Una settimana ad Hammamet

La mia dolce meta', io e le nostre rispettive socere.... Siamo partiti da Milano Malpensa l'11 settembre con un volo Tunisair. L'aereo era un po' datato infatti c'erano sedili riparati con il nastro adesivo. Dopo 2 ore circa atterriamo a Monastir e prendiamo il pullman che ci portera' ad Hammamet Yasmine. Un altra ora di viaggio e finalmente...
Scritto da: Gianca & Memi
una settimana ad hammamet
Partenza il: 11/09/2006
Ritorno il: 18/09/2006
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 2000 €
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La mia dolce meta’, io e le nostre rispettive socere… Siamo partiti da Milano Malpensa l’11 settembre con un volo Tunisair. L’aereo era un po’ datato infatti c’erano sedili riparati con il nastro adesivo.

Dopo 2 ore circa atterriamo a Monastir e prendiamo il pullman che ci portera’ ad Hammamet Yasmine. Un altra ora di viaggio e finalmente arriviamo all’ hotel Averroes della catena Iberostar.

L’hotel e’ veramente bello, stanze spaziose e pulite, personale gentilissimo, una buona cucina internazionale e, cigliegina sulla torta, la pasta a richiesta: si scelgono gli ingredienti per il condimento che il cuoco vi preparera’ al momento. La spiaggia non e’ ai livelli delle spiaggie caraibiche, assomiglia piu’ a quella di Rimini o Riccione. Comunque e’ molto grande, non sovraffollata ed abbastanza pulita. La stessa cosa non si puo’ dire per le spiaggie ubicate davanti agli alberghi a nord dell’Averroes fino al porticciolo di Hammamet Yasmine: erano sicuramente piu’ piccole e sporche.

Per quanto riguarda il mare, sembra pulito sebbene durante la nostra settimana di permanenza, alcuni giorni di brutto tempo e mare agitato abbiano smosso la sabbia intorpidendo un po’ l’acqua.

Sull’animazione non c’e’ molto da dire… Organizzavano le solite partitelle ed i soliti spettacoli serali (dopo aver visto l’animazione del Viva Dominicus e’ molto difficile giudicare positivamente qualsiasi altro gruppo di animatori). Capitolo escursioni: l’assistente Teorema proponeva diverse escursioni tra le quali il tour nel deserto di 2 o 3 giorni. Sicuramente interessante a giudicare dalle impressioni lette nei vari forum, pero’ ci spiaceva utilizzare 3 giorni sui 7 del soggiorno per una simile sfacchinata considerando che lo scopo dichiarato della vacanza era di riposarci (sopratutto le suocere) . Abbiamo quindi optato per il classicissimo tour di una giornata ” Tunisi Medina – Tunisi Museo del Bardo – Cartagine – Sidi Bou Said” per la modica cifra di 63 – 64 dinari a testa.

La medina di Tunisi e’ affascinante, un dedalo di viuzze, gallerie e botteghe piene di suoni e odori difficili da descrivere. Il museo del Bardo e’ molto interessante, pieno di mosaici ben conservati risalenti all’epoca di dominazione romana.

Della prima Cartagine rimane ben poco, quello che invece viene mostrato fa parte della citta’ rifondata da Giulio Cesare sulle rovine della Cartagine punica. In particolare le rovine delle terme di Antonino.

Il paesino di Sidi Bou Said e’ veramente pittoresco, sono tutte case dipinte di bianco con porte e finestre blu, abbarbiccate sulla scogliera.

Si potrebbero fare delle foto stupende se non ci fossero centinaia di altri turisti che cercano di fare altrettanto.

Tutto sommato e’ stata una bella escursione sopratutto per le suocere che non avevano mai provato l’esperienza della medina e del mercanteggiare. Unico neo dell’escursione e’ che si tratta di… Un escursione. Si arriva all’orario in cui arrivano tutti gli altri turisti e si visitano i posti ed i negozi e nella stessa sequenza delle altre comitive organizzate. Piccola consolazione: la nostra pullmanata non seguiva bandierine colorate e non avevamo l’etichetta sulla maglietta per riconoscerci. Non lo avremmo sopportato.

Un’altra escursione proposta per 16 dinari, dalla simpatica ragazza della Teorema era il mercato di Nabeul. Cittadina a circa 18 km da Hammamet famosa appunto per il mercato del venerdi’ e per la produzione di ceramiche. Noi invece alle 8 del mattino di venerdi’ abbiamo preso il primo taxi che si trovava a passare davanti all’albergo. Per 15 dinari ci ha portato tutti e 4 davanti all’ingresso del mercato di Nabeul. Dalle 8.30 alle 10.00 abbiamo girato per le bancarelle, circondati quasi esclusivamente dalla gente del posto e da pochissimi altri occidentali. Le suocere hanno fatto incetta di souvenir spuntando dei buoni prezzi.

