Una settimana a Creta 2

Si riparte! Stavolta destinazione Creta…sempre in 2, io e la mia ragazza Daria, come a Barcellona. Abbiamo prenotato tramite un’agenzia il volo e l’albergo (bed and breakfast) per una settimana in quel di Amoudara, vicino la capitale Heraklion. Partiamo il 3 Agosto con volo Air One Pisa-Heraklion, volo tranquillo ma in ritardo di più di due...
Scritto da: volasuperciccio
una settimana a creta 2
Partenza il: 03/08/2006
Ritorno il: 10/08/2006
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
Si riparte! Stavolta destinazione Creta…Sempre in 2, io e la mia ragazza Daria, come a Barcellona.

Abbiamo prenotato tramite un’agenzia il volo e l’albergo (bed and breakfast) per una settimana in quel di Amoudara, vicino la capitale Heraklion.

Partiamo il 3 Agosto con volo Air One Pisa-Heraklion, volo tranquillo ma in ritardo di più di due ore. Il viaggio dura all’incirca un paio d’ore o poco più. Comunque verso le 18.00 siamo in albergo e ci apprestiamo a fare un giretto per cercare di cenare.

Cominciamo con le cose da sconsigliare: Amoudara non è assolutamente in granchè, anzi direi che è piuttosto bruttina. Una strada praticamente. Piena di negozi, ristoranti, pub, taverne e piena di gente proveniente in gran parte dal nord e dall’est d’Europa.

Per non parlare dell’Hotel Minoas dove siamo alloggiati! A chiunque venisse proposto lo sconsiglio caldamente, stanze bruttine, bagni idem e personale veramente poco socievole (secondo me al padrone gli italiani avevano fatto qualcosa perché non c’ha mai degnato di un saluto mentre era cordialissimo con polacchi e russi). L’unica cosa buona è la piscina ma non abbiamo intenzione di farne molto uso.

Insomma dopo aver “moccolato” in po’ per la location la serata prende una piega migliore a cena. Troviamo un locale carino, in direzione Heraklion dove insalata greca, giros, moussaka acqua vino caffè ci costano 11 euro a testa.

Capitolo cibo Anche qui cominciamo a sfatare i miti della Grecia. Io ci sono stato circa 15 anni fa e a quei tempi davvero si mangiava con 3.000 lire a testa. Beh adesso i prezzi si sono fatti più vicini ai nostri senza raggiungere i livelli esagerati dell’Italia, inoltre siamo in una località di mare in Agosto. C’è da tenere presente che le porzioni sono sempre abbondantissime e anche solo un secondo può bastare.

Insomma per farla breve la spesa per antipasto, piatto principale, acqua, vino e dolce o caffè non eccederà mai i 12/13 euro e non scenderà sotto gli 8 a testa. Almeno nelle località turistiche. Ma scommetto che se andate nella Grecia interna trovate a molto meno… Per pranzo ho sempre comprato acqua e gelato nei market a prezzi più o meno italiani (l’acqua costa un po’ meno).

A fine cena ogni tanto vi verrà offerta frutta e raki, una grappa locale decisamente forte, che dopo il vino bianco resinato (fresco e buonissimo ovunque) è una vera botta.

Il primo giorno affittiamo uno scooterone 250 (Grandink della Kimko…L’avevo adocchiato la sera prima) che sarà il nostro mezzo di locomozione per le vacanze. Si rivelerà velocissimo e molto comodo, il sottosella contiene tranquillamente 2 zaini e il casco…Anche se chiamare casco il “baschettino” che vi daranno è un po’ eccessivo. Ma per una sorta di scaramanzia lo indosso sempre. Il noleggiatore è un simpatico “allibratore” greco che parla benissimo l’italiano e mi fornisce gratis una fantastica mappa di Creta, dettagliatissima e utilissima.

