Una settimana a Barcellona

Nella calda e accogliente città spagnola con tre bambini al seguito
Scritto da: fedebis
una settimana a barcellona
Partenza il: 13/07/2013
Ritorno il: 20/07/2013
Viaggiatori: 5
Spesa: 500 €
Ascolta i podcast
 
Anche quest’anno, come l’anno scorso, scegliamo una città spagnola per trascorrere una settimana di vacanza con tutta la famiglia, composta da una mamma, un papà e tre bimbi di 9, 7 e 2 anni. La scelta stavolta è caduta su Barcellona e la vacanza si è rivelata molto facile e divertente. Ma andiamo con ordine. Il viaggio si è svolto dal 13 al 20 luglio con partenza da Bologna grazie ad un comodo volo Ryanair che ci ha depositati in poco meno di un’ora e mezza all’aeroporto El prat di Barcellona. Da lì, visto il numero di bagagli ma soprattutto il numero di bambini da tenere sott’occhio, optiamo per un comodo taxi che ci deposita all’indirizzo da noi scelto per soggiornare a Barcellona. Si tratta degli appartamenti La casa de les Llettres in cui ci siamo trovati benissimo, appartamento pulitissimo, dotato di tutti i confort (microonde, lavastoviglie, lavatrice, asciugatrice e una fantastica doccia con megasoffione!) e soprattutto in una magnifica posizione, nel cuore del Barrio Gotico ma affacciato praticamente sul lungomare all’altezza del Maremagnum.

Il primo giorno trascorre praticamente in viaggio visto che il volo di andata era nel tardo pomeriggio, quindi arriviamo, sistemiamo i bagagli e andiamo a cena nel bar/ristorante annesso agli appartamenti e che funge anche da reception. Breve passeggiata serale – tanto qui il sole tramonta dopo le 22! – e poi di corsa a nanna.

Domenica 14 ci addentriamo nei vicoli del Barrio Gotico per raggiungere la Cattedrale dove però non riesco ad entrare perché ho le spalle scoperte e all’ingresso della Chiesa sono molto rigidi – giustamente – sul rigore dell’abbigliamento. Facciamo il giro esterno della chiesa e sul piazzale antistante assistiamo al ballo della Sardana, un ballo popolare catalano cui partecipano i veri barcellonesi più qualche sparuto turista in goffi tentativi d’imitazione. Dopo diversi minuti sotto il sole cocente ci muoviamo in direzione della Rambla, che percorriamo tutta fino ad arrivare a Plaza de Catalunya e proseguiamo per Passeig de Gracia, la strada più chic ed elegante di Barcellona, la vera via del lusso, che ci porta dritti dritti a Casa Battlò. Buona parte del pomeriggio la spendiamo quindi per visitare questo magnifico esempio dell’estro creativo di Gaudì. Anche i bambini apprezzano molto le curve, le sinuosità e le stranezze di questo bizzarro appartamento e poi loro adorano le audioguide! Dopo la visita torniamo lentamente verso casa non prima però di aver fatto la spesa in uno degli innumerevoli market sempre aperti dove però scovare una busta di prosciutto affettato, della pasta e un po’ di sugo risulta molto più difficile che trovare birra, tequila, whisky e altri alcolici in gran quantità! Dopo cena la solita passeggiata sul mare ci porta a visitare il centro commerciale Mare Magnum dove, per una grossa dose di fortuna, è ancorata la nave scuola della nostra marina militare famosa in tutto il mondo, l’Amerigo Vespucci che è pure visitabile! Non perdiamo l’occasione e saliamo a bordo e lì tra legni lucidissimi e ottoni tirati a lucido trascorriamo un pezzo della nostra vera prima serata barcellonese.

