Un viaggio che segue l’istinto: in America Latina c’è una terra dove ogni paesaggio è un vero sogno a occhi aperti

Scritto da: Gaia2006
un viaggio che segue l'istinto: in america latina c'è una terra dove ogni paesaggio è un vero sogno a occhi aperti

Un viaggio meraviglioso, deciso seguendo l’istinto, partendo senza aspettative e rientrando con una grande gioia interiore. La Colombia è cultura, storia, arte, folklore, tradizioni, natura, deserto, mare, montagna, divertimento. È un viaggio completo.

Diario di viaggio

Giorno 1 – Bogotà

La prima tappa è Bogotà, da dove arriviamo con volo passando dagli Stati uniti. La capitale, sita a 2600 m s.l.m. di altezza, offre un clima fresco ma piacevole anche in piena estate. Dormiamo all’Ostello Spotty, nuovissimo, con camere da 4 comode e perfette, una splendida terrazza con piscina e vista città, e dotato di tutti i confort. La nostra prima giornata inizia con la visita del Museo dell’Oro, il più importante del Sud America. Al suo interno, oltre che alla ricchezza dei tanti oggetti esposti, è possibile vedere filmati su come avveniva la lavorazione di questo prezioso metallo, fin dall’antichità.

Proseguiamo passeggiando per il Centro città per arrivare alla Plaza Bolivar, da dove è possibile ammirare la cattedrale, il campidoglio e il palazzo di Giustizia. Camminiamo attraversando la Candelaria, il cuore pulsante della città, con i suoi locali tipici, chioschi che vendono cibo, drink, artigianato, e ammirando casette colorate e splendidi murales. Arriviamo infine al Museo di Botero, il più importante scultore e pittore colombiano. Qui è possibile ammirare non solo le sue originali e splendide opere, ma anche la sua collezione privata che vanta quadri di Dali, Picasso, Renoir, Monet. La sera, stanchi ma soddisfatti, ceniamo nel Ristorante Origen situato nel quartiere coloniale.

Giorno 2 – Zipaquirà e Villa de Leyva

Il secondo giorno si parte per visitare la Cattedrale di Sale di Zipaquirà, una vera opera d’arte scavata nel sale a 180 metri di profondità, un’opera unica situata a solo 1 ora di auto da Bogotà. Usciamo dalla visita a bordo del trenino delle miniere e ci dirigiamo in auto verso Villa de Leyva, una caratteristica città coloniale che ci accoglie con la festa degli aquiloni. Plaza Mayor è il cuore della città con i suoi lati di 120 metri. La bellezza di questa piazza sta nella sua vastità e semplicità: una chiesa parrocchiale, edifici coloniali intorno a una fontana centrale e tante viuzze ciottolate che si aprono ai suoi lati. Il viaggio di ritorno sono circa 4 ore di auto, ma ne è valsa la pena.

Giorno 3 – Neiva e Caquira

Il terzo giorno dovremmo partire con un volo verso Pitalito, ma il volo viene cancellato e quindi acquistiamo un volo per Neiva con Avianca, la super affidabile compagnia aerea colombiana, e da lì organizziamo un transfer che in 4 ore ci porta a San Agustin. Alloggiamo nel confortevolissimo San Diego, con camere spaziose e pulite e una splendida terrazza con un invitante e colorata amaca. La vegetazione circostante è meravigliosa, di un verde intenso. Dopo un’ ottima prima colazione circondati da pace e natura, il nostro truck Dodge ci accompagnerà in un entusiasmante giornata. Attraversiamo panorami mozzafiato tra montagne, cascate, e le gole del fiume Magdalena. Visitiamo una piantagione di canna da zucchero e scopriamo come si produce questo alimento. Infine, visitiamo il primo sito archeologico del complesso di San Agustin: Alto de Los Idolos. San Agustin è un complesso di monumenti religiosi e strutture megalitiche, il più importante del Sud America e Patrimonio UNESCO dal 1995. Le Statue e le Tombe sono precolombiane, erette tra il I e l’ VIII secolo. Acquistando il Passaporto si può accedere a 3 diversi siti, San Agustin, Alto de Las Piedras e appunto Alto de Los Idolos. In quest ultimo le Statue sono disposte su una rigogliosa collina, alla quale si arriva dopo una piacevole passeggiata nella natura.