Capitolo strade e benzina: le strade principali sono larghe anche se piene di curve e saliscendi, di solito hanno 1 corsia e mezzo, cioè quella di emergenza che è usata per il transito dei veicoli lenti o per spostarsi e far passare i veloci che non esiteranno un secondo a prendervi a clacsonate…Una stupida usanza greca! L’asfalto è un po’ liscio e scivoloso ma niente di particolare. Le strade interne sono desolatissime e non incontrerete nessuno per chilometri, sono piene di curve ma anch’esse abbastanza larghe.

La benzina costa circa 1,1 euro e i distributori sono frequenti, occhio però che la notte restano aperti solo vicino alle grandi città e non esistono i selfservice…(almeno noi non ne abbiamo trovati) Le indicazioni sono scarse ma basta un po’ di senso d’orientamento per non sbagliare, certo che qualche cartello in più farebbe comodo! Già: non affittate assolutamente la macchina dall’Italia! Creta è piena di noleggi dove a prezzi decisamente inferiori vi scegliete la macchina o lo scooter che desiderate, portatevi dietro una carta di credito se l’avete (a me è andata bene anche la postepay, di solito se pagate in anticipo non vi fanno tante storie) e la patente ovviamente. Per lo scoooterone ho speso 30 euro al giorno, più o meno come una macchina…Chi la prende dall’Italia spende sui 40… Per chi volesse prendere lo scooter attenzione alle scottature, mettetevi la crema protettiva prima di partire perché il sole batte forte e non si sente quando si viaggia! 4 Agosto Bali-Agia Pelagia-Hersonissos Dopo l’affitto dello scooterone e un giretto per imparare a guidarlo ci dirigiamo in direzione Rethimno e dopo una 40ina di chilometri ci fermiamo alla spiaggia di Bali. Davvero bella! Sabbia finissima e mare pulitissimo, poca gente e nessun italiano. Su quasi tutte le spiagge greche ci sono lettini e ombrelloni a pagamento gestiti con questo sistema: te arrivi e ti metti sui lettini, dopo un po’ arriva un ometto responsabile del posto a chiederti i soldi, il tutto a prescindere da quanto ci starai. Non conosco i prezzi perché ho sempre fatto spiaggia libera ma dai discorsi che captavo mi pare che ai greci autoctoni venga sempre chiesto meno che agli stranieri, ma sempre sicuramente sotto la media italiana.

Inoltre per chi non vuole prendere l’ombrellone è possibile fare spiaggia libera ovunque anche distesi fra le file o direttamente sulla battigia senza le assurde menate che ti fanno qui da noi. E continuando non vi preoccupate troppo per il cibo perché tutti i posti dove sono andato erano attrezzati con taverne, market e quanto uno vuole per fare un pranzo di qualsiasi genere.

Per farla breve la spiaggia di Bali è molto molto carina, vale andarci. Noi ci rimaniamo fino al pomeriggio e poi ripartiamo in direzione Hiraklion e ci fermiamo ad Agia Pelagia, altra spiaggia molto molto carina che si raggiunge dalla National road con una discesa piena di tornanti (ci sono le indicazioni). Qui c’è un po’ più di gente ma niente di esagerato, la sabbia è a grana un po’ più grossa e l’acqua sempre molto bella.

In serata, dopo una doccia, decidiamo di andare ad Hersonissos a cena. La distanza è di circa 30 km ma grazie ad alcune mie deviazioni “a bischero” ce ne mettiamo 10 in più! Limani Hersonissos (praticamente il porto) è la parte nuova, strapiena di negozi, incasinata di traffico, insomma una Riccione greca quindi assolutamente da evitare. Il paesino vecchio è invece all’interno ed è molto più tranquillo, e così gli altri paesini nei pressi. Tante taverne per cenare e qualche negozietto. Niente di particolarmente caratteristico però l’insieme è carino. Ceniamo in una taverna guardati a vista da un bellissimo gattone nero ed arancione, cibo validissimo e spesa contenuta, insalata greca, dolmados (foglie di vita ripiene…Ottime…), giros, pesce spada, vino acqua caffè per 12 euro a testa.

