Una settimana al Jacaranda tra alti e bassi
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Come da sempre facciamo, proviamo a fornire un contributo a tutti coloro che intendono recarsi in zone che abbiamo appena visitato. Generalmente privilegiamo le vacanze fai da te, ma questa volta ci siamo appoggiati ad un’agenzia viaggi che ci ha fornito il classico pacchetto all-inclusive in un villaggio a gestione completamente italiana: il Jacaranda. Non tutto è andato per il verso giusto ma nel complesso non possiamo lamentarci dell’esperienza vissuta anche se alcune cose andrebbero effettivamente riviste… Ma andiamo nel dettaglio. PERIODO Abbiamo soggiornato al Jacaranda dal 13 al 20 marzo, in una camera doppia con letto matrimoniale, in trattamento all-inclusive soft (super alcolici non compresi, birra e vino compresi solo ai pasti), per un totale di 1250 euro a testa (tasse e adeguamento carburante inclusi). VILLAGGIO Il villaggio non è di recente costruzione ma la struttura è comunque curata e ben tenuta. Di fronte alla reception ci sono la sala TV (le stanze sono prive di televisione), un’area internet completamente gratuita e quasi sempre libera e una boutique. Il ristorante si trova vicino alla spiaggia (splendida la vista mare dai tavoli più vicini alle finestre) accanto ad una delle 3 piscine presenti nel resort. La nostra stanza era molto spartana e il bagno abbastanza scadente con muratura vecchia e acqua che puzzava di uovo marcio, pulizia e rifacimento letto pero’ ineccepibili. La questione stanza e’ peraltro un fattore puramente soggettivo perchè la nostra era una delle più vecchie e ubicata nella parte interna del villaggio; quelle vista mare a detta di molti erano invece nuove e molto belle. Il condizionatore faceva un po’ le bizze, ma fortunatamente con la pala si riusciva comunque a dormire bene. La spiaggia è ben attrezzata con lettini e ombrelloni. L’unica seccatura è che i teli mare che forniva la direzione prevedevano un deposito cauzionale di 30 euro, restituibile al momento della consegna degli stessi a fine pernottamento. E se te li fregassero? Affari tuoi! Idem dicasi per fon o riduttori di corrente ove veniva richiesta sempre una caparra variabile dai 5 ai 15 euro La cassetta di sicurezza costa 20 euro, per cui noi abbiamo lasciato gli oggetti di valore dentro la valigia sigillata con lucchetto. CUCINA La cucina e’ eccezionale: pasta, pesce e carne sono sempre molto buone e accompagnate da una notevole varietà di verdure e frutta. Anche pane, focacce e pizzette avevano il loro perché. Non siamo molto amanti dei dolci ma bisogna ammettere che anche quelli erano ottimi. Le bibite e la birra sempre fresche, l’acqua sovente calda. L’all-inclusive dei bar di piscina e spiaggia appena sufficienti perchè le bevande disponibili (poche) erano quasi sempre calde e ad esaurimento, mentre di commestibile c’era solo il cocco. D’accordo che è un all-inclusive soft ma diamine almeno due patatine o qualche nocciolina non sarebbero state male… PERSONALE Il personale di colore (camerieri, room boys, giardinieri, bagnini,ecc) sono sempre molto cortesi e gentili (a parte un paio di donne alla reception), mentre sia le 2 ragazze “bianche” della direzione che lo chef sono sempre con il muso lungo, puzza sotto il naso e il saluto non sanno neppure cosa sia. Gli animatori e’ come se non ci fossero perchè mangiano al tavolo quasi esclusivamente con donne single (mica scemi…) e le attività che propongono sono impalpabili. Peraltro meglio così perchè personalmente l’animazione meno c’e’ e meglio si sta. MARE Il mare a mio parere regala sensazioni uniche ma e’ anche vero che non centra nulla con quello dei Caraibi o delle Maldive. La mattina si ritira per centinaia di metri formando piscinette naturali e lingue di sabbia da togliere il fiato; potrete effettuare lunghe passeggiate (occhio al sole che miete vittime!) scorgendo granchi, paguri, piccoli pesciolini, stelle marine di vario tipo e se siete fortunati il famoso pesce palla. Il pomeriggio “ritorna” portando con se alghe e ahimè talvolta schiuma. Vi assicuro che il pomeriggio solo pochi entrano in acqua perchè è sporca e soprattutto troppo calda: sembra veramente di fare il bagno a casa propria. Noi adoriamo il mare e ci immergevamo comunque ma eravamo effettivamente una rarità. In sostanza, se volete un mare cristallino dove nuotare e fare snorkeling non pensate di trovarlo in Kenya. Questo è un mare del tutto particolare che va apprezzato più per i colori e i giochi delle maree che per la fauna che lo popola. Se poi decidete di fare immersioni è un altro discorso, ma a pochi metri dalla riva l’uso di maschera e pinne è del tutto inutile. ESCURSIONI Capitolo escursioni. Sia il villaggio che i beach boys sulla spiaggia vi proporranno il canonico pacchetto: safari nella savana 2gg + laguna blu (mangrovie) o safari blu (Sardegna 2) + giro a Malindi. Noi lo abbiamo pagato 210 euro a testa acquistandolo dai ragazzi sulla spiaggia ma se saprete contrattare con più insistenza di quanto abbiamo fatto noi arriverete fino a 190-200 euro. Chi si e’ affidato al villaggio ha invece pagato dai 245 euro in su. Che dire delle escursioni? Stra consigliamo il safari nella savana per ovvie ragioni (il trattamento peraltro e’ stato ineccepibile) mentre sconsigliamo la seconda parte del pacchetto, ossia la gitarella in barca con giro finale a Malindi. Per diversi motivi: lo snorkeling e’ deludente perchè si va assieme ad altre 7-8 barche nello stesso punto e ci si immerge in 60 persone in 200mq, immaginate quanti pesci potrete vedere…poi vi portano a mangiare su un isolotto ricco di mangrovie tutti assieme, sotto un capannone fatiscente e vi serviranno pesce appena cucinato e frutta fresca (ottima qualità, non c’è che dire). Peccato che sembra di essere alla mensa aziendale con ogni beach boy che cerca di agevolare i suoi clienti, un gran schiamazzare e i locali che proveranno a vendervi di tutto mentre siete lì che mangiate. Vi promettono che si vedranno delfini durante il tragitto in barca ma se riuscite a scorgerli da 100 metri di distanza e’ un miracolo. Ripeto un’escursione sprecata, turistica e a prova di fregatura. Meglio comprare solo il safari nella savana dove incontrerete numerosi animali che fino ieri avete visto magari solo nelle gabbie degli zoo e lasciar perdere Laguna Blu/Safari Blu e Malindi. Fatevi invece accompagnare in qualche villaggio povero e regalate ai bambini pennarelli, matite e biscotti e alle madri la farina che potrete comprare nei mercatini adiacenti. Questo rimarrà probabilmente il ricordo più bello di tutta la vacanza. Anzi, se a casa avete indumenti vecchi che non usate portateli con voi così potrete regalare un sorriso in più a gente che non ha veramente nulla. BEACH BOYS I beach boys sono un aspetto predominante del pernottamento e dal quale non potrete prescindere. Scordatevi passeggiate romantiche da soli mano nella mano perchè ogni due per tre verrete affiancati da uno di loro che vi vorrà accompagnare sulla barriera o vendere qualcosa o semplicemente mendicherà soldi o vestiti. All’inizio pensavamo che il “giochetto” durasse solo fino al momento in cui non si acquistassero souvenir o escursioni e invece ci sbagliavamo di grosso perchè loro sono tanti ed effettivamente non sanno che voi avete già fatto le vostre spese da qualcun altro. Perciò si verrà a creare il paradosso che qualcuno imparerà il vostro nome e vi saluterà cordialmente lungo la spiaggia non chiedendovi più nulla, mentre tutti gli altri continueranno a batter cassa. Un vero peccato perchè se dovessi sconsigliare a qualcuno questo posto lo farei solo per loro e per le lunghe file in entrata e uscita alla dogana aeroportuale. Sono stato in tutti i continenti del mondo e in paesi altrettanto poveri, ma una lentezza nelle pratiche dei visti come a Mombasa non l’ho vista da nessun altra parte ed e’ scandaloso come bastino 5 euro sventolati davanti per corrompere gli ufficiali e scavallare le code. Uno schifo! CONSIGLI PRATICI Non fate inutili vaccini e non assumete farmaci da effetti collaterali fastidiosi come il Lariam, se decidete di trascorrere la vostra vacanza prevalentemente sulla costa. La malaria esiste ma è in diminuzione ed è presente soprattutto nell’entroterra keniota. In tutta la settimana che siamo stati là ci hanno punto solo 2 zanzare e vi garantisco che ho spruzzato più Autan a Milano l’estate scorsa. Affidatevi senza problemi ai beach boys per le escursioni perché hanno prezzi più concorrenziali del villaggio e vi portano negli stessi posti. Questa gente non può permettersi di trattare male il turista perché altrimenti il giorno dopo non mangia per cui curano tutto nei dettagli. Ovviamente non sono tutti uguali: c’è chi parla meglio l’italiano di altri, così come c’è chi instaura un rapporto più amichevole rispetto a chi vi vede solo come una fonte di lucro. A tal riguardo vi possiamo consigliare FURIA, JOSEPH E MIELE con cui ci siamo trovati molto bene, viceversa sconsigliamo CRISTIANO perché una volta strettagli la mano e accordati sul prezzo non lo vedrete più neppure durante le escursioni perché vi affiderà a qualcuno dei suoi scagnozzi. Le passeggiate con la bassa marea verso la barriera corallina è bello farle da soli, ma il primo giorno sarete troppo bianchi e ancora poco sgamati per riuscire a seminare i vari beach boys che tenteranno in tutti i modi di farvi da Cicerone lungo il tragitto. Noi presi dallo sfinimento siamo andati con VASCO ROSSI, VINCENZO E SAMUEL ETOO. Sono 3 ragazzi che inizialmente vi faranno ridere e divertire ma che successivamente vi accorgerete essere troppo invadenti e pretenziosi: vi attenderanno tutte le volte in spiaggia per cercare di vendervi braccialetti o cd che voi neppure gli avete commissionato e chiederanno insistentemente di fargli pubblicità su internet e di avere indumenti in regalo. Uno può essere povero e bisognoso ma questa forma di elemosina dopo un po’ diventa stancante soprattutto se già ti sono stati dati dei soldi. E notate bene che per loro 5 euro sono veramente tanti, se considerate che chi lavora nel villaggio guadagna 2 euro al giorno. Di conseguenza vi suggeriamo di rivolgervi a qualcun altro che non siano loro 3 per la passeggiata con la bassa marea. Per i souvenir comprate tranquillamente nelle capannine accanto al villaggio, troverete l’imbarazzo della scelta. L’importante e’ contrattare su tutto e con tutti, calcolando che loro partono sempre sparando cifre alte e che spesso potete quasi dimezzare le loro richieste iniziali. CONCLUSIONI Concludendo, se amate l’Africa e se volete toccar con mano questa difficile realtà andate in Kenya però, oltre a vestiti da indossare e oggetti da regalare, mettete in valigia anche una buona dose di pazienza per beach boys e accattonaggio. Per ulteriori info: mf1979@hotmail.it Mirko e Mar
rivere.