Terminata la visita ci dirigiamo verso la Caquira per fare una piccola escursione a cavallo (la stessa escursione si può fare in jeep) e a piedi che ci porterà a scoprire rocce con una serie di rilievi antropomorfi e zoomorfi. Stanchi ma felici, ci fermiamo presso una finca di caffè sulla via del ritorno, dove il proprietario ci fa scoprire piante e fiori locali, con i loro gustosi frutti, e ci fa conoscere la pianta del caffè, e tutte le fasi di lavorazione di questo seme fino alla produzione della famosissima polvere. Assaggiamo anche il caffè che però non è molto buono. Pare infatti che il caffè migliore della Colombia venga esportato, mentre gli scarti rimangono per il mercato locale. Dopo una ricca cena ci riposiamo nel nostro meraviglioso B&B.

Giorno 4 – San Agustin e deserto del Tatacoa

La mattina seguente partiamo per la visita del sito principale di San Agustin con la nostra bravissima guida Ana. La visita inizia con il Museo e prosegue nel Parco Archeologico. È formato da quattro terrapieni costruiti in mezzo alla giungla, Le Mesitas, tumuli funerari che coprivano alcune tombe e su cui si ergono le statue, create per proteggere i defunti. Il luogo centrale del parco è La Fuente de Lavapatas (lavapiedi), dove si svolgevano cerimonie religiose e bagni rituali. Qui, nel letto del ruscello, sono stati disegnati tra le rocce animali e forme umane che raccontano antichi rituali.

Terminata la visita, partiamo alla volta del deserto del Tatacoa, circa 4 h di strada. In realtà non si tratta di un vero deserto ma di una Foresta Tropicale arida, anche se non ne ho colto la differenza. Arriviamo con la luce del tramonto, con le sue rocce che virano a un rosso e un ocra intenso e pochissimi visitatori. Sembra di camminare in un paesaggio lunare, circondati da cactus secolari e rocce scavate dal vento, in un silenzio profondo. Dopo aver lasciato i bagagli nel nostro semplicissimo ostello, ci dirigiamo a piedi all’Osservatorio Astronomico. Da qui è possibile osservare le stelle con 2 telescopi e poi sdraiati su dei comodi materassini si viene introdotti allo studio del cielo da parte di un divertente astronomo locale. Il cielo è limpido e spettacolare, un’esperienza unica.

Giorno 5 – Cartagena de las Indias

La mattina seguente voliamo da Neiva a Bogotà e da Bogota a Cartagena. Cartagena è semplicemente meravigliosa, ci accoglie con i suoi colori, le sue case coloniali, donne in costumi tipici, vie caratteristiche, piazze animate, invitanti negozi e ristoranti. Cartagena è vivace, ha un’ atmosfera incredibile, tra l’antico ed il moderno con il suo skyline di grattacieli. Prendiamo un aperitivo al tramonto guardando il mare, tra musica latina e vocio delle persone.

Giorno 6 – Isole del Rosario

La mattina seguente ci imbarchiamo su un potentissimo gommone che ci porterà alle Isole del Rosario. Una traversata di un’oretta per arrivare in Paradiso, snorkelling tra le isole e poi una sosta alla meravigliosa Playa Bianca, dove si trovano tanti Ristorantini sulla spiaggia, musica, mare turchese e sabbia davvero bianca. La spiaggia è frequentata dai Colombiani quindi per stare più tranquilli l’ideale è andarci non di week end. Ceniamo in un grazioso Ristorante e passeggiamo nel quartiere di Getsemani, dove ci sono moltissimi locali.

Giorno 7 – Cartagena de las Indias e arrivo a Santa Marta

La mattina seguente visita guidata di Cartagena, davvero splendida, incluso visita del quartiere caratteristico Getsemani, con i suoi coloratissimi e meravigliosi Murales. Di giorno si apprezzano molto di più i colori ed i dettagli di queste vere opere d’ arte. Ogni strada è variopinta, questa città mette il buonumore, non fosse per il caldo assurdo. Da Cartagena in minibus ci spostiamo verso Santa Marta, dove dormiamo in un grazioso hotel coloniale.