Alle 10.00 invece sono arrivate le pullmanate di turisti. Non ci si poteva piu’ muovere.

Prima di fare ritorno all’albergo, seguendo le indicazioni della Lonely planet ci siamo fermati all’emporio Socopa in av. Habib Thameur dove abbiamo comprato un piatto decorato ed una bella sheesha. Consiglio vivamente la visita a questo negozio perche’ i prezzi sono esposti e non contrattabili, gli addetti non ti stressano e c’e’ una bella scelta di oggetti artigianali.

Un altro posto da vedere e’ la medina vecchia di Hammamet. Oltre ai soliti negozi di souvenir, si possono trovare dei magnifici carrugi panoramici con i muri delle case pieni di fiori e piante rampicanti e sicuramente meno confusione rispetto alla medina di Tunisi.

Capitolo divertimenti: la principale attrazione di Hammamet Yasmine e’ la medina nuova, si tratta di una pittoresca ricostruzione di una cittadella fortificata. All’interno si trovano miriadi di negozietti, ristoranti e bar dove sedersi e guardare la gente che passa mentre si beve un buon the alla menta. In alternativa si puo’ prendere un taxi oppure il simpatico trenino Toy Town per andare ad Hammamet alla medina vecchia oppure ancora in uno dei tanti locali presenti in citta’.

Il Clima: su 7 giorni di permanenza abbiamo avuto 2 giorni di brutto tempo con cielo nuvoloso e qualche spruzzata di pioggia, 2 giorni cosi’ cosi’ e 3 giorni di sole pieno. Comunque la temperatura era ottima ( intorno ai 27 – 30 gradi ), ed il sole era piacevolmente mitigato da una leggera brezza.

Gli Acquisti: tutti i negozi delle medine e delle zone turistiche in generale, vendono la stessa identica merce. Souvenir.

Si puo’ scegliere fra le sheesha ( le pipe ad acqua ), sandali e ciabatte in pelle di cammello, ceramiche piu’ o meno artigianali, mani di Fatima, posaceneri, rose del deserto, tappeti, abbigliamento caratteristico ecc. Ecc. Si trovano anche orologi magliette e scarpe pataccate. La cosa essenziale e’ contrattare, noi si faceva l’offerta iniziale pari ad un sesto della cifra richiesta dal venditore cercando di trovare difetti nella merce. Dopo un’ estenuante tira e molla si arrivava il piu’ delle volte a pagare un quinto di quanto richiesto. Un buon trucco e’ fingere d’uscire dal negozio, il venditore ti inseguira’ proponendoti un ulteriore ribasso ( le suocere sono diventate delle vere esperte in materia ).

Per finire mi permetto di dare qualche suggerimento che penso possa tornare utile a chi voglia andare in Tunisia. Innanzitutto cercate nel limite del possibile, di organizzarvi da soli le escursioni. Ci sono tantissimi mezzi pubblici che vi portano ovunque ed a buon prezzo. Nelle medine cercate di visitare le viuzze lontane dal centro e quindi non invase dai negozi/turisti. Ci sono delle vedute incantevoli.

Nelle medine occhio al portafoglio. Se siete stanchi di contrattare andate a fare acquisti negli empori Socopa.

Assaggiate il the alla menta con i pinoli.

Non preoccupatevi della lingua, quasi tutti i tunisini nelle zone turistiche parlano e capiscono l’italiano.

Alla partenza lasciate parecchio spazio vuoto nella valigia. Al ritorno sara’ pieno di ceramiche ed altri souvenir.

Per lo stesso motivo, quando si va’ a visitare un mercato ricordatevi di portare una borsa capiente e resistente.

Non cercate di entrare nelle moschee. Ai non musulmani e’ vietato l’ingresso.

Nel mese di settembre ci possono essere improvvisi e forti acquazzoni serali. Un bel K-Way occupa poco spazio e potrebbe salvare la serata.

Quando si prende un taxi non contrattate subito il prezzo della corsa ma fategli usare il tassametro. Con il tassametro in funzione, il tassista guidera’ normalmente. Con il prezzo gia’ pattuito invece correra’ come un pazzo.

Lasciate i documenti al sicuro in albergo portando con voi magari una fotocopia.

Alla partenza ricordatevi di cambiare tutti i dinari tunisini in euro (in aereoporto c’e’ un ufficio cambi che applica pero’ un cambio quasi 1DT = 0.50€ mentre in albergo il cambio era 1DT = 0.64€). Essendo vietata l’esportazione di dinari tunisini, se l’agente della dogana vi trova anche solo qualche monetina nel portafoglio ve la sequestra.

Non illudetevi che qualche tunisino voglia scambiare cammelli o altri animali da cortile con vostra suocera…

Un salutone a tutti e… Buon viaggio in Tunisia.



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