5 Agosto Agia Galini Stamani decidiamo di andare al sud, attraversiamo tutta Creta con una strada che sale e scende fra giganteschi mulini a vento per la produzione di energia eolica e distese di olivi e viti. Creta sembra brulla ma in realtà non è così, vedrete tanti olivi e vitigni e al sud serre a profusione. Arriviamo ad Agia Galini nella parte sud con l’idea di fermarsi alle rovine di Festo. Il viaggio si rivela più lungo del previsto, circa 80 km, ma il paesino e la spiaggia sono molto belli. Spiaggia sassosa con i soliti lettini dei quali non usufruiamo e mare limpidissimo. C’è un problema oggi che è un caldo angosciante e mette a dura prova la mia resistenza, non tira un alito di vento, cosa molto strana almeno a stare ai racconti di chi c’era stato! Anche qui nessuna presenza di italiani e solita poca gente sulla spiaggia. L’idea di vedere Festo con 40 all’ombra mi passa presto e così rimaniamo sulla spiaggia fino all’imbrunire e ripartiamo decidendo di fare una strada interna. Ci inoltriamo fra montagne clamorosamente alte in un silenzio rotto solo dal rumore dello scooter, non incontriamo anima viva ma solo sonnacchiosi paesini di poche case e una serie di moscerini che mi si spiaccicano negli occhi costringendomi a qualche fermata supplementare. Fantastiche le nonne greche vestite di nero…Ma sono tutte a lutto??? E i vecchietti a bere ouzo e giocare a carte nel circolo del paese.

Arriviamo ad Amoudara tardissimo e ceniamo, ancora con i costumi addosso, in un locale che non ci soddisfa molto, all’inizio del paese in direzione Hiraklion.

6 Agosto Knosso – Lygaria – Agios Nikolaos Si va a vedere il palazzo di Knosso! La distanza dal nostro albergo sarà si e no 10 km dal famoso sito archeologico ma la mia perizia alla guida mi ci fa mettere 1 ora!!! Il tutto perché la strada per Knosso non si prende direttamente dalla National road ma bisogna uscire e fare uno strano giro (stanno facendo i lavori per una nuova uscita diretta per Knosso comunque). Ovviamente sbaglio più volte e mi inoltro nella campagna cretese piena di villette ma alla fine ce la faccio, nel caso seguite le indicazioni per l’ospedale! Entrare a Knosso costa 6 euro, è un caldo torrido stamani ma non ci spaventa. Gli scavi del palazzo, ad opera dell’inglese Evans, sono molto vasti ma così ricostruiti che si stenta a capire cosa sia vero e cosa sia stato tirato su nel 900. Molto del fascino del palazzo si è perso secondo me. Però merita una visita che noi facciamo con la guida verde del Touring alla mano.

Nel primo pomeriggio andiamo alla spiaggia di Lygaria (in direzione Rethimno ma vicino ad Amoudara, 10 km circa) anch’essa abbastanza carina con sassini e acqua limpida.

Torniamo presto perché la sera abbiamo deciso di andare a cena ad Agios Nikolaos (70km circa). Il paese è carino anche se un po’ troppo “commerciale”, però il tramonto sul golfo del Mirabello merita e ci concediamo due passi sul porto e intorno al laghetto interno che fa anche da rimessa per le barche. Ci sono 1000 ristoranti, entriamo in uno qualunque perché comincia ad essere tardi. Non stiamo tanto bene, l’unica cosa buona è il dolce: la baklava (credo di origine turca o cmq mediorientale), una sfoglia piena di miele e frutta secca, dolcissima. Per gli amanti del genere come me una delizia. Stavolta esagero e prendo il vino in bottiglia e non della casa, ma risulterà essere il migliore assaggiato.

