Una manciata di isole: le Sporadi
Le Sporadi, come dice il nome, sono una manciata di isole verdi sparse nell’Egeo settentrionale e sono meta di vacanze soprattutto per i greci. Ma partiamo dall’inizio: siamo partiti in 4 ( 2 coppie ) io (Tati) Simone, Sara e Francesco da Verona il 09/08/03- rientro il 23/08/03.
Spesa complessiva: € 1800,00 ca. A testa x volo, Hotels B&B, trasferimenti con taxi, bus e aliscafo, pranzi e cene e tutte le varie spese personali.
Tour Operator: 7° Cielo. Devo dire che ci siamo trovati bene con questo T.O. Buono il rapporto qualità prezzo. Degna sicuramente di citazione è la Sig.Ra Anastasia, responsabile ad Alonissos, persona assolutamente squisita e competente. Un po’ meno esperta l’assistente a Skyathos, comunque è andato tutto bene anche lì.
ALONISSOS Premetto che questa è un’isola davvero incantevole… morbide colline ricoperte da una folta macchia mediterranea di pini, olivi e vigneti, che scendono giù dolci fino a sfiorare il mare. Le piccole spiagge circondano le baie con una cornice di piccoli ciottoli bianchi, che fanno però un po’ male ai piedi. Il mare è limpidissimo e sfuma in tutte le tonalità dell’azzurro. Tutti i sensi vengono appagati: il profumo del salmastro miscelato al profumo inebriante del pino marittimo… Il verde intenso della vegetazione che contrasta con l’azzurro del cielo sfumandosi nei toni turchesi del mare… Il canto incessante delle cicale accompagnato dalla rilassante risacca delle onde e infine… la calda mano del sole che accarezza la pelle. Si avverte subito una pace e una tranquillità che ti inondano il cuore. Alonissos è ancora così selvaggia, così incontaminata e per fortuna ancora fuori dalle rotte del turismo di massa. Hotel: Pantheon***. Piccolo ma grazioso albergo situato su una collina poco sopra il porto di Patitiri, facilmente raggiungibile in motorino per la strada principale o con una “scorciatoia” pedonale (sarà la proprietaria stessa ad indicarvela) che offre una panoramica esclusiva sul porto (5 min a piedi). A parte la fatica del ritorno in salita, questa scorciatoia ti permette di passare in mezzo alle casine bianche con le persiane e le porte colorate adornate con molteplici qualità di fiori e a volte nell’aria si sente un intenso profumo di bucato appena fatto, cosa che ricorda le nostre nonne. Le camere sono molto spaziose con frigo, aria condizionata, letto in muratura (molto particolare). Non sono bellissime ma senza dubbio sono accoglienti, pulite e funzionali. Alcune sono anche con vista mare (la nostra purtroppo no, ma quella di Sara e Checco si – comunque la nostra aveva un bel balcone con una magica “vista” sul cielo stellato). Gli unici 2 “difetti” sono stati: 1) la doccia senza la tenda, e puntualmente si allagava il bagno e 2) la colazione che non era molto varia ma che noi abbiamo arricchito comprando un bel vasetto di Nutella. Piccola personale delusione: mancava lo yogurt greco che io adoro ( ma non disperate riuscirò a mangiarlo!). La proprietaria è una persona molto cortese e riservata, senza dubbio gradevole.
Motorini: questo mezzo è l’ottimale per girare l’isola in libertà. Vi consiglierei una cilindrata superiore al classico “cinquantino” perché l’unica strada asfaltata percorre l’isola in tutta la sua lunghezza ma da questa si diramano stradine secondarie non asfaltate. Queste stradine, che sono spesso ricoperte di sabbia o sassolini e a volte sono anche ripide, portano tutte al mare. Abbiamo noleggiato un Kimco 80 per 6 giorni tramite l’ufficio del T.O. Costo € 50 a testa. Il casco non è obbligatorio e si può montare in 2. ( assicurazione CASCO inclusa). Vi consiglio però di indossare una bandana o cappellino per la testa e proteggervi dal sole durante i tragitti più lunghi col motorino. Noi ci siamo bruciati tutti (soprattutto la fronte e il naso). Vi riporto un rimedio efficace (secondo Anastasia) per le scottature: un bell’impacco del mio adorato yogurt greco…(non l’ho provato, anche perché se l’avessi trovato, l’avrei mangiato!). Attenzione: i distributori di benzina si trovano solo sulla strada principale tra Patitiri e Votsi, quindi prima di avventurarvi fate il pieno.
