Una settimana in Austria

Viaggio sorprendente… girando tra Linz, Mauthausen, Krems e Vienna
Scritto da: Nami
una settimana in austria
Partenza il: 07/08/2011
Ritorno il: 13/08/2011
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
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DOMENICA 7 agosto Partenza all’alba in macchina da Milano

Il programma prevede di arrivare a Salisburgo e fare un giro veloce della città per poi ripartire subito per Linz.

Come indicato da tutti (anche qui su Turisti per Caso) nell’ultimo autogrill sul Brennero ci fermiamo e compriamo la Vignette, ovvero il tagliandino da applicare sul vetro anteriore che consente di viaggiare sulle autostrade austriache. Costo: 7,90 euro.

Il tempo non è dei migliori, cielo grigio e pioggia ad intermittenza.

Proseguiamo per un breve tratto di autostrada tedesca e alla fine paghiamo altri 8 euro di pedaggio, ma siamo in Austria! Non è obbligatorio prendere questa autostrada, si potrebbe continuare sulle statali austriache, ma è sicuramente più veloce.

Inizia a diluviare e quasi non si vede la strada. Continua il diluvio anche quando siamo in prossimità dell’uscita per Salisburgo (in orario, circa alle 14.00) e così a malincuore decidiamo di non fermarci a visitarla e proseguiamo in direzione di Linz.

Verso le 16 siamo a Linz e cerchiamo il nostro hotel Arcotel Nike che dà direttamente sul Danubio. La spesa maggiore è il parcheggio coperto (17 euro, se potete lasciatela nei parcheggi sulla strada), perché grazie ad una offerta last minute paghiamo intorno a 70 euro e la qualità e la vista li valgono tutti. La vista dalla ns camera al 4 piano è davvero bella, nonostante il cielo ancora grigio, la pioggia che non smette e il fiume che non è molto blu.

Il tempo di sistemarci, e finalmente smette di piovere. E’ fresco e umido e attrezzati usciamo per vedere il centro di Linz, passando prima per il lungo fiume, e poi per cenare.

Il centro appare molto carino, con bar e gelaterie, e c’è un bel via vai di gente. Sarà che è domenica sera, ma non troviamo molta scelta per mangiare. Finiamo in un ristorante italiano (ripeto, solo perché è l’unico che troviamo aperto) che offre piatti interessanti a prezzi contenuti. Mangiamo qualcosa di caldo, perché fa ben fresco, ha ripreso a piovere e c’è vento e una volta finito usciamo per altri due passi e tornare in hotel. Ripercorriamo il lungo fiume, questa volta con le luci serali ed è molto suggestivo… ci sono alcuni edifici moderni che vi si affacciano e che si colorano con luci che cambiano colore ogni 5 minuti e in generale le luci della cittadina si specchiano nell’acqua regalando una bella atmosfera.

LUNEDI 8 AGOSTO

Ripartiamo in tarda mattinata alla volta di Mauthausen per la visita al campo di concentramento. Il cielo si è schiarito, ma di sole nemmeno l’ombra e nonostante una maggiore luce del giorno precedente, piove ad intermittenza anche oggi! Peccato non poter godere del sole però per lo meno è fresco. Entriamo nel paese di Mauthausen e seguiamo i cartelli che indicano per dove proseguire. Ad un certo punto la strada si fa in salita, e ci troviamo su per una via quasi irreale, costeggiata da verdi campi infiniti. Non si vede minimamente dove andrà a finire la strada ed è quasi una macabra sorpresa terminare la salita e trovarsi di fronte l’imponente fortezza di Mauthausen. Davvero un primo colpo al cuore. Parcheggiamo e andiamo a prendere i biglietti di ingresso: 2 euro a testa. Entriamo poi nella fortezza e ci aggiriamo con rispetto in quei luoghi che parlano di dolore, tristezza e male infinito.

Non avendo preso nessun tipo di guida, possiamo girare liberamente. Iniziamo salendo i gradini delle murature esterne e guardiamo il panorama dall’alto… è oggettivamente bellissimo, ma non si riesce a goderne perché non si può proprio dimenticare cosa è accaduto tra quelle mura.

