Una settimana alternativa in Costa del Sol
Premesse
Coppia di 35enni senza figli al seguito.
Indice dei contenuti
Lei: adora spiaggia-mare-sole-relax-shopping.
Lui (io): adora le bellezze artistiche e naturali.
Compromesso: vacanza in Costa del Sol, con spiagge e mare… ma anche belle città da visitare e attività interessanti da svolgere (spoiler: rafting, canyoning…).
Durata della vacanza: 8 notti, 9 giorni.
Costo totale omnicomprensivo: circa 3000 € (1500 € a testa).
Venerdì 3 luglio
Partenza da Bologna con volo Ryanair alle 10.50, arrivo in orario a Malaga alle 12.40 (260 € di biglietto per 2 persone, compreso 2 bagagli in stiva).
Ritiro auto a noleggio preventivamente prenotata con Hertz (Seat Leon diesel – 310 € per 8 giorni + 180 € per assicurazione completa + 68 € di gasolio).
Arrivo a Benalmadena alle 14.00 (Hotel Best Siroco – 600 € per 6 giorni in regime B&B). Spendo due parole: scelgo sempre gli hotel basandomi sul fatto che abbiano il wi-fi e il parcheggio interno. Prenoto questo hotel perché così annunciava. Invece: parcheggio solo virtuale (estremamente sottodimensionato rispetto al numero di camere, quindi perennemente pieno e non prenotabile), wi-fi talmente lento da essere inutilizzabile. Parcheggiamo in un parcheggio esterno (sono tutti molto costosi), comunque per il momento va bene così. Fame: pranzo veloce al Puerto Marina, zona carina di Benalmadena (scoprirò poi: UNICA zona carina di Benalmadena) al Ristorante Portobello. Ci siamo accorti che era un ristorante italiano solo dopo esserci già seduti. Prendiamo 2 insalatone e 2 birre, spendendo circa 20 €. Doccia, riposino e poi partenza per Marbella: parcheggio in Avenida del Mar, giro sul lungomare (molto bello) e nel centro storico (Plaza de Naranjas STU_PEN_DA). Riprendiamo l’auto e facciamo pochi Km verso ovest per raggiungere il ristorante che avevo prenotato: Bibo Dani Garcia. Si trova all’interno del Puente Romano Beach Resort, uno stabilimento costruito attorno ad un antico ponte romano del II secolo. Atmosfera bellissima. Tutto attorno a noi gente ricchissima che sorseggia champagne. Giovialità. Noi ceniamo bene, benissimo anzi: 135 € in 2 per 2 portate a testa di pesce freschissimo (la miglior tartare di tonno della mia vita), acqua, vino e un dessert. Sono le 23.00 e si torna in hotel. Troviamo parcheggio sul lungomare: non si paga fino alle 9.00 del mattino.
Sabato 4 luglio
L’anno scorso eravamo stati a Ronda e per ragioni di tempo non eravamo riusciti a visitare il vicino paese di Setenil de las Bodegas, così ho rimandato. Ebbene ecco il momento: ad un’ora di auto da Benalmadena raggiungiamo questo particolarissimo pueblo: le case sono incastonate nella montagna. Alcune foto, un breve giretto (è un paese molto piccolo), poi ripartiamo. Un consiglio: le strade sono molto strette e se avete un’auto grande farete fatica a passare! Sulla strada per Estepona facciamo una deviazione per visitare Juzcar: un pueblo blanco che a causa di una operazione promozionale è divenuto un pueblo azul. Ora è divenuto il paese dei Puffi. A posteriori, forse, non vale la pena fare una deviazione per visitarlo. Dopo un’ora di strade di montagna arriviamo finalmente al mare. Estepona è una cittadina molto carina. Stiamo in spiaggia e pranziamo al Chiringuito Bahia Beach: 2 insalate, gamberi pil-pil, sardine, acqua, 2 birre, 40 €. Giudizio: insufficiente… ho aspettato le sardine più di un’ora perché si erano persi l’ordinazione. Torniamo in hotel (solita difficoltà nel parcheggio) e ci prepariamo per la cena: stasera si va al Porto di Malaga in un ristorante stellato: José Carlos Garcia. Parcheggiamo al Parking Cervantes, vicino alla Plaza de Toros. Facciamo una passeggiata sul bellissimo Passeo de la Farola e ci accomodiamo al ristorante: ambiente molto raffinato, cucina a vista, personale poliglotta. Prendiamo 2 menu degustazione Soft di 5 portate, acqua, 2 bicchieri di vino e 2 bicchieri di vino da dessert, tutto a 160 €. Forse un po’ tanto rispetto alla quantità, perché mi rimane un po’ di fame, però esperienza sensoriale ottima. Riprendiamo l’auto e in mezzora siamo nuovamente in hotel.
