Una passeggiata a Cremona

In un tranquillo pomeriggio primaverile
Scritto da: phayton
una passeggiata a cremona
Partenza il: 17/04/2010
Ritorno il: 17/04/2010
Viaggiatori: 4
Spesa: 500 €
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Sabato 17 aprile 2010

Cremona è con Mantova una di quelle città del nord Italia in cui non mi era mai capitato di passare… Questa provincia, nel mezzo della Valle del Po, è fuori dalle reti autostradali e quindi la si passa sempre o a nord (Milano – Bergamo – Brescia) o a sud (Alessandria – Piacenza – Parma).

Curioso come sono, col tempo ho iniziato a chiedermi come fosse, in quale contesto si trovasse ecc… Insomma, un po’ di curiosità ha iniziato a montare, anche grazie al fatto che qualcuno me l’aveva consigliata!

L’occasione per visitarla si è presentata sabato 17 aprile 2010, data per la quale avevamo prenotato con i nostri amici Ailisa e Fabrizio i biglietti per il musical “La Bella e la Bestia” al Teatro Nazionale di Milano. E così, essendo alla sera, e avendo già visto Milano in lungo e in largo più volte ho pensato a quest’escursione di mezza giornata che si è rivelata semplice e carina!

Siamo partiti alle 7.10 da Aosta, e dopo un’ora e mezza abbondante eravamo al parcheggio di Lampugnano, periferia ovest di Milano, dove abbiamo lasciato la macchina e preso la metro per Rogoredo, che è una stazione del treno dall’altra parte della città, in quando da Milano Centrale pochi treni vanno a Cremona.

Ho scelto il treno come mezzo di trasporto perché la benzina costa veramente un sacco, ma soprattutto perché più ecologico, e per evitare il traffico! Durante la settimana precedente il viaggio, rinunciando a qualche pausa caffè in ufficio, sono riuscito a coprire gli 11 € andata e ritorno del biglietto sia per me che per mia moglie Chantal! Sembrano piccolezze, ma da soddisfazione quando sul treno si pensa che si sta viaggiando “gratis” grazie all’impressionante mole di soldini che di solito si sperperano durante la settimana!

Comunque, una volta giunti alla stazione, ci siamo accorti del largo anticipo con il quale avevamo raggiunto la stazione (quasi un’ora rispetto alle 10.30 previste per l’arrivo del treno) e così abbiamo rifatto colazione in un bel baretto li vicino in una zona di Milano piuttosto desolata!

Il trenino, molto piccolo, è arrivato puntuale e un’ora dopo, passando per fermate quali Lodi, Pizzighettone, Casalpusterlengo e qualche altra più sconosciuta, siamo scesi nella piccola stazione di Cremona che subito ci ha dato l’idea delle dimensioni ridotte della città!

Dopo esserci orientati, anche grazie allo svettare del Torrazzo, che si vede da lontano da molte zone della città, ci siamo incamminati verso la zona centrale e poco dopo Chantal ed Ailisa hanno iniziato a fermarsi in qualche negozietto, e così io ne ho approfittato per fare una scappata allo Stadio Zini per una foto ricordo a un impianto che per molti anni ha ospitato match di serie A e che proprio in questo periodo ospita una Cremonese in lotta per tornare in Serie B. Mezzoretta ed ero di nuovo con loro che erano solo 50 metri più avanti in un altro negozio!!

Nella galleria 25 Aprile, c’era la Fiera del libro e ho acquistato una piccola guida della città con mappa, per documentarmi meglio e per avere un ricordo, e poi, passando per il mercato in Piazza Stradivari siamo finalmente giunti nella Piazza del Comune, vero e proprio gioiello cittadino!

Questa piazza ricorda molto quelle toscane, ed è composta da 5 monumenti:

o Cattedrale o Battistero o Torrazzo o Palazzo Comunale o Loggia dei Militi

In questo luogo, forse anche complice il tempo nuvoloso, al limite della pioggia (non siamo stati fortunati in questo senso, ma poteva anche andare peggio!) spicca il colore rosso-arancio-marrone dei monumenti e il bianco-grigio della Chiesa, (tornando alla Cremonese, sarà per questo che ha le maglie grigio-rosse?!).

