Un viaggio molto jambo

Il viaggio è iniziato da malpensa con un volo di circa 8 ore che ci porta a mombasa. Giunti all'aeroporto veniamo portati all'albergo con un singolare ma molto tipico pulmino attraverso strade, in realtà è praticamente una, asfaltate ma.... Non proprio bene! tra una buca e l'altra arriviamo in un paio d'ore al villaggio a malindi. La struttura...
Scritto da: murdok
un viaggio molto jambo
Partenza il: 01/08/2007
Ritorno il: 08/08/2007
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
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Il viaggio è iniziato da malpensa con un volo di circa 8 ore che ci porta a mombasa. Giunti all’aeroporto veniamo portati all’albergo con un singolare ma molto tipico pulmino attraverso strade, in realtà è praticamente una, asfaltate ma… Non proprio bene! tra una buca e l’altra arriviamo in un paio d’ore al villaggio a malindi. La struttura è immersa nel verde più rigoglioso, tra palme e alberi dai mille colori con qua e la qualche strano animale. Il tempo non è bello ma cambia praticamente ogni mezzora e il mare, che non è bello qui a causa di un fiume nelle vicinanze, si raggiunge in un pao di minuti in navetta ma volendo anche a piedi: alla fine ci andremo solo una volta. La sera ci vengono descritte un pò le attività e le escursioni e decidiamo subito di partire il giorno dopo per il safari blu. Sveglia abbastanza presto per andare, col solito pulmino, all’entrata del parco marino a prendere la braca che ci accompagnerà per questa giornata. Camminiamo per un pò di metri in mezzo all’acqua bassissima a causa della marea saliamo in barca e partiamo. Prima tappa la barriera corallina per immergerci un pò in mezzo a coralli e pesci di tutti i colori, dopo la prima sosta si riparte per arrivare alla seconda tappa: un punto in cui grazie alla bassa marea e all’acqua praticamente trasparente possiamofare una passeggiata in mezzo alle stelle marine. A questo punto si riparte per la terza tappa dove dobbiamo arrivare all’orario giusto per avere la marea necessaria. Qui troviamo una zona in cui l’acqua bassa fa apparire atolli di sabbia bianchissima in mezzo all’acqua trasparente, ed è proprio qui sopra che le nostre guide preparano una grigliata di pesce aragoste e gamberi mentre noi passeggiamo e prendiamo il sole sulle spiagge che sono comparse dal mare. Una volta pronto il pranzo saliamo tutti in barca per mangiare all’ombra poi facciamo ancora un giro e si riparte, stavolta per il rientro… Arriviamo praticamente distrutti nel tardo pomeriggio e la sera ceniamo prima di uno spettacolo masai abbastanza suggestivo. Il secondo giorno ci rilassiamo alla spiaggia dell’hotel perchè i due seguenti saremo impegnati nel vero e proprio safari in mezzo alla savana. La sveglia è all’alba partiamo col solito pulmino che si rivela essere indistruttibile viste le strade tutte sterrate e lo stile di guida del nostro autista e che per l’occasione è stato trasformato, il tetto infatti si può alzare per poter stare in piedi ad avvistare gli animali rimanendo all’ombra per fortuna e soprattutto perchè è vietato, oltre che ovviamente sconsigliato, scendere dalla macchina. Il tragitto prima di entrare nel parco naturale passa per la foresta inframezzata da numerosi piccoli villaggi poverissimi, pieni di bambini che ci corrono incontro per salutarci sperando che gli portassimo magri caramelle matite magliette o qualsiasi cosa vista la povertà di questi posti, ma sono davvero tantissimi e ne riusciamo a far felici solo pochi. Dopo un bel pezzo in macchina arriviamo al parco di tsavo est, 13000 kmq di parco immerso nella savana! ci mettiamo poco a vedere i primi animali, i più comuni sono gazzelle, zebre, elefanti (anche se solo più avanti), giraffe, bufali, uccelli dai mille colori e molti altri, poi ci sono i pezzi grossi, la fortuna vuole che riusciamo a trovare tre leonesse che hanno appena fini di banchettare con un bufalo e possiamo quindi avvicinarle fino a pochi metri mentre fanno una siesta all’ombra di un piccolo albero, ripartiamo tra un avvistament e una altro e arriviamo al fiume dove possiamo vedere coccodrilli ed ippopotami. Uil viggio continua fino ad un’altra uscita del parco dove raggiungiamo il nostro accampamento che proprio accampamento non è vista l’incredibile fattura della struttura. Mangiamo riposiamo un pò e ripartiamo per fare un giro che dura il pomeriggio fino al tramonto quando torniamo per la cena all’accampamento seguita da uno spettacolo di due uomini di una tribù locale, finito ciò ci rilassiamo guardando un incredibile cielo stellato per poi andare a dormire. La mattina nuovamente sveglia all’alba per la partenza. Durante il tragitto di oggi ancora numerosi animali e un altro pezzo grosso: un ghepardo! arriviamo all’uscita del parco dove magiamo in un ristorante dove si mangia carne di bufalo e nel primo pomeriggio si riparte per l’albergo, ma stavolta compriamo dei sacchetti di caramelle per poter fare almeno un pochino cotenti i mille bambini che incontriamo durante il ritorno. La sera c’è una cena tipica africana:riso, pesce, carne e verdure in mille modi e dopo uno spettacolo acrobatico della gente del posto dopodiche un meritato riposo. I due giorni seguenti riusciamo a metterci d’accordo con l’incredibile ragazzo dell’albergo, che ha fatto di tutto e tutti i giorni per realizzare ogni nostro desiderio sempre col sorriso in faccia e una gentilezza rare da trovare, e riusciamo a farci portare a watamu entrambi i giorni per un pò di sano sole con un incredibile mare per poterci rilassare.In spiggia compriamo contrattiamo e BARATTIAMO con vestiti asciugamani creme e qualsiasi cosa volessero i ragazzi del posto ogni sorta di souvenir. È arrivata così la fine della vacanza e si torna a casa non con pochi contrattempi a causa degli aerei.


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