Una settimana all’isola di Mafia

Ciao a tutti, l’anno scorso io e il mio fidanzato Pino siamo andati in vacanza una settimana in giugno all’isola di Mafia, sotto Zanzibar, e abbiamo vissuto un’esperienza indimenticabile che vorrei condividere con voi. Organizzazione del viaggio spettacolare, tutta fatta da me tramite Internet e e-mail. Era la prima volta che prenotavo...
Scritto da: alefarfalla
una settimana all'isola di mafia
Partenza il: 07/06/2004
Ritorno il: 14/06/2004
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
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Ciao a tutti, l’anno scorso io e il mio fidanzato Pino siamo andati in vacanza una settimana in giugno all’isola di Mafia, sotto Zanzibar, e abbiamo vissuto un’esperienza indimenticabile che vorrei condividere con voi. Organizzazione del viaggio spettacolare, tutta fatta da me tramite Internet e e-mail. Era la prima volta che prenotavo tutto online ed ero un po’ timorosa, avevo paura di beccarmi qualche fregatura, e invece è stata una vacanza perfetta. Ho contattato tramite e-mail il kinasi lodge dell’isola di Mafia, era da tempo che sognavo di andarci ma pensavo che fosse troppo costoso, mentre andando in giugno sono riuscita a sfruttare un’offerta di Swiss Air su un volo per Dar Es Salaam che mi ha fatto risparmiare un bel po’. Per il resto ha pensato a tutto Peter del Kinasi lodge: ha chiesto a un suo contatto di Dar Es Salaam di andarmi a prendere in aeroporto, mi hanno accompagnata in albergo e la mattina mi hanno riaccompagnata al vecchio aeroporto di Dar Es Salaam, per poi farmi salire sull’aereo più piccolo che avessi mai visto… Ero terrorizzata! All’andata il minivolo è andato anche bene, ma al ritorno mi hanno fatta sedere al posto del co-pilota (!!) e dietro di me c’era il mio spaventatissimo fidanzato accanto alla mami africana con un numero incalcolabile di bambini… L’aereo era talmente pieno che non so per quale miracolo non sia precipitato, però siamo arrivati sani e salvi all’aeroporto (una pista in terra battuta) dell’isola di Mafia. Mafia è un’isoletta idilliaca assolutamente incontaminata e ignara del turismo di massa; gli abitanti dell’isola sono carinissimi, sempre pronti a sorriderti e a salutarti. A differenza della costa del Kenya, dove oramai la gente è abituata alle orde di turisti che distribuiscono soldi e caramelle, lì i turisti sono pochi e la gente spesso ti si avvicina per curiosità e sta ferma a scrutarti… Sono veramente cordiali, un bambino mi ha persino offerto le caramelle! E io che ero partita con chili e chili di caramelle da distribuire ai bambini e che alla fine mi sono tenuta per me! Il Kinasi lodge è una favola, io ho pure avuto la fortuna di beccarmi la suite a due piani al prezzo di una normale doppia, avevo una biblioteca privata e un bagno grande quanto il mio appartamento a Milano! Lì non c’è l’aria condizionata perché di sera soffia sempre un venticello fresco veramente piacevole, io spesso avevo addirittura freddo… La principale attività a cui ci siamo dedicati sono state le immersioni: lì ho iniziato ad immergermi e mi sono innamorata della subacquea; oltre a una barriera corallina ancora intatta abbiamo visto praticamente gli stessi pesci che si vedono a sharm ma in formato xxl. Le immersioni erano splendide, e ci è piaciuta molto anche la gita all’isola di Chole, un’isoletta sperduta senza corrente elettrica dove la gente vive ancora in base alla luce del sole! Un’altra gita che nella sua semplicità ci è piaciuta molto è stata la gita in bicicletta a Kilindoni. È stata una vera sfacchinata, chilometri e chilometri sotto il cocente sole africano a pedalare sulla sabbia… A metà strada ero tentata di abbandonare, se non fosse che il pensiero di rimanere di notte in mezzo al nulla in potenziale balia delle zanzare malarifiche mi ha fatto pedalare in tutta fretta! Ero veramente esausta, a metà strada mentre cercavo di superare un gruppetto di ragazzini appiedati sono caduta dalla bicicletta e ho suscitato l’ilarità dei ragazzini che mi hanno inseguita ridendo per un quarto d’ora abbondante… Però ho anche avuto il tempo di fermarmi per strada a chiacchierare con la gente che se ne andava in giro per l’isola. A raccontarlo può sembrare banale, ma non finisco mai di stupirmi a vedere quanto sono felici e sorridenti persone che vivono in una capanna senza corrente o acqua potabile.

Insomma, la vacanza a Mafia ha lasciato un ricordo indelebile in me, la rifarei mille volte! L’unico lato negativo è che, visto l’isolamento del luogo, non c’è copertura telefonica e il telefono cellulare non prende! Era una possibilità che non avevo considerato, e i miei genitori stavano per assumere un investigatore privato per cercarmi! Per il resto è stato tutto perfetto; sicuramente per i sub è un posto idilliaco, mentre per chi non pratica sport acquatici forse non è il massimo: il problema delle maree fa sì che la spiaggia non sia bellissima e la costa è circondata da mangrovie, e oltre al mare non c’è molto da fare… Però se siete amanti del mare Mafia è il posto che fa per voi! Alessandra



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