La strada che porta ad Agios Nikolaos è la solita National road ma si interrompe prima di Malia e si passa nel paese dove (attenzione per chi usa la macchina) c’è sempre coda e traffico. Poi si entra nell’interno nella zona di Neapoli dove in scooter di notte fa un po’ freddo e per la prima volta ci dobbiamo mettere una felpa.

7 Agosto – Isola di Chrissi (o Hrissi o Krissi…Avete capito no?) Sveglia ore 7.30 e partenza alle 8.00 per Ierapetra (107 km secchi) dove arriviamo per le 9.30 circa. Il traghetto per Chrissi parte alle 10.15 più o meno ed abbiamo il tempo per comprare acqua e viveri per la giornata anche se so che ci sono dei ristori sull’isola. Fra l’altro Ierapetra sembra essere un paese molto carino. Di Chrissi me ne hanno parlato così bene che non vedo l’ora di arrivarci. L’andata e ritorno costa 20 euro a testa (una esagerazione), i barconi si trovano sul porto e non importa assolutamente comprare i biglietti nel paese ma direttamente lì davanti. Le 2 “tinozzone” partono praticamente insieme alle 10.30, ce ne sarebbe un’altra ma resta ferma credo perché c’è poca gente.

Il viaggio dura un’oretta, ma il mare è agitato perché tira (finalmente) vento. Si balla che è un piacere il che provoca una strage fra i viaggiatori. Sembra d’essere sabato sera all’uscita di una discoteca !!! Anche Daria soffre parecchio ma riesce ad arrivare sana e salva. Attracchiamo e ci dirigiamo nella parte sud dell’isola dove ho letto essere la spiaggia più bella. Arriviamo e non c’è praticamente nessuno (anzi senza praticamente) solo ombrelloni e sdraio vuote, c’è anche il recinto per la schiusa delle uova delle tartarughe marine, come ai Caraibi! Però tira troppo vento ed il mare è agitato così andiamo dall’altro lato (10 minuti nemmeno di cammino). Qui è arrivata un po’ di gente ma la spiaggia è grande e nemmeno si nota. E qui siamo proprio in paradiso! Quella che sembra sabbia è invece un insieme di piccole conchiglie che si fanno più grandi via via che ci si avvicina al mare. Acqua con dei colori splendidi di ogni tonalità d’azzurra a seconda del fondale, si alternano sabbia, sasso e roccia. C’è solo un problema il mare che resta un po’ mosso e toglie un pochino di bellezza al posto. E’ impossibile non essere tentati dal prendere un po’ di queste conchiglie cosa che facciamo (solo pochine però, abbiamo riempito un pacchetto di sigarette). La pacchia dura fino alle 16.15 quando ci tocca ripartire per Ierapetra. Sarebbe bello rimanere una notte sull’isola come fanno in tanti accampati in tenda ma si torna, sarà per la prossima volta. Felici e contenti ci avviamo verso Amoudara, avvistiamo un bellissima spiaggia a Istro (mi pare si chiami paradise beach o gold beach) dove sarebbe bello fermarsi ma è tardi e ci concediamo solo un caffè ad Agios Nikolaos. La sera decidiamo di andare ad Hiraklion centro, la “capitale” di Creta. La scelta si rivela essere azzeccata perché la città è molto bella. Influenze della dominazione veneziana nel porto e nelle mura di difesa, stretti vicolini pieni di caffè e bar dove i giovani cretesi portano le giovani cretesi a bere (e qui ci sono solo autoctoni, pochi stranieri davvero). Entriamo in un locale in una traversa di Via 25 agosto (mi pare) per mangiare e ci sistemano in un soppalco che dà sulla strada, l’ordinazione è da compilare da soli ma il menù è anche in inglese, il cibo è buono e abbondante e spendiamo addirittura meno che il solito. Veramente carina la capitale, il posto più caratteristico che abbiamo visto.