Lunedì 15 luglio

Oggi torniamo alla Cattedrale per visitarla, adeguatamente coperti, e la chiesa è proprio bella, colpisce in particolare il chiostro con le 12 oche che starnazzano a tutto andare! Dopo la visita ci rechiamo, attraversando vicoli e piazzette fresche e deliziose del barrio gotico, al famoso mercato della Boqueria. E’ stato un delirio, vuoi per la folla furiosa che si accalcava davanti ad ogni banco vuoi per il fatto che il ns bambino più piccolo dormiva e quindi giravamo in 5 con un passeggino disteso che occupava più o meno lo spazio di una portaaerei (chi ha bambini sa a cosa mi riferisco), insomma non ce lo siamo goduti molto. Abbiamo fatto al volo alcuni acquisti mangerecci e poi siamo fuggiti, si vabbè, abbiamo lentamente trovato un varco per uscire e ci siamo diretti verso il Parc della Ciutadela per consumare il nostro pranzo. Da lì, dopo il pranzo e una sosta dovuta al parcogiochi ci siamo diretti verso la fermata più vicina della metropolitana per raggiungere la Sagrada Familia. La coda che abbiamo fatto per acquistare i biglietti è stata sfinente, sotto un caldo allucinante, per fortuna che i 4/5 della famiglia aspettava all’ombra su una panchina e la mamma e il papà a turno stavano in coda. Consiglio spassionato: se conoscete già il giorno in cui intendete visitare la Sagrada Familia comprate assolutamente i biglietti online, non farete un grammo di fila. L’attesa però è stata ripagata dalla magnificenza dell’interno, sembra di entrare in una foresta, alta, ariosa ma avvolgente, luminosa ma anche tetra, insomma un vero spettacolo. Nella top five delle preferenze dei posti visitati o delle esperienze fatte dai bimbi a Barcellona ha occupato sempre il primo o al massimo il secondo posto! Dopo diverso tempo riprendiamo la metro per tornare a casa, veloce rinfrescata e poi di nuovo fuori per cena.

Martedì 16 luglio

Altra giornata dedicata a Gaudì, si va al Parc Guell. Sempre con la metro – noi abbiamo fatto il biglietto da 10 corse impersonale, i bambini pagano dai 4 anni in su – scendiamo alla fermata più vicina al Parco e poi, impavidi e sfidando il solleone ci siamo fatti tutta la salita a piedi per arrivare fino al parco, faticoso, molto faticoso! In realtà proprio davanti all’ingresso principale del Parco passa un bus citato dalle guide ma di cui non ricordo assolutamente il numero che evita di fare l’arrampicata. Il parco è molto grande, ovviamente frequentatissimo e bisogna veramente sgomitare con lena per ottenere un piccolo posticino sulla famosa panchinoooona per le foto di rito. Altrettanta costanza e gioco di gomito è necessario per riuscire a piazzare una mano sul nasone della salamandra mosaicata che domina proprio l’ingresso del Parco accovacciata su una zampillante fontana. Anche qui ci sono varie aree per pic nic, noi ne scegliamo una popolata da simpatici pappagallini verdi che svolazzano in libertà. Nel pomeriggio inoltrato torniamo giù su Passeig de Gracia per visitare Casa Milà o la Pedrera che dir si voglia ma alla fine, vista la fila e vista la stanchezza, soprassediamo e non entriamo. In compenso ci sciroppiamo tutta la strada a piedi fino a casa, meno male che eravamo stanchi! La sera, dopo la solita cena casalinga, questa volta carne e insalata, arriviamo fino alla statua di Colombo e da lì prendiamo la Rambla del Mar che porta guarda caso al Mare Magnum. Solito stop per permettere ai bimbi di sfogarsi correndo come dei matti su e giù da una serie di cunette/dune anche un po’ scivolose, mah! Eppure loro si divertivano da matti!

