Una magica atmosfera parigina pre natalizia

Tornare a Parigi è sempre un sogno, non ci si stanca mai di vederla: dopo Roma, è senza dubbio la capitale più bella che abbia visitato! Non è un caso, infatti, che ci sia tornata per la terza volta
Scritto da: anny-matera
una magica atmosfera parigina pre natalizia
Partenza il: 08/12/2014
Ritorno il: 12/12/2014
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
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A giugno ho deciso di regalare a mia sorella, dopo il suo esame di maturità, un viaggio a Parigi, Disneyland incluso.

Prenoto 2 biglietti Ryanair da Bari dall’8 al 12 Dicembre per un totale di 122 € e blocco un hotel, il Caravelle, in zona Pigalle, tramite Booking.com. Ho già pernottato in questa zona, è tranquilla, a differenza di quanto si legge spesso; è sicuramente un po’ più decentrata ma i prezzi son decisamente più contenuti. L’hotel infatti, lo pago 288 € per 4 notti.

8 DICEMBRE 2014

Finalmente, dopo mesi di attesa, arriva il giorno della nostra partenza: alle 14 circa, parte il nostro volo. Arrivati a Beauvais, subito ci rechiamo alla biglietteria per acquistare i biglietti per la navetta (costo 34 € totali solo andata), che ci condurrà sino a Porte Maillot. Arrivate qui dopo un’ora abbondante, ci rechiamo alla fermata metro e prima di prendere la linea 1, facciamo l’abbonamento Paris Visite 3 gg zone 1-3 che acquistiamo al costo totale di 50€. Dopo circa una mezz’oretta arriviamo in hotel: la fermata è a meno di 500 mt, proprio come indicato sul sito!

Ci accoglie un bel freddo, ma l’importante è che non piova! Registrateci in hotel e lasciati i bagagli in camera (è più grande degli standard parigini e soprattutto è pulitissima!), prendiamo la metro per raggiungere gli Champs Elysèes. Sono stata altre volte a Parigi, quindi mi muovo con tranquillità e disinvoltura. L’ho anche già vissuta nel periodo natalizio, ma con altra compagnia, quindi l’avventura è diversa.

Giungiamo sul lungo Viale con lo stupore di mia sorella. Il freddo non lo avvertiamo più; veniamo travolte dai profumi dei Chichi, delle caldarroste, del vin brulè e delle crepes provenienti dai mercatini di Natale posizionati vicino Place de la Concorde. Ci soffermiamo a guardare tutto; ci sono molte casette con souvenir e addobbi natalizi, oltre che di numerosissimi biscotti di pan di zenzero. Siamo inebriate; percorriamo gli Champs fino all’Arco di Trionfo osservando tutte le vetrine dei negozi (ahimè chiusi vista l’ora), addobbati a Natale e sfavillanti di paillettes e luci.

Mangiamo al volo dei “Chichi”, tipico cibo provenzale: si tratta di una grossa frittella, simile ai churros, dalla forma allungata, che viene fatta rotolare nello zucchero semolato. Poi scattiamo numerose foto tra le illuminazioni degli Champs (a mio avviso più belle di quelle di due anni fa) ed andiamo a Trocadero per assistere alla Toru Eiffel illuminata. E’ bellissima! Poi stanche torniamo in hotel.

9 DICEMBRE 2014

Sveglia prestissimo, fuori è ancora buio, ma la giornata sarà bella, si vede. il cielo è comunque terso. Andiamo a fare colazione da Brioche Dorèe su Boulevard de Clichy, a 2 min dall’hotel e praticamente di fronte la fermata metro Pigalle. Prendiamo 2 cappuccini (non male) e 2 pain au chocolat al costo di poco meno di 7€. Riscaldateci con la bevanda, ci rechiamo dal Carrefour City sul marciapiede opposto a Brioche Dorèè per acquistare acqua e baguette per il nostro pranzo a sacco.