Domenica 5 luglio
Da bravi turisti decidiamo di visitare Malaga a bordo del bus turistico. Lasciamo l’auto al parcheggio Salitre e raggiungiamo a piedi la vicina la fermata della stazione dei treni del Bus City Sightseeing: 18 € a testa per la corsa semplice, senza l’aggiunta di tour a piedi o agevolazioni per musei. Visitiamo il Castillo de Gibralfaro, l’Alcazaba, la Cattedrale e le vie del centro. Molto carino, tanto verde ovunque, sembra ben vivibile nonostante i 600.000 abitanti. Mangiamo un paio di tapas da Lepanto a 13 € e pranziamo giapponese da Okami (acqua, 2 birre, sushi misto – 28 €). Poi andiamo alla Playa de la Malagueta, l’equivalente di Barceloneta per Barcelona. Stiamo un po’ ma è troppo caldo. Torniamo all’auto e quindi all’hotel. Per la cena ci fidiamo di Tripadvisor e ci rechiamo in un locale di Benalmadena: Erase una Vez. Ottimo affare: patatas bravas, paella, acqua, sangria, birra, cocktail americano, tutto 40 €. Tutto buonissimo e padrone di casa italiano molto accogliente. Ci torneremo. Ma intanto andiamo a letto che il giorno dopo c’è da sudare.
Lunedì 6 luglio
Sveglia alle 8.00. Ritrovo a El Tejar (paesino sperduto a un’ora di auto dall’hotel) per le ore 10.00, ma siamo là 20 minuti in anticipo, così ci prendiamo un caffè che sembra un cappuccino all’hostal Carmona. Abbiamo prenotato un’escursione di rafting con l’agenzia SaltaRìos (tramo Palenciana-Benamejì, difficoltà medio-bassa perché siamo principianti – 78 € in 2). Esperienza molto molto bella ed emozionante. I ragazzi sono validissimi e ci sentiamo sicuri e in ottime mani. Divertimento vero! L’attività termina alle 14.00 e veniamo riaccompagnati al pick up point. Torniamo a Benalmadena per la doccia. Pranziamo al Puerto Marina in una specie di ristorante tex-mex (Marina Grill Bar) che ha poco di tex e quasi niente di mex. Qui 2 birre, piatto tex-mex, marina salad e quesadillas, 45 €). Ovviamente non un granchè e soprattiutto prezzi gonfiatissimi. In serata andiamo al tanto sponsorizzato Tivoli World: parco divertimento come Gardaland, ma molto più piccolo (entrata 8 € a testa + parcheggio 1 € + braccialetto supertivolino 15 € a testa per accedere alle giostre). Restiamo 2 ore. Soldi e tempo che avremmo dovuto spendere meglio, magari andando al Mariposario o al Teleferico. Il parco è veramente inadeguato, con alcune aeree in stato di abbandono, attrazioni chiuse come anche molti punti ristoro; poca gente in giro, solo alcuni bambini sembrano divertirsi. Mi pareva di stare in un film di Lynch. Con un po’ di amaro in bocca torniamo mestamente in hotel, domani sarà un altro giorno. Eccome.
Martedì 7 luglio
Di nuovo partenza di buonora per arrivare a Otivar (90 minuti di auto da Benalmadena) per le 10.00. Il programma prevede un’altra escursione, questa volta di canyoning (barranquismo come si dice qui), sempre organizzata con SaltaRìos (90 € per 2 persone), che si conferma essere una compagnia seria e ben organizzata. Il ritrovo è al ristorante El Capricho. Questa volta non c’è tempo per un caffè-cappuccino e non ne facciamo un dramma. Accompagnati da due guide formidabili (umanamente e professionalmente) passiamo le 5 ore più incredibili della nostra vita: guadiamo torrenti, scendiamo cascate con delle funi e saltiamo da rocce a 7 metri di altezza in lagune mozzafiato… se non avessi fatto il video non crederei fosse tutto successo davvero. Stanchissimi ma felici veniamo ricondotti all’auto e ci lanciamo in discesa verso la vicina località marittima di Almunecar. Pranzo sul lungomare (Lute y Jesus: 2 birre, 2 acque, 1 insalata di baccalà, 1 tonno affumicato, 1 sarago alla griglia, 1 dolce, tutto molto buono – 50 € in 2 meritatissimi). Poi relax nella spiaggia di fronte fino a sera, anche perché le gambe fanno male. Durante il viaggio di ritorno faccio 50 € di rifornimento al mezzo. Ci sta. Dopo la doccia ci sta anche un gelato, ma quando arriviamo al New Alaska a Benalmadena finisce, non so come, che ordiniamo 2 hamburger e 2 sangrie. 16 €. Quella sera dormiamo di brutto.
