un sud inghilterra full english

“Il viaggio è una specie di porta attraverso la quale si esce dalla realtà per penetrare in una realtà inesplorata che sembra un sogno” ( Guy de Maupassant ) ….E il mio sogno si e’ concretizzato in questa caldissima estate 2009, mettendo piede in una freschissima e bellissima Inghilterra . Siamo io, il mio compagno Alberto e la nostra...
Scritto da: chri
Partenza il: 09/08/2009
Ritorno il: 17/08/2009
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
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“Il viaggio è una specie di porta attraverso la quale si esce dalla realtà per penetrare in una realtà inesplorata che sembra un sogno” ( Guy de Maupassant ) …E il mio sogno si e’ concretizzato in questa caldissima estate 2009, mettendo piede in una freschissima e bellissima Inghilterra .

Siamo io, il mio compagno Alberto e la nostra macchina : il nostro lungo viaggio inizia sull’ autostrada del Brennero, accompagnati da una leggera pioggerella serale. Nel cuore della notte entriamo in terra tedesca per poi abbandonarci inevitabilmente ad un lungo sonno nei pressi di Monaco.

(10.08) L’indomani, pimpanti ed euforici, maciniamo km. E km, lasciandoci alle spalle Germania, Lussemburgo e Belgio per arrivare verso le 23, stanchi morti, a Calais.

Ci si presenta quindi il grande interrogativo: Eurotunnel o traghetto? Il costo ha velocemente fatto chiarezza nelle ns. Menti oramai “offuscate” : senza la prenotazione in Internet, ben € 220,00-solo andata, in qualsiasi fascia oraria, ecco quindi spiegata la grande desolazione ai caselli di entrata al tunnel e l’afflusso corposo invece al porto.

Con € 130,00 alle 8,30 della mattina successiva abbiamo salpato con la Seafrance e attraversato la Manica, giungendo finalmente in terra inglese. Abbiamo impiegato un’oretta e mezza, la traversata e’ stata piacevole e rilassante grazie anche al mare calmissimo. Io non stavo nella pelle ma non avevamo tempo di assaporare la nostra soddisfazione ed euforia, la realtà era nuda e cruda: usciti dal porto abbiamo trovato tutto di “rovescio e sbagliato”, incanalati quindi nella corsia sinistra di marcia, non potevamo permetterci distrazioni! Il mio eccellente guidatore ha familiarizzato subito con la nuova realtà e verso le 10, favoriti dal fuso orario di un’ora in meno, eravamo già sul bus diretti per il centro di Canterbury.

La città e’ molto carina, affollata, verde e fiorita e la sua cattedrale e’ la regina incontrastata: imponente, maestosa, praticamente bellissima e appassionati o meno di arte, non si può lasciare la città senza aver visitato questa meraviglia. E’ qui che regna con tutto il suo potere l’arcivescovo di Canterbury, capo supremo della Chiesa Anglicana. E’ qui che si trova un cero sempre accesso dove si è consumato il misterioso assassinio dell’arcivescovo Thomas Becket, nel lontano 1170 e dove poi Giovanni Paolo II ha lasciato la sua benedizione.

I sotterranei della cattedrale sono molto affascinanti per via del loro clima di mistero e brivido delle oscure epoche passate che ancora sprigionano.

Risaliti in superficie alla vita moderna, abbiamo gironzolato tra le vie del centro traboccanti di gente, nel parco, lungo il fiume in mezzo a tantissimi fiori stupendi. La giornata è continuata percorrendo la strada costiera, passando per le belle città balneari di Hasting e Brighton, dando uno sguardo veloce dall’auto al loro bellissimo lungomare anche se veniva una pioggerella fine e dolce.

Abbiamo trovato alloggio nel paesello di Pevency, tra Hasting ed Eastbourne, in un bell’ hotel – B&B , in stile typical English, ai piedi del castello del paese o meglio di quel che ne e’ rimasto ( www.Priorycourthotel.Com £75,00 a stanza con colazione) (11.08) L’indomani abbiamo avuto la nostra prima esperienza con la Full English Breakfast: l’abbondante colazione in perfetto stile inglese a base di bacon,uova, fagiolini salsiccietta, funghi, pane tostato, accompagnata da thè o caffè nero lungo. Una bellissima passeggiata rilassante tra le rovine del castello ci ha aiutato nella digestione, immersi nel silenzio, nella quiete, accarezzati da una sferzante brezza mattutina.

Ci siamo diretti poi a Winchester, altra città famosa per la sua bellissima cattedrale che noi abbiamo deciso di ammirare solo dall’esterno, seduti sull’erba del suo meraviglioso parco. Abbiamo preferito visitare un po’ le vie del centro, molto bello,curato pieno di fiori,negozi e turisti. La nostra curiosità era centrata sulla famosa Tavola Rotonda di Re Artù: enorme, di legno, dipinta a spicchi con tutti i nomi dei Cavalieri ed il ritratto di Re Artù, appesa ad una parete del Great Hall, l’unica parte rimasta del castello normanno della città. L’origine della Tavola e’ comunque nebulosa, forse risale al 1260, sembra non coincida con le date di Re Artù ma noi non siamo intenditori della letteratura Bretone e il nostro scopo era solo sognare e quindi … non ci siamo posti domande! Ritornati in centro abbiamo avuto la nostra prima ed ultima degustazione del tipico “panino” della Cornovaglia: the traditional pastry: un intruglio strano e nauseabondo di carne e verdure stufate, avvolte in una pesantissima pasta sfoglia. Forse abbiamo scelto il gusto di pastry più strano ma volevamo entrare totalmente nello spirito del luogo ma questo per noi era troppo! Nel pomeriggio abbiamo raggiunto il mitico sito archeologico di Stonehenge ( entrata £ 6,00 p.P.Ma si vede anche dall’esterno in quanto recintato da una semplice rete) Ritengo inutile qualsiasi spiegazione o commento al riguardo, visto che e’ già stato detto, scritto, ipotizzato tutto il possibile immaginabile da fonti autorevoli e non, immergendo il luogo in un grande alone di mistero. E’ proprio quello che abbiamo colto anche noi vicino a questi “giganti” immobili, silenziosi e solitari da secoli, in mezzo all’enorme piana verdeggiante della contea di Salisbury . Consigliata la visita verso il tramonto per il famoso gioco di luci-ombre che si sprigiona tra i monoliti. Dopo le foto e le riprese di rito ed aver fatto uno spuntino nel grandissimo parcheggio del sito, siamo ripartiti e strada facendo abbiamo trovato alloggio in un motel della catena Travelodge, a Podimore (www.Travelodge.Co.Uk.Com £ 65 a stanza ,no colaz.) lungo la statale per Yeovil. Queste sistemazioni non rappresentano il massimo dello spirito tipicamente English ma possono essere di grande aiuto in situazioni “estreme”, quando si è stanchi, è tardi e c’è buio e tutti i tipici B&B sono sfortunatamente occupati oppure la zona è poco turistica e carente di alloggi . Sono sistemazioni prive di personalità ma sono ottimi perché offrono al turista tutti i comfort di prima necessità. (12.08) Sveglia veloce, abbondante full English breakfast al ristorante LittleChef ( circa £ 7,00 p.P.), catena di ristorazione inglese che si trova lungo le strade e vicino a questi motel, e poi direzione Glastonbury , cittadina carica di misticismo: qui religione, paganesimo, esoterismo e leggende varie si fondono dandole un’atmosfera particolare che si può percepire e gustare passeggiando tra le sue vie e viuzze secondarie. Davanti alle casette, tipicamente inglesi, alcune anche molto vecchie, sono appesi “cartelli pubblicitari” di cartomanti, lettura dei tarocchi, uso di tecniche spirituali varie, i negozi vendono abiti da strega, pozioni magiche, candele fatate, cristalli ed erbe curativi, non a caso è diventata la capitale della New Age.

