Una famiglia a zonzo per il Brasile
Ciao a tutti! Mi chiamo Elena e dopo tanti preziosissimi diari di viaggio letti e riletti su tpc, quest’anno ho deciso di scrivere anch’io, in modo da dare un valido aiuto a tutti i viaggiatori fai da te interessati.
Dopo tanti dubbi sulla fattibilità del viaggio circa i pericoli del Brasile, abbiamo deciso di partire con mio marito Marco e i nostri 2 bambini di 5 anni (Michele) e 10 anni (Clara). Inutile dire che tutti ci hanno inizialmente scoraggiato, ma leggendo i racconti, abbiamo deciso… si parte!
Il viaggio è stato molto difficile da organizzare, soprattuto per i molti voli interni, ma alla fine, a febbraio era tutto prenotato: ad agosto si parte.
Queste sono state le nostre tappe:
Partenza 11 agosto dall’aeroporto di Nizza, abitando nell’estremo ponente ligure, arrivo a Foz di Iguassu lo stesso 11 agosto
Ouro Preto
Sao Luis, parco dei Lencois
Salvador
Fernando de Norona
Rio de Janeiro.
Voliamo con Lufthansa, compagnia aerea che ho già apprezzato in altre occasioni: l’intercontinentale Nizza_iguassu/Rio_Nizza ci costa 3470 euro, sicuramente non poco, ma del resto siamo in 4 e il periodo è di altissima stagione.
I voli interni sono stati prenotati con i vari operatori on line(lol travel, budget air, etc), spendendo circa altri 3000 euro. Sicuramente i voli sono stati la parte più onerosa di questo viaggio, che hanno inciso quasi per la metà del budget totale.
Ho preferito prendere le tappe singolarmente e non il Brasil Pass, perché non tutte le compagnie volano a Fernando de Norona, ma alla fine credo di aver speso più o meno la stessa cifra, anzi quasi sicuramente di meno. Alcune tappe costano veramente poco, le più onerose sono state quelle per/da Fernando; considero Fernando un vero paradiso, ma di questo parlerò in seguito.
Io, viaggiando con i bambini, ho prenotato tutto con molto anticipo per non correre nessun rischio, ma se devo dare un consiglio, a parte i voli per Fernando, aspetterei un mesetto o due di più… infatti, quasi tutti i voli prenotati sono stati cancellati dalle compagnie aeree, specialmente quelli con la Azul. E’ vero che abbiamo potuto scegliere altri voli o il completo rimborso, ma è stata una terribile scocciatura. Inoltre il prezzo di alcuni voli, col passare dei mesi è diminuito, tanto che è convenuto farci rimborsare e riprenotare.
Venerdì 11 agosto: arriviamo a Foz di Iguassu circa a mezzogiorno, le pratiche doganali sono molto veloci.
Prendiamo un taxi per andare in hotel (50 real), l’ Aguas do Iguacu hotel Centro, dove ci fermeremo 2 notti, spendendo e.105, nella via centrale, con ufficio escursioni interno, ufficio cambio proprio di fronte, a pochi passi dalla stazione degli autobus, dove parte il bus per le cascate. Insomma, decisamente molto comodo, pulito, il banale hotel che si trova in giro per il mondo.
Riprendiamo il taxi (60 real) e ci rechiamo al Parco degli uccelli (120 real), dove giriamo per circa 2 ore. Ci sono un sacco di uccelli, bellissimi pappagalli colorati, tucani, etc… Ma il bello della giornata deve ancora venire: proprio di fronte al Parco des Aves, c’è l’eliporto da dove partono i voli sulle cascate. Sinceramente ci avevo pensato e ripensato, ma una volta lì, non ho resistito…si va a chiedere. Certo, non è proprio a buon mercato, (Helisul, 120 euro a testa per un quarto d’ora di volo), ma la veduta dall’alto è assolutamente imperdibile. I bambini sono entusiasti, e noi…anche.
Ormai stanchi, ma contenti del nostro inizio brasiliano, torniamo in hotel col bus120, circa 40 minuti di percorrenza, real 3,45 pax.
La sera andiamo al ristorante El gaucho, a 5 minuti dal nostro hotel, churrasco a gogo, 145 real in 4. Più che onesto ed ottimo.