Prendiamo finalmente la metro e alle ore 8.30 siamo sotto la Tour Eiffel: siamo le quarte in coda, non c’è ancora nessuno ma abbiam giocato d’anticipo per salire quanto prima. Scendiamo dal Piazzale Trocadero e ci godiamo un’alba bellissima, con il cielo tutto sfumato. Già ci sono in giro gli ambulanti pronti a vendere gadgets a forma di torre eiffel; ne acquistiamo 10 al prezzo di 2€. Finalmente, alle 9.30 aprono le biglietterie e naturalmente siamo tra i primi a salire: costo ingresso Torre, 27,50 € fino in cima; mia sorella paga 1,50€ in meno rispetto al costo degli adulti perché ha meno di 24 anni.. meglio di niente!

Il tempo ci è favorevole ed il sole ormai splende alto: scattiamo tantissime foto dalla cima della Torre, il panorama è mozzafiato! Ci rincorriamo lungo il piano, come bambine, e visitiamo i diversi negozi di souvenirs. Poi scendiamo al secondo piano e dopo ancora, al primo, per ammirare la novità dell’anno: il pavimento trasparente. In effetti è impressionante: timorose ci posizioniamo sulla parte trasparente per le foto; giù c’è una coda immensa e le persone sembrano formichine! Sul primo piano c’è anche una pista di pattinaggio allestita in occasione del Natale ma decidiamo di non andarci perché l’itinerario delle cose da visitare nella giornata è vastissimo! Dopo circa 3 ore usciamo dalla Torre e vista la piacevolissima temperatura, ci rechiamo a piedi lungo gli Champs de Mars e mangiamo la nostra baguette al volo. Arriviamo, dopo una buona mezz’oretta di cammino, agli Invalides; attraversiamo il cortile e uscendo, ci dirigiamo verso l Ponte Alexandre III, bellissimo! Proseguendo dritto, arriviamo sugli Champs Elysèes e da li prendiamo la metro per la Defense, dove ci attende, oltre al grandissimo Arco, un grande mercato di Natale, anche se per lo più alimentare. Io l’avevo già visto, invece mia sorella, che era già stata a Parigi, se l’era perso; consiglio di farci un salto, ci sono circa 250 banchi decorati a festa! La zona, finanziaria, è colma di gente per lo più in giacca e cravatta, che scappa e si intrattiene, in pausa pranzo, in uno dei bar o bistrot della zona prima di tornare velocemente a lavoro. Dopo altre mille foto, necessitiamo di una sosta golosa per ricaricarci, così decido di far provare a mia sorella uno dei tipici dolci della Maison di Angelina, in Rue de Rivoli, nei pressi del Louvre. Premetto che il locale, stile Belle Epoque, sontuoso e pulitissimo, è molto caro: sicuramente è ormai un’icona di Parigi e devo ammettere che i dolci son davvero ottimi! C’è anche la possibilità di pranzare; in ogni suggerisco di prenotare. Noi arriviamo forse alla controra, difatti, pur non avendo prenotato, non troviamo coda e ci accomodiamo presto. La scelta dei dolci è ardua, sembrano uno più buono dell’altro, ma alla fine optiamo entrambe per un montblanc (dolce alle castagne) e 2 cioccolate calde, che ci vengono servite con panna e in un’unica brocca colma di cioccolata densa e squisita! Ci voleva proprio, ora ci sentiamo cariche per affrontare il pomeriggio, ancora lunghissimo! Paghiamo il conto (alto, 35€, ma ne vale la pena!), e ci avviamo al Louvre, per fotografarlo dall’esterno: entrambe l’avevam già visto e abbiam deciso di non visitarlo nuovamente all’interno.

Passeggiamo sotto un bel sole e tra tanti turisti nei Giardins des Tuileries, accanto il Louvre e poi, sempre a piedi, ci spostiamo sul Pont des Arts, colmo di gente e di quadri dipinti da stravaganti pittori. Foto di rito, soprattutto ai migliaia di lucchetti appesi e dopo una bella passeggiata, giungiamo sugli Champs Elysèes per girare i negozi. Entriamo in molti di essi: Promod, Naf Naf, Sephora, enorme, in cui ogni commesso cerca di farti conoscere una fragranza facendoti perdere l’olfatto dopo i primi 5 minuti!