Glastonbury, secondo la leggenda è Avalon, il luogo dove e’ stato portato Re Artù morente e sembra che tra le rovine dell’abbazia si trovi la sua tomba e quella di Ginevra.

Ci hanno colpito le strane persone che popolano questo luogo; si dice che si venga qui mai per caso ma per ricercare quel qualcosa o trovare l’ illuminazione che cambia la vita. Noi ci siamo “illuminati” dopo una dura arrampicata, quando abbiamo raggiunto la cima del Tor, un colle alto 150 m., sulla cui sommità si erge una torre immersa nel vento che domina tutta la vallata e sembra che, in base alle leggende antiche, qui si trovi la porta per l’oltretomba ! Di sicuro si trova una veduta fantastica della cittadina e della pianura in generale, ne vale quindi la pena. E’ comunque un luogo sacro,di preghiera, quel giorno abbiamo visto gruppi di persone in cerchio che meditavano o pregavano immobili ai piedi della torre: molto suggestivo.

Un po’ frastornati da questo strano luogo, ci siamo diretti finalmente verso la tanto attesa Cornovaglia, facendo la prima sosta a Polperro, piccolo paesino di mare, incastonato tra gli scogli, vive essenzialmente di pesca e turismo. Siamo giunti nel pomeriggio quando c’era la bassa marea, quindi il porticciolo era in secca, con le barche sopra una melma acquitrinosa e verdognola, invasa dai gabbiani in festa, sotto un cielo nuvoloso e torbido, nell’insieme il luogo era semplicemente affascinante e bellissimo.

Ci siamo goduti questo posticino un paio di ore, girovagando tra il labirinto di viuzze con negozi e casette dai muri bianche e dai tetti di ardesia. In serata siamo giunti nel cuore della Cornovaglia: la penisola dello Lizard, a nostro parere la più bella e incontaminata della regione. Ci è sembrato di arrivare in un altro mondo: all’imbrunire, immersi nella tipica nebbiolina del luogo, ci siamo fermati a Mullion, piccolissimo paese sprofondato nell’umidità e nella quiete, solo qualche persona per strada, il resto della vita era concentrato nei pub-ristoranti. La via centrale era deserta, solo un take-away rianimava e riscaldava un angolo della strada. Abbiamo trovato alloggio in un bellissimo B&B incorniciato da una moltitudine di fiori: mi si è presentato davanti una tenerissima e minuta vecchina ottantenne con 2 cani belli cicciotti, non mi pareva vero di poter dormire in quel fantastico posto! (campdenhouse@aol.Com £55,00 a camera con colaz.) La serata si e’ conclusa con una veloce cena in camera, gustandoci il silenzio del luogo, anche perchè qui si è perfettamente isolati dal mondo: in Cornovaglia non funzionano né cellulari né tv ! (13.08) Il mattino successivo la vecchietta ci ha preparato una full english breakfast buonissima, per noi indimenticabile, forse perché ha usato ulteriori ingredienti oltre a quelli di base: la sua cura, gentilezza e tenerezza.

Lasciato a malincuore questo B&B, abbiamo raggiunto Lizard Point, il punto estremo della penisola. Il paesaggio era ancora immerso nella nebbiolina mattutina, con scogli strepitosi a picco sul mare, sparsi ovunque ci sono gruppi di fiori rosa selvatici bellissimi e grandi cespugli di erbe grasse ovunque, nutrite dall’abbondante umidità del luogo. Al primo mattino il posto è ancora molto deserto, quindi abbiamo potuto godercelo nella sua tipica solitudine, passeggiando tra i sentieri e sentendo solo il fragore del mare sugli scogli. Nella tarda mattinata abbiamo raggiunto St.Michael’s Mount : la “brutta copia “ dell’omonimo francese in Normandia, una delle attrazioni turistiche più visitate della Cornovaglia. Abbazia benedettina del XI sec., diventata in seguito fortezza ed ora residenza privata, sorge su un isolotto al largo del paese di Marazion.