Giorno 7 – Santa Marta e Minca

La mattina seguente partiamo alla volta di Minca, per un breve trekking tra cascate, natura e finca del caffè. Siamo pronti per intraprendere una delle più belle avventure della mia vita. Un trekking di tre giorni che ci porterà alla scoperta del Parco del Tyrona. Con un’ umidità del 90%, zaino sulle spalle, intraprendiamo un percorso in salita in mezzo alla natura selvaggia. Stiamo letteralmente dentro una jungla, in realtà stiamo attraversando la Sierra Nevada per arrivare, dopo circa 4 ore di cammino, a intravedere l’Oceano blu e la prima maestosa spiaggia bagnata dall’oceano e con divieto assoluto di balneazione, a causa delle forti correnti. Dopo un’altra ora di passeggiata tra mare e natura arriviamo a un vero paradiso. Nascoste dietro palme gigantesche, si apre una spiaggia paradisiaca, Playa brava, con alcune strutture a palafitta e una lunga fila di amache vicino al mare. La stanchezza è tanta, ma il paesaggio e la compagnia ripagano la fatica. Dopo due passi e un tuffo al mare, una cena veloce appena calato il sole, e poi nel buio totale, un sonno rigenerante sulle amache, tra oceano e cielo stellato. Mi sento felice e vicina a me stessa e alla natura come mai prima.

Giorno 8 – Parco del Tyrona

La mattina seguente, dopo un breve bagno vicino alla riva, e un’abbondante colazione,  partiamo per il secondo trekking, altre 3 ore circa per arrivare nella parte più popolare del Tayrona, Cabo San Juan con una splendida spiaggia, possibilità di fare snorkelling, e una meravigliosa torretta su una roccia per dormire ancora sulle amache, con una vista incredibile. Da li abbiamo assistito a tramonto ed alba spettacolari. Un altro meraviglioso bagno tra pesci e coralli e siamo pronti per l’ultimo giorno di trekking, stavolta quasi tutto in piano, tra piante rigogliose e spiagge paradisiache, per uscire da questo incredibile parco.

Giorni 9 e 10 – Riohacha e Tour della Guajira

Il nostro pulmino questa volta ci porta fino a Riohacha, per poter partire la mattina seguente per il Tour della Guajira. Siamo nell’estremo nord del paese. Con veloci jeep attraversiamo per ore una zona semi deserta, dove dal nulla, spuntano “posti di blocco” con bambini che chiedono “tasse” per attraversare la zona. Le tasse consistono in cibo: crackers, biscotti, bevande, il tutto tra piante grasse e deserto che si tinge di rosa e arancio. Arriviamo nella punta più a nord del continente sudamericano dove una barca ci porta a vedere i fenicotteri rosa e fino al nostro isolatissimo hotel, a Punta de la Galina. Con un silenzio incredibile e un cielo stellato, dormiamo come sassi. La mattina seguente andiamo a visitare il faro, le enormi dune che si gettano nell’oceano per provare il divertentissimo Dune surfing, e possiamo acquistare le originali e bellissime mochilla Bag, realizzate all’uncinetto dalle donne di questa comunità. Ogni pezzo è unico e artigianale, non esistono due borse identiche, ognuna riflette una propria personalità con colori vivaci e disegni originali.

Giorni 11 e 12 – Rientro a Bogotà e partenza

Siamo pronti il giorno seguente per rientrare in barca e pulmino a Riohacha, prendere volo per Bogotà e trascorrere un’ultima serata in questa città vivace. Ci rechiamo nella parte nuova, con i suoi grattacieli e costruzioni moderne. In realtà siamo un po’ fuori città, ma il viaggio vale la pena: Andrés Carne de Res è un locale mastodontico e bellissimo, dove cenare, bere un drink, ballare in tante sale con musiche e ambientazioni diverse, che si ispirano alla Divina Commedia. Rientriamo in hotel solo per sdraiarci un attimo prima di andare in Aeroporto, questo viaggio è volto al termine, ma rimarrà sempre nel mio cuore per intensità, varietà, emozioni uniche.

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cathedral and balconies



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