Spiagge: le spiagge sono tutte delle piccole baie e sono davvero poco affollate. Ricordatevi che sono tutte ciottolose (i sandalini di gomma sono davvero utili), come del resto il fondale del mare.
L’unica spiaggia sabbiosa è Chrissi Milia, davvero favolosa, anche perché quando entri in mare l’acqua ti arriva alle caviglie per un bel pezzo. C’è però un difetto: è naturalmente affollata! Tenete presente che i “barconi” delle escursioni scaricano su questa spiaggia orde di turisti generalmente sull’ora di pranzo. Se volete gustarla al meglio l’orario giusto è nella prima mattinata. Le spiagge più turistiche (si fa per dire) si trovano sul canale di mare che c’è tra la costa di Alonissos e l’isola di Peristera. Alcune sono attrezzate con ombrelloni e lettini, ma ricordatevi che comunque l’ombra è difficile da trovare… Si trovano però diversi ristorantini in prossimità delle spiagge più frequentate. Tralle più belle: – Lefto Ghialos (la più famosa ed è anche davvero bella con gli olivi che scendono quasi fino alla riva), – Trotzi Ghialos (oltre ad essere incantevole ed essere una delle baie più grandi, la cosa che mi è piaciuta di più è la strada panoramica che porta fino al mare: sembra di viaggiare in un quadro), – Chrissi Milia (unica spiaggia sabbiosa), – Kokkino Kastro (famosa per il promontorio di terra rossa che la delimita, davvero suggestivo), – Votsi, Milia, Aghios Dimitrios (sono 3 baie chiamiamole “minori” ma davvero carine.) Le spiagge più selvagge si trovano dall’altra parte dell’isola che ha una costa più frastagliata. Sono meno frequentate perché più ventose ( tant’è vero che si possono ammirare alcuni mulini deliziosi ) e il mare è più freddo e più mosso rispetto a quelle che si affacciano sul canale. Vi si trovano anche meno ristoranti e servizi rispetto alle altre. Una la ricordo in particolare per la strada accidentata che c’è da percorrere per giungervi. Carina si, ma tutta quella strada non ne vale la pena anche perché il mulino si può comunque intravedere di lontano dal vecchio paese.
Mare: assolutamente stupendo! La maschera e il boccaglio sono d’obbligo. Il fondale è davvero bello e c’è una moltitudine di pesciolini curiosi che ti gironzolano tralle gambe fin dalla riva. Mi scuseranno gli appassionati di fauna marina se ometto di scrivere i nomi dei pesci a causa della mia ignoranza in questo settore. Comunque il mare che circonda Alonissos è stato decretato Parco naturale marino a protezione della foca monaca. Addirittura a nord dell’isola esiste un centro che cura le eventuali foche ritrovate ferite. In tutta sincerità di foche non ne abbiamo viste neanche una, però in compenso abbiamo visto i delfini durante il trasferimento da Alonissos a Skyathos.
Da vedere: Il porto di Patitiri: Nato come villaggio di pescatori, ha una bellissima e romantica passeggiata, pieno di ristorantini e negozietti e le due strade principali sono anche esse piene di ristorantini, negozi e piccoli supermarket. La Chora (o old town): il paese antico è decisamente meraviglioso ed è il cuore pulsante dell’isola. E’arroccato su una collina dove si arriva facilmente per la strada asfaltata. Parcheggiati i motorini (è solo pedonale) ci si addentra tra le caratteristiche casine bianche con gli infissi colorati, i piccoli negozi, i ristoranti, i bar e le chiesine ortodosse. La via principale che taglia il paesino in due è davvero caratteristica e deliziosa, ma se ti addentri un po’ per i vicoli meno turistici è tutto un po’ più degradato. Tenete presente che la pavimentazione è in pietra ed è in salita: quindi vestitevi comodi. Bellissima la vista che si gode da una terrazza che si trova a metà paese.
Punta nord dell’isola: se avete voglia di farvi una girata in motorino, può essere piacevole arrivare fino in cima all’isola per allontanarvi dai pochi turisti che si incontrano in paese e per immergervi nel silenzio e nella pace, rotta soltanto dal canto delle cicale e dai numerosi greggi di capre che pascolano tranquilli ( anche in mezzo alla strada ). La nostra meta era il centro di recupero per le foche ma vi assicuro che è una costruzione assolutamente anonima che non ne vale la strada.
