Una piacevole sorpresa… la Slovenia

In giro tra Bled, le grotte di Postumia e Lubiana
Scritto da: viagginerodavol
una piacevole sorpresa… la slovenia
Partenza il: 27/10/2012
Ritorno il: 03/11/2012
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
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Ritorno a voi con il racconto del mio ultimo viaggio in… Slovenia. Io e mia moglie abbiamo prenotato un aereo della compagnia di bandiera dalla Sicilia con tappa Napoli e destinazione finale Trieste, preciso che non esistono collegamenti aerei diretti con Lubiana, almeno dalla mia isola e quindi abbiamo dovuto spezzettare il volo facendo uno scalo tecnico di un’ora a Napoli.

Arrivati puntualissimi nel capoluogo friulano ci attendeva pronta nel parcheggio della sixt la nostra Renault Megane che ci ha accompagnato, fedelissima, in tutto il nostro girovagare in Slovenia.

Dato che la nostra meta finale è Bled a nord-ovest del Paese e dato che è da poco passato mezzogiorno decidiamo di fare una piccola deviazione dal percorso originale e andare a cominciare a testare subito l’accoglienza turistica della Slovenia, andando a visitare il castello di Predjamski grad e le grotte di Postumia. Piccolo suggerimento: è possibile acquistare un biglietto cumulativo per tutte e due i siti direttamente alle grotte spendendo circa 27 €, decidendo l’orario di visita della partenza del trenino che porta all’interno delle grotte stesse. Devo confessare che il castello, da fuori, è assai suggestivo per la sua posizione inespugnabile, ma dentro è quasi spoglio!

Discorso a parte, invece, per quanto riguarda le grotte di Postumia. L’organizzazione è quasi teutonica! La partenza del trenino spacca il minuto e si percorrono oltre 3 km per raggiungere il punto in cui inizia la vera visita. Si viene presi in consegna da dei ragazzi che ci faranno da guida nel groviglio di caverne con bellissime stalattiti e stalagmiti, suddivisi in gruppi tra tedeschi, italiani, inglesi. Non ci sono grossi caroselli di luci, ma è l’interno stesso che fa assieme da palcoscenico e da spettacolo all’unisono, facendoci riflettere a quanti migliaia di anni ci sono voluti alla natura per farci godere di questa esibizione di madre terra! La visita dura un paio d’ore con un percorso che non è mai pericoloso anche se cade acqua un po’ dovunque, ma alcune volte è un pochino faticoso con delle salitine niente male!

Il viaggio non prosegue sotto i migliori auspici, poco dopo l’uscita dalle grotte e ripresa l’auto comincia un temporale con la T maiuscola che non permette una velocità di crociera sostenuta, non si riesce a vedere nulla intorno a noi ma ci affidiamo al nostro compagno elettronico TomTom che ci guida sicuro verso la nostra destinazione.

Si arriva, finalmente, in albergo (Hotel Golf) prenotato anticipatamente attraverso un intenso scambio di mail con la direzione, facciamo velocemente il check-in e saliamo in camera. Prima piacevole sorpresa: l’albergo veramente ottimo e la camera era una piazza d’armi, aveva pure la vista lago (di cui ci siamo innamorati)!

Il giorno successivo quando ci siamo svegliati, mista ad una leggera foschia dovuta a delle nubi basse, abbiamo avuto il primo impatto con il panorama indimenticabile del lago di Bled con la sua isoletta molto romantica al centro, per dare ancora più atmosfera alla cosa, nella notte la pioggia che avevamo preso per quasi tutto il tragitto si era trasformata in qualche centimetro di neve!

Per niente scoraggiati dai tetti spruzzati di neve, facciamo una buona colazione al buffet in albergo, ci mettiamo qualcosa di pesante e via in macchina verso Skofia Loka con il suo piccolo ma accogliente centro storico e la mole dell’elegante castello che dalla sommità di una collina da la possibilità di poter elevare lo sguardo sul panorama sottostante. Peccato che però si mette a nevicare e tutto intorno a noi si trasforma, di colpo, in una cartolina di natale ed un atmosfera che per noi è fuori dal comune. Mangiamo qualcosa e andiamo verso Kamnik in cui ci aspettano una bella cappella ed un centro storico davvero grazioso.