Per motivi di tempo, non l’abbiamo visitato, peccato perché la marea si stava abbassando e quindi parecchie persone cominciavano già a fare la traversata a piedi, infatti a metà pomeriggio avremmo potuto passeggiare tranquillamente lungo il vialetto di pietra che dalla spiaggia porta al castello. Comunque durante le ore di alta marea c’è sempre un battello gratuito per portare i visitatori da una parte all’altra.

Nel pomeriggio abbiamo raggiunto l’estrema punta ovest dell’Inghilterra: Land’s End. Paesaggio molto simile al Lizard ma molto più turistico e affollato. Hanno costruito un piccolo quartiere turistico con negozi, ristoranti, gelaterie e pure un piccolo luna park. Comunque dopo aver lasciato il punto caotico all’entrata, ci s’immerge subito nella natura : paesaggio leggermente collinare ricoperto di vegetazione dalle diverse tonalità del verde e marrone con cespugli di erica e fiorellini gialli sparsi ovunque, mi ha colpito il colore della terra tra il rossiccio intenso ed il marrone bruciato, e poi km. E km. Di scogli di rocca scura bagnati dall’impeto dell’oceano. Abbiamo trovato un sole splendente con un cielo di un azzurro brillante e accarezzati da un bel vento abbiamo passeggiato lungo qualcuno dei numerosi percorsi costieri. Infatti avendo del tempo a disposizione, ci sono moltissimi percorsi e sentieri costieri, i cosiddetti footpath per km. E km. Lungo tutta la costa della Cornovaglia. Dopo un bel gelato e una veloce spesa al supermarket del luogo per i viveri della sera abbiamo lasciato l’estremo ovest, per proseguire il nostro “cammino”. La ricerca di una sistemazione e’ stata piuttosto difficile: essendo un luogo estremamente turistico tutto era già occupato, non vedevamo altro che il cartello “no vacancies” ovunque. Dopo parecchi km. Abbiamo trovato un hotel ( www.Howard-hotel.Com £80,00 a stanza con colaz.) a Carbis Bay vicino alla famosissima e bellissima St.Ives che noi purtroppo abbiamo visitato in tutte le sue vie e viuzze solo in auto. L’hotel era molto bello, sopra il solito pub, la stanza ancora più bella, era la piccola suite, con letto a baldacchino, ricercatezze varie ed una vista sulla baia che noi non abbiamo visto né alla sera perché siamo arrivati a buio pesto, né al mattino successivo perché, come al solito, c’era la nebbiolina-pioggerellina mattutina! ( 14.08) L’indomani, dopo consueta e abbondante colazione in perfetto stile inglese, siamo andati a visitare Penzance, altra località balneare famosissima della Cornovaglia. In questa cittadina si assapora tutto il clima marinaro del luogo: gabbiani ovunque, lunga spiaggia, barche, vecchi galeoni, bandiere nere svolazzanti con i teschi impressi sopra, antiche osterie e locande, tutto riconduce alla sua lontana storia di pirati, bucanieri e alle loro conquiste. Abbiamo passeggiato per il centro, ricco di negozi, comprato qualche souvenir in perfetto stile marinaro, ci siamo un po’ divertiti alle slot-machines del Casino’ che si trova sul lungomare e poi ci siamo finalmente diretti a Tintagel, il simbolo per eccellenza della Cornovaglia e della sua tradizione di leggende. Qui Mago Merlino ha fatto le sue magie e qui si trova il castello che ha dato i natali a Re Artù.

Il paese ci è piaciuto tantissimo, con tutte le sue belle casette in stile inglese, di mattoncini rossi, oppure di pietra con le finestrelle piccole, con i muri ricoperti di edera, con giardinetti curatissimi e pieni di fiori, c’erano dei favolosi hotel e B&B, ovviamente tutti occupati. Il cielo era grigio e nuvoloso, soffiava un bel vento e l’ambiente sprigionava ancora la sua essenza magica. Le rovine di pietra nera del castello dove è nato Artù sono su un pezzo di costone a picco sul mare, molto suggestivo. Essendoci la bassa marea abbiamo potuto anche accedere alla spiaggetta sottostante le mura ed entrare nella grotta di Merlino.