Scendendo ci troviamo nella zona dove ogni stato ha fatto erigere i monumenti in memoria dei connazionali morti lì: Francia, Italia, Russia e altri. Inizia a piovere. Camminiamo e arriviamo alla discesa che porta alla “scala della morte”… e quando la scala inizia ci fermiamo per leggere sulla nostra guida portata da casa. La scala che all’inizio sembra quasi “normale” a metà si trasforma in ripidissima e con gradini larghi meno di un piede. Dall’alto della scala si vede il laghetto che una volta era la cava dove i prigionieri erano costretti a lavorare. Leggendo e guardandoci intorno ci sentiamo angosciati e tristi di quello che vediamo e per quello che immaginiamo sia successo proprio lì dove siamo noi ora.

Risaliamo e ci dirigiamo all’interno delle baracche. La prima è lavanderia, poi entriamo in una di quelle che era adibita a camerata. E’ minuscola e leggiamo che era predisposta a contenere 200 persone e invece lì dentro ci hanno dormito anche in 2000. Pazzesco!

Visitiamo poi le “docce” e i forni… Non aggiungo commenti. C’erano molti altri turisti oltre a noi, e tanti italiani. Per scelta ho deciso di non scattare foto, perché non dimenticherò mai quanto ho visto, senza bisogno di fotografie.

Terminata la visita, riprendiamo la macchina e ci dirigiamo verso Krems, una delle città più grandi della Valle del Danubio. La strada panoramica che porta a questi luoghi costeggia il Danubio ed è Patrimonio Mondiale dell’Unesco. Peccato per il tempo brutto, perché la strada costeggia una valle bellissima, con piccoli paesini arroccati sulle colline, davvero caratteristico.

All’inizio della Valle del Danubio è d’obbligo fermarsi a Melk per l’omonima Cattedrale.

L’abbazia è imponente, ci sono varie opzioni di visita. Facciamo un giro veloce dell’esterno e entriamo. Le abbazie non sono il mio forte e quindi la visita non dura molto, ma ne vale la pena.

Riprendiamo il viaggio e con molta calma raggiungiamo Krems. Scopriamo che la locanda dove abbiamo prenotato la seconda notte, non si trova in Krems città, ma in un paesino a 5 km. Così dopo aver girato un po’ a vuoto per Krems, arriviamo alla Locanda che abbiamo prenotato: Zur Weissen Rose, a Futh/Palt.

E’ una fortuna che siamo fuori da Krems perché siamo in un piccolo borgo immerso nel verde. La locanda è a gestione familiare, e si vede: i proprietari gestiscono sia la parte di alloggio che del ristorante. E’ tardo pomeriggio, il tempo di riposarci un attimo, fare una doccia e decidiamo di mangiare al ristorante della locanda, perché il paesino ci sembra proprio piccolo e non vogliamo rischiare di rimanere senza cena e la cucina casalinga ci ispira. Mangiamo dei piatti di carne tipici, squisiti e dolci locali. Tutto ottimo, non rimaniamo delusi. Sazi risaliamo in camera.

MARTEDI’ 9 AGOSTO

Finalmente sole e aria fresca che non guasta! Colazione inclusa questa volta, così scendiamo verso le 9. Non è molto varia a dire il vero: piatto di salumi e formaggi… pane burro e marmellata e da bere the o caffè. Paghiamo circa 65 euro più la cena (circa 20 euro a testa).

Andiamo a visitare un palazzo-castello che domina la vallata, che con il bel tempo regala la vista di una bella parte della Valle del Danubio.

Risaliamo nuovamente in macchina perché Vienna ci aspetta! Arriviamo nel giro di un’oretta e mezza e troviamo senza grosse difficoltà il nostro hotel: Am Konzerthaus in zona Belvedere (sfruttando delle promozioni spendiamo 85 euro a notte, e il rapporto qualità prezzo è molto favorevole). Nota importante: non parcheggiate nel parcheggio sotterraneo di fianco all’hotel, indicato dalle frecce luminose, il parking ufficiale dell’hotel è sul retro e costa un po’ meno.

L’hotel è bellissimo, abbiamo una stanza al sesto piano che affaccia su una via tranquilla ed è vicinissimo al centro.

Anche in questo caso, lasciamo giù valigie etc. e usciamo per fare un primo giro. Partiamo dal quartiere del Belvedere con una bellissima fontana spumosa, che dato il vento costante offre una gradevole doccia leggera al passaggio… dietro la fontana un imponente monumento, sembra russo, e sul fondo della piazza un monumento “temporaneo” moderno, da cui esce della musica assordante, incomprensibile e un po’ fastidiosa. Continuiamo il giro e arriviamo in una piazza che sarà una dei nostri luoghi preferiti: Karlsplatz con l’imponente basilica. La piazza è piena di gente, ci sediamo un attimo sulla fontana proprio davanti alla chiesa e poi entriamo per visitarla. Quattro euro a testa. Si può prendere un ascensore che ti porta sulla cupola, da lì si può salire ulteriormente a piedi su una scala di legno che ti porta proprio in cima alla cupola: paesaggio spettacolare!