Mercoledì 8 luglio
Dovevamo andare al Caminito del Rey, ma anche cercando di prenotare 2 mesi prima, era già tutto esaurito fino alla fine della stagione, per cui ripieghiamo in una più tranquilla gita a Nerja. Un’ora scarsa di auto e le indicazioni stradali ci conducono dritto dritto alle Cuevas. 1 € di parcheggio e 9 € a testa l’ingresso senza audioguida. Molto belle, anche se non affascinanti come quelle di Val d’Uixo. Successivamente raggiungiamo il Balcone d’Europa, parcheggiando poco lontano nel parcheggio sotterraneo. Veduta fantastica! Anche la cittadina è abbastanza carina, molto molto turistica, ma anche caratteristica. Ci mangiamo un boccone al Merendon (1 calzone, 2 pezzi di pizza, acqua, 10 € in tutto), poi vorremmo andare in spiaggia, ma abbiamo talmente male a tutti i muscoli del corpo che decidiamo di tornare in hotel a riposarci. Una volta recuperato ci viene fame, così decidiamo di tornare da Erase una Vez (patatas bravas, tonno di Almadraba, linguine al salmone, acqua, sangria, 40€). Questa è l’ultima sera a Benalmadena, domani si cambia aria. Salutiamo il nostro amico ristoratore italiano e prendiamo sonno molto velocemente.
Giovedì 9 luglio
Partenza verso le 9.30 per il deserto di Tabernas. Visitiamo il villaggio Fort Bravo (20 € a testa l’entrata). Paesaggi stupendi ci circondano a perdita d’occhio. Il villaggio è il set di alcuni film western di Sergio Leone, oggi adibito a parco tematico. Il bambino nascosto in ogni uomo rivive. Spettacolo alle 14.00 con stuntman davvero bravi e simpatici. 10 € al saloon per un boccone fresco, poi si riparte. È tardo pomeriggio quando arriviamo all’Hotel NH Cartagena (200 € per 2 notti, senza pasti + 16 € al giorno per parcheggio). A dire il vero non è facile trovarlo, forse qualche indicazione in più non sarebbe guastata. La posizione dell’hotel è eccellente perchè centralissima, ma rimane un po’ nascosto alla vista giungendo in auto. Una volta sistemati in camera (molto accoglienti e moderne, insomma… è un NH per diana!) abbiamo molta fame e usciamo per procacciarci il cibo, sapendo che si tratta di una missione non semplice in quanto sono solo le 20.00 e il gran caldo la fa ancora da padrona da queste parti, agendo da deterrente per uscire. Jie-Ichiban. Pare sia questo l’unico ristorante già aperto e operativo. Mangiamo come iene (una barca grande di sushi-sashimi, udon ai frutti di mare, nigiri, acqua, tutto per 60 €) e andiamo a digerire con calma a letto. A fare un giro in città ci pensiamo domani.
Venerdì 10 luglio: Ultimo giorno di vacanza
Ce la prendiamo con calma. Ci alziamo tardi, facciamo colazione alla Pasteleria Cornelio Garcia in pieno centro (2 cappuccini – non 2 caffè, abbiamo ordinato proprio direttamente cappuccini – 3 paste e un succo d’arancia, 15 €). Diamo un’occhiata al teatro romano, ma senza entrare nel Museo, non vogliamo esagerare con la cultura, lo vediamo dall’alto, salendo verso il Castillo de la Concepcion. Giunti lassù restiamo un’oretta a contemplare il paesaggio. Anche se è una scusa perché siamo corti di fiato, il paesaggio è davvero incantevole. Poi ci spostiamo: a mezzora di macchina c’è Cabo de Palos. Faro e spiagge rocciose, belle foto. Il piccolo centro abitato è costituito da 3 vie piene di ristoranti. Noi optiamo per La Tana (2 acque, piatto di molluschi, coda di rospo, 60 €) e non ne siamo molto contenti. Ci spostiamo a La Manga. Facciamo il bagno nel Mar Menor, che è caldissimo. Capiamo che il posto dove siamo è eccezionale per chi vuole solo una vacanza casa-spiaggia senza nessun altro tipo di distrazione. Non fa per me, ma un pomeriggio così è un modo bellissimo per terminare la nostra vacanza. Sul finire del giorno rientriamo a Cartagena e mangiamo un po’ di tapas in centro (Maricastana: sangria, birra e 4 tapas – 15 €) e per finire due coppe gelato al Reina Sofia (10 €).
Sabato 11 luglio
Ora non resta altro che tornare a casa. Si parte alle 8.30 da Cartagena per Alicante. Riconsegna dell’auto in aeroporto e volo Ryanair alle 12.55 con arrivo a Bologna abbastanza puntuale alle 15.00 (160 € per 2, compreso 2 bagagli in stiva).
Conclusioni
La mia ottava volta in Spagna si conclude globalmente con soddisfazione, anche se non posso fare a meno di puntualizzare alcune cose:
– Benalmadena: bocciata (sporca, troppo caotica nei week-end, attrattive inadeguate)
– Malaga: molto meglio di quanto mi aspettassi
– Cartagena: carina, ma da spenderci al massimo 2 giorni
– Rimpianto: non essere riusciti a fare il caminito del rey (valido come scusa per tornare)
– Consiglio personale: rafting bellissimo e canyoning ancora di più! Da provare assolutamente!