La sensazione di benessere è bellissima: siamo a Parigi e ci stiamo godendo le illuminazioni all’imbrunire! Quasi non ci par vero! Dopo la chiusura dei negozi, ci avviciniamo alla grande ruota panoramica sita in Place de la Concorde per il periodo natalizio e scattiamo qualche foto. Dopo ci rechiamo, con la metro perché troppo distante e perché la stanchezza si fa sentire, all’hotel de Ville ma, ahimè, la pista di pattinaggio installata per il Natale non è ancora attiva. Ci spostiamo a Notre Dame per godercela illuminata di sera. E’ bellissima!

Prima di tornare in hotel, facciamo un giro per i locali del quartiere latino, un bel quartiere giovanile che pullula di locali, bistrot e artisti di strada che si esibiscono nei pressi della fontana di S. Michel. Con nostro grande stupore, tuttavia, dopo le 21.30 tutti i locali si spopolano e il deserto regna sovrano.

Anziché scendere a Pigalle, la nostra fermata metro, scendiamo a Blanche, quella precedente, per fotografare il celebre Moulin Rouge e dobbiamo metterci in coda! Notiamo una lunga fila vicino l’ingresso del Moulin; nonostante i costi altissimi, più di qualcuno ha deciso di assistere ad uno dei celebri spettacoli di cabaret. Il quartiere è animatissimo, sembra pieno giorno, e i locali son gremiti di gente. Torniamo in hotel e ci addormentiamo all’istante.

10 DICEMBRE

Sveglia prestissimo, come sempre: oggi è il giorno da trascorrere a Disneyland Paris!

Come previsto il tempo è uggioso, ma nulla ci fermerà! Dopo la consueta colazione da Brioche Dorèe, prendiamo la Rer da Nation: acquisto i biglietti al costo totale di € 30 a/r, perché non inclusi nella Paris Visite. Ho studiato i trasporti nel dettaglio, controllando ogni soluzione, ed acquistare 2 paris visite e a parte i biglietti Rer è stata la formula più conveniente.

Il treno arriva alle 8.30 in punto e dopo tre quarti d’ora siamo alle biglietterie di Disneyland, mentre il Parco apre alle 10, ma c’è già parecchia gente! Il costo di ingresso, 1 giorno 2 parchi, forse perché è alta stagione, è di 156 € totali, una bella batosta! A questo punto non ci resta che girare tutte le attrazioni presenti, o almeno la maggior parte! Una pioggerella accompagna buona parte della mattinata, ma noi siamo armate di k-way e non abbiamo problemi. All’apertura, ci rechiamo al Parco, iniziando dalla zona Fantasiland, subito dopo aver superato il bellissimo castello della Bella Addormentata. Saliamo sulle attrazioni di Peter Pan, Pinocchio, sulla giostra con i cavalli, sulle tazzine, diverse attrazioni con trenini e andiamo nel labirinto di Alice in Wonderland. Sembriamo due bambine: io avevo già visto Disneyland, ma non nel periodo natalizio, mia sorella invece non c’era amai stata: è una favola, nel periodo di Natale è ancora più magica; avverti davvero l’atmosfera gioiosa dell’attesa, anche se non sei più un bambino!

Verso mezzogiorno ci rechiamo nell’altro Parco, gli Studios, per assistere ad uno spettacolo, Cinemagique, che consiglio di non perdere! Girovaghiamo per le stradine degli Studios in cerca dell’attrazione novità dell’anno: Ratatouille! Finalmente la troviamo: è bellissimo l’allestimento; è fedelissimo al cartone animato, con tanto di fontana e del grande ristorante Gusteau, naturalmente pieno di gente. Di fronte all’ingresso della giostra c’è una fila ferma ed enorme: è tutto bloccato, anche il fast pass! Ci dicono che il tempo di ingresso stimato è di circa 3,5 ore, ma non è nemmeno certo che si riesca ad entrare! Non abbiamo tutto questo tempo a disposizione, dobbiamo visitare tantissime cose e così, deluse, ritorniamo nel Parco e aspettiamo che passi la parata natalizia dei personaggi disney su tutta Main Street. La gente è tantissima, ma c’è posto per tutti:

Noi siamo in prima fila e riusciamo a vedere la neve finta che cade leggiadra e che precede l’inizio della sfilata.. un sogno ad occhi aperti!