Dopo Karlsplatz finiamo al Neumarkt, un grandissimo mercato stabile, con tantissimi locali, bancarelle e ristoranti.

Vediamo Secession (museo d’arte moderna) e poi proseguiamo andando verso il centro. In 10 minuti arriviamo ad Albertina e sostiamo su delle panchine sgranocchiando qualcosa, perché abbiamo saltato il pranzo. Si sta benissimo, il cielo è azzurro, c’è vento fresco e non una nuvola. Albertina ospita musei ma non ne siamo interessati. Scopriamo che proprio nella via di fronte c’è il famosissimo hotel Sacher con relativo Cafè, buono a sapersi, ci torneremo sicuramente!

Cammina cammina finiamo sulla via principale stra piena di negozi, e arriviamo alla cattedrale di St Stephen.

Senza accorgercene abbiamo camminato un bel po’ così accusando un po’ il colpo, facciamo marcia indietro e torniamo in hotel. Abbiamo notato che proprio in Karlsplatz c’è la fermata metro, dal giorno dopo la useremo fino a fine vacanza. Dal ns hotel per il centro e in generale per i punti di maggiore interesse, bastano solo poche fermate, che però ti fanno risparmiare molto tempo.

Sulla via del ritorno acquistiamo insalata, patatine e birre per la cena che vogliamo fare tranquilli in camera. Siamo molto stanchi, non vogliamo uscire, procederemo ad una visita intensiva il giorno dopo!

MERCOLEDI’ 10 AGOSTO

Ci svegliamo con calma non avendo la colazione inclusa, e mangiamo biscotti portati da casa e usufruiamo del bollitore in camera per fare del the. Quando usciamo c’è un bel sole e andiamo subito ad acquistare il biglietto metro valido per due giorni (10 euro l’uno).

Scendiamo per vedere il Rathaus, in stile gotico, molto bello e notiamo che c’è una festa fatta da una ventina di stand fissi, ognuno dei quali propone una diversa cucina internazionale (austriaca, spagnola, greca, giapponese, cinese, americana etc). Prendiamo nota, ci tornerà molto utile!

Proseguendo il cammino arriviamo alla Votiv Kirche, che visitiamo, e poi andiamo ancora verso il centro.

Ci godiamo le passeggiate per vie piene di palazzi in stile ottocentesco, molto suggestivi.

Verso le 15,30 torniamo in Rathaus Platz per mangiare qualcosa.

Passeggiamo per i grandi spazi dell’Hofburg e torniamo in hotel per prepararci alla serata.

Usciamo verso le 20 e andiamo direttamente in centro per vedere il tutto illuminato by night e mangiamo in un locale in una delle vie parallele a quella principale. Marco opta per un Wiener Gulasch, che apprezzerà e io per la famosa Wiener Schnitzel, enorme e buonissima! Mangiamo all’aperto, ma devo dire che fa ben fresco. Decidiamo di camminare un po’ e poi arriviamo in metro ancora in Rathaus Platz per vedere come si era nel frattempo mossa la festa. E’ mezzanotte e sembra stiano chiudendo… giusto il tempo di prendere una birra e un melange to go (una specie di caffèlatte viennese) caldo per me.

GIOVEDI’ 11 AGOSTO

Oggi sempre via metro andiamo a vedere il Danubio! E’ una giornata caldissima, anche se paragonabile alla primavera milanese. Il fiume luccica che è una meraviglia ed è proprio blu! Scopriamo con grande sorpresa che proprio che la fermata della metro dà proprio sul fiume, e sulle rive ci sono due ali di localini e ristoranti; le due rive sono collegate da un moderno ponte. Ci sono tantissimi bar, e ristoranti etnici, un po’ kitsch il tutto, ma divertente. Mangiamo un panino (pessimo) e un gelato e ce ne stiamo al sole in totale relax. Nel primo pomeriggio, riprendiamo la metro e andiamo al Prater. Anche qui grande sorpresa. La guida lo bocciava inesorabilmente e ci aspettavamo pertanto un posto vecchio, in disuso, famoso solo per la ruota simbolo, ma vecchia e magari neanche funzionante. Invece è un grandissimo luna park, coloratissimo e pienissimo di gente (complice anche la giornata di sole assoluto). Ad essere onesti la maggioranza dei giochi e degli stand (tipo “tiro alle lattine”) si rifanno agli anni 70-80, e in effetti il tutto fa un po’ “vecchio stile” però è gradevole! Ci sono anche dei giochi un po’ più recenti e più adrenalinici. La “mitica” ruota è sì vecchia, ma funzionante e ce n’è anche un’altra nuova, e più alta.

