Un weekend di lungo fra le strade di Parigi
La mattina successiva, con il nostro abbonamento giornaliero zone 1-4 prendiamo la Rer C direzione Versailles Chateux. Abbiamo acquistato i biglietti via web (15Euro), sul sito del castello; non viene applicato alcun sovrapprezzo e potrete così evitare la fila in biglietteria. Usciti dalla stazione metro di Versailles, troverete una mappa che vi indicherà la strada da percorrere per arrivare al castello, ma vi basterà seguire la folla. Versailles è maestoso, lussuoso, fantastico. Non lasciatevi spaventare dalla fila all’ingresso… tutto è molto veloce e entrerete nel giro di pochi minuti. Noi abbiamo scelto la visita al solo castello, ma avrebbe sicuramente meritato anche il parco. All’ingresso potrete ritirare gratuitamente l’audioguida, senza non apprezzereste appieno lo spettacolo! All’interno poi potrete scattare foto ma rigorosamente senza flash. Terminata la visita, decidiamo di mangiare qualcosa in una steakhouse appena fuori il castello (Buffalo grill) e poi di nuovo verso il centro città dove ci rechiamo al Ponte dell’Alma per acquistare i biglietti per il Bateaux Mouches (11Euro). Anche questi biglietti possono essere acquistati via web, ma non c’è mai troppa fila, quindi recatevi alla biglietteria e scegliete la corsa che vi aggrada. Il giro dura circa un’ora e un quarto e, con il bel tempo, assisterete ad un bellissimo spettacolo. Cenare sui battelli deve essere molto romantico, ma i prezzi sono a dir poco esorbitanti. Sicuramente, se si vuol far colpo, ne vale la pena! Terminato il giro sul battello, pianifichiamo il resto del pomeriggio… Tour Eiffel? Ci avviciniamo ma la coda è improponibile, per la visita con gli ascensori è decisamente meglio prenotare via web. Anche noi avevamo provato ma già parecchi giorni prima, le ascese al terzo piano erano esaurite. Ci facciamo quindi un giorno sui Campi di Marte e decidiamo di tornare a vedere lo spettacolo della torre illuminata in serata. Piccola sosta per rimetterci in sesto all’Alfa Nation e ripartiamo per una nuova visita alla Parigi ByNight. Per la sera decidiamo di mangiare al quartiere Latino, prendiamo la metro 10, le stazioni sono quelle della Sorbona o dell’Odeon. Noi scegliamo quest’ultima e ci troviamo in una piazza dove ai 4 angoli troviamo grandiose multisala, piene di gente in fila… è sabato sera e i locali sono pieni di gente, ai tavolini dei bar siedono turisti ma soprattutto giovani parigini in festa. Fantastico! Sceglieremo questo luogo per entrambe le serate che ci aspettano mangiando cucina francese. Vi consigliamo il ristorante “Au Beaujolais”, i gestori sono molto simpatici e si mangia bene… nella zona di Saint Germain des Pres prevale infatti il menu turistico che può andare dai 16 ai 18 euro e vi permetterà di mangiare un’antipasto (su tutti, la zuppa di cipolla), un piatto principale comprensivo di contorno e un dolce. Le bevande sono carissime, un mezzo litro di acqua nei ristoranti costa dai 3 ai 5 euro, i vini oscillano intorno ai 20 euro. Vi consiglio allora di acquistare le classiche bottigliette d’acqua per strada o nei distributori automatici della metro, e nei ristoranti prenderne il meno possibile. In zona troverete ogni tipo di ristorante etnico ma siamo Parigi, gustiamoci la cucina francese! Per i pranzi invece abbiamo utilizzato il McDonalds di fronte all’ingresso del Louvre, il Buffalo Grill di Versailles e la boulangerie della Nation per una fragrante e fresca super bagette. Il buio si è impadronito della città e decidiamo di andare alla Tour Eiffel per aspettare lo scoccare dell’ora, quando la torre si illumina per qualche minuto… ne vale la pena! E subito dopo ci facciamo una passeggiata sugli Champs Elysees, luogo dalle mille luci e dalle mille boutique… da lasciarci gli occhi e la carta di credito! Alcuni negozi restano aperti anche la sera, così ci si può fare un giro e curiosare un po’ fra gli scaffali.
Domenica (ultimo giorno). Ci alziamo di buon ora, vogliamo visitare NotreDame e siamo sicuri che la mattina presto non ci sarà una gran fila. Così è infatti, riusciamo a fare un bel giro per ammirarne gli interni e poi andiamo sul lato sinistro della cattedrale per visitare le torri. Facciamo quasi un’ora di fila, la gente infatti entra a gruppetti di 15/20 ogni 15 minuti circa, quindi la fila si allunga molto velocemente. Le scale a chiocciola portano al primo piano per un primo giro sulla “terrazza” di NotreDame, per la visita alla struttura in legno originale (dove si nascondeva il “Gobbo” di notredame di V.Hugo) e le foto con i gargoilles e poi, di nuovo, scale a chiocciola per arrivare in cima alle torri e vedere Parigi dall’alto, la senna che spezza la città in due, le due isole, i monumenti più importanti… splendido. Decidiamo poi di visitare i giardini di Luxembourg, uno dei polmoni della città. E’ domenica mattina e il parco è pieno di parigini che fanno footing e di famiglie che portano i piccoli figli a giocare. Il parco è disseminato di sedie e di panchine, così ci si può crogiolare al sole o semplicemente riprendere le forze. Qui cerchiamo la prima “Statua della libertà”. Dobbiamo chiedere informazioni perché, incredibile ma vero, non è segnalata da nessuna parte. Con la scusa di cercare la statua, ci facciamo una rigenerante passeggiata nel verde del parco, tra grandi piante e prati ben curati. Alla fine riusciamo a trovarla e dopo la foto di rito, decidiamo di dirigerci verso il cimitero di Pere Lachaise, ormai un must per i turisti (metro 2, fermata Pere Lachaise). Vi sembrerà di entrare in un film dell’orrore, con tombe in pietra, molte mal tenute… un’atmosfera “decadente”. All’interno potrete trovare personale che vi distribuirà gratuitamente la mappa del cimitero (indispensabile, i vicoli sembrano quelli di un labirinto), anche se vi basterà seguire la folla per trovare le tombe più gettonate: Jim Morrison, Edit Piaf, Oscar Wilde. Rientriamo poi a Parigi centro, per un giro nel Marais da Piazza della Bastiglia sino a Place des Vosges, e di nuovo sui Campi Elisi, da Place de La Concorde fino alla piramide del Louvre passando per i giardini della Touleries. Per stavolta niente musei (già visti in un precedente weekend) ma la visita ad una città, alle sue strade, ai suoi quartieri e alla sua gente.