Un viaggio responsabile

Ecco gli spunti del nostro viaggio in Perù... , 4 persone, luglio 2007. Noi siamo Massimo e Luisa di Rimini, Franco e Daniela di Bologna. Lima. Atterrati in perfetto orario, stanchissimi siamo ricevuti da Norberto, un omino mite e simpatico che ci accompagna alla prima grande sorpresa di tante che ci riserverà il Perù; il progetto CEPROF,...
Scritto da: massimovola
un viaggio responsabile
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 3500 €
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Ecco gli spunti del nostro viaggio in Perù… , 4 persone, luglio 2007. Noi siamo Massimo e Luisa di Rimini, Franco e Daniela di Bologna. Lima. Atterrati in perfetto orario, stanchissimi siamo ricevuti da Norberto, un omino mite e simpatico che ci accompagna alla prima grande sorpresa di tante che ci riserverà il Perù; il progetto CEPROF, dedicato a bambine in stato di abbandono e gestito magnificamente da Daniela (italianissima) e Maruka (peruviana), veloce cena e subito a nanna. La mattina seguente Daniela ci illustra il loro lavoro, ci accompagna per il progetto spiegandoci le difficoltà avute nel recuperare bimbe senza un futuro in un quartiere ad alta densità di povertà…. La unica forma di sostentamento rimane il loro piccolo albergo dove ricevono gruppi di turisti. Daniela è eccezionale, ottima cuoca, i bambini sono fantastici, il quartire “Tablada de Lurin” è un po’ lontano dall’aereoporto ma vale sicuramente spendere qualche ora in taxi per poter conoscere di persona il CEPROF. Nel pomeriggio taxi e ritorno all’aereoporto, Luisa, oltre che alla testa, si dimentica anche la macchina fotografica, che verrà spedita prontamente a Cusco da Maruka. Cusco. Volo non in perfetto orario questa volta, arrivo a Cusco con circa un’ora di ritardo, ad aspettarci Fredy di PeruEtico con abbondanti pastiglie di SOROCHEPILLS, risultate poi miracolose per il mal di altura. Arrivo alla Piccola Locanda e sistemazione in “Cecilia” ed “Ainin”, si perchè dovete sapere che la Locanda non ha numeri sulle porte, ma fotografie dei componenti della Famiglia che la occupava al tempo della sua costruzione. Matteo e Camila sono fantastici, la descrizione fatta di loro su questo forum (ed altri) corrisponde alla perfezione, grassottello e simpatico lui, seria e bellissima lei…. Una coppia perfetta !!! la Locanda un sogno !!!! Luisa e Franco non se ne volevano più andare, sala DVD, un patio piccolo e carino per i momenti di relax, un ristorantino coi fiocchi… Pomeriggio di relax per compensare l’altezza e qualche compera (che non fà mai male). La sera cenetta con Matteo che ci illustra il viaggio: la nostra guida su tutto il percorso sarà Camilo, fratello di Camila (fantasilandia!!!) ed accompagnatore ufficiale di Susy Blady nella sua visita a Cusco nella trasmissione “Evoluti per Caso”, ci descrive anche i progetti che visiteremo in questi giorni, la maniera in cui comportarci per non essere troppo invadenti, insomma una lezione di “Turismo Responsabile ” in piena regola, e noi da bravi studenti, prendiamo appunti, la riunione è chiusa con un paio di bicchierini di Pisco “Acholado” e la serata decolla al “7 angelitos” con un paio di birre in più ed un concertino reggae. Cusco. colazione bomba!!!! dovete sapere che alla Locanda le colazioni non sono normali, è un buffet all’ingrasso: biscotti, crostate di marmellata, prosciutto, formaggio, succo di frutta fresco, burro…. Insomma una cosa esagerata!! Matteo ci ha raccontato che tutti i dolci arrivano del laboratorio di cucina di Mosoq Runa, dove Mario e Pietro (se non ricordo male) si dilettano ad insegnare ai bimbi l’arte della cucina italiana… Bravi… Partenza con Camilo, 4×4 nero, aggressivo e guida pulita, subito soprannominato da Daniela il “Raikkonen delle ande”. Prima tappa Chinchero, carina, soprattutto l’affresco della chiesa ed il paesaggio… Seconda tappa Maras, notevolmente meglio, le saline sono una spettacolo, Franco, fotografo “quasi professionista” si scatena… 570 foto, meno male che ha una digitale sennò ci lasciava la tredicesima…. La luce è fantastica, il sole batte sulle terrazze inbiancate dal sale, un posto magico assolutamente da vedere, altra tappa Moray terrazzamenti incaici usati da laboratorio botanico, bello, ma non a livello di Maras…. Pranzo a Mosoq Runa, con Ada, Francesco e 11 bambini di tutte le età, la cosa più bella della giornata e quella credo del viaggio intero… Ore intense e gratificanti chiacchierando con Ada, respirando la sua genuina semplicità ed attaccamento a questi bambini, sono momenti e sensazioni difficili da descrivere, credetemi, sono situazioni che giustificano pienamente un viaggio voluto dedicare alla conoscenza non soltanto dei luoghi, ma soprattutto delle persone. La cosa meravigliosa era quella di non sentirsi estranei, di non essere “turisti in visita”, ma persone invitate e partecipi, di questo ringraziamo Camilo, la nostra