Una giornata in Val D’Orcia

Incredibile ma vero, abbiamo deciso: domani alle 10.00 a casa mia e si parte per qs sabato di festa. 1 Novembre 2008: Sveglia alle 9.00, voglio essere puntuale e nn mi va di fare le cose di fretta, ma…sono solo a metà dell’opera quando DRIIIIIINNNNN!!!!!!!! Il cellulare, cavolo, è già qua? Per forza sono le 10.00! Dopo poco il 2° squillo...
Scritto da: Limo
una giornata in val d'orcia
Partenza il: 01/11/2008
Ritorno il: 01/11/2008
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 500 €
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Incredibile ma vero, abbiamo deciso: domani alle 10.00 a casa mia e si parte per qs sabato di festa.

1 Novembre 2008: Sveglia alle 9.00, voglio essere puntuale e nn mi va di fare le cose di fretta, ma…Sono solo a metà dell’opera quando DRIIIIIINNNNN!!!!!!!! Il cellulare, cavolo, è già qua? Per forza sono le 10.00! Dopo poco il 2° squillo di avvertimento…Scendooooooooooo!!!!!!!!!!! Alle 10.15…20…Vabbeh, quasi 30 sono in auto ma…La guida! Devo tornare a tutti i costi in casa! Ok si può partire…Noooooo! Devo spostare l’auto che stanotte ho parcheggiato malissimo se non voglio che me la distruggano! Fatto, ora si parte sul serio! Ma x dove? Ravenna, l’idea in origine, è saltata.

Fedo propone Volterra, io ribatto con Montalcino/Montepulciano x 2 amanti della buona tavola come noi… Bene è deciso, anzi no: la ns 1° tappa sarà Pienza. Bravo Fedo, sono anni che voglio andarci! Il tempo nn è bellissimo, ma non piove e non è freddo.

Arriviamo a Pienza, piccolo borgo che sovrasta la collina, le cui origini si devono al Papa Pio II (a cui è dedicata anche la piazza). Attraversata dalla Via Maestra, Pienza dalle case in pietra e tetti spioventi, si snoda in stretti vicoli colorati ed animati dai mille turisti che assalgono i negozi di prodotti tipici. Un giro nel centro, poi verso la passeggiata ke offre una splendida vista sulla campagna e…Ma che ore sono? Fedo sta borbottando, o meglio, il suo stomaco, a dire il vero qs continuo camminare sta mettendo un po’ di appetito anche a me… Troviamo un posticino ke fa al caso nostro: una stuzzicheria dove ordiniamo un piatto misto di affettati e formaggi, il tutto bagnato con del buon vino. Il posto è carino, intimo, con pochi tavoli, lo spazio davvero ristretto (specie per 2 pertiche come noi!), ma ne vale la pena! Prima di andarcene infiliamo in un negozio per comprare un po’ di pecorino e via, perché la ns giornata non finisce certo qui: è ancora presto, il sole sta lottando contro le nuvole e pare proprio che abbia la meglio.

Ci incamminiamo verso la ns 2 tappa ma…Aspetta un attimo, c’è un cartello che ci incuriosisce sulla strada: Pieve di Corsignano. Deviamo immediatamente e percorriamo la strada finché incontriamo una torre cilindrica che sovrasta la pieve romanica, in TUFO. Spoglia negli interni è intervallata da colonne imponenti che danno un senso di estrema stabilità. Curiosa la figura muliebre a sostegno del capitello in una bifora sulla facciata anteriore.

Dopo qs momento di alta cultura…Via si riparte: MONTICCHIELLO, borgo medievale poco distante da Pienza, decisamente meno turistico. La cinta muraria e la torre del cassero che svetta sulla collina sono i segni dell’intenso passato del borgo. Scendendo dentro il paese si respira quasi un’aria familiare…E di ragù! Federico! Ma hai finito ora di mangiare, come puoi sognare un piatto di pasta?? Qualche foto, una fermata a leggere la guida storica del paese che Federico ha appena comprato e siamo pronti per la ns 3 tappa: MONTALCINO.

Centro di origine etrusca, ai tempi conteso tra Siena e Firenze, sottomesso poi ai Medici. Simbolo della contesa è la Rocca trecentesca (a cui solo nella seconda metà del 500 furono aggiunti i bastioni) che si incontra imponente appena giunti in paese. Piccolo pitstop per me, ma…Dov’è Fedo? Lo vedo deciso, che vuol fare adesso? Salire sulla Rocca ed ammirare dall’alto il panorama che si stende davanti ai ns occhi: una campagna incontaminata, dolci colline e poi qs sole ke filtra tra le nuvole crea suggestivi giochi di ombre…Ke vento però! Ci addentriamo nel paese e vaghiamo senza meta gustandoci ogni angolo, ogni borgo ed ogni particolare che coglie la ns attenzione. Si susseguono osterie ed enoteche, come potrebbe essere altrimenti nella terra del Brunello? Dopo una lunga scarpinata ci fermiamo per berne un buon calice in una piccola, ma curata ed elegante enoteca.

E’ buio, sta diventando umido (il mio ginocchio infatti lancia SOS), controvoglia ci incamminiamo sulla strada del ritorno.

Che bella giornata!



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