Una nazione meravigliosa

La nostra splendida avventura inizia il 23/11. Partiamo da Genova in auto verso l’aereoporto di Nizza .Da li con destinazione Parigi da dove abbiamo poi preso il volo intercontinentale dell'Air France per Buenos Aires arrivato nella mattina del 24/11. Abbiamo soggiornato per 4 giorni nella capitale, dove ci siamo persi nelle sue mastodontiche e...
Scritto da: franfe
una nazione meravigliosa
Partenza il: 23/11/2006
Ritorno il: 10/12/2006
Viaggiatori: in coppia
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La nostra splendida avventura inizia il 23/11. Partiamo da Genova in auto verso l’aereoporto di Nizza .Da li con destinazione Parigi da dove abbiamo poi preso il volo intercontinentale dell’Air France per Buenos Aires arrivato nella mattina del 24/11.

Abbiamo soggiornato per 4 giorni nella capitale, dove ci siamo persi nelle sue mastodontiche e affascinanti vie, dove abbiamo visitato il quartiere della Boca, assistito ad una partita del Boca Juniors ,grazie ad Andrea che ci ha procurato due abbonamenti (assolutamente da non perdere se piace il calcio),vagato, durante il domenicale mercatino dell’antiquariato per le vie di San Telmo, dove il tango viene ballato per strada, e negli eleganti quartieri di Palermo e della Recoleta. Buenos Aires,come del resto tutta l’Argentina e’molto economica per noi che paghiamo con l’euro,infatti e’ possibile mangiare nei migliori ristoranti con 10 euro e muoversi con i taxi a cifre veramente irrisorie.

A noi Buenos Aires ci e’ strapiaciuta e ci ha lasciato tanta tanta voglia di ritornarci.

Da Buenos Aires siamo partiti alla volta della Patagonia piu’ precisamente a El Calafate dove siamo rimasti 3 giorni,visitando il Perito Moreno che ci ha lasciati senza parole per la sua strabiliante mastodonticita‘, navigando sul turchese lago Argentino cosparso di iceberg dai riflesssi blu dal quale si raggiungono i ghiacciai Onelli, Spegazzini e Upsala quest’ultimo altrettanto affascinante per i suoi riflessi blu e per la sua enormita‘..Abbiamo poi effettuato un’ escursione al Cerro Frias a bordo di una 4×4 che ci ha condotti per la steppa patagonica in alcuni luoghi dove il panorama e’ qualcosa di eccezionale in grado di trasmettere sensazioni uniche.

Dalla Patagonia ci siamo trasferiti nella terra del fuoco piu’ precisamente a Ushuaia. Nonostante io,Giorgia, non stessi piu’ nella pelle al pensiero di visitare questo luogo tanto menzionato mi sono dovuta ricredere perche’ le mie aspettative sono state disattese.L’unico fascino di Ushuaia e’ quello di essere la citta’ piu’a sud del mondo(che comunque non è una cosa da poco) che si sta sviluppando in maniera rapida e disordinata per accogliere le esigenze di un turismo in continua espansione.La cittadina è comunque incastonata in uno scenario naturale straordinario,circondata dai picchi glaciali che s’innalzano per quasi 1500 metri sul livello del mare.Da Ushuaia siamo partiti per varie escursioni.La prima ci ha portato alla scoperta dei laghi Fagnano e Escondido.Durante il viaggio verso questi laghi,che distano un centinaio di km da Ushuaia,abbiamo anche fatto un piacevolissima tappa in un centro di addestramento di cani da slitta.Il secondo giorno è stato dedicato alla visita del parco nazionale della terra del fuego.Abbiamo iniziato l’escursione a bordo del treno della “fin del mundo”,una volta usato per trasportare i detenuti del carcere di Ushuaia all’interno del parco stesso e costretti ai lavori forzati ,tagliando una quantita innumerevole di alberi.Il percorso su questo vecchio treno a vapore è stato molto affascinante anche se un po’ troppo turistico.L’escursione ci ha permesso di incontrare tantissime bellezze naturali. Bahia Lapataia su tutte,ma anche il sentiero Senda Laguna Negra e Senda Castorera, lungo la quale abbiamo avvistato nei laghetti le dighe costruite dai castori.Il pomeriggio è stato dedicato completamente alla navigazione del canale di Beagle con destinazione verso la colonia dei leoni di mare”isla de los lobos”e verso il bellissimo faro.Da Ushuaia,tramite il solito volo interno con Aerolineas Argentinas che ci fa alzare all’alba,raggiungiamo in serata Salta.Arriviamo in albergo un po’ stanchi dal viaggio e ci accorgiamo subito della prima differenza con il profondo sud…Il gran caldo!! Salta la linda ,cosi come viene sopranominata ,è molto bella e animata.La classica cittadina in continuo movimento,secondo noi il vero sudamerica.Una grande quantita’di giovani ,moltissimi lavoratori che vanno e vengono dalla vicina Bolivia. Una solo aggettivo, BELLISSIMA!!La prima escursione è a Cafayate .Ci arriviamo dopo avere attraversato la pittoresca Quebrada de Cafayate.Il paesaggio è mozzafiato e molto vario.Si passa da colline verdeggianti a distese aride e rossastre.Montagne che variano il loro colore dal rosso al rosa al viola intenso,regalandoci grazie a millenni di erosioni ,curiose formazioni di terreno, a cui sono stati attribuiti nomi suggestivi.Abbiamo incontrato la Garganta Del Diablo, El Anfiteatro,El fraile(il frate)e molte altre.Nei pressi di Cafayate visitiamo una vecchia azienda vinicola,che ci riporta un po’ indietro nel tempo.Cafayate è molto bella e tranquilla ,ricca di negozietti di artigianato.E come in qualunque parte dell’Argentina ,si mangia e si beve molto bene…Ottimo il vino bianco torontes,le tamales,la zuppa di locro. Il secondo giorno,oltre che portarci alla scoperta di posti meravigliosi ,è anche molto divertente.L’escursione è quella del tren a las nubes a bordo di uno strano camion scoperto adibito a camper,che ci permette di ammirare lo splendido panorama in piedi sui sedili.Una cosa molto stravagante che evidenzia al massimo il nostro contatto con la natura.Si parte da Salta al mattino presto e iniziamo ad inerpicarci affiancando i binari del treno per un po’ di chilometri.Lo spettacolo naturalistico è strabiliante.Varia inizialmente da colline verdeggiante per poi abbandonarsi in aridi panorami lunari variopinti.Arriviamo a San Antonio de los Cobres leggermente frastornati.Siamo a quasi 4000 metri!!!Da qui con un ultima impennata il tren a las nubes arriva a 4200 metri sopra il viadotto della Polvorilla.A bordo del nostro strampalato mezzo di locomozione arriviamo fino alle saline,una distesa enorme di sale talmente spesso che puo’essere percorso anche con il camion..I paesaggi che si susseguono sono innumerevoli di una bellezza tale che difficilmente dimenticheremo .Arriviamo a Purmamarca dopo un insolito temporale che fa franare anche una strada.Il piccolo paese sorge a piedi del “cerro de los siete colores”,una collina che sembra dipinta con varie tonalita’ rosse ,viola ,verde ,arancio e altre.Si dice che siano sette,in realta’ sono molto di piu’.Questa minuscola localita’ andina è ricca di negozietti di artigianato locale molto interessante.Arriviamo a Salta in tarda serata stanchi ma appagati grazie alle bellezze che abbiamo potuto incontrare.La Quebrada de Humahuaca è la terza escursione che affrontiamo.Anche per questo sito le parole non bastano per poterne descrivere la strabiliante bellezza.Questa Quebrada è stata tra l’altro dichiarata dall’UNESCO patrimonio dell’umanita‘.Il principale centro abitato della valle è il villaggio di Humahuaca ,anch’esso ricco di strade acciottolate,di case di mattoni cotti al sole.Ha una bellissima piazza molto pittoresca e un‘innumerevole quantita’ di negozietti di artigianato locale.Il villaggio è molto popolato inoltre da un moltitudine di indios Quechua.Il rientro a Salta è a inizio serata,in tempo per regalarci una deliziosa cenetta in uno dei numerosissimi locali della citta’.II giorno seguente si riparte per Buenos Aires.Soggiorniamo nella capitale ancora per una notte,dedicando l’ultimo giorno di vacanze allo shoping,lasciandoci trasportare qua e la senza una meta precisa .Vaghiamo dalla pedonale Florida,alla lunghissima Santa Fe’,fino a Porto Madero per mangiare l’ultima parillada prima di ritornare in Italia.Un ringraziamento particolare ad Andrea e Manuela (agenzia di viaggi locale “ARGENTINA CON NOI” argentinaconnoi@hotmail.Com) che grazie alla loro organizazione e disponibilita’ ci hanno reso questo viaggio un avventura indimenticabile!



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