Ristoranti: vi riporto solo quelli che ci sono davvero piaciuti. Alla Chora: – Taverna Niko’s: ci si mangia davvero bene, soprattutto la carne e lo tzatzichi (delicato). Abbiamo provato subito simpatia per questo ristorante a causa della somiglianza del cameriere al personaggio di “Gianni” nel film “Sapore di mare”, vi giuro che era identico. – Bello’s: noi lo abbiamo chiamato così, ma non è il nome vero (purtroppo non lo ricordo). Comunque è facile da trovare: proprio davanti al parcheggio dei motorini. In questo ristorante si mangiano piatti tradizionali però cucinati in maniera particolare. Si assaggiano quindi pietanze che non si trovano negli altri posti. Sebbene abbia l’aspetto di essere un ristorante di lusso sia per il servizio che per la cura di ogni dettaglio, si spende quanto in una normale taverna e i piatti sono davvero squisiti e le porzioni abbondanti. Assaggiate anche l’ottimo vino bianco della casa. Inoltre prendete un tavolo sulla terrazza, si gode una meravigliosa e romantica vista… – Via dei ristoranti: a circa metà paese, ci si trova in una via piena di tavernine… noi ci abbiamo mangiato una sera ma non ci è piaciuto tanto. Prima perché tutti i turisti vanno lì e c’è molta più confusione che da “Gianni” e da “Bellos”; secondo perché il servizio è tirato via proprio perché vogliono mettere il maggior numero di persone a tavola, terzo: il cibo non è niente di speciale e abbiamo speso molto di più rispetto agli altri due.
A Patitiri: – sul porto ci sono i classici ristoranti per turisti. Noi non ci abbiamo mai mangiato… quindi no comment.
Alle spiagge: – Lefto Ghialos: Taverna Eleonas: si mangia davvero bene. Si trova a mt.50 dal mare ed è anche davvero carino con i tavoli messi all’ombra degli olivi o sotto freschi gazebo in paglia.
– Gran parte delle spiagge sono comunque attrezzate con taverne economiche dove mangiare bene, ne abbiamo provate diverse ma non ricordo i nomi.
Escursioni: abbiamo fatto un giorno in caicco (€ 36 a testa). Sinceramente questa escursione non è stata niente di speciale, a parte il fatto di poter ammirare la costa di Alonissos e di Peristera sotto un’altra prospettiva. La prima tappa della gita è stata Psathura, minuscola isolina che ha la caratteristica di emergere dal mare x non più di mt. 5. Ha una bellissima spiaggia adornata da bellissimi fiori bianchi che crescono spontanei. Ci era stato detto che questi fiori nascono solo lì e invece li abbiamo ritrovati una settimana più tardi a Skyathos, e va bè! Ci siamo fermati lì per circa un’oretta ma non essendoci un filo d’ombra, appena asciutti siamo tornati in barca. Tra la prima e la seconda tappa abbiamo ammirato, passando, la leggendaria isola dei Ciclopi dove si possono vedere anche tre massi in mare che si narra fossero quelli lanciati da Polifemo ad Ulisse.
Seconda tappa: il temuto monastero. Premetto che la visita a questo monastero ci aveva messo un po’ di apprensione e condizionato la scelta delle scarpe. Infatti ci era stato detto che la barca ci avrebbe sceso “al volo” su degli scogli scivolosi e ripidi e che per questo erano indicate scarpe che avvolgessero il piede e non ciabattine. Io e Sara eravamo già nel panico la sera prima, tanto che ci siamo poste il problema se comprarci o meno delle scarpe da ginnastica. ( Io non le ho comprate, ho fatto benissimo con i miei sabò sportivi, Sara si è comprata i sandalini da mare chiusi). Arriviamo con la barca sotto la rupe dove, sulla vetta, si scorge il monastero. Sopraggiunge il panico “da prestazione”… “ce la farò a saltare sugli scogli? E se cado in mare? O peggio ancora… se mi faccio male?” Con mio grande sollievo, viene posta la passerella tra la barca e gli scogli che non sono poi così ripidi e per niente scivolosi… Comunque è senza dubbio una discesa tranquilla, basta fare solo un po’ di attenzione. Un po’ peggiore è la salita al monastero… che fatica! Ci sono degli scalini ripidissimi e affrontarli sotto il sole cocente non è stata una passeggiata. Comunque arrivati in cima ci spiegano che le attività del monastero, come la produzione di vino e olio, sono ancora svolte con metodi e macchinari antichi. Inoltre sul monte sacro dove i monaci si rifugiano in preghiera non sono ammesse le donne e nemmeno le femmine degli animali… Comunque la visita è stata breve e nemmeno molto interessante. Rientro a Patitiri con piccola sosta davanti ad una bellissima grotta naturale sul mare. Insomma a me non è piaciuta tanto come escursione, però il pranzo che ci hanno dato (era incluso nei 36 €), era davvero buono e abbondante.