Terminata la sfilata e “sciolte le righe”, mangiamo il nostro panino e poi saliamo su diverse attrazioni dell’area Adventurland e poi Frontierland. L’area Discoverland ci piace meno, ci passiamo soltanto e pur volendo salire su qualche giostra, c’è troppa coda e noi alle 15 dobbiamo assistere allo spettacolo “Motoeurs Action!”, imperdibile a mio avviso. Gli spettatori assistono e partecipano ad uno spettacolo di macchine che camminano su due ruote, moto che roteano su stesse, auto in fiamme, simulazioni di scene di film con annessa spiegazione di quanto avviene nel backstage. Bellissimo! Dura circa un’ora e davvero il tempo vola! Ritorniamo nel Parco e ci dedichiamo ai negozi di souvenirs, su Main Strret: il sole è ormai tramontato, il Castello si accende di luci e l’atmosfera è indescrivibile! Molte attrazioni sono ormai in chiusura perché è buio (lo svantaggio di andare a Disneyland in inverno è che le attrazioni chiudono prestissimo, alle 18 o 19 contro le 22 del periodo estivo). I negozi sono presi d’assalto anche se i prezzi sono alle stelle! C’è tutto quanto si possa immaginare, dalle tovagliette e tazze per la colazione alla cancelleria, dai vestiti dei personaggi disney ai suppellettili. Pur di avere un ricordo di Disneyland, acquistiamo la cosa più economica che c’è, una penna, al costo di 3€! Soddisfatte dell’acquisto, ci posizioniamo nei pressi del Castello in attesa dello spettacolo pirotecnico Disney Dream (cui io non ero riuscita ad assistere la prima volta a Disneyland). Come descrivere lo show?! Spettacolare! L’ho filmato quasi per intero (dura circa una mezz’oretta). E’ un alternarsi di personaggi dei cartoni animati riflessi sul castello, musiche e fuochi d’artificio a raggiera, in ogni direzione, tutto a ritmo di musica! Bellissimo, per i bambini dev’essere qualcosa che davvero non dimentichi più! Alle 20.30 circa questo sogno termina ed insieme a migliaia d persone ci rechiamo alla fermata metro, praticamente nel parco, per uscire da questo magico posto che ci ha regalato così tante emozioni in poche ore. Il treno è lì che ci attende; durante il tragitto commentiamo foto e video; siamo ancora eccitatissime! Arrivate a Parigi, scendiamo sugli Champs e siam dirette, per cena, da Flam’s, in rue du Colysèes (a 50 mt dopo aver svoltato al negozio disney sugli champs elysèes), in cui ero già stata. Ce ne sono di diversi in tutta Parigi, ma questo per me è il più bello perché in stile di pietra, con atmosfera accogliente e personale più che gentile, oltre che dislocato su più piani. La specialità è la Flammenfluke, una sorta di pizza sottilissima tipica dell’Alsazia; ci viene dato un menu in italiano e optiamo per il menu fisso, “Formule Terroirs”, che a 14€ a persona ti permette di mangiare pizze a volontà e un antipasto o in alternativa un dolce, bevanda esclusa. Ma se prendi “une carafe d’eau”, in tutti i locali parigini, non paghi l’acqua perché ti servono quella di rubinetto in caraffa. Che dire? Le Flammekueche sono squisitissime, come le ricordavo!! Ne mangiamo diverse e prendiamo, alla fine, un dolce a testa: una flam con scaglie di cioccolato e la crème brulée, buonissima!! Servizio rapido e cortese, ce ne usciamo soddisfattissime!! Dopo cena ci rechiamo a Trocadero per assistere allo spettacolo di luci della Tour Eiffel che i primi 5 minuti di ogni ora s’illumina.. Bellissima; incredibile come i francesi abbiano saputo valorizzare, facendola diventare un simbolo, una torre di ferro. Dopo tantissime foto e video, torniamo in hotel.

11 DICEMBRE

E’ il nostro ultimo giorno pieno a Parigi! Il sole fa capolino tra i palazzi e stavolta facciamo colazione in camera: acquistiamo dal supermercato yogurt e biscottini e diamo così il via alla nostra giornata. Prima tappa, Sacre Coeur: ci arriviamo con la metro, a due passi dalla lunga scalinata che conduce all’ingresso. Ci sono già tanti turisti per niente scoraggiati dalla tempesta di vento che si è alzata. Entriamo nella Chiesa, grande ed affollata, ma non optiamo per il Tour sulle Torri. Uscite, ci rechiamo in Place du Tertre, la Piazzetta degli artisti e ritrattisti. Purtroppo, non ce ne son moltissimi, probabilmente per via del tempo minaccioso. Acquistiamo un souvenir, una tela in cartoncino con la Tour Eiffel e la Senna al costo di 2€ e ci avviamo verso Notre Dame, la mia preferita a Parigi. All’interno è allestito un grandissimo Presepe, davvero imperdibile! Uscite, ci rechiamo, a piedi, verso il Quartiere Latino in cerca della Sorbona, per scattare una foto dall’esterno. Dopo passiamo dal Pantheon al cui ingresso hanno piazzato tanti alberi di Natale. Notiamo che sul tetto c’è un’impalcatura e all’interno, visitabile al costo di 8€, manca il famoso pendolo, per lavori di restauro. L’avviso lo specifica, così non entriamo e ci dirigiamo in una Chiesetta molto bella che vorrei far vedere a mia sorella, quella di St Etienne du Mont, proprio accanto al Pantheon. Camminiamo ancora a piedi ed arriviamo ai Giardin de Luxembourg, in cui ha sede il Senato: vi regna una pace ed un silenzio che quasi quasi ci vien voglia di restare, ma il tempo stringe e tante son le cose da fare! Il giardino naturalmente è più bello d’estate, quando tanto bambini si collocano lungo il grande lago al centro del parco per giocare con le barchette prese a noleggio.

