pomeriggio, nuova sosta a San Lorenzo (spiaggia della IX strada). Ci rechiamo anche a San Lorenzo paese per scoprire la spiaggia attrezzata, ma visto il caos continuiamo a preferire quelle libere dove il mare è incontaminato e non ci sono ancora schiamazzi assordanti.

8°giorno: manca solo la spiaggia di CalaMosche. Tutti ce ne hanno parlato in maniera positiva, è stata addirittura indicata come la spiaggia più bella d’Italia e così la raggiungiamo. Si parcheggia all’agriturismo Calamosche (gestito sempre da Ducezio, vi consigliamo una cena in questo luogo fuori dal mondo) e poi si affrontano 30 minuti di passeggiata sotto il sole, tra sentieri piani e aridi. Ma la vista compensa la fatica. La spiaggia è una insenatura più grande di quanto me l’aspettassi, dai colori meravigliosi. Meno male che il periodo ci aiuta, la gente è poca e possiamo goderci senza troppo caos questi splendidi panorami. Il pomeriggio decidiamo per un salto a PortoPalo di CapoPassero. Nulla di particolare da segnalare se non il bel panorama che si scorge dalla Madonnina posta sul mare e una granita al bar “La Plaza del Sol” che si vanta di essere il bar più a sud d’Italia. E via di nuovo verso l’Isola della correnti, questa volta lato opposto. Rimaniamo fino al tardo pomeriggio, sarà il nostro ultimo bagno in questo splendido mare e vogliamo fissare queste bellissime immagini nella nostra memoria. Questi luoghi, questi colori rimarranno nel nostro cuore per molti anni a venire. E un grazie allo staff del Villa Felicia, a Felicetta, Ylenia, Sebastiano, Melania, a tutti coloro che hanno reso questa vacanza indimenticabile.

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Oasi di Vendicari

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Portopalo di CapoPassero

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Ortigia

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Marzamemi by night



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