Cose da assaggiare: – la feta e naturalmente i piatti tipici greci; – la pasticceria di Alonissos ( alcuni dolci sono troppo stucchevoli, ma altri deliziosi); – ATTENZIONE AL CAFFE’: il ns. Espresso è difficile da trovare e quando si trova difficilmente è buono. Preparatevi perché il prezzo va dai 2,00 € ai 3,00 €.
Invece, per dissetarvi sulla spiaggia è molto buono il loro Nescafè Ice.
Eventi particolari: Abbiamo ammirato la luna piena dalla Chora… assolutamente romantico e suggestivo; Ci siamo ritrovati a veder spengere un incendio a mt.500 di distanza, inoltre siamo riusciti a vedere i canadair scendere in mare a prelevare l’acqua.
Abbiamo assistito ai festeggiamenti per un matrimonio di una giovane coppia di Alonissos; gli sposi erano vestiti con gli abiti tradizionali dell’isola come anche i testimoni e quasi tutti gli invitati. Per quell’occasione tutto il paese era in festa e offrivano anche da bere e da mangiare a tutti. E’ stata un bellissimo evento dove tutti ballavano il sirtaki con gli sposi. Io ho avuto una conversazione con un’anziana signora che continuava a parlarmi in greco e io cercavo di farle capire che non capivo un acca, ma a quanto pare le stavo simpatica e non le importava niente se capivo o meno e mi ha offerto anche un fico. La sera del matrimonio è stata l’ultima ad Alonissos, che malinconia! Comunque, oltre a tutto quello che vi ho raccontato devo ricordare anche le bellissime farfalle enormi e colorate che vivono numerose sull’isola, i cani e gatti che girano tranquilli e beati e il cielo meravigliosamente stellato… Ciao Alonissos… SKYATHOS La mattina del 16/8 arriviamo al porto di Patitiri per prendere l’aliscafo per Skyathos. Salutiamo la cara Anastasia e continuiamo a salutarla sbracciandoci dall’aliscafo finchè non diventa un puntino lontano. Il trasferimento con il “Flying Dolphin” dura circa 1.30 e durante il viaggio riusciamo a vedere i delfini. Che belli! Arriviamo a Skyathos… isola allegra, elegante, vivace forse un po’ matta, ma usciti dal capoluogo si trovano comunque posti incantevoli dove il profumo del mare e della vegetazione è ancora intenso. Dal silenzio di Alonissos, l’impatto con la vivacità di Skyathos è un po’ forte ma ci si abitua subito. Dal porto veniamo caricati tutti e quattro su un taxi (valigie comprese!!) che mantenendo una media di 160/170 km/h su una strada che in Italia avrebbe avuto il limite di 60 km/h, ci ha portato a Koukounaries dove era il ns. Albergo. Da qui abbiamo capito come guidano i greci sia in taxi che con l’autobus…!!! Hotel: Muses***: hotel turistico situato a mt.300 dalla meravigliosa spiaggia di Koukounaries e a ca. 15 km da Skyathos città. L’albergo ha una bella hall, una bella piscina con bar e accanto una taverna. Le camere sono dei bungalows sparse in un grazioso e ben curato giardino. Naturalmente le nostre erano in fondo al viale e c’era da camminare un po’ per arrivare alla hall… Per quanto fosse ben curato all’esterno, l’interno delle camere lasciava un po’ più a desiderare. A parte i vari tipi di comfort che non c’erano ( e che a me interessano il giusto), la cosa che secondo me sarebbe stata importante e che invece non c’era, era la zanzariera. Skyathos come Alonissos è popolata da meravigliose farfalle ma anche da altrettante specie di vespe, api, calabroni, zanzare e così via che gradivano particolarmente il grazioso giardino dell’albergo. Per fortuna la notte abbiamo ovviato al problema chiudendo solo le persiane e almeno gli insetti più grossi, non passavano facilmente dalle sottili fessure. Comunque tutto sommato il soggiorno è stato gradevole e la colazione era senza dubbio abbondante e per tutti i gusti. Per di più c’era anche il mio adorato