Passeggiamo e curiosiamo e dopo aver visto un ragazzino fallire clamorosamente per parecchie volte (e parecchi soldi) ad uno stand dove sperava di vincere un bel pupazzone per la sua fidanzata, decidiamo di tornare in Vienna centro.

Sono circa le 17 così passeggiamo ancora per il centro e arriviamo finalmente a vedere l’Hofburg ovvero il palazzo imperiale, molto maestoso, e poi l’imponente statua in onore dell’imperatrice Maria Teresa, con a lato due grandi palazzi sempre in stile imperiale, gemelli, che ospitano oggi dei musei. Riprendiamo poi la metro e ritorno all’hotel. Scendendo il Karlsplatz notiamo che ci sono molti giovani fermi ad un baracchino-bar che bevono, suonano, chiacchierano… siamo molto vicini ad un’università, la cosa quindi non ci meraviglia.

La sera andiamo a mangiare alla festa in Rathaus Platz e arriviamo verso le 20… Non si può camminare! Pienissima di gente! Troviamo a fatica due posti e prendiamo un aperitivo, allo stand americano: due martini rosati (molto in voga, lo bevono tutti!) e un cestino di “crazy chips”: le patatine in sacchetto, ma fatte al momento, quindi calde e croccanti!

Mangiamo e beviamo sperando che la ressa diminuisca per quando vorremo mangiare qualcosa di più sostanzioso. Il clima è molto allegro, musica, chiacchere e di fronte al Rathaus pure un maxi schermo perché è in corso anche il film festival. Effettivamente e per fortuna dopo circa un’oretta la gente diminuisce, quindi a turno per non perdere il posto andiamo a prendere da mangiare optando per due diversi stand. I prezzi? Da festa, quindi contenuti e il cibo sostanzioso e buono.

Mangiamo e rimaniamo seduti ancora un po’.

Verso le 23,15 ce ne andiamo e ritorniamo nei posti visti nel pomeriggio (Hofburg e limitrofi) per vederli “by night” e decidiamo di andare a vedere anche il parlamento: fantastico! Con una bellissima fontana di Atena davanti. Un incanto davvero!

VENERDI’ 12 AGOSTO

Oggi sarebbe il nostro ultimo giorno a Vienna, ma c’è ancora così tanto da vedere che decidiamo di prolungare di un giorno e ci accordiamo con la reception. Il programma della giornata prevede la visita allo Schonbrunn Schloss… il castello di Sissi (ma anche della giovane Maria Antonietta, futura regina di Francia). Ci arriviamo in metro e poi camminando per 10 minuti. Ci sono diverse tipologie di visita, noi optiamo per castello+labirinto+gloriette. Costo: 17,50 euro a testa. Le visite dell’interno del castello sono scaglionate e sul biglietto ti indicano a che ora toccherà a voi entrare. Mancano circa 45 minuti al nostro turno, quindi usciamo e andiamo a vedere i giardini… maestosi, da cui si intravede la sommità con la Gloriette.

Giriamo e arriviamo alla fontana di Maria Teresa… il tempo però non promette molto bene, si sta annuvolando. Giusto il tempo di rientrare ed inizia a piovigginare.

Alle 14 entriamo al castello, c’è la possibilità di prendere l’audioguida, ma noi abbiamo scaricato a casa la visita in mp3 che ascoltiamo dal cellulare con le nostre cuffie doppie. Le stanze visitabili sono solo 40. Tutte molto belle, tutte “da castello antico” con ritratti, dipinti, arazzi, lampadari etc. La visita viene un po’ rallentata da grossi gruppi di turisti con guida “umana” che bloccano il passaggio.

Terminata la visita, prendiamo una fetta di strudel e mangiamo su una panchina fuori… non piove più e fa di nuovo caldo. Saliamo poi pian pianino verso la gloriette. Il paesaggio è meraviglioso, ma devo ammettere che Versailles comunque rimane imbattuta senza ombra di dubbio.