Anche qui sembra ci sia una discordanza tra il secolo in cui risale il castello e l’era in cui visse Artù ma anche per questa volta a noi interessava solo sognare e ritornare per qualche momento alla spensieratezza dell’infanzia e ci siamo riusciti trascorrendo un bellissimo pomeriggio.

In serata ci siamo portati un po’ nell’entroterra ed abbiamo trovato un altro tipico B&B (www.Tregenver.Co.Uk £ 55,00 a stanza con colaz.) dove abbiamo potuto vivere e goderci tutta l’atmosfera di una casa inglese: le piccole finestrelle con i vetri quadrettati d legno bianco, le stanze della casa piccole, illuminate da fioche luci, i soffitti molto bassi, le pareti irregolari ed ondulate e ricoperte di simpatiche carte da parati e l’immancabile moquette variopinta in tutto il pavimento della casa che ispira tanto tepore e calore. Dalla cucina, rigorosamente in legno, stile country, usciva il classico odore di cibo cotto o meglio fritto e soffritto, un po’ tipico dei paesi nordici, fuori c’era una pioggerellina finissima e sembrava di essere gia in inverno! Le ultime forze del giorno ci hanno consentito una cenetta rilassante in stanza, un the’ caldo e… buio totale.

(15.08) Il mattino successivo la Signora ci ha preparato un’altra curatissima e ghiotta colazione inglese e poi abbiamo trascorso un’oretta di chiacchiere con questi simpatici signori per avere dei consigli sui luoghi da visitare durante la ns. Giornata e per dare loro suggerimenti sulle prossime vacanze che avrebbero trascorso al Lago di Garda Siamo quindi partirti in direzione nord, attraversando l’Exmoor National Park, di cui ne avevamo sentito parlare vagamente in qualche racconto di viaggio ma rivelatosi poi un posto fantastico. Noi ci siamo limitati a percorrere la strada costiera, passando i paesi di Lynton, Lynmouth, Malmsmead, Porlock, Selworthy, Minehead. Ci sono intere vallate coperte di erica che è un po’ diversa da quella che conosciamo noi in Italia, qui si tratta di cespugli un po’ spinosi, anche molto grandi, di un viola – fucsia intenso, bellissimi. Oltre queste dolci colline, si estendono campi coltivati che hanno tutte le sfumature del verde e del giallo, scontrandosi con l’azzurro intenso del mare e del cielo. Lungo la strada abbiamo incontrato pochissime auto, quindi abbiamo potuto immergerci totalmente nella natura, sentendo solamente il rumore delle potenti raffiche di vento, il resto: la pace totale. Abbiamo fatto una sosta veloce in un punto panoramico e scattato una miriade di foto poi ci siamo fermati nel paesello di Selworthy: un piccolissimo villaggio di case dai tetti di paglia. Abbiamo parcheggiato davanti alla chiesetta, fatto una breve passeggiata tra queste bellissime case e poi da lì abbiamo seguito un bel footpath in mezzo al bosco pieno di alberi di agrifoglio, poi di grandi cespugli tipo felci selvatiche, per poi salire e faticare un bel pò per raggiungere la sommità della collinetta, immergendoci ancora in campi di erica e di strane spighe giallo oro, molto probabilmente una specie di grano selvatico. Il contrasto di colori era entusiasmante e la veduta della vallata indimenticabile. Abbiamo seguito pure la direzione che indicava un castello, ma dopo aver camminato parecchio abbiamo potuto constatare solo i rimasugli delle fondamenta di quel che era forse un castello, oramai sopraffatte dalla terra e dalle erbacce. Abbiamo quindi trascorso 2 orette spersi tra i boschi dell’Exmoore, divertendoci e rilassandoci a stretto contatto con la natura.

