Una settimana a Cuba…

... vissuta con una famiglia speciale condividendone il modo di vivere
Scritto da: patry54
una settimana a cuba...
Partenza il: 01/12/2013
Ritorno il: 08/12/2013
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
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Il figlio della mia amica Antonietta, David, convive da alcuni anni, qui in Italia, con una ragazza cubana, Wanda. Entrambi lavorano nel campo della ristorazione, ed una volta all’anno, nel periodo invernale, vanno a trovare i familiari di lei che vivono all’Avana.

I genitori di Wanda avevano più volte invitato i genitori di David a Cuba. Poiché la mia amica ed il marito hanno un’impresa familiare, difficilmente possono lasciare il lavoro entrambi, specialmente in inverno, per diversi giorni, ed anche lei era desiderosa di conoscere i “consuoceri”, mi ha chiesto se mi facesse piacere accompagnarla! Non me lo sono fatto ripetere due volte perché non capita spesso di essere ospitati in una famiglia del posto e condividere per alcuni giorni il modo di vivere di un popolo così diverso da noi, e quindi ci siamo messe subito alla ricerca di un volo ( era agosto) scegliendo come periodo dal 1 al 9 dicembre, quando anche i due “giovani” ci sarebbero stati.

Abbiamo trovato un volo diretto con Blu Panorama da Milano Malpensa a l’Avana al prezzo di € 663,00 con partenza la domenica 1 dicembre ed il ritorno di lunedì 9. Abbiamo acquistato il visto turistico e la polizza sanitaria attraverso il sito www.cubacenter.it al prezzo di € 65,00 ciascuno. Quando abbiamo prenotato il volo, la partenza era prevista al mattino, per cui abbiamo prenotato una notte all’hotel Bernina, vicino alla stazione centrale, per € 64,50, attraverso booking.com, e acquistato i biglietti su Frecciarossa al prezzo complessivo a/r di € 76,00 ( per tutte e due).

Alcuni giorni prima della partenza con una mail siamo state avvisate che il volo sarebbe ritardato al primo pomeriggio, pazienza… ormai i biglietti low cost per riprenotare il treno non ci sono e quindi dormiamo a Milano.

Abbiamo portato ciascuno un bagaglio da 20 kg. da mettere in stiva ed un bagaglio a mano ( nel ns. caso uno zaino) fino a 5 kg. Abbiamo messo i ns. abiti estivi e sandali negli zaini, mentre nelle valige… quasi esclusivamente viveri: dal parmigiano alle cioccolate, marmellate, panettone, caffè, biscotti,pesto, frutta secca, saponette, dentifricio, persino il lievito per i dolci e per fare la pizza, sperando di non avere problemi alla dogana!

Dopo la notte passata in albergo, al mattino dalla Stazione Centrale abbiamo preso il Malpensa Express ( in due € 20,00) che ci ha portato direttamente al Terminal 1.

Al check in siamo colpite dalla “invasione” di cubani che tornano al paese con un incredibile carico di bagagli, addirittura con televisori al plasma!!

Dopo un ritardo di 2 ore e dopo un viaggio tranquillo anche se non molto comodo, visto il poco spazio a disposizione, siamo atterrate finalmente all’aeroporto Jose Martì di La Havana alle 20,20 ora locale ( 6 ore in meno rispetto a noi).

Abbiamo passato il controllo doganale e ritirato i bagagli abbastanza velocemente e all’uscita abbiamo trovato ad attenderci David, Wanda ed Enzo, suo fratello, che nei giorni successivi ci farà spesso da tassista e da cicerone.

Meno male che in aereo ci siamo alleggerite con gli abiti perché fa caldo! Ci dicono che fino a ieri ci sono stati 3 giorni di pioggia ma sembra che questa settimana ci sarà sole (speriamo)!