Ormai stanchi, torniamo in hotel. Domani ci verrà a prendere Christiane, una simpatica brasiliana trovata tramite un racconto di Tpc, che tra l’altro mi ha aiutato molto a risolvere i miei dubbi pre partenza, e ci porterà sul lato argentino delle cascate.
Sabato 12 agosto
Christiane arriva puntualissima e si parte subito: Argentina arriviamo… In un’oretta, dogana compresa, siamo pronti per entrare. Attenzione: si può pagare solo in pesos argentini, non vengono accettate né carte né bancomat. Entrata per tutta la family: 1130 pesos.
Il tour si snoda in 3 itinerari:
Il primo tramite un trenino (molta coda!!!) e una passeggiata di circa 1 km; porta alla spettacolare Garganta del Diablo. E’ qui che si vede la vera potenza dell’acqua;
Il secondo è il percorso superiore ed è una passeggiata ad anello di 1,7km, dove si vedono molti salti;
Il terzo è il percorso inferiore, anch’esso ad anello, di circa 1,4km. Se le condizioni dell’acqua lo permettono si può andare con un gommone (compreso nel biglietto) sull’isoletta, ultimi passaggi intorno alle 15.30-16.
La durata totale dell’escusione all’interno del parco è di almeno 6 ore; nel parco ci sono diversi punti di ristoro: anche qui pagamento solo pesos.
Attenzione a delle famigerate scimmiette, che in maniera abbastanza aggressiva cercheranno di rubarvi il pranzo.
Usciti dal parco, troviamo Christiane ad aspettarci. In un’oretta siamo in hotel, dogana compresa. Christiane si è rivelata una brava ragazza, precisa ed efficiente. Certo, si può andare anche con i mezzi di linea, ma abbiamo cercato delle opzioni un pochino più comode, soprattutto per non strapazzare troppo i bambini, che in fin dei conti stanno affrontando un viaggio bellissimo, ma intenso. Cmq, per il trasporto di tutta la famiglia spendiamo 300 real.
Domenica 13 agosto: ultimo giorno alle cascate: oggi andremo a vedere il lato brasiliano e nel tardo pomeriggio avremo il primo volo interno per Belo Horizonte.
Arriviamo alle cascate con il bus 120, circa 45 minuti, 3,45 real pax, ingresso 160 real per tutti e 4. Lasciamo gli zainetti negli armadietti che si trovano all’ingresso, prendiamo il pulmino interno del parco, e con una passeggiata di 1,2km, arriviamo davanti alla Garganta e all’ascensore panoramico.
Oggi purtroppo piove molto, riusciamo a fare l’escursione grazie ai poncho portati da casa, portati perché volevamo fare il giro in gommone, ma abbiamo paura di bagnarci troppo avendo l’aereo, quindi soprassediamo. Siamo ancora più contenti di aver fatto il giro in elicottero e di averle viste col sole, con i loro magnifici arcobaleni.
Dire se è più bello il lato brasiliano o quello argentino è molto difficile. Mentre il versante argentino è molto più intimo, con le cascate molto vicine, il lato brasiliano porge una visione da cartolina, che difficilmente dimenticherete… quindi, organizzate il viaggio in modo da fare entrambi.
Torniamo in hotel a prendere i nostri bagagli e in 20 minuti di taxi, siamo in aeroporto.
Arriviamo a Belo Horizonte che è ormai tardi, in taxi raggiungiamo il nostro hotel Ramada aeroporto hotel (150 real per una tripla con colazione) e chiedo se sarà possibile avere un taxi per la mattina successiva per andare a Ouro Preto. Il ragazzo, telefona alla società dei taxi, dicendoci che non ci sarà problema. Il viaggio durerà 2 ore per 370 real.
Lunedì 14 agosto: dalla reception richiamano la società dei taxi e l’auto arriva nel giro di poco: il nostro autista è un pochino spericolato e distratto, ma arriviamo a destinazione: la pousada Ouro Preto, dove soggiorneremo 1 notte (E.69). L’albergo è una casa coloniale, ci viene assegnata la nostra quadrupla (non parlano che portoghese), e andiamo a prendere il bus (ogni 15 minuti, real 3,45 pax) che ci porterà alla vicina Mariana, dove andremo a visitare la Minas da Pasagem (real 68 per tutti e 4), una ex miniera aurifera, in cui veniamo calati con i classici carrelli. La visita dura circa un’ora, accompagnati da una guida compresa nel biglietto, ma con scarsa voglia di fare il suo lavoro.
Il mio pensiero va a quei poveri minatori che hanno passato, e in alcuni casi perso, la vita, entrando la mattina e uscendo la sera, senza mai vedere la luce del sole.
Riprendiamo il bus per andare a visitare la piccola cittadina di Mariana, anch’essa coloniale.
Arrivati alla stazione dei bus di Mariana, iniziamo ad incamminarci verso il centro storico, ma giungiamo alla conclusione che è troppo lontano, quindi riprendiamo un taxi che con 17 real, ci porta nella piazza del giardino, dove ci fermiamo a mangiare al Casara, ristorante di tipica cucina minera, buono e dal prezzo modicissimo. Facciamo in un’oretta il giro del centro storico di Mariana, e quindi riprendendo taxi e bus, torniamo a Ouro Preto. Cena al ristorante Casa da Ovidor, nei pressi di Placa Tiradentes, luogo molto raffinato consigliato dalla Lonely, 200 real in 4.
Lunedì 15 agosto: oggi la giornata è dedicata alla visita di Ouro Preto. Per visitare questa cittadina in sali scendi bisogna avere buone gambe. Visitiamo per prima la chiesa di San Francesco, 3 real, poi Santa Maria del Pilar, chiesa ricchissima, dove si tiene la Messa di Ferragosto, con ragazze vestite da angeli e rappresentazioni popolari. Risalendo verso Placa Tiradentes, ci fermiamo alla chiesa del Carmo, 3 real. Dunque, decidiamo di visitare il museo minerario (10 real), interessante se si ha un’ oretta a disposizione.
A questo punto andiamo a pranzo al self service al kg. Quinto do Ouro. Il self service al Kg è un’ottima ed economica soluzione brasiliana: praticamente ti servi come ad un normale self service, e quando arrivi alla cassa, ti pesano tutto quello che hai.
Girovaghiamo per le vie intorno a Placa Tiradentes e alle 16 torniamo alla Pousada, dove è già arrivato il nostro amico tassista che ci riporterà a Belo Horizonte in 4 ore.
Essendo io un’amante delle città coloniali, posso dire che Ouro Preto è veramente deliziosa, a me è piaciuta moltissimo, si respira un’aria storica e religiosa insieme, vale la pena arrivarci se si hanno 2/3 giorni di tempo, ma sicuramente è stata la meta meno imperdibile di questo viaggio.
La sera soggiorniamo all’hotel Grande Minas (E.41) vicino all’aeroporto di Belo Horizonte, offrono il servizio navetta e c’è il ristorante interno… per fortuna, perché arriviamo stanchi morti e domani l’aereo che ci porterà a Sao Luis, sarà prestissimo.
Mercoledì 16 agosto: levataccia… arriviamo a Sao Luis a mezzogiorno , prendiamo un taxi che per 55 real ci porta alla Pousada Casa Frankie nel centro storico. L’impatto con Sao Luis non è dei migliori. A parte il caldo umidissimo, sembra una città trasandata e sporca; anche le facce non sono delle migliori. La Pousada è una bella casa colonica, ma sembra più un ostello. Questa sera non avremo neanche il bagno in camera, il caldo è opprimente, le stanze sono sul ballatoio dove tutti passano, quindi non possiamo aprire le persiane, ma per 28 euro, non si può chiedere di più. La casa è di Frankie, un inglese trapiantato in Brasile, prodigo di consigli sul cosa fare a Sao Luis.
Il referente della Brasil Planet, agenzia con cui abbiamo organizzato dall’Italia il tour dei Lencois, ci ha lasciato un messaggio in cui ci comunica l’orario in cui domani ci verranno a prendere. Intanto andiamo a pranzo da Senac, il famoso buffet organizzato da questa prestigiosa scuola di cucina, con sede in diverse città brasiliane, in cui lavorano gli studenti. Dopo pranzo torniamo alla Pousada, dove chiediamo a Frankie dove poter cambiare un po di real. A Sao Luis, a parte qualche cambio ufficiale in dei centri commerciali abbastanza lontani dal centro storico, si ricorre al mercato nero. Infatti nel giro di 20 minuti arriva un amico di Frankie che ci cambia qualche euro in real.
Andiamo a fare un giro per il centro storico, ma a me Sao Luis non piace, è molto decadente e forse per questo motivo mi sembra poco sicura, anche se alla pousada ci rassicurano.
La sera prendiamo un taxi (45 real) per andare al ristorante La Cabana de Sul che si trova sul litorale. Porzioni abbondantissime, real 220.
Giovedì 17 agosto: oggi inizia il nostro mini tour di 2 giorni nella zona dei Lencois. Ho contattato l’agenzia Brasil Planet, efficientissima e precisa con Valeria, una ragazza italiana, che si occupa dei contatti con i connazionali. Un tour di 2 giorni/1 notte ci costa 500 euro, ma ci sono anche soluzioni leggermente più economiche, scegliendo hotel un po più decentrati. Noi alloggiamo all’hotel Burici, molto carino con ristorante e piscina.
In 4 ore di pullman arriviamo a Barreirinhas, porta di ingresso del parco dei Lencois, e alle 14 viene a prenderci una jeep che in un’ora e mezza ci porterà a vedere le famose lagune dei Lencois. Abbigliamento da spiaggia e ciabattine perché bisogna entrare con i piedi in acqua quando si guada il fiume.
Il parco dei Lencois è veramente meraviglioso. Posso dire che sia uno dei posti più belli ed emozionanti che abbia visto nel mondo (e un po’ di mondo l’ho visto!!!). Una distesa sconfinata di dune di sabbia bianca, dove sono disseminate delle pozze di acqua calda cristallina, dove ci si può buttare e fare il bagno. Tra l’altro, la stagione delle piogge è stata abbondante e quindi le pozze sono ancora belle piene. Ancora un mesetto e saranno prosciugate, aspettando una nuova stagione delle piogge!
Torniamo in albergo e la sera andiamo a mangiare, sotto consiglio della guida, A Canoa, sul lungofiume. 130 real, molto buono.
Sembra di passare una serata nella nostra riviera
Venerdì 18 agosto: alle 8.30 partenza col motoscafo sul Rio Preguica. Sosta a Vassouras, nei piccoli Lencois, dove ci sono altre dune e tantissime scimmiette, ma niente a che vedere con i grandi Lencois di ieri. Proseguiamo per Mandacuru, dove saliamo sul faro e godiamo di una bellissima vista sui piccoli Lencois e su Caburè, dove andremo da lì a poco. Caburè è una lingua di terra tra l’Oceano e il fiume. I miei fanno il bagno nell’oceano, ma è molto mosso e ventoso, quindi facciamo un giro sul quad (30 minuti, 30 real) e poi pranzo. Alle 14.30 si riparte, e dopo essere passati a prendere i bagagli all’hotel, il bus della Brasil Planet ci riporta a Sao Luis. Arriviamo alla Pousada Casa Frankie, questa volta stanza con bagno (e. 32), alle 21. Stanchi morti ci trasciniamo in una pizzeria chiamata “La pizzeria” nella via della Pousada, vicino al Senac, dove mangiamo una pizza all’altezza di quelle italiane (130 real).
Sabato 19 agosto: oggi sarà una giornata di trasferimento da Sao Luis a Salvador, dove arriviamo alle 18 in albergo, Il Monte Pascoal (270 euro per 3 notti), nel quartiere Barra. Inizialmente avevo prenotato una pousada nel Pelourino, ma la guida che domani ci porterà a spasso, me lo sconsiglia. Il quartiere è molto turistico, con una lunga passeggiata che arriva al faro di Barra e al forte.
Andiamo a fare un giro al centro commerciale Shopping Barra, dove possiamo cambiare un pò di real ad un prezzo abbastanza conveniente. Cena sotto il nostro hotel al Barravento. Molto buono (290 real).
Domenica 20 agosto: oggi ci incontriamo con la nostra guida Charlie (130 euro) contattata dall’Italia. Abbiamo deciso di affidarci una giornata ad una guida, più che altro per capire come muoverci a Salvador e poi a Rio, sempre per non incorrere in problemi di sicurezza. Sicuramente se fossimo stati soli io e mio marito, non avremmo avuto queste accortezze, ma preferiamo così. Mentre la guida a Salvador è stata utile, soprattutto perché ci ha portato a vedere dei quartieri popolari, che sicuramente non avremmo visitato in solitaria, quella di Rio l’ho trovata abbastanza inutile e molto costosa. La guida ci ha portato subito a vedere il suo quartiere d’origine, la Ribeira, zona popolare e molto caratteristica. Ovviamente c’è una partita di calcio…
Dopo di che andiamo a vedere la fortezza del Montserrat e la chiesa di Nostra Signora del Bonfin, dove compriamo e benediciamo i tipici braccialetti colorati. Anche qui arriviamo durante la Messa. E’ incredibile come un popolo godereccio come quello brasiliano, abbia anche una profonda fede religiosa.
A questo punto visitiamo il Mercato Modelo, una serie di bancarelle solo turistiche ai piedi dell’ascensore Lacerda, francamente evitabile. Con questo ascensore, saliamo nella piazza del Municipio, in pieno Pelourino, da dove godiamo una bellissima vista della baia di Todos los Santos. Qui occhio ai ladruncoli; infatti domani sera è qui che vedremo l’unico borseggio ai danni di una turista.
Iniziamo a girare nel centro storico, sicuramente ormai troppo turistico, ed arriviamo alla meravigliosa chiesa di S. Francisco, fino ad arrivare al famosissimo Largo del Pelourino.
Rientrati in hotel, andiamo poi a cena al ristorante Caranguejo do Sergipe, citato con merito dalla Lonely, ma è qui che consumiamo la cena peggiore del viaggio.
Lunedì 21 agosto: oggi siamo da soli. Facciamo un giretto nel centro commerciale per comprare alcune cose e poi con un taxi, torniamo al Pelourino, dove giriamo in lungo e in largo, tra negozietti vari. Ed è vicino al largo del Pelo che troviamo un negozio di pietre molto interessante, Minas da Bahia, dove un signore svizzero da anni trapiantato in Brasile, ci illustra tutte le sue pietre, dalle più comuni ai bellissimi smeraldi. E’ stata una bella esperienza, un’oretta diversa dal solito. A pranzo ci fermiamo da Senac, presente anche qui a Salvador, ma purtroppo ci fermiamo al self al kg, e non ci rendiamo conto che al piano superiore, in un ampissimo salone c’è il buffet, con una vista sul largo del Pelo.
Subito dopo pranzo andiamo al teatro di S. Miguel, molto vicino al Largo, per prenotare i biglietti (150 real) per lo spettacolo del Balè Folclorico di questa sera. Acquistare i biglietti non è semplicissimo, ci sono solo determinati orari e giorni, ed essendo il teatro molto piccolo, è meglio arrivare a prenderli il prima possibile. Lo spettacolo è molto carino, soprattutto la parte dedicata alla capoeira. Certo, è uno spettacolo prettamente turistico, ma si lascia guardare con piacere.
Torniamo a Barra e nel food court del centro commerciale, mangiamo della carne pazzesca.
Martedì 22 agosto: ci siamo… è il momento per partire ed andare nella chicca di questo viaggio: l’isola di Fernando di Norona.
L’isola è un parco naturale, dove possono entrare solo un tot. di persone al giorno, con i pochi voli aerei disponibili. Si pagano delle tasse di ingresso in base al numero di giorni di permanenza, e poi si paga un biglietto per l’accesso al parco vero e proprio, che certamente dovrete pagare visto che tante spiagge ne fanno parte. Le tasse di ingresso si pagano in aeroporto, rilasciano un biglietto che si dovrà poi restituire alla partenza. Il biglietto del parco si compra in alcuni point nell’isola, bisogna portare il passaporto e il biglietto è strettamente personale.