Proseguendo abbiamo fatto sosta a Dunster: paese molto piccolo ma con un castello molto grande ed imponente. Non abbiamo potuto visitarlo, sempre perché il tempo è molto tiranno, in compenso abbiamo fatto acquisti al negozio adiacente al castello di dolcetti tipici, thè e marmellate particolari: al limone e lime, al ginger, al rabarbaro. Consigliamo la visita in questa zona dell’Inghilterra perché molto caratteristica e poco conosciuta dal turismo internazionale.

Verso sera siamo giunti nella città termale di Bath, trovando sistemazione nel vicino paese di Bathford in un altro B&B (BonRoad Garden – £ 60,00 a stanza con colaz. No sito internet) gestito da una calma e seriosa ma molto gentile anziana signora, immerso in un tripudio di piante e fiori in vaso, piantati nel giardino, appesi ovunque.

L’arredamento interno era in uno stile inglese un po’ datato e pesante, comunque tutto molto curato e pulito, compresa la nostra stanza. Abbiamo trascorso la serata tiepida e piacevole in centro a Bath. Sotto le luci della sera la città si è presentata molto bella ma abbiamo potuto ammirarne tutto lo splendore e l’ eleganza l’indomani con le luci del giorno. Noi abbiamo scelto di dedicare il nostro poco tempo a passeggiare per le vie del centro per goderci la città in generale anche se abbiamo visto che le terme romane e la sontuosa abbazia in stile gotico costituiscono le attrazioni principali e credo che meritino una visita per la loro grande bellezza.

Ci siamo divertiti a fare un po’ di shopping in un negozio chiamato “25 December” dedicato ovviamente al Natale, in cui abbiamo trovati dei decori molto particolari ed in un fantastico negozio di dolciumi e leccornie di ogni tipo che ricordava tanto i vecchi negozi di dolciumi, c’erano lecca lecca coloratissime e giganti, barattoloni di caramelle e bonbon, torroni e tantissime barre di caramello di tutti i gusti, tra l’altro deve essere un dolce tipico della zona, l’abbiamo visto in un sacco di negozi.

Lasciata questa splendida città il nostro viaggio è proseguito verso nord per la bellissima zona dei Cotswold nella regione del Glousystershire, tra Oxford e Stratfor u/Avon. Questa e’ una zona dell’Inghilterra estremamente pittoresca, con castelli e dimore storici,, sontuosi manieri, antiche città mercato, ville romane, fiumiciattoli che attraversano degli incantevoli paesini caratterizzati dalle case in pietra color miele. Ogni scorcio ti fa sognare e ti riporta indietro nei secoli: il tempo sembra essersi fermato ancora a qualche secolo fa. Noi abbiamo visitato Castle Combe, Bourton on the Water e Stanton ma tempo permettendo ce ne sono altri come Bibury, molto bello e antichissimo, Chippin Campden, Stow on the Wold , tanto per citarne qualcuno. Siamo anche passati volutamente per Badminton, costeggiando in auto l’enorme recinzione reale dove il principe Carlo si diletta a cavallo, non ci siamo fermati nel piccolo centro del paese ma abbiamo comunque percepito il clima “reale”, elegante e distinto del luogo.

In serata oramai stanchissimi dai km percorsi a piedi ed in auto ci siamo portati verso Oxford e non abbiamo badato a fare i difficili accaparrandoci il primo Travelodge che abbiamo visto ( £50,00 a stanza ,no colazione). Cena rilassante in stanza con molte cose deliziose prese durante la giornata e finalmente il meritato riposo! (16.08) Il giorno successivo, dopo la nostra abbondante breakfast al solito ristorante Little Chef ( £ 6 p.P.) andiamo in visita ad Oxford. Città universitaria per eccellenza, con circa 40 college sparsi per tutta la città in edifici storici eleganti, alcuni aperti e visitabili nonostante il periodo di chiusura estiva.

Noi abbiamo fatto una visita veloce dell’ateneo in centro, il più importante: Christ Church e poi abbiamo visitato il centro storico in generale anche se mi sarebbe piaciuto aver dedicato del tempo ad una visita più approfondita di qualche tipico college.