Montiamo su una Lada rossa “datata” ( modello tipo FIAT 125) e durante il tragitto ci rendiamo conto che per le strade non c’è alcuna pubblicità e siamo attratte dalle vecchie auto (Pontiac, Dodge, Chevrolet, Chrysler ) lasciate dagli stranieri in fuga dopo la rivoluzione del 59 che sfrecciano sulla strada. Alcune sono dei veri e propri catorci, altre sono lucidissime e ben tenute. David ci dice che queste auto attirano molto gli stranieri, e sono quasi tutte convertite in taxi (anche se qua a Cuba ogni automobile è un potenziale taxi).

In meno di mezz’ora siamo a casa dei “consuoceri”, al decimo piano di un palazzo di 14 piani che si trova proprio di fronte allo stadio in cui si svolgono le partite di baseball, (principale sport nazionale cubano).

Prima di accedere alla porta di casa c’è un cancello di ferro e in seguito vedremo che quasi tutte le abitazioni sono provviste di grate di ferro, ci dicono a causa dei furti.

L’appartamento è abbastanza grande, ci sono 3 camere da letto, due bagni, una sala da pranzo comunicante con un salottino con televisore, divano e poltrone, un cucinotto ed alcuni sgabuzzini adibiti a dispensa ed uno di questi a “ufficio” del fratello, Ingegnere delle telecomunicazioni che, pur avendo soltanto 29 anni, insegna all’università, e nel tempo libero fa il tassista per i turisti.

Il padre di Wanda, Julio, è medico chirurgo in ospedale e la mamma, Edelys, ingegnere chimico in una industria chimica che analizza gli oli alimentari. Edelys in questi giorni starà a casa proprio per la nostra presenza mentre Julio lavora al mattino. Veniamo accolte calorosamente e poi accompagnate nella nostra camera da letto, per lasciare i bagagli, e con stupore ci accorgiamo che ci sono le persiane ma non ci sono i vetri! Ma quando piove cosa succede? Apriamo le valige contenenti i “viveri” che consegniamo con gioia ai familiari. Ci hanno preparato la cena e dopo aver sistemato gli abiti nell’armadio mangiamo pollo con insalata e gustiamo un caffè. Pur non parlando spagnolo ci capiamo abbastanza e nei casi più difficili David e Wanda ci fanno da interpreti. Stanche del viaggio ce ne andiamo a dormire.

1° giorno

Alle 7 siamo già sveglie. Il tempo è bellissimo, cielo azzurro e sole splendente! Facciamo colazione con pane e prosciutto cotto,formaggio,caffè e frullato di frutta, tra cui la guayaba di cui non conoscevo l’esistenza,dall’ottimo sapore e dalle rinomate funzioni disinfettanti delle vie intestinali. Questo frutto viene anche venduto sotto forma di barretta da spalmare sul pane o da mangiare con il formaggio fresco spalmabile. Vista la bella giornata ci propongono di passarla al mare! Non ce lo facciamo ripetere due volte, ci mettiamo il costume e Enzo, in due viaggi, ci accompagna tutti davanti al Capitolio dove con un tassista viene contrattata la somma di denaro per andare a Playa de l’Est e per venirci a riprendere nel pomeriggio. La spiaggia è bella grande ed il mare è bello, ci sono pochissime persone, e sembrano turisti, infatti Wanda ci spiega che, essendo “inverno”, i cubani difficilmente vengono al mare. Pranziamo in un piccolo ristorante vicino alla spiaggia con 3 spaghetti (1 al tonno e 2 al prosciutto), 4 pizze ( 1 margherita, 2 al chorizo e 1 con cipolla e funghi) 3 acque naturali e 2 malte (bibita molto famosa qua) al pezzo di 22 cuc! Impensabile da noi mangiare in 5 persone con 16€! Edelys ci spiega che all’Avana, come in tutta Cuba, si vive con stipendi mensili che per noi sono inconcepibili, basti pensare che loro, tutti laureati e con un buon lavoro, arrivano in 3 a prendere poco più di 60 cuc! La doppia moneta (il pesos cubano e il cuc, equivalente a un dollaro americano) ha creato una condizione insostenibile per il popolo che, se da un lato può acquistare in moneta locale i beni di prima necessità, a integrazione di quanto garantito loro dalla tessera governativa, è poi costretto ad acquistare tutto il resto in cuc (prodotti per l’igiene, per la casa, abiti e scarpe), a prezzi inaccessibili…

Inoltre qua esiste quella che i nostri nonni chiamavano “tessera “, cioè ogni famiglia ha diritto ad un quantitativo mensile di generi di prima necessità, ma spesso non si sa se e quando saranno disponibili. Così ogni mattina si fa la fila per prendere quello che c’è. Nella speranza che non finisca prima che arrivi il proprio turno. Diciamo che la “sopravvivenza” dovrebbe essere garantita anche se uno non lavora!