Tutto è molto curato, in un ambiente molto ristretto. La Piazza infatti è molto piccola e non è facile scattare delle fotografie incorporando un intero edificio!

Essendo già le 13.15 abbiamo deciso di fermarci un’oretta per il pranzoe la scelta è caduta sul Bar creperia Bolero, in una viuzza lì vicina dove abbiamo mangiato un primo, una crêpe tutti insieme e un marocchino per 10 € a testa, nell’unico momento della giornata dove ha piovuto! Buono!

Tornati in Piazza, puntuali per l’apertura del Torrazzo (h. 14.30) abbiamo salito con 5 € a testa i 500 gradini che ne fanno (pare) il campanile più alto d’Italia! Di sicuro, in altri ho faticato di più, mi viene in mente Bologna, dove il caldo soffocante ha contribuito a sfiancarci!

Dall’alto del Torrazzo si ha una vista totale di Cremona, che con i suoi tetti rossi è davvero molto piccola (72 mila abitanti). Poco più a sud, infatti, si estendono vasti campi separati dal lento scorrere del Po (la città è anche una base logistica importante per il trasporto fluviale di merci lungo il fiume) che un tempo fungeva da confine internazionale fra Impero Austro-Ungarico e Ducato di Parma e Piacenza. Ecco perché Cremona è considerata una città agricola, e non industriale e di conseguenza è difficile considerarla lombarda! Oltre a essere agricola, Cremona è però anche e soprattutto la capitale mondiale della liuteria.

E’ infatti conosciuta sin dall’antichità per le sue botteghe nelle quali si costruiscono i violini. Uno dei più importanti costruttori di questi strumenti è indubbiamente stato Antonio Stradivari. In realtà io di botteghe vere e proprie in giro non ne ho viste, ma solo alcuni portoni con l’insegna di qualche liutaio! Più numerosi sono invece i negozi di torrone, altra grande specialità cittadina, nei quali si trova anche un’altra peculiarità cremonese: la mostarda.

Altra curiosità di Cremona, che dista 90 chilometri da Milano, è il fatto che sia nota come la “città delle tre T”, ossia Turòon, Turàs, Tetàs (Torrone, Torrazzo e… Tettone….. Mah!).

Scesi dal Torrazzo, abbiamo tralasciato la visita al Duomo (che avrebbe aperto alle 15.30 e al Battistero (a pagamento), avvicinandoci invece al Palazzo Comunale nel quale si trova la sala dei violini antichi nella quale si può anche assistere ad un’audizione. Ma poi abbiamo deciso, visto lo scarso tempo a disposizione, di lasciar perdere. Siamo per cui tornati in Piazza Stradivari dove abbiamo fotografato il monumento dedicato al più importante liutaio cremonese e poi abbiamo percorso un pezzo di Corso Mazzini, dove ci sono diversi negozi per una breve sosta shopping, corredata dall’acquisto del famoso torrone!

Passeggiando sulla via del ritorno, tra la poca gente, quasi tutta in bicicletta, siamo tornati alla stazione da dove, alle 16.32 abbiamo preso il treno con una banda di studenti delle superiori che ci hanno fatto ridere per tutto il viaggio per il casino che hanno combinato!

Arrivati a Milano siamo scesi al Duomo dove ad accoglierci abbiamo trovato una specie di diluvio. Dopo quache negozio abbiamo cenato nella panetteria-fashion Princi, poco distante (veramente consigliata, ci andiamo quasi sempre), e poi in metro siamo arrivati al Teatro Nazionale dove abbiamo assistito allo splendido musical e poi, una volta tornati a Lampugnano, con la nostra macchinina siamo rientrati ad Aosta per le 1.30 di notte, dopo una splendida, semplice giornata!



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