Nonostante i centri universitari fossero chiusi per le vacanze, ovunque c’erano comitive di ragazzi e studenti in vacanza studio per la lingua inglese, quindi la città e’ molto incline al mondo dei giovani: ci sono tantissimi pub, locali di vario tipo, ostelli, take-away di tutte le “schifezze”, negozi all’ultima moda e solo bus e biciclette in quanto le auto non possono circolare in centro.

Abbiamo fatto una rilassante camminata lungo il fiume , immersi tra gli alberi, costeggiando delle case sull’acqua che non abbiamo capito se si trattava di vacanzieri di passaggio o di vere e proprie houseboat fisse, comunque molto carine.

Abbiamo mangiato delle patate buonissime della catena WestCornwall ( circa 2 £, )quella degli odiatissimi pastry per intenderci e poi nel pomeriggio abbiamo raggiunto la famosa cittadina di Windsor. Qui ovviamente tutto ruota attorno al castello reale, ovunque ed ogni cosa parla, evoca, loda e commemora i membri vivi e morti della famiglia reale. Il castello e’ semplicemente stupendo, purtroppo non siamo entrati a visitarlo (circa 15£ p.P) non era previsto nella nostra tabella di marcia, anche perché la visita richiede una mezza giornata per poterlo gustare fino in fondo. La cittadina in generale è molto bella, curatissima, perfetta, molto elegante e quel pomeriggio pure affollatissima. Abbiamo mangiato dei sandwiches presi al supermercato in mattinata, sdraiati nel favoloso parco davanti al castello, baciati dal sole, trascorrendo un’oretta in questo perfetto e verdissimo “prato inglese” lungo ben 5 miglia, con un viale che lo taglia a metà, dove la gente passeggia, tranquilla, passa ogni tanto qualche carrozza di cavalli , tutto molto romantico.

Verso le 18 lasciamo questo bel posto e ci dirigiamo verso nord-est, girando attorno a Londra, percorrendo il suo lunghissimo e super trafficato ring. Arriviamo nuovamente nel Kent, da dove è partito questo nostro meraviglioso viaggio e troviamo una sistemazione per la notte nella città balneare di Margate, sull’estrema punta est in un bell’hotel tipicamente inglese con il suo pub annesso. ( www.Hussardhotel.Co.Uk £65 a stanza con colaz.) Gli interni dell’hotel erano appena stati ristrutturati, odorava ancora di vernice e stucchi, la stanza erano quindi nuovissima e molto confortevole. Essendo molto tardi, abbiamo consumato una birra al pub, poi dopo aver mangiato un po’ in stanza , siamo crollati.

(17.08)L’indomani abbiamo fatto la nostra ultima full english breakfast, e poi una bellissima passeggiata sul lungomare nei pressi di Margate: al mattino la zona e’ desolata, solo qualcuno che passeggia con il proprio cane, un vento dolce, in sottofondo il rumore del mare e dei gabbiani, nient’altro. Si e’ molto alti rispetto al mare, ma ci sono molti punti dove si può scendere e camminare vicino all’acqua. Davanti agli occhi la scogliera bianca con tutte le sue curve e insenature fino a perdita d’occhio. Infatti è proprio qui che inizia la lunga costa inglese caratterizzata dalle bianche scogliere che arrivano fino a Dover.

Ci portiamo poi verso sud, nei pressi di Ramsgate, ci fermiamo esattamente a Broadstairs, altra cittadina balneare molto affollata sia in centro che in spiaggia. Siamo capitati in giorni in cui sull’Inghilterra del sud c’era un’enorme e persistente alta pressione e quindi gli inglesi erano euforici ed impazienti di sfruttare il sole fino all’ultimo raggio per abbronzarsi. Dopo aver fatto un po’ di spesa per i viveri di prima necessità, mi dedico anche qua allo shopping in due negozietti di oggetti usati, vecchi, tipicamente inglesi, gestiti da delle simpaticissime vecchiette, il cui ricavato andava in aiuto agli animali del Kent. Ho trovato tante cose carinissime e particolari per la casa a £1, £2, £3.