Prendiamo la metro ed andiamo al Museo d’Orsay, il mio monumento preferito a Parigi: io pago 11 €, mia sorella entra gratis, perché ha meno di 25 anni. Ci ero già stata, ma merita una seconda visita!! Cerchiamo di girarlo facendo una cernita dei dipinti da vedere; la mappa che forniscono all’ingresso ci è di grande aiuto! Il piano più bello è il terzo, con i dipinti impressionisti!! Cézanne, Monet, Renoir, Manet, Van Gogh.. purtroppo non si possono fotografare ma qualcosina riesco a riprenderla! Noto che hanno aggiunto un altro ristorante, oltre a quello del secondo piano, bellissimo; andiamo a scattare la foto di rito al grande orologio, che si affaccia sulla Senna e sul Louvre. Usciamo dopo circa 3 ore e passiamo dal Louvre per vederlo di giorno; mangiamo la baguette al volo e ci rechiamo, per vederla dall’esterno, dall’Opera Garnier. Per chi non c’è mai stato, consiglio anche la visita agli interni, è davvero maestosa! Dopodichè siamo dirette ai grandi magazzini Lafayette, le cui vetrine, quest’anno, non mi piacciono tantissimo; meglio quelle di Printemps! Andiamo subito sulla terrazza panoramica dell’ultimo piano e con piacere notiamo che altre persone conoscono questo bellissimo punto panoramico: di fronte la Torre Eiffel ci saluta con tutta la sua imponenza. Giriamo curiose, su tutti i piani ma senza volontà di comprare perché i prezzi son da capogiro: borse, scarpe, gioielli..Arriviamo al primo, quello della profumeria, in cui centinaia di commessi ti fanno sentire fragranze di profumi vecchi e nuovi ed alcuni ti offrono anche i famosi macarons per farti avvicinare al proprio stand. Il profumo che regna è piacevolissimo; al centro del piano si allunga l’altissimo albero di Natale che occupa tutti e sette piani! Quest’anno è più colorato, meno natalizio di due anni fa, ma ugualmente bello. Dopo un paio d’ore passiamo nuovamente dall’Opera, alle spalle dei Magazzini, per godercela illuminata di sera; mia sorella è esausta, così andiamo a sederci vicino il Museo Pompidou (e approfitto per farglielo vedere, esternamente). Ci siamo rigenerate e nel frattempo è calata la sera: decidiamo di cenare in una rinomata fonduteria, “Pan, vin et fromage”, nei pressi del Museo, ma per le 20.30 è tutto pieno; prenotiamo così per la prima ora utile, alle 22.30. Nel frattempo, ci rechiamo per l’ultima sera a vedere la Torre Eiffel.. con dispiacere, perché consapevoli della nostra ultima sera a Parigi..ma in cuor nostro sappiamo che ci torneremo, e presto! Alle 22.30 arriviamo al locale: piccolo, su due piani e tutto in pietra. Veniamo accolti da staff molto gentile, qualcuno parla discretamente anche l’italiano. Ci danno un tavolo al piano inferiore, il più bello: sembra una grotta in pietra, davvero carino! Tutto il locale è inebriato da profumo di formaggio; se qualcuno non predilige questo alimento, non riuscirebbe a resistere nel locale per più di 2 minuti! Avendo preventivamente studiato a casa il menu, sappiamo già cosa scegliere, anche perché il formaggio ci piace ma non tutti i tipi e quelli troppo forti, quindi non potremmo azzardarci a prendere qualcosa che nemmeno riusciamo a tradurre dal menu. Optiamo dunque, per la fonduta “Savoyarde”, quella di base, al costo di 15€ a persona. Subito ci portano dei cestini con crostini di pane da immergere nella fonduta. Ci viene servita in una pentola sopra un fuoco in modo da mantenerla calda e appetitosa. Il gusto è davvero gradevole, anche se dopo un pò stufa il palato, infatti, pur avendone mangiata tanta, non siamo riuscite a finirla. Abbiam notato che altri commensali hanno optato per la fonduta accompagnata, oltre che dai crostini di pane, dalle patate..Ma noi, per non appesantirci, abbiamo deciso di non prenderne; difatti non siamo riuscite neppure ad assaggiare i dolci, molto decantati su tripadvisor. Soddisfattissime e sazissime ci rechiamo in hotel.

12 DICEMBRE

Sveglia presto per fare i bagagli; la nostra avventura natalizia parigina è volta al termine. I gg sono volati e pur se tristi siamo soddisfatte: siamo riuscite a vedere tutto quanto previsto ed io son riuscita a regalare una mia sorella una vacanza che difficilmente dimenticherà. E poi.. il meteo ci è stato favorevole: una temperatura di circa 12 gradi la mattina e 7-8 la sera non è male, a Parigi, a Dicembre.

Abbiamo assaporato un po’ del clima natalizio e siamo rientrate in Italia davvero contente. Il ricordo che ti lascia un viaggio è qualcosa di indescrivibile; siamo certe che molto presto ci ritroveremo a ripercorrere le strade dei vari arrondissement parigini: di Parigi non ti stanchi mai; è sempre magica.

Consigli: per chi si reca nella Ville Lumière per la prima volta, consiglio di andarci in primavera/estate, perché le giornate sono più lunghe e naturalmente il clima è soleggiato, anche se il clima parigino è continentale, e dunque cambia più volte nel corso della giornata. La città però, merita di essere vissuta anche a Natale, perché diventa magica, Disneyland incluso.

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