Mercoledì 17 luglio

Oggi è il grande giorno, Alessandro, nostro figlio maggiore, lo aspetta da quando siamo arrivati qui a Barcellona, la visita al mitologico Camp Nou. All’inizio volevo evitarmi la visita, ma che ci sarà da vedere in uno stadio bohh??, poi però mi sono convinta e mi sono dovuta ricredere perché è stata una visita veramente interessante. Certo è un po’ lontanuccio, diverse fermate di metro e una lunga passeggiata ti portano fino ad uno degli ingressi, poi da lì devi cercare il vero ingresso per il Camp Nou Experience, il museo della società calcistica del Barcellona che consente – ecco l’experience – di attraversare gli spogliatoi, degli ospiti però, di accedere alla sala stampa, di entrare in campo e di arrampicarti sulla tribuna stampa, il tutto dopo essere passati attraverso tutti i trofei della squadra, video, installazioni, rumori di fondo, canti di incitamento dei tifosi e formazioni scese in campo lette a gran voce! Poi, ovvio, c’è la sosta al Barca store e da lì uscire senza comprare niente è veramente dura. Ritornando alla metro troviamo un supermercato che già avevamo frequentato l’anno scorso a Valencia, il Mercadona, ci fermiamo a fare un po’ di spesa, rientriamo a casa, ceniamo e poi presto, per i ritmi ormai acquisiti negli ultimi giorni, usciamo per fare una lunghissima passeggiata sul lungomare e rientriamo alle dieci passate e c’è ancora luce, stupefacente!

Giovedì 18 luglio – giornata di mare

L’avevamo promesso ai bambini ma, ahimè, non è stata una gran giornata, non per il tempo, quello è sempre stato splendido in tutta la settimana, ma per il mare perché era talmente sporco e quando dico sporco intendo proprio sporco che era impossibile oltrechè caldamente sconsigliato anche dall’amministrazione cittadina farsi il bagno (ci sono stati più annunci di non fare il bagno stante la cattiva qualità dell’acqua!!), così il tempo è passato perlopiù passeggiando verso la balena di Frank Gehry e fermandosi a giocare con il papà mentre la mamma si riposava al sole in attesa che il più piccolo si svegliasse. Insomma una giornata di gran riposo e relax che comunque bisogna sempre prevedere quando si viaggia con bambini! La sera però ci rifacciamo, aperitivo con amici in città, rientro a casa per cena e poi di corsa con la metro in Placa d’Espanya per assistere al fantastico spettacolo delle fontane che danzano a suon di musica e con un sottofondo di colori. Davvero suggestivo. Un po’ meno suggestivo il rientro a casa con circa un milione di persone che nello stesso momento si sono riversate nei cunicoli della metro!

Venerdì 19 luglio

Oggi ci concediamo l’ennesima passeggiata tra i vicoli del Barrio Gotico che, ho deciso ufficialmente, mi piace da morire, sbirciamo in un sacco di negozietti, troviamo pure un po’ di tempo per fare del sano shopping, visitiamo la chiesa di Santa Maria del Mar nella Ribera, ci facciamo tentare dal Museo Picasso ma la fila è lunga e non so se i bambini reggerebbero l’ennesima attività irreggimentata così desistiamo ahimè e proseguiamo per le nostre peregrinazioni causali. Tappa anche da El Corte Ingles ma niente di interessante. Prima di rientrare a casa facciamo finalmente tappa in un bar per mangiare le famose tapas e poi ce ne torniamo a casa a fare le valigie che domani si parte.

Sabato 20 luglio

La partenza è prevista per il pomeriggio però dobbiamo lasciare l’appartamento per le 11, per fortuna ci consentono di lasciare i bagagli in un deposito fino a che non decidiamo di andare a riprenderli. Oggi girovaghiamo ancora senza una meta precisa, saliamo dentro la statua di Colombo prospiciente la Rambla del Mar e ci dedichiamo ancora alla shopping. Pranzo da Burger King perché la borsa termica con i suoi ghiaccini che ci ha accompagnato in quest’ultima settimana in tutti i nostri pranzi è già bella che in valigia! Alle 4 poi ci mettiamo sull’angolo della carretera vicina al nostro appartamento e fermiamo un taxi che ci porta in poco più di 20 minuti in aeroporto e da lì il volo della Ryanair, in ritardo – niente trombetta!!- ci riporta a Bologna.

Conclusioni: è stata, anche quest’anno, una bellissima settimana, i bambini sono stati bene, anche dal punto di vista medico, e questa, per chi viaggia con i figli al seguito, non è cosa da poco! Barcellona è una città molto bella, assai vivibile e facile da visitare ma non mi ha lasciato però la voglia incontenibile di tornarci come è successo per altre metropoli (vedi NYC), in fondo il mondo è grande e di posti meravigliosi da scoprire ce ne sono a bizzeffe.



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche