Un weekend tirolese
Essendoci dilungati troppo al lago, dobbiamo saltare la tappa successiva che avevamo in programma, Prato Piazza, perché si è fatto tardi. Lì l’itinerario conduce a 2000 mt d’altezza, e si può godere di un panorama eccezionale…beh, un’occasione per tornare! Ci dirigiamo quindi verso il paese di San Candido, dove facciamo qualche acquisto, e ceniamo a base di canederli. Arrivati al nostro appartamento, facciamo appena in tempo a fare una doccia e crolliamo tutti e quattro!
Il giorno successivo, ci alziamo presto perché abbiamo in programma di andare a Innsbruck. Parcheggiamo in uno dei tanti parcheggi coperti della città, scegliendone uno davvero comodissimo perché in pieno centro, sotto al municipio, il Rathaus Galerien in Adolf Pichler Platz. Dal parcheggio si sbuca su Maria Theresien Strasse (la strada principale), proprio di fronte all’Annasaule, la colonna di Sant’Anna, eretta nel 1704 per celebrare la liberazione della città dalle truppe bavaresi.
Da qui ci dirigiamo verso il cuore del centro storico, sulla Herzog Friedrich Strasse, via pedonale ricca di negozi dalle facciate colorate, con le insegne in ferro molto elaborate, una più bella dell’altra. La strada termina in una piazzetta sormontata dal simbolo della città, il Tettuccio d’Oro. Si tratta di un balcone-finestra riccamente decorato, con il piccolo tetto ricoperto da 2657 tegole di rame placcate d’oro. Fu fatto costruire dall’imperatore Massimiliano I nel 1494, per celebrare le proprie nozze. Di fianco al palazzo del Tettuccio d’Oro, si trova l’antico municipio, l’Altes Rathaus, sovrastato dalla torre civica, su cui si può salire per godere della vista della città dall’alto. Ammiriamo da fuori anche l’Hofburg, il palazzo imperiale usato anche dall’imperatrice Elisabetta (Sissi), e la Hofkirche a fianco.
Pranziamo al volo e ci dirigiamo verso la stazione della funicolare, dove saliamo per arrivare a Hungerburg, a 860 mt di altezza, dove si trova una terrazza panoramica con un’incantevole vista sulla città. Volendo si potrebbe proseguire salendo fino a 2256 mt, servendosi della funivia. La cima è però avvolta dalla nuvole, così scendiamo verso Innsbruck per un ultima passeggiata in centro. Facciamo qualche acquisto nei negozietti, e andiamo a vedere la locanda dell’Aquila d’Oro (Gasthof Goldner Adler), la più antica dell’Austria, risalente al 1390. All’entrata si leggono i nomi di tutte le persone famose che vi sono state, fra cui Mozart, Goethe, Paganini,e altri personaggi di quel calibro. Ci rechiamo poi sull’altra sponda del fiume Inn, dove ci sono una serie di case colorate molto graziose. Dopo quest’ultimo giretto, torniamo a Braies. Seguendo il consiglio della nostra padrona di casa, andiamo a cena in un piccolo albergo-ristorante che si trova a Ferrara di Braies, a due passi da noi, il Gasthof Dolomiten. Qui abbiamo gustato piatti tipici davvero squisiti, spendendo pochissimo, da provare assolutamente.
L’ultimo giorno sveglia abbastanza presto come solito, facciamo l’ultimo giro nei dintorni a caccia di paesaggi da fotografare, e non rimaniamo certo delusi. Decidiamo poi di avvicinarci un po’ a casa, visitando Brunico e Bressanone. Sono due paesi bellissimi. Brunico, con il suo centro storico formato da case colorate simili a quelle di Innsbruck, è molo carino. Saliamo anche verso il castello che sormonta il paese, da dove si ha una bella vista della valle intorno. Poi ci dirigiamo verso Bressanone, dove passeggiamo senza meta per il centro storico, e ammiriamo la coloratissima Piazza Duomo, con il municipio e il Duomo bianco e azzurro. Pranziamo in un locale in piazza, e torniamo tristemente alla macchina.
Una cosa però è certa, torneremo presto in questi luoghi magnifici, dove si entra in contatto con una natura spettacolare e ci si sente subito bene.