Una volta visto tutto usciamo, riprendiamo la metro e decidiamo di andare a vedere il Belvedere che non dista molto dal nostro hotel.

E’ una meraviglia! Passando per i giardini anteriori arriviamo alla biglietteria ma dato l’orario (sono le 16,30) non ci è possibile visitare l’interno perché quella visita impiega almeno 2 ore/2 ore e mezza, ma possiamo vedere il museo che ci interessa con le opere di Klimt e i giardini posteriori. Entriamo e tra un quadro e l’altro arriviamo a “Il bacio”… bellissimo. Resto 10 minuti buoni in contemplazione sul divanetto e non me ne vorrei mai andare!

Finito il giro del museo, usciamo e ci muoviamo per il giardino. E’ enorme e l’uscita sul fondo arriva praticamente quasi alla piazza con fontana accanto al nostro hotel! Camminiamo facendo foto, tra fontane e fiori e una volta sbucati all’uscita torniamo direttamente in hotel, a piedi ovviamente.

Questa sera andremo a cenare in uno dei ristoranti in Neumarkt. Ci andremo a piedi passando ancora una volta per Karlsplatz… è l’ora dell’aperitivo e tutti sono intorno al barattino. Ci fermiamo anche noi, e beviamo seduti sui bordi della fontana e ci godiamo il tramonto. Dopodichè procediamo verso la destinazione finale. Le bancarelle sono chiuse, ma i locali sono ben pieni! Decidiamo a fatica quale scegliere e optiamo per uno viennese. Io mangio un piatto tipico a base di legumi, speck accompagnato da due specie di tortini di pane – Marco vuole assaggiare la Schnitzel. Unica pecca c’è un cameriere solo, e quindi da quando ci sediamo a quando finalmente mangiamo, passa più di un’ora! Nonostante la pioggerellina, mangiamo seduti fuori perché dentro ai locali si può fumare e in ogni caso fa troppo caldo. Per fortuna, smette subito e ci godiamo la frescura. Siamo ben pieni, ma essendo la nostra ultima sera, decidiamo di andare a mangiare la famosa e originale sacher. Per smaltire ci andiamo a piedi e ci arriviamo in circa 10 minuti. Non ci facciamo fregare ed entriamo nel Café Sacher originale… Quello ad angolo, pieno di turisti non è quello originale! Il Café Sacher è proprio accanto all’ingresso dell’omonimo hotel. Entriamo e l’atmosfera è surreale, tutto arredato con divanetti, tappezzeria, lampadari d’epoca. Ci accoglie un signore di mezza età e una ragazza dietro al banco. Dentro c’è un’altra coppia e un tavolo di turisti giapponesi – ma ben presto rimarremo noi due soli. Ordiniamo una sacher e una fetta di topfstrudel per me. Inutile dire che sono squisite! Non capiamo perché la gente non venga qui invece che mangiare “torte imitazioni”. E non pensate che costi molto dove siamo stati: 4,90 euro la fetta! Forse quello che “blocca” i turisti è che dentro al Café Sacher non vola una mosca… siamo entrati e anche gli altri che ci avevano preceduto erano in religioso silenzio. A mio parere tutti pensano che non si possa far rumore, ma invece non ci sarebbe nessun problema a parlare ad alta voce (non dico urlare, ma almeno parlare!).

Pieni del tutto usciamo e giriamo verso il centro… anche a quest’ora pieno di gente! Camminiamo un po’ e ci fermiamo su una panchina, poi riprendiamo entrando ed uscendo dai negozi di souvenirs.

SABATO 13 AGOSTO

E’ l’ultimo giorno delle nostre vacanze austriache, con malinconia ci prepariamo e partiamo per la volta di Milano: guidiamo con calma, fermandoci tre volte e mettendoci una decina di ore.

Che dire alla fine? Cerchiamo di fare un piccolo riepilogo

Punti positivi: – Valle del Danubio – Chiese e cattedrali di Vienna – Il Rathaus di Vienna – L’atmosfera delle vie Viennesi – La Sacher

Attenzione: – Le strade austriache sono tappezzate di autovelox – Parcheggi molto costosi – Il centro delle città turistiche sono sicuri anche a tarda sera, ma le periferie non sono molto sicure, accertatevi di dove andate prima di muovervi.



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