Un tour in Marocco
Tutto ha inizio a settembre quando parlando con un’altra coppia di amici decidiamo di fare un viaggetto e pensiamo al Marocco. Allora ci mettiamo a tavolino e decidiamo che tipo di viaggio fare. aLl’inizio pensavamo di fare fly and drive… affittare un’auto e girare il Marocco da soli, ma poi abbiamo valutato diverse cose tra cui il fatto che con noi c’era un bimbo di 2 anni e mezzo (il figlio dell’altra coppia) e pensavamo che per noi era troppo faticoso fare tutto da soli… allora abbiamo optato per un tour locale. Dopo aver vagliato le decine di offerte che si trovano su internet abbiamo scelto alcuni tour operator locali e li abbiamo contattati via e-mail. Nel frattempo ci eravamo informati (tramite amici – internet – riviste) su cosa vedere e che giro fare e abbiamo proposto noi cosa volevamo visitare e cioè le città imperiali e il sud. Abbiamo ricevuto molti programmi e a prezzi diversissimi. Dopo varie consultazioni e varie trattative con i vari tour locali… alla fine abbiamo scelto Ali di viaggimarrakech perché il programma era pieno e intenso e il prezzo interessante.
Ecco il nostro programma:
07 ottobre: Bologna – Fes
08 ottobre: Fes – Volubilis – Meknes
09 ottobre: Meknes – Azrou – Midelt – Errachidia – Erfoud – Dune del Erg Chebbi :
10 ottobre: Erg Chebbi – hassi labied – Merzouga – Khamlia – miniera di mifis – oisi di tisserdmine – Erg Chebbi
11 ottobre: Erg Chebbi – Rissani – Erfoud – Tinjdad – Golle del todra – dades
12 ottobre: Dades – valle delle rose – skoura – Ouarzazate – Ait ben Haddou – Marrakech
13 ottobre: Marrakech – Essaouira
14 ottobre: Essaouira – Oualidia – El Jadida – Casablanca
15 ottobre: Casablanca – Rabat
16 ottobre: Rabat – Settat – Beni Mellal – cascate de Ouzoud
17 ottobre: cascate di Ouzoud – Marrakech
18 ottobre: Marrakech – Marrakech
19 ottobre: aeroporto. Marrakech – Bologna
Atterriamo il 7/10 a Fes (volo Rayanair prenotato da noi! ) alle 7.55 di mattina (ora marocchina) un po’ timorosi… sperando di trovare Ali ad attenderci (timorosi perché finora avevamo fatto tutto via internet… e un po’ di dubbio ce l’avevamo) e lo abbiamo trovato pronto con la sua jeep 4×4, come da programma!
Appena arrivati ci porta al Riad (riad khouloud) che sta proprio al centro della Medina. Da fuori non gli davi un soldo di fiducia, ma una volta entrati in quella porticina di legno ci si è aperto un mondo incantato: i mosaici, le ringhiere lavorate, le camere con cuscini e tende meravigliosi e colorati, uno spettacolo che avremo rivisto poi tante altre volte… un po’ diverso ma sempre bellissimo… e qui abbiamo fatto una cosa che poi sarà un tema costante di tutto il viaggio: abbiamo preso il the! Ovunque vai in Marocco ti offrono il thè in segno di ospitalità, molto diverso dal nostro; di solito alla menta, ma che varia da zona a zona.
Poi abbiamo incominciato la nostra visita. Ali ci ha fatto trovare una guida (Kali) all’ingresso della Medina e con lui abbiamo girato nel centro di questa affascinate città… Senza guida sarebbe stato difficilissimo. La Medina è un incrocio di vicoli e vicoletti tutti strettissimi ed è un attimo che ti perdi, magari se uno avesse più giorni a disposizione sarebbe pure bello perdersi in queste viuzze e godersi a pieno l’atmosfera della città, ma noi avevamo poco tempo e Kali ci ha fatto vedere le cose più interessanti (cmq abbiamo girato per 3 ore dentro la Medina!)
Qui però abbiamo avuto anche una grande delusione; arrivati alle famose concerie di Fes, dove avevamo letto che i colori sono meravigliosi, le abbiamo trovate vuote! Tristezza! I motivi ce li hanno spiegati, ma in 2 versioni diverse. Secondo il proprietario della conceria perché era venerdi, e il venerdi loro pregano quindi non lavorano; secondo Ali perché in questo periodo non si trovano i colori e per vederle coloratissime il periodo ideale è marzo-aprile! Va beh, con questo rammarico ritorniamo al riad e ci prepariamo a partire il giorno dopo per Voulubilis e Meknes.
La mattina ci alziamo all’ora concordata con Ali, facciamo colazione e carichiamo i bagagli sul tetto della jeep (cosa che faremo ogni mattina d’ora in avanti) e partiamo per voulubilis, città con le rovine romane: un salto indietro nel passato. Dopo averla visitata ripartiamo per Meknes (altra città imperiale). Meknes mi è piaciuta moltissimo. Ha 40 km di mura che la cingono ed ha un fascino particolare. Appena arrivati poi ci siamo trovati davanti la famosissima porta Bab Mansour, imponente! Portiamo i bagagli al riad (riad zahraa), beviamo il thè e Ali ci lascia il pomeriggio libero per visitare la città, senza prima averci dato consigli e dritte su dove fare pranzo e su cosa vedere!
Ci incamminiamo e decidiamo di visitare la città imperiale in modo inusuale, con la carozza e con la guida che ci spiega i vari luoghi all’interno della città (in francese, ma per fortuna la nostra amica parla benissimo francese!). E’ stato un modo comodo e veloce per ammirare l’interno della città..che a piedi sarebbe stato faticosissimo (la carrozza ci è costata 200 dh poco meno di 20 euro per 4 persone e per un giro di 1 ora). Intanto un’altra giornata è finita…
Il giorno dopo ripartiamo, all’orario concordato con Ali (come tutte le mattine della vacanza). E’ stato lui che ogni sera ci spiegava il programma del giorno dopo e ci diceva a che ora partivamo! Anche se era aperto a cambi di programma se avevamo richieste particolari! Soprattutto con il bimbo piccolo è stato molto attento alle sue esigenze! Quindi ci dirigiamo verso il sud… da dove ripartiremo il 12.
La parte del Sud non ve la descrivo in modo specifico, perché sarebbe difficilissimo ricordare tutti i piccoli villaggi che abbiamo incontrato e tutte le meravigliose vallate ricche di palmeti che abbiamo visto (la catena del Medio Atlante, le Gole del Todra, la valle delle Rose, le Gole del Dades…). Vorrei solo dire che il sud per me… è il Marocco… se uno visita solo le città imperiali si perde il vero Marocco, il Paese pieno di ipaesaggi straordinari, colori incredibili, profumi inebrianti, persone fantastiche. La strada per arrivare al erg chebbi (cioè la “porta del deserto” ) è stata incredibile.
Arrivati poi al deserto ci si è aperto davanti agli occhi un panorama da favola che abbiamo apprezzato tantissimo quando abbiamo fatto una traversata di un’ora con il cammello per arrivare in un accampamento dove abbiamo dormito… tante dune che cambiano colore con il variare delle ore. Siamo partiti alle 16 e durante il cammino il sole tramontava. Alla fine ci siamo fermati su una duna ad ammirare questo fantastico spettacolo finchè il sole non è tramontato. Il giorno dopo ci siamo svegliati alle 5 per ammirare l’alba e le dune; erano di un altro colore ancora… bellissime!
Il 12 siamo ripartiti per ritornare verso il nord direzione Marrakech, ma prima ci siamo fermati a Rissani (che tra le altre cose è il villaggio di Ali) qui lui ci ha fatto da guida all’interno del mercato, spettacolare… pieno di colori e odori che si confondevano e che ti confondevano. Ci ha portato a vedere il mercato dei datteri, quello delle pecore e quello degli asini; è stato veramente interessante, soprattutto perché ti mescolavi con le persone del posto. Poi siamo ripartiti per Marrakech per fermarci solo a dormire e per ripartire il giorno dopo per Essaouira, cittadina incantevole sull’oceano… con le sue mura e con il torrione con i cannoni portoghesi, proprio carina. E qui, io e la mia amica, abbiamo fatto tanto shopping!
Il giorno dopo lasciamo Essaouiria per ripartire alla volta di Casablanca. Bisogna dire che Ali, quando stavamo stabilendo il programma, ci aveva sconsigliato di andare a Casablanca, ma noi abbiamo “dai .. andiamo in Marocco e non passiamo a Casablanca?” …e invece aveva ragione, meglio non andare: la città è caotica, occidentale e sporca. Ll’unica cosa che merita di essere vista è la Moschea, enorme e suggestiva, ma che cmq è di costruzione recentissima, del 1993.
Abbiamo dormito in albergo.
Il giorno dopo siamo partiti per Rabat. Mi è piaciuta molto! Abbiamo visitato la Medina e poi il palazzo imperiale con le sue meravigliose mura dorate! Abbiamo passato il pomeriggio li e poi siamo tornati a Casablanca per dormire. Il giorno dopo, carichiamo le valige e partiamo per vedere le Cascate di Ouzoud. Durante il tragitto ci fermiamo per ammirare i vari panorami e per scattare foto. Ali è sempre stato disponibilissimo a fermarsi per farci scattare l e foto dei meravigliosi panorami, poi al pomeriggio arriviamo alle cascate, scendiamo subito per visitarle perché il sole sta tramontando e la luce era meravigliosa. Nei pressi delle cascate incontriamo anche un gruppo di scimmie, in libertà, che vivono nella zona. Dormiamo in un bellissimo riad dove per cena, su richiesta di ali (che aveva piacere di farci assaggiare la cucina marocchina!), ci preparano un buonissimo cous cous!
La mattina ritorniamo a vedere le cascate (in Marocco i colori cambiano in continuazione in base alle ore della giornata) e poi ci dirigiamo verso Marrakech, per passare gli ultimi 2 giorni della nostra vacanza. Beh Marrakech è una città viva, piena di persone e di movimento. Il pomeriggio lo passiamo da soli in giro, in mezzo ai fantastici souk (i mercati coperti) che sono pieni di colori e di persone!
Il giorno dopo con Ali andiamo a visitare la città… vediamo i Giardini di Majorelle, le Tombe Saadiane. Facciamo gli ultimi acquisti e poi torniamo in albergo per fare le valige e per far rientrare tutto nei 15 kg della Ryanair.
La mattina Ali ci porta all’aeroporto e con nostro grandissimo dispiacere ce ne torniamo a casa… questa affascinante vacanza è finita!
Vi posso dare alcuni consigli:
– il Marocco è un posto tranquillo, quindi si può girare tranquillamente anche da soli, ma bisogna dire che alcuni posti che abbiamo visto erano ben nascosti e lì non ci sono indicazioni… il tour operator locale è un ottimo compromesso… noi ci siamo trovati bene con Ali (www.viaggimarrakech.com).
– Se visitate le città imperiali e il sud vi consiglio di lasciare il sud alla fine del viaggio, perché così andrete via con le immagini dei meravigliosi panorami…e con il vero Marocco!
– se dovete fare regalini o comprare souvenir, vi conviene comprarli al sud: costano meno, le persone trattano con più facilità e sono più “originali”.