yogurt greco che io ho mangiato tutte le mattine accompagnato da miele o da frutta. Assaggiatelo (naturalmente se vi piace lo yogurt al naturale)!!!! Motorini/Autobus: come ad Alonissos, il motorino è l’ideale per girare l’isola. Abbiamo noleggiato 2 scooter 125 (non mi ricordo il nome) dalla Avis per € 50 a testa per 6 giorni (assicurazione inclusa) più due caschi. Il casco a Skyathos è obbligatorio almeno per la strada asfaltata cioè quella che da Skyathos va a Koukounaries o da Skyathos all’aeroporto, anche perché si trovano spesso i poliziotti che sono particolarmente accaniti con i turisti. C’era una voce in giro che diceva che bastava che almeno uno dei due ( o conducente o passeggero) sopra il motorino avesse il casco per essere in regola, ma noi l’abbiamo portato sempre sulla strada principale. I distributori di benzina sono più frequenti che ad Alonissos comunque si trovano per lo più vicino a Skyathos città. Dato che il nostro albergo distava dal centro circa 15 km la sera preferivamo prendere l’autobus dato che la strada non è tanto bella e soprattutto considerata la guida spericolata dei taxisti e dei conducenti dell’autobus. La fermata era proprio davanti al nostro albergo ed era decisamente comoda. Il biglietto si paga a bordo, direttamente al controllore e costa € 1,10 fino alla mezza notte poi aumenta del 10%. Gli autobus passano ogni mezzora e girano fino alle 3.00 di notte. Vi capiteranno vari tipi di autobus: con aria condizionata, senza aria condizionata, nuovi o vecchi ma costano tutti uguali. Un’altra cosa, gli autobus vengono caricati all’inverosimile ( una sera hanno montato circa un centinaio di persone su un autobus da 50, senza esagerare!). Comunque vi consiglio di prenderlo almeno una volta: è davvero divertente e poi si ascolta un po’ di musica greca… Spiagge: le spiagge a Skyathos sono di tutti i tipi. La maggior parte di queste sono sabbiose e in piccola parte ciottolose. Ce ne sono tantissime e per tutti i gusti: piccole, tranquille e poco affollate, oppure lunghissime e super attrezzate con taverne, ombrelloni e lettini, moto e giochi d’acqua in generale, bungee jamping, e bar che mettono musica a tutte le ore del giorno e della notte. Purtroppo non si possono visitare tutte in una settimana e quindi vi riporto quelle che abbiamo visto e che ci sono piaciute: – Koukounaries: la più bella in assoluto. Una distesa di sabbia morbida come borotalco tempestata di piccoli frammenti color oro (naturalmente non sono d’oro, anche se in realtà non so che materiale sia) che soprattutto nell’acqua hanno dei riflessi meravigliosi tanto che ti sembra di fare il bagno circondati da scaglie del prezioso metallo. Questa spiaggia è attrezzata con musica, taverne e giochi d’acqua. Inoltre ci cresce spontaneo il fiore bianco trovato a Psathura. Si paga il biglietto per parcheggiare il motorino. Se ci andate, mantenetela pulita, come del resto vi prego di farlo per tutte le altre spiagge di queste due graziose isole e del mondo. Raccogliete i mozziconi delle vostre sigarette (pensate anche ai bambini che potrebbero metterle in bocca oltre ai danni ecologici) e tutti i rifiuti delle “merende”. Scusate questo monito palloso, ma un viaggiatore deve essere soprattutto RISPETTOSO.
– Vromolimnos: la più vivace e scatenata.. Dedicata soprattutto ad un turismo giovane proveniente da ogni parte d’Europa. Tutti uniti sotto il sole a far casino…Musica a tutto volume, bungee, bar, giochi d’acqua etc.
– Kanapitsa: vicina a Vromolimnos ma tranquilla e romantica. Una piccola mezzaluna di sabbia dove fermarsi e rilassarsi.
– Mandraki: bella, selvaggia e sabbiosa. La strada per giungervi è un po’ difficile ma il posto è davvero bello.