Alle 15,00 il taxi puntualmente si presenta a riprenderci, giusto il tempo di una doccia e poi usciamo con David a piedi per andare in banca (munite di passaporto) a cambiare gli Euro ( con 200 Euro riceviamo 263 cuc). Facciamo un giro fino a Plaza de la Revolucion e poi si torna a casa dove Edelys ci ha preparato una gustosissima cena, un piatto unico a base di riso cotto al vapore, fagioli neri (sempre presenti!), yucca (sostituisce la patata), carne macinata cucinata con le olive verdi, e un’insalata di pomodori e peperoni. Conosciamo anche Natalie, fidanzata di Enzo, bionda e chiara di carnagione che quasi sembra nord europea!

Terminata la cena, tutta la famiglia si riunisce davanti al televisore a guardare la telenovela in voga al momento! Sembra di rivivere le serate di 50 anni fa nelle nostre case, tutti incantati davanti a Lascia o Raddoppia!!

2° giorno

Tempo bellissimo. Sveglia alle 7,30 , colazione dolce e salata e mentre Wanda e la mamma prendono un taxi di quelli “ a pesos”, cioè riservati ai cubani, Enzo ci accompagna con David all’Hotel Havana libre ( ex Hilton) per prenotare tutti insieme il prossimo weekend a Varadero. Due giorni tutto incluso per la somma di 63 cuc ( circa 45 €) ciascuno!

Iniziamo quindi a conoscere la città! Ci avviamo a piedi verso l’Hotel Nacional famosissimo perchè vi hanno soggiornato tutti i personaggi più illustri del XX secolo, ed oggi si staglia ancora in tutta la sua imponenza dal promontorio sul quale è edificato. Dopo aver fatto un giro nella bellissima hall, varchiamo la grande porta a vetri che dà sul giardino interno, e si apre davanti a noi la vista della baia. Poi prendiamo due taxi fino al Capitolio e da qui poi a piedi ci dirigiamo verso la Vecchia Havana, passiamo davanti al Floridita il bar preferito da Hemingway, sempre pieno di gente, l’hotel Ambos Mundos, dove si trova la camera di Hemingway, la Piazza d’armi e poi ci dirigiamo a Plaza de la Catedral circondata da edifici di origine barocca, compresa la maestosa cattedrale de San Cristobal, Plaza Vieja, bellissima, dove ci fermiamo a gustare il caffè con il latte condensato, qua molto usato, poi a plaza San Francesco dove c’è una statua posta di fronte all’ingresso del Convento di S. Francesco di Assisi, dedicata al “Caballero de Paris” un famoso clochard che girava per l’Avana negli anni ’50 e ’60, di cui la leggenda vuole che fosse un nobile francese decaduto e da qua il soprannome. Ultima tappa di oggi è la “Bodeguita del Medio”, locale reso celebre dalle bevute di rum di personaggi illustri come Hemingway e Fidel Castro dove passiamo per scattare qualche foto, cosa quasi impossibile vista la quantità di persone dentro e fuori il locale!

Mentre camminiamo per strada capita di vedere donne con bigodini,e si vende e si compra un po’ di tutto, alcuni girano con il loro carretto o in bicicletta vendendo frutta, verdure, caramelle, meringhe ed addirittura torte!

La poverta’ c’e’ e si vede, ma la gente e’ sempre molto cordiale e aperta, la musica e’ dappertutto, la si sente sia nelle strade sia uscire dalle case o dai locali dove suonano non sono solo per turisti ma anche e soprattutto per i cubani.