guida, veramente legato a filo diretto con i bambini è stato lui infatti a spezzare il “GAP” fra di noi e questo conta veramente tanto…. Ultima tappa doveva essere Ollantaytambo (si scriverà così??), doveva essere perchè di comune accordo abbiamo deciso di rimanere con i bimbi di Mosoq Runa più tempo, facile capire il perchè… Rientro a Cusco (tardi), cena all’osteria e a nanna, stanchi ma felici. Cusco – Aguas Calientes. ci svegliamo presto con una sorpresa, una banda ci sta suonando sotto la finestra, è la banda del quartiere di san cristobal che piano piano stà salendo la scalinata che porta alla chiesa, ci spiegano alla colazione che da oggi e per quattro giorni si festeggia il Santo con danze, balli e messe varie (che culo !!). Il buon Camilo ci aspetta da qualche minuto sulla porta per accompagnarci a Pisaq, la giornata è splendida, il cielo di un azzurro irreale che solo si può incontrare a queste altezze e latitudini. Pisaq è carina, il suo mercato colorato fà da contorno alle splendide rovine (ma che fatica scendere!), Camilo ci accompagna ad assaggiare dei calzoni ripieni di formaggio, pomodoro e cipolla, tipici della zona, cotti in un enorme forno a legna, da buoni italiani apprezziamo e pranziamo direttamente nel patio del fornaio. Ancora in macchina ci dirigiamo verso Ollantaytambo attraversando longitudinalmente la valle sacra degli incas, un posto incantato, seguiamo il fiume fino alla stazione dei treni, la nostra avventura a Machu Picchu Stà per iniziare !!! Il treno ci accompagna ad Aguas Calientes, cittadella extra turistica senza nessun fascino, arriviamo all’albergo ancora una volta stremati…. Il Perù è anche questo. Alle 7.30 di sera arriva Victor, la guida che domani ci accompagnerà a Machu Picchu, sembra bravo, lo scopriremo strada facendo. Machu Picchu. Ovvero la levataccia (5.00 am), mi sento uno straccio, probabilmente qualcosa che ho mangiato la sera precedente qui ad Aguas calientes ad un prezzo incredibilmente alto mi ha fatto pure male… Che sfiga !!! Cacarella e mal di pancia, non posso però rinunciare a Macchu Picchu, zainetto leggero, 2 pastiglie di Dissenten, tanta carta igienica e via… Verso una nuova avventura… Arriviamo alla porta dove incontriamo il mitico Victor, un omino (sarà alto 1, 40) di mezza età, mi vede ed inizia a sorridere “venganza de Atahualpa??” mi chiede, io lo mando scherzosamente a quel paese e mi fiondo alla velocità della luce nel bagnetto accanto all’entrata, proprio un bell’inizio. La cittadella appare all’improvviso, meravigliosa non c’è che dire, un freddo boia ci accompagna nelle prime 3 ore di visita, sarà la mia pancia, sarà Victor che corre come un pazzo, sarà che non si vede bene a causa della fitta nebbia, ma non riesco ad “entrare” completamente in questa magia, chiedo a Victor di rallentare, ed ecco il miracolo: le nuvole si alzano, il sole esce e tutto cambia, le prospettive, la temperatura ed il mio stato d’umore, mi siedo su una terrazza ed inizio a contemplare… Adesso si sento e vedo la magia di questa meraviglia unica al mondo. Gli altri 3 salgono a Wayna Picchu, io rimango giù ancora un po’ in contemplazione. Il rientro è noioso e non ve lo racconto. Cusco – Puno Mattina, per l’ennesima volta presto…. Il mio stomaco si è normalizzato durante la notte, la mia pancia riesce ad ingurgitare ancora un paio di biscotti della Locanda, Camilo carica la macchina e noi salutiamo Edgar, il simpatico ragazzo della reception, i Locandieri li abbiamo ringraziati ieri sera, una foto insieme ed un’ultimo bicchiere di vino cileno è un po’ poco per salutare l’accoglienza e l’umorismo di Matteo, la generosità e l’altruismo di Camila, la gentilezza di uno staff che ci ha fatto sentire come a casa, in 2 parole: andate alla Piccola Locanda, tutto ciò che ho letto su questo portale è fortemente riduttivo. Pronti… Via……. In macchina con Camilo il “sempreverde”, sembra che non si stanchi mai di parlarci del suo paese, delle sue tradizioni, a volte pensiamo che esageri, per esempio le sue 6 lauree ci paiono subito eccessive, ma anche questo fà parte del personaggio, a metà fra un sicario dalla parlata albanese ed un dongiovanni d’altri tempi… Visitiamo nell’ordine Andahuayllillas (o come cacchio si scrive), rakchy e sillustani (molto bello), alle 5 di sera siamo a Puno, accolti da un buon “mate caliente” e dall’entusiasmo di Alberto e Miriam, proprietari del Totorani Inn, non a livello della Locanda ma molto accogliente e caldo (il freddo a Puno è tagliente)……. CONTINUA Viaggio organizzato da Matteo ed Emanuele, milanesi residenti a cusco, proprietari di PeruEtico (www.peruetico.com), un grazie innanzitutto a loro ed alla loro organizzazione, che ci ha permesso di scoprire il “volto” del vero Perù, di poter conoscere oltre alle bellezze paesaggistiche e culturali anche i progetti ed i bambini che con i loro viaggi stanno finanziando….


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