Una settimana in Turchia
L’ultimo giorno dell’anno c’era gente ovunque nessuno si curava della pioggia o del gran freddo tutti erano pronti per i gran festeggiamenti, dalle ragazze in super minigonna ai venditori ambulanti di ostriche. Noi depositiamo i nostri zaini e percorriamo la via principale Istikal giù fino al ponte di Galata dove sono concentrati numerosi ristoranti e locali e dove a mezzanotte vogliamo vedere lo spettacolo dei fuochi d’artificio che non si fanno attendere visto che arriviamo ormai verso le 23. Dopo aver mangiato qualcosa ritorniamo verso l’albergo.
La mattina alle ore 4.30 siamo già in partenza, dobbiamo dirigerci con un taxi verso l’aereoporto Sabiha Gokcen ad un’ora di strada dal centro. Da qui partono tutti i voli low cost per le differenti destinazioni turche, noi lo consigliamo per i voli interni in quanto abbiamo notato notevoli differenze di prezzo facendo la stessa tratta con la Turkish Airlines che parte dall’aereoporto Ataturk o con la Pegasus che parte dal Sabiha Gokcen. Puntualissimi dopo un’ora di volo arriviamo a Denizli e con un autobus ci dirigiamo verso le famose cascate di Pamukkaleì; attenzione qui non c’è molto da vedere infatti molti arrivavano con l’aereo della mattina e ripartono con quello della sera. Noi ci siamo fermati una notte. Oltre a questa parete di cascate stra-fotografate ovunque, molto bella da visitare e appartenente allo stesso sito archeologico, è la città di Hierapolis con il suo magnifico teatro.
La mattina successiva siamo di nuovo in aeroporto di ritorno a Istanbul, lasciamo gli zaini nel deposito bagagli e prendiamo un autobus diretto a piazza Taksim. Da qui ci dirigiamo a visitare Santa Sofia, la Moschea Blu (fate attenzione agli orari di chiusura per la preghiera altrimenti rischierete come noi di fare un’ora in più di una già lunghissima colonna d’ingresso), e la magnifica Basilica Cisterna. Verso le 19 ritorniamo in aeroporto e partiamo per Nevsehir Cappadocia… qui arrivi nel nulla e visto l’ora tarda non ci sono mezzi pubblici quindi noleggiamo una macchina (il prezzo del noleggio per 2 giorni è irrisorio).
Che dire, la Cappadocia è spettacolare. Da qualsiasi parte ti giri ci sono spettacoli mozzafiato. Nella città di Goreme si concentrano quasi tutti i camini delle fate e per gli appassionati di trekking ci sono dei sentieri molto belli. Noi ne abbiamo percorso uno di circa 3 ore nella Valle Rossa e non abbiamo incontrato anima viva. Arrampicatevi nelle stradine anche se sterrate sono quasi tutte praticabili vi porteranno ognuna a scoprire paesaggi diversi. Per chi ha tempo a disposizione dirigetevi verso le città sotterranee di Kaymakli e Derinkuyu e poi verso la valle di Ihlara. Per chi come me soffre un pò di claustrofobia non entrate nelle città sotterranee gli spazi sono veramente piccoli ti manca il fiato. Io sono riuscita a scendere solo di due piani poi ho dovuto risalire, ma vedevo anche bambini che non avevano nessun tipo di problema. Tutt’altra cosa la valle di ihlara dove puoi tranquillamente passeggiare alla ricerca delle numerose chiesette arrampicate sulle montagne.
Il 5 gennaio torniamo a Istanbul dove con più calma ci concediamo una mini-crociera sul Bosforo, secondo me non proprio entusiasmante, diciamo che è stato migliore il panino con il pesce Balik Ekmek che ti preparano su dei barconi galleggianti vicino all’imbarco molto caratteristici. Poi ci dirigiamo verso il Gran Bazar, grandissimo. Molto bella la parte dedicata alle spezie e quella con le lampade dove dopo varie contrattazioni siamo riusciti a portare a casa un lampadario tipico turco.
In conclusione, Istanbul e la Cappadocia ci sono piaciute tantissimo, i prezzi non sono alti, si mangia con pochissimo. Con i voli interni ci siamo trovati bene e la tratta da Istanbul a Denizli l’abbiamo pagata 40 euro e abbiamo impiegato un’ora… anzichè andare con gli autobus notturni che ci impiegano 10-11 ore. Avendo anche la macchina a disposizione si possono vedere posti e cittadine meno praticate dai turisti. Abbiamo corso tanto, quello sì, ma vale la pena fare questa esperienza.