Riprendiamo il taxi per tornare a casa, lavarci, cambiarci ed Enzo con due viaggi con la macchina ci accompagna tutti, compreso la sua fidanzata, al ristorante LOS NARDOS, che si trova davanti al Capitolio, perché stasera ceniamo fuori casa.

In 8 persone abbiamo preso 2 antipasti di cocktail di gamberetti con varie salsine e 8 piatti unici composti di riso con platano fritto, champignons, cipolle e ciotola con zuppa di gamberetti, bibite varie per 82 cuc! (poco meno di 60 €!!)

3° giorno

Ci svegliamo con un sole splendido e caldo! Dopo aver fatto colazione Enzo ci accompagna a Plaza de la Revolucion, costruita durante la dittatura Batista, nella quale possiamo ammirare il memoriale a José Martì, il ministero degli interni su cui svetta l’immagine dell’eroe nazionale, il Che e un altro edifico governativo speculare su cui campeggia l’altro eroe popolare Camilo Cienfuegos. Vogliamo salire sull’ascensore ma fino al prossimo Maggio è fuori uso. Foto di rito poi ci accompagna al mercato coperto di San Josè, vicino a Piazza San Francesco dove troviamo Wanda e la mamma, che hanno preso un taxi, ad aspettarci. Qua ci sbizzarriamo negli acquisti di souvenir. Pranziamo all’interno del mercato con il solito piatto unico con riso giallo, boniato fritto (tipo chips), pollo e insalata: in 6 spendiamo 21 cuc. Assaggiamo anche i churritos, bastoncini dolci fritti e molto gustosi, in un chiosco all’interno del mercato. Dopodiché, mentre Wanda e la mamma con il “solito” “taxi a pesos” tornano verso casa, Enzo e David ci portano ad un supermercato, dove devono acquistare qualcosa per la cena della sera. Passiamo lungo la via delle Ambasciate e giungiamo ad un supermercato. Gli scaffali sono pieni di prodotti tutti della stessa marca e quindi di un unico colore. La scelta e’ molto facile ! I prezzi in CUC non sono alti per noi ma lo sono invece per molti cubani. Acquistiamo alcuni pacchetti di fagioli neri, da riportare in Italia, che sono molto buoni e la guayaba. Colpisce il fatto che prima di uscire dal supermercato un addetto controlla la spesa e lo scontrino.

Al ritorno passiamo per un bosco alla periferia della città e con stupore assistiamo ad un rito della santeria, forma religiosa molto praticata a Cuba, con il sacrificio del sangue mediante lo sgozzamento di una gallina nel fiume!!

A cena Edelys ci ha preparato zuppa di ceci con zampetti di maiale, riso lesso, boniato lesso (simile alla patata), braciole di maiale e insalata di cavolo, pomodori e peperoni.

Verso le 19,45 usciamo perché Enzo ci accompagna alla antica Fortezza che domina la baia della città (Fortaleza de la Cabana, antica fortezza che domina la bahia dell’Avana e dove il Comandante Che Guevara aveva situato il proprio ufficio ) dove assistiamo alla cerimonia dello scoppio del cannone che avviene alle 21 precise.

4° giorno

Ancora sole e caldo! Colazione dolce e salata e caffèlatte ( il latte è quello in polvere).

Anche oggi decidiamo di tornare al mare a Playa de l’Est, saremo solo io, Antonietta e David. Prendiamo i panini ripieni di prosciutto cotto e formaggio e l’acqua in un negozio sotto l’abitazione di Wanda. Enzo ci accompagna con l’auto davanti al Capitolio, al Parque Central, e da qui prendiamo il bus che con 5 cuc fa servizio di A/R verso quella spiaggia. Alle 16,00 riprendiamo il bus e poi al Capitolio prendiamo un taxi che ci riporta a casa. Stasera a cena c’è un collega messicano di mezza età della mamma di Wanda con un’amica cubana (una ragazza giovane strizzata in un abito sexy) per cui poiché il tavolo non puo’ accoglierci tutti, sarà una specie di buffet e staremo seduti sul divano o sulle poltrone a mangiare quello che Edelys ha preparato: maiale arrosto, riso con fagioli neri, yucca lessa, peperoni, pomodori, fagiolini e il fantastico FLAN al caramello (come il nostro creme caramel), solo che qua viene preparato con il latte condensato e poi cotto a bagnomaria dentro la pentola a pressione.