Scendiamo poi a St. Margarete at Cliff e tentiamo di raggiungere il famoso faro bianco ma ci perdiamo tra le numerose strade ed i footpath immersi nei campi di grano e poi nella boscaglia. Così abbiamo camminato tantissimo e ora della fine non abbiamo trovato il faro ma ci siamo divertiti tanto in questi particolari sentieri tra il frumento arrivando comunque fino al mare. Abbiamo ammirato le scogliere bianche, ci siamo sdraiati sulla spiaggia ed abbiamo finalmente mangiato i nostri English sandwiches baciati dal sole.

Siamo poi giunti nuovamente a Dover, dove abbiamo ammirato altre vedute panoramiche delle scogliere ed abbiamo visto finalmente anche il nostro faro bianco, seppur da lontano! Molto bello vedere la zona portuale dall’alto delle scogliere in tutta la sua piena attività di arrivi e partenze ininterrotte di traghetti. Avevamo programmato di prendere il traghetto a sera, pensando che il sistema di prenotazione funzionasse 24 ore su 24 come a Calais, invece qui la biglietteria chiude alle 19, e poi se ne riparla il mattino successivo. Inizialmente un po’ scoraggiati e scombussolati nei nostri piani, abbiamo deciso di prenderla con filosofia e di sfruttare alla meglio questo prolungamento inaspettato di vacanza.

Ci siamo concessi una gran scorpacciata di pollo in “tutte le salse” al KFC in centro, una bella passeggiata fino ai piedi del meraviglioso castello diroccato e poi ci siamo armati delle nostre ultime forze per la ricerca di un hotel, cosa rivelatasi non molto facile ma fortunatamente abbiamo trovato una stanza libera al County hotel ( www.County-hotel-dover.Co.Uk £65,00 a stanza no colaz.) (18.08) L’indomani, come prima cosa abbiamo fatto il biglietto per il traghetto ( £90,00) e dopo esserci goduti l’ultima passeggiata sul lungomare di Dover, con qualche foto e ripresa, ci siamo imbarcati e alle 13,30 abbiamo rimesso piede nel nostro vecchio continente con il cuore pieno di gioia per questa meravigliosa ed indimenticabile vacanza.

CONSIGLI VARI: L’inghilterra e’ un paese organizzatissimo per il turismo, non abbiamo trovato problemi particolari per gli alloggi, in quanti ci sono B&B e hotel ovunque, di tutti i tipi a partire da 20£ p.P., con servizi in comune. Altrimenti una stanza standard, con bagno privato+colaz. Costa mediamente circa 45-55£. Fare attenzione al cartello che appendono fuori : VACANCY : libero / NO VACANCY : tutto occupato.

Le strade sono tutte estremamente trafficate, ci sono poche autostrade e poi la maggior parte sono strade statali, comunque molto scorrevoli, ma per raggiungere i luoghi turistici, ci sono tantissime strade secondarie sconnesse, con dei saliscendi continui e con pendenze anche molto elevate, a volte anche strettissime, con la necessità spesso di turnarci con gli altri veicoli opposti per passare, quindi nei tempi di marcia bisogna calcolare anche questo. I segnali stradali e le insegne per raggiungere i luoghi sono molto chiari e precisissimi.

Consigliamo di sfruttare il servizio P+R per la visita dei grandi centri e delle città: si parcheggia l’auto lungo gli anelli autostradali, i cosiddetti ring, nei vari parcheggi, e poi si fa un ticket che comprende parcheggio + corsa a/r del bus per 2 persone a prezzo conveniente giornaliero ( circa 2,50 – 4£ dipende dalle città). I parcheggi sono tutti dotati di servizi igienici, comunque in tutti i vari luoghi turistici ci sono wc puliti e molto funzionali ovunque e tutti gratis, aperti fino alle 21