8 Agosto Elounda – Spinalonga – Plaka Via verso Elounda, a pochi km a nord di Agios Nikolaos, luogo di villeggiatura dei politici achei (una sorta di Capalbio del Pasok). Solita scooterata di 80 km e arrivo presto. Da Elounda, paesino pieno di negozi e taverne, che presenta 2 spiagge abbastanza bruttine andiamo sull’isola di Spinalonga tramite un ponte ma poi la strada si fa sterrata e decido di non proseguire. Spinalonga è famosa per l’ex fortezza veneziana, poi divenuta lebbrosario e ora metà di visite, che però si raggiunge solo in barca. Quindi decidiamo di proseguire per Plaka. Alle 10 e 30 più o meno siamo sulla spiaggia di Plaka, 3 km sopra Elounda e anche qui siamo convinti di non aver fatto un viaggio a vuoto. Spiaggia di grossi ciottoli con colori splendidi dell’acqua, proprio davanti al lebbrosario di Spinalonga. Prendiamo 2 lettini (gli ombrelloni non ci sono ed è impossibile stare distesi per terra) ma incredibilmente la signora addetta alla riscossione ci “salta” e stiamo un giorno a scrocco! (mi sento ancora in colpa…Ho sperato tutto il giorno che venisse a prendere i soldi). C’è una piccola taverna accanto e poco altro dove ci concediamo una coca a metà pomeriggio. Questa è l’unica spiaggia che piano piano si riempie di italiani ma in tutto non si arriva a 50 persone…Una bellezza.

Nel tardo pomeriggio ripartiamo e decido di fare una stradina interna che ci fa risparmiare un decina di km ma a prezzo di duemila curve…Arrivati ad Amoudara restituiamo lo scooterone che ci ha tenuto compagnia per la vacanza non senza averlo fotografato a dovere e andiamo a cena nello stesso locale della prima sera.

9 Agosto – Riposo!!! Oggi riposo, ragazzi sono sempre vacanze mica una maratona…Quindi spiaggia di Amoudara (niente di che, saltatela senza problemi) e grossa dormita nei lettini della piscina dell’Hotel Minoas fra una famigliola di gattini che ci intrattiene fino a sera…E ultimo sole.

Cena in una taverna molto buona (se andate ad Amoudara la riconoscete perché davanti ha un mulino a vento), frequentatissima da parecchi greci. Cibo abbondante e ottimo: antipasti misti, giros, souvlaki, vino acqua a 11 euro.

Acquisto di qualche cianfrusaglia da riportare (un must dell’italiano in vacanza) e sonno riposante guastato da una invasione di formiche… 10 Agosto – Return!!! In mattinata un 737 dell’Air One ci riporta a Pisa in perfetto orario, e veniamo a sapere che l’aeroporto di Londra è nel caos per il rischio attentati… Stavolta è Daria che deve conoscere il mio babbo venuto a riprenderci, ma se la cava egregiamente. (il momento clou della vacanza come per me nel racconto di Barcellona e Girona).

Consigli per tutti: Se potete state a Creta 15 giorni, non prenotate la macchina dall’Italia, non prenotate l’albergo dall’Italia se ve la sentite di girare non avrete problemi a trovare posto e a spostarvi. Le spiagge sono bellissime e il mare merita davvero, inoltre non sono mai strapiene e ci si sta davvero bene. Occhio al sole che picchia come Gattuso ai mondiali e soprattutto non si sente perchè non è afoso e non si suda molto. Il cibo non sarà un problema così come la lingua, basta masticare un po’ d’inglese ma in tanti parlano italiano. Se andate con una agenzia non fate le gite che vi proporranno ma organizzatele da soli: risparmierete e vi divertirete di più.

La Grecia resta per ora meno cara dell’Italia o di altri paesi ma non credete di andarci quasi gratis, anche qui il caro euro si fa sentire.

Mi sembra di aver finito…Per info scrivetemi, rispondo a tutti! Ciao Leo e Daria.



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche