Una magia in un tramonto

Per evitare di sconfinare in mille particolari seguirò a pieno la scaletta delle vostre domande: dunque, io e Gian siamo partiti da Treviso il 3 settembre alle 11 con destinazione Sharm. Il viaggio doveva durare 4ore su per giù, perchè si faceva scalo a Pisa per scaricare quelli che tornavano da Sharm e invece ci abbiamo messo 12ore, causa...
Scritto da: Eleonora Conte
una magia in un tramonto
Partenza il: 03/09/2001
Ritorno il: 11/09/2001
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
Per evitare di sconfinare in mille particolari seguirò a pieno la scaletta delle vostre domande: dunque, io e Gian siamo partiti da Treviso il 3 settembre alle 11 con destinazione Sharm.

Il viaggio doveva durare 4ore su per giù, perchè si faceva scalo a Pisa per scaricare quelli che tornavano da Sharm e invece ci abbiamo messo 12ore, causa piccolo incidente aereo… Benone per due ventenni!!! Ad alta quota una lastra di ghiaccio ha sfondato un finestrino e questo ha fatto sì che si immagazinasse dell’aria e pian piano ci siamo ritrovati a 180°…Il brutto non è stato quel momento, ma tutti i bimbi piccoli piccoli anche di 1anno che hanno iniziato a strillare “AIUTO!” tutti insieme! Tipo nei film americani avete presente? Abbiamo fatto scalo a Roma e li abbiamo passato altre 3 o 4ore… Cavoli manco a “SURVIVER”, tutti con coperte e te caldo! Che esperienza…Ma credetemi, non la rifarei! Cmq alla fine della storia siamo arrivati a Sharm a mezzanotte-l’una, stanchi morti e con la precisa intenzione di non prendere mai più lo SHORUK AIRLINES… Mamma! Cmq l’esperienza che ci ha sollevato di più e ci ha avvicinato a qualcosa di surrelae è stata la gita al Monte Sinai e vedere il tramonto da quella quota abbracciata al moroso e avvolta in una coperta che puzzava di cammello in una maniera abominevole, ma la stanchezza era tanta e lo stupore di fronte a tanta meraviglia era incredibile. Ciò che mi ha fatto piangere è stato vedere i bimbi piccoli di 2 anni che al ritorno ti fermano e ti chiedono dei soldini in cambio di un sassolino raccolo e tu nn sai dirgli di no, perchè a te nn cambia niente prendergli un sassolino a lui cambia la cena. E’ incredibile, noi ci affanniamo per conquistarci il televisore mega, ulrapiatto e con 1000 pollici con tele + e stream, ma poi non sai cosa ti perdi dall’altra parte del mondo, mentre ti stai guardando una partita; lì ti accorgi di cosa significhi vivere,o almeno ne hai la sensazione. E’ un sole che ti entra dentro e ti senti come nuovo dopo… Solo che poi non vedi l’ora di dormire!!! Poi dopo esserci alzati alle 3 di mattina, aver camminato fino alle 6, aver mangiato le due uova sode dell’hotel Coral Beach Tiran (splendido!) e dato via i sandwich ai bimbi, si scende verso Santa Caterina, il monasterio senon ricordo male, dove sono contenute anche delle ossa.. Però bello.

Al ritorno, pensi a ciò che hai visto a ciò che hai fattoe a ciò che custodisci dentro e allora sai di essere fortunato. Terribile è come guidano i taxi! Eravamo andati a Nahama Bay e col pulmino dell’albergo, ma alritorno abbiamo preso un taxi assieme a dei nostri amici conosciuti in aereo, Gianluca 2, Katia e Oscar: ci mettiamo d’accordo sul prezzo e via si parte. Musica araba, il taxista sfotteva gli italiani con la storia della pizza e intanto cantava, poi parte ai 100 su strada polverosa con fari spenti… Cioè da amazzarsi… Viaggio pericoloso il nostro veh! Pensate che quando siamo tornati l’11 c’è stato nel pomeriggio il disastro di New York e là forse per coincidenza questo non lo sappiamo, la mattina dell’11 avevano già sospeso tutti i voli per l’Italia e altre destinazioni, tranne un volo per Bergamo alle 12… Mah! Ragazzi, gran viaggio, ma un posto che vi suggerisco di esplorare è il Chile, con le Ande, il mondo di Luis Sepulveda, e Isabella Allende, un posto che a parer mio dev’essere conosciuto… Allora a quando la vostra prossima spedizione “indiani Jones”?



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