L’isola è ancora abbastanza vergine, c’è solo una strada asfaltata, le altre sono di terra e piene di buche. Le sistemazioni, sono abbastanza spartane, ma ovviamente care come il fuoco. Noi siamo riusciti a trovare un appartamento a Floresta Velha, molto carino, nuovo, e dotato di tutto, a pochi minuti da Vila dos Remedios, che è la parte dell’isola dove ci sono i pochi servizi presenti, ma mi sono mossa con molto anticipo. L’appartamento si chiama Flat Baia dos Porcos, e considerando i prezzi di Fernando, avere una cucina a disposizione, ha aiutato non poco a contenere il budget, visto che vi abbiamo consumato colazioni e pranzi. Inoltre, fornisce il trasporto gratuito dall’aeroporto. Per 4 notti abbiamo speso 760 euro. Inoltre la governante degli appartamenti, la gentilissima Jeane, ci ha aiutato per alcune prenotazioni ed è sempre stata molto disponibile. Per quel che riguarda le sistemazioni, ho visto che le pousada di Floresta Nuova sono più carine, o meglio, il contesto è più carino, ma noi siamo stati benissimo con la comodità di essere vicini al centro.
Per le tasse di entrata abbiamo speso 1100 real, per il biglietto del parco 198 real pax, bambini free. Inoltre la proprietaria degli appartamenti, ha anche un’agenzia di noleggio di dune buggy, che noi abbiamo preso per i giorni di permanenza (880 real, 220 real al giorno invece di 250, perché siamo ospiti degli appartamenti). Secondo me, il noleggio del dune buggy è necessario per girare in autonomia l’isola e soprattutto perché le spiagge sono lontane dalla strada principale. I mezzi sono dei veri catorci, i migliori mi sono sembrati quelli del noleggio Morro do Farol, quantomeno sembravano più nuovi rispetto a quelli delle altre agenzie. Oggi la giornata vola così, domani si inizierà a fare vita da spiaggia.
Fernando è stata la spesa più importante dopo i viaggi aerei (un soggiorno qui è un sogno anche per gli stessi brasiliani), ma potendo in termini di tempo e facendo un piccolo sforzo economico, vivrete qualche giorno in paradiso.
Mercoledì 23 agosto: questo mattina partiamo sicuramente dalla spiaggia top: Baia do Sancho. Ci si arriva camminando su delle passerelle di legno per circa 10 minuti, quindi si arriva su di una terrazza ed eccola lì sotto, nel pieno della sua bellezza: una spiaggia di sabbia gialla, con un mare stupendo, verde e trasparente. Purtroppo c’è da fare la coda per un “senso unico alternato” per scendere tramite una scala di ferro molto ripida e stretta, calano le borse con una fune, e poi ecco… si arriva in spiaggia. La spiaggia è stupenda, facciamo diversi bagni, ma a livello di pesci, ce ne sono pochi. Appena si vede la Baio do Sancho, si rimane strabiliati per la sua bellezza…
Il pomeriggio andiamo a vedere la Baia do Sueste, ma chiude alle 16; ci spostiamo nella vicina Playa do Leao, ma essendo mare di fuori, è molto mosso ed è sconsigliata la balneazione per le forti correnti. Andiamo alla playa Boldro, spiaggia lunghissima con un baretto. Al momento dell’ultimo bagno facciamo il primo incontro stupefacente: 2 grosse tartarughe ci nuotano intorno. Stupendo…Aspettiamo il tramonto in spiaggia soddisfatti della nostra prima giornata di mare.
Al ritorno ci fermiamo a prenotare il giro in barca per domani mattina (372 real) presso Norona tour, il quale offre il trasferimento per il ritorno Posada/aeroporto a chi prende parte ai suoi tour, e chiediamo se è possibile prenotare per le pozze di Atalaia, ma purtroppo non è possibile. Può accedere alle piscine solo un numero limitato di persone e il primo posto disponibile, sarà il pomeriggio della nostra partenza. Peccato…
Giovedì 24 agosto: aspettiamo per un tempo indefinito il pulmino che deve venire a prenderci e una volta saliti sul pullman, continuiamo il tour delle pousada per recuperare gli altri partecipanti. Il tutto è durato più di un’ora, idem al ritorno. La cosa è stata piuttosto scocciante visto che ci hanno dato appuntamento molto presto, bastava dare il punto di incontro al porto. Un’ altra agenzia di nome Naonda, compie la medesima escursione e si comporta così…
Appena lasciato il porto, la barca viene circondata da delfini, ma a parte questo incontro e un pò di snorkelling al largo di Baia do Sancho, sconsiglio questa escursione.
Il pomeriggio andiamo a Baia do Porcos, passando da Playa Cocimba do padre. Attenzione alle maree, perché questo è l’unico acceso alla baia. Vediamo tanti pesci, ma la baia in sé non mi ha così impressionato, forse perché è piccola e molto conosciuta, quindi è piuttosto affollata. Fernando ci ha viziato con spiagge lunghissime e deserte. Appena la marea inizia a salire, scappiamo e ci fermiamo a Cocimbra do Padre, dove rimaniamo fino al tramonto.
Venerdì 25 agosto: questa mattina andiamo alla Baia do Sueste, dove con la guida (40 real a persona, dato i 2 bimbi piccoli 2 persone per guida) andiamo a vedere le tartarughe. Qui è mare di fuori, le correnti sono forti e il mare è più freddo, quindi noleggiamo anche i salvagenti, le mute e le pinne. Armadietti in loco per lasciare le proprie cose. Mio marito e mio figlio vedono anche uno squalo, le tartarughe sono molte e ti nuotano proprio di fianco. E’ stata un’emozione fortissima.
Andiamo poi alla bellissima spiaggia di Concencao, dove vediamo tantissimi pesci e razze praticamente a riva.
Pomeriggio Praia Bodo.
La sera andiamo a cena alla Palloca da collina, prenotato il giorno prima tramite Jeanie. Si tratta di un ristorante diverso dal solito: si cena seduti a terra su stuoie e cuscini insieme agli altri commensali, il menu è fisso (175 real per tutti e 4, ma i bambini pagano meno), molto buono e ricercato. E’ un ristorante a conduzione familiare, essendo molto conosciuto è necessaria la prenotazione, anche perché cucineranno per le persone contate che hanno preparato. Visto che è difficile da trovare col buio, consiglio di cercarlo già il pomeriggio, se non avessimo fatto così, non lo avremmo trovato.
Sabato 26 agosto: ultima mezza giornata a Fernando. La mattina andiamo alla Playa do Mezzo, vicino alla spiaggia cittadina di Cachorro. Niente di eccezionale. Facciamo gli ultimi bagni e torniamo a prepararci per il trasferimento a Rio.
Arrivati a Rio, trasferimento in taxi, 80 real. Il tassista ci da un numero da chiamare per il ritorno, col quale abbiamo diritto a pagare 50 real. Alloggiamo all’hotel Atlantico Rio a Copacabana, 3 notti 243 euro.
Domenica 27 agosto: oggi ci incontriamo con la nostra guida Marcos, un ragazzo che ha vissuto in Italia e che ci accompagnerà per 2 giorni. Il prezzo è secondo me esoso (210 euro al giorno), è abituato a lavorare con gli americani; inoltre non ci capiamo a causa di un suo errore grammaticale, e mentre noi pensiamo di avere anche gli ingressi compresi, lui non la pensa così. Alla fine la spuntiamo noi, anche perché avremmo dato forfait per il secondo giorno. Purtroppo mio marito è molto spaventato dai racconti riguardanti Rio, e mi spiace non renderlo più tranquillo nella visita.
Prima meta della giornata è il Pan di Zucchero (60 real), da cui si vede un panorama bellissimo. Rio vista dall’alto è meravigliosa.
Poi andiamo alla scala Selarion e a Santa Teresa, Marcos ci porta al belvedere di Santa Marta. Infine ci facciamo portare alla favelas Rocinha, una delle prime favelas pacificate e tra le più popolate di Rio.
Sulla via del ritorno, ci facciamo lasciare ad Ipanema, iniziamo a guardare qualche negozio e ci beviamo un succo in un baretto che diventerà una tappa fissa. La sera torniamo ad Ipanema per cenare alla Garonta di Ipanema, picana stupenda (300 real).
Lunedì 28 agosto: oggi la guida ci porterà al famosissimo Cristo Redentor. Decidiamo di salire in macchina e non col tipico trenino a cremagliera perché ci sarebbe da aspettare un’ora. Anche da qui la vista è mozzafiato, le favelas interrompono i quartieri più chic (o viceversa???), la statua è molto imponente e per me, è sempre emozionante trovarmi in dei luoghi che ho sempre visto sulle riviste o in TV.
La nostra escursione procede nel quartiere Centro, dove vediamo il Real Gabinete Portogues di Lettura (bellissimo) e pranziamo alla bellissima Confeteria Colombo. Poi andiamo alla chiesa di San Benito da cui apprezziamo una vista del Porto Meravilla (zona recuperata per le Olimpiadi con un museo avveniristico ). A questo punto ci facciamo lasciare da Marcos al Maracana (50 real) dove facciamo una giro per nostro conto.
Cena al Churrasco Palace, una churrascheria tra le più belle di Rio. Buonissima (500 real).
Martedì 29 agosto: ultimo giorno a Rio e di viaggio, questa sera avremo l’aereo per tornare a casa.
Ci dedichiamo ad un piccolo giro a Copacabana, ma dei gruppetti di ragazzini scesi dalle favelas non ci ispirano… per la prima volta mi sono sentita un po in pericolo, e quindi prima che ci raggiungano, prendiamo un taxi e ci facciamo portare ad Ipanema, più turistica e sicura. Giro di shopping per Havaianas e souvenir vari, pranzo da v7 nell’esclusiva via Garcia d’Avila, vicino alla laguna dos Freites. Decidiamo di andare al Parco Lage, consigliatoci dalla guida. Avremmo dovuto vedere scimmiette e tucani, ma di questi ultimi neanche l’ombra. Decisamente non imperdibile. Torniamo ancora un po ad Ipanema per l’ultimo succo e poi in hotel a recuperare i bagagli. Un’oretta di taxi e siamo in aeroporto… arrivederci bellissimo Brasile!
Considerazioni personali
Questo viaggio è stato bellissimo, abbiamo visto tante cose diverse: metropoli, città storiche, natura e spiagge stupende. Sicuramente la natura ha prevaricato su tutto e le città sono passate in secondo piano, ma questa è considerazione totalmente soggettiva.
Il viaggio è stato molto impegnativo sia nell’organizzazione che nello svolgimento, senza parlare dell’aspetto economico, ma siamo stati ampiamente ripagati e soddisfatti di quello che abbiamo visto e fatto. Come già scritto più volte ho prestato qualche attenzione in più perché ho viaggiato con dei bambini, gli hotel non sono mai stati lussuosi, ma molto confortevoli, scelti in zone tranquille e turistiche. Abbiamo viaggiato molto in taxi, (che non costano come a Milano, ma alla fine cubano anche loro), preferendoli spesso ai mezzi pubblici.
Quindi un po’ si può’ risparmiare, ma le cose da fare sono molte e come da tutte le parti, il turista viene un po’ castigato.
Anche la scelta della guida si può evitare, ma una giornata a Rio e a Salvador, può essere utile.
I brasiliani che abbiamo incontrato sono stati molto gentili ed educati, pronti ad aiutare e a dare informazioni. Per quel che riguarda la sicurezza non abbiamo avuto nessun problema. Gli unici problemi si possono avere nelle grandi città, ovviamente bisogna comportarsi con responsabilità, non ostentare nulla, ma non ho mai riscontrato grandi problemi. Noi siamo sempre andati in giro con i soldi contati, lasciato in hotel i cellulari insieme ai passaporti originali. Ho sempre scelto hotel con le cassette di sicurezza.
Il portoghese è incomprensibile, l’inglese è poco parlato, ma alla fine ci si capisce sempre.
Cambio: 1 euro circa 3,5 real
Passaporti: validità residua di almeno 6 mesi al momento dell’ingresso in Brasile. No visto.
Vaccinazioni: abbiamo fatto l’epatite A e la febbre gialla, visto che al momento c’era un’epidemia in molte parti del Brasile.
Assicurazione sanitaria stipulata con Columbus: 200 euro
Hotel prenotati tramite booking.com
Voli prenotati tramite Skyscanner
Pacchetto per il tour nei Lencois: agenzia Brasil Planet, troverete un sito anche in italiano facilmente, su internet; 500 euro
Mete TOP: Fernando di Norona, parco dei Lencois, cascate di Iguassu.
Spero di non avervi tediato troppo e di avervi dato delle informazioni utili.
Un ringraziamento particolare va a mio marito e ai miei figli, che ogni anno subiscono da parte mia, di essere trascinati in giro per il mondo.
Non esitate a contattarmi in privato qualora abbiate bisogno di ulteriori informazioni e dei recapiti delle guide.
Pisolina74@gmail.com
Elena