5° giorno

Dopo colazione con Antonietta e David andiamo a piedi a Plaza de la Revolucion e qui prendiamo il Bus scoperto che in 2 ore e con 5 cuc ci permette di scoprire anche la periferia della città fino al centro. Ritorniamo per il pranzo dove finiamo gli avanzi della sera precedente. Nel pomeriggio con Wanda, sua madre e suo fratello ritorniamo nella città vecchia, dove gustiamo una ottima cioccolata calda (fuori ci saranno 32°) in una cioccolateria molto famosa, spendendo in 5 solo 3,20 cuc! Ritorniamo a casa e Enzo ci prepara una gustosa cenetta “cinese” con riso alla cantonese, rivisitato con pezzi di chorizo e aragosta, insalata di cavolo e pomodori.

6° giorno

Si parte per Varadero. Dopo colazione ci incamminiamo tutti e 8 (compresa la fidanzata di Enzo) verso il terminal del bus, vicino a Plaza de la Revolucion. La partenza sarebbe alle 10,00 ma non partiamo prima delle 11,00 perché l’autista aspetta i “ritardatari”. Dopo una breve sosta ad una specie di “autogrill”, alle 14,00 arriviamo a Varadero, al Resort Bella Costa. Ci assegnano le camere, belle e grandi, e ci mettono al polso un braccialetto giallo, con questo possiamo usufruire di un consumo illimitato di tutte le bevande, oltre ai vari buffet.

Andiamo subito al buffet per il pranzo e poi in camera a metterci il costume e infine in spiaggia a goderci il sole caldo!

Facciamo una passeggiata lungo la spiaggia ed un pellicano, furbamente, si posiziona vicino alla battigia dove c’è un pescatore che pesca con la rete, e quindi spera di conquistarsi uno spuntino!

Cena sempre a buffet a spettacolo con balli caraibici!

7° giorno

Sveglia alle 7,30, ricca colazione a buffet e poi in spiaggia! Pranzo e alle 16,00 siamo già nella hall ad attendere il bus che ci riporta all’Avana. Per cena solo poca pasta al ragù perché con il buffet abbiamo approfittato!

8° e ultimo giorno

Dopo colazione Enzo ci accompagna nuovamente al mercato coperto al vecchio deposito delle locomotive per gli ultimi acquisti. Sotto l’abitazione di Wanda acquistiamo alcune bottiglie di Rhum Havana Club da riportare in Italia. Per pranzo Edelys ci ha preparato l’aragosta (trovata al mercato nero), buonissima! Prepariamo le valige per il ritorno e verso le 17,30 salutiamo i genitori di Wanda e Natalie. Enzo, Wanda e David ci accompagnano all’aeroporto. Con disappunto vediamo che il volo previsto per le 21 non partirà prima delle 0,30! Ciò significa arrivare a Milano dopo le 18,00 del giorno successivo e quindi rischiare di perdere l’ultimo treno per Firenze, la Frecciarossa delle 20,15, già prenotato, e quindi eventualità di passare la notte in Hotel a Milano! Finalmente check in, pagamento della tassa di “uscita” di 25 cuc e alle 00,30 partiamo. Dopo un’ora facciamo scalo a Cancun dove salgono tanti passeggeri e finalmente direzione Milano, dove arriviamo alle 18,00 e fortunatamente riusciamo ad avere i bagagli in tempo per prendere il Malpensa Express delle 18,43 che ci conduce alla stazione di Milano Centrale, in tempo per la coincidenza per Firenze!

Vacanze purtroppo finite: si torna a casa con negli occhi e nel cuore la magia di questa isola incantata e l’ospitalità dei consuoceri di Antonietta, una famiglia veramente speciale! Senza dimenticare gli ottimi piatti cucinati da Edelys che proveremo anche qua in Italia!

Senza dubbio ritorneremo!



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