Fino all’altro giorno facevamo il bagno in Sicilia e trovarci con le suole delle scarpe che affondano nella neve non ci fa stare a nostro agio, quindi decidiamo di tornare in albergo che è anche una spa (è stato scelto principalmente per questo motivo) ed affidarci alle cure di mani professionalmente preparate a rilassarci al dolce calore di oli profumati. Nevica tutta la notte!

La mattina successiva sembra che una divinità del tempo ci abbia portato fin quasi alle feste di natale, dovunque si volge lo sguardo il panorama è innevato con i tetti delle case ed i pini attorno al lago tutti imbiancati. Il paesaggio è surreale e viene voglia di andare nella quasi vicina Maribor a farsi la prima sciata della stagione. Invece dopo colazione si riprende la macchina e si in giro per la valle dell’Isonzo ed il parco del Triglav. Attraversiamo passi alpini con un po’ di preoccupazione per la nottata precedente in cui ha nevicato copiosamente, ma l’efficienza delle strade slovene assieme alla validità degli spalaneve che erano già passati nelle prime ore del mattino con il concorso di una giornata che si è rivelata con un sole splendente, ha fatto sì che potessimo proseguire senza alcun intoppo per le strade montane, godere di paesaggi da restare senza fiato per il contrasto del bianco della neve con i colori caldi delle foglie rossastre degli alberi in autunno inoltrato. Abbiamo fatto tanti tornanti scorgendo scenari sempre diversi a volte circondati da neve soffice e così bianca da poterti abbagliare, a volte avvolti dai colori che solo l’autunno in un bosco ti può regalare. Siamo scesi giù fino a Kanal, paesino tagliato a metà dal fiume Isonzo per arrivare fino al monastero di Sveta Gora da cui in lontananza si intravede il confine italico con Gorizia sullo sfondo.

Ritornando verso Bled abbiamo deciso, dato che avevamo ancora un po’ di tempo, di allungare qualche chilometro e di visitare (poco prima del tramonto) il superbo lago di Bohinjsko jezero il più grande della Slovenia con le sue acque placide che fanno da sfondo a boschi dai colori cangianti che passano dal verde intenso dei pini alpini al rosso quasi fuoco degli alberi che in autunno cominciano ad addormentarsi. Tutto questo tripudio di colori e di serena pacatezza fa da sfondo la chiesetta di S. Giovanni, bellissimo edificio romanico, che si specchia ai limiti del lago.

Il giorno successivo siamo fortunatissimi ad avere un’altra giornata con un sole splendido che aiuta a ravvivare quei colori dell’autunno che ci hanno accompagnato finora e lo dedichiamo, con molta calma, alla visita dell’isolotto al centro del lago. Affittiamo una barca con motore elettrico che con il suo andare lento ci porta fino ai piedi della chiesa di Blejski otok, il barcaiolo ci aspetta per mezz’ora che è il tempo massimo in cui si può visitare l’isolotto. Ritornando sulla terraferma a piedi gironzoliamo per la cittadina di Bled e c’incamminiamo verso il suo castello, costruito su di una rupe a strapiombo da cui si gode un meraviglioso panorama, sovrastante il lago di cui sembra sorvegliarne il lento dondolio delle acque. All’interno della costruzione fortificata si trova una cappella molto interessante ed un museo con tutta la storia della cittadina di Bled.

Peccato per noi, il giorno dopo, dobbiamo abbandonare questo piccolo angolo di pace e serenità per raggiungere la capitale della Slovenia. Lubiana ci accoglie in una giornata uggiosa di festa nazionale, i negozi sono quasi tutti chiusi e lo stesso dicasi per altri monumenti, meno male che il nostro albergo (Grand Hotel Union Executive) è a due minuti dal centro, dunque lasciamo la macchina nel loro garage (nota dolente il prezzo a notte del ricovero dell’auto ci è costato 17 €) prendiamo possesso della camera prenotata, con grande stupore ci danno una suite, dopo di chè cominciamo a prendere confidenza con la città, con il suo particolare ponte a tre campate e con il castello costruito in cima ad una collina a cui si accede con una cabinovia. Il castello non ci comunica alcuna sensazione, mentre è spettacolare il panorama che si riesce a scorgere dalle sue mura, peccato che è quasi sera e complici delle nuvole nere non riusciamo a goderne a pieno.