– La spiaggia dell’aeroporto: carina, tranquilla, sabbiosa. E’ assolutamente divertente sdraiarsi a prendere il sole mentre gli aerei decollano sopra la tua testa.
– Banana: carina e caotica – Little Banana: spiaggia di nudisti Mare: anche qua il mare è bellissimo, niente da dire. La costa sud è quella più frequentata perché l’acqua è più calda e calma. La costa nord invece è più frastagliata e il mare è più freddo e molto profondo. A nord-est dell’isola si trova la spiaggia di Lalaria famosa per l’arco di pietra scavato naturalmente dal mare nel corso degli anni. Questa spiaggia è raggiungibile solo dal mare e vengono proposte diverse escursioni sia dai T.O. Che dalle imbarcazioni ormeggiate al porto di Skyathos. Noi alla fine non ci siamo andati perché volevamo affittare una barca e andarci per conto nostro ma quando abbiamo detto al noleggiatore che volevamo raggiungere Lalaria ci ha detto di no. Purtroppo Lalaria è su un tratto di mare aperto e quindi pericoloso per le piccole imbarcazioni (noi non avevamo la patente nautica). Fatto sta che era il penultimo giorno e quindi… niente Lalaria.
Da vedere: Il delizioso centro di Skyathos. Dal lungo mare sul porto nuovo ( il capolinea dell’autobus arriva proprio lì) si entra ad un certo punto sulla Papadiamantis Street, la via principale del centro. E’ una via molto suggestiva, piena di negozi di ogni tipo, bar, pub e ristoranti. Da Papadiamantis street si diramano decine di stradine che percorrono il centro e che offrono suggestivi scorci panoramici. Per gli acquisti vi consiglio di andarci di giorno e la sera invece andateci per l’atmosfera frizzante che si respira. Fiumi di gente che passeggiano in questa via prima di andare ai pub sulle scalinate che dal vecchio porto vanno ad una chiesetta ( si trovano facilmente perché questi pub usano metterti a sedere sugli scalini con dei morbidissimi cuscinoni ), oppure nella via dei disco pub ( al capolinea dell’autobus, invece di prendere la passeggiata per andare in Papadiamantis street, si va dalla parte opposta ) che si affollano verso l’una. L’entrata ai locali è gratuita e la consumazione è obbligatoria solo al tavolo. In una parallela di Papadiamantis Street si trova la casa natale del famoso scrittore (Papadiamantis) adibita a museo. Il costo d’ingresso è di un euro e anche se è piccolina, però è carina da vedere.
Naturalmente sono da visitare le spiagge che ho già elencato e tutte quelle che il vostro istinto vi farà scoprire. Vi consiglio vivamente di NON andare al paese vecchio… A parte che del paese vecchio sono rimaste poche macerie avvolte dalla vegetazione, la strada per arrivarci è davvero difficile. Il nostro motorino ce l’ha fatta per miracolo emettendo sbuffi di fumo nero, tanto che abbiamo dovuto fare diverse soste perché era troppo surriscaldato ( se noleggerete una Jeep, allora… ). Non dico che non vale la pena andarci, perché comunque è un posto suggestivo, però non perderete niente di sensazionale… Ristoranti: Ne abbiamo provati tanti sia a Skyathos città che alle spiagge ma quello che mi sento davvero di consigliarvi è l’ultimo ristorante che si incontra al vecchio porto (venendo dal porto nuovo). Si mangia davvero bene il pesce, ma anche la carne e il personale è davvero simpatico.
Escursioni: andate a Lalaria… così poi me la raccontate… Eventi particolari: abbiamo conosciuto due coppie molto simpatiche: Federico ed Annalisa e Maurizio e Pamela che hanno contribuito a vivacizzare la nostra vacanza, condividendo con noi momenti molto spassosi.
Ricordo con piacere i tragitti in autobus, lo shopping alla ricerca di qualcosa di significativo da riportare a casa, il giro su una specie di moto d’acqua che ci ha divertito ma ha alleggerito il nostro portafoglio; il piacere di ascoltare la notte dal nostro terrazzo prima di andare a letto, le api che essendo presenti in quantità industriali, mi hanno permesso mio malgrado di esorcizzare un po’ la paura che ho degli insetti.
E’ stato un bel viaggio che ci ha permesso di immergerci sia nella natura che nella mondanità (non eccessiva) e con queste due ultime frasi saluto voi cari TPC e le due stupende isoline che ci hanno accolto.
A presto Taty