L’indomani continua a piovigginare, corresponsabile il giorno del primo novembre è chiuso dappertutto! Facciamo svogliatamente un giro per la città visitando la cattedrale (aperta), il centro storico assolutamente da non perdere con la parte medioevale della città, la chiesa dedicata alla SS. Trinità, vediamo dall’esterno tutti i palizzi patrizi che si affacciano o che sono nelle vicinanze del fiume Ljubljanica. Un po’ scoraggiati per la pioggia ed un po’ per il giorno di festa in cui è tutto serrato il pomeriggio ci riposiamo nelle nostre stanze d’albergo.

Lasciamo Lubiana con qualche rimorso per non averla potuta assaporare a pieno , ci dirigiamo verso il sud del Paese. Stavolta a metà strada comincia a fare capolino prima un timido sole e poi quando raggiungiamo Piran siamo nuovamente riscaldati da un bel tepore che ci permette di lasciare ombrelli ed impermeabili in macchina con la quale non possiamo raggiungere il paesino poiché e tutta zona pedonale quindi con l’ausilio di un bus navetta che ci porta in centro, scorrazziamo per la cittadina veramente carina con il suo porticciolo, arriviamo fino alla piazza principale dove ci sono i palazzi più importanti e più belli per poi inerpicarci dolcemente verso la collinetta dov’è costruita la chiesa di San Giorgio da dove si gode un panorama magnifico e lo sguardo può spaziare fino a Trieste. Proseguiamo verso Koper o Capodistria in cui restiamo affascinati dal bellissimo centro storico caratterizzato da molti monumenti in stile veneziano, per poi passeggiare per i vicoli della cittadina.

Siamo ormai nel tardo pomeriggio e rientriamo in Italia con una punta di nostalgia per quello che è rimasto impresso nella nostra memoria e nei nostri occhi. Ci dirigiamo direttamente verso il castello di Miramare, ne restiamo esterrefatti dalla bellezza dei giardini, dal panorama che si può godere dal belvedere della villa e non per ultimo dagli interni di quella che fù la residenza dell’imperatore del Messico e di sua moglie. Attendiamo il tramonto dai balconi del castello e scattiamo foto a ripetizione sia al sole morente che alla bellezza dell’architettura della costruzione. E’ ormai sera, ma non siamo ancora stanchi di vedere cose nuove andiamo verso il centro di Trieste e ci immobilizziamo davanti alla magnificenza della piazza dell’unità d’Italia illuminata a gran festa. In una sera tersa ma non fredda, la città ci apre il migliore salotto di cui dispone con i palazzi che vi si affacciano illuminati con sapienza in cui riusciamo, nonostante l’oscurità che ci circonda a coglierne tutti gli aspetti architettonici ed urbanistici. Ci concediamo ad un giro di shopping tra le vie del centro, siamo esausti e ci dirigiamo verso quello che sarà il nostro ultimo rifugio in questo viaggio (hotel sette nani), l’albergo è triste e non merita le tre stelle di cui si fregia, l’unica nota positiva è il ristorante annesso che è di buon livello ed il fatto che si trova a pochi chilometri dall’aeroporto da dove il giorno successivo, molto presto, ripartiamo per fare ritorno nella nostra Sicilia.

Concludendo: le strutture alberghiere ed i servizi in Slovenia sono assolutamente di buon livello, noi abbiamo cenato a Bled nella stessa struttura dell’hotel e ci siamo trovati benissimo. A Lubiana l’albergo è stato ancora superiore e per la cena la prima sera ci siamo affidati al ristorante Sokol, struttura prevalentemente per turisti ma abbiamo mangiato bene. La sera successiva ci siamo voluti dare un tono e siamo andati a cenare al Julija (consiglio di prenotare in anticipo) il locale è ottimo ha però forse il difetto che si aspetta troppo tra una pietanza e l’altra.

La Slovenia ci ha felicemente sorpreso per i contrasti dei suoi panorami e del suo clima, per la precisione e la correttezza della sua popolazione che se può aiutarti per qualche indicazione ti parla anche un po’ in italiano, per i servizi di prim’ordine e per le infrastrutture di buonissimo livello che abbiamo usufruito.

Grazie Slovenia, se possibile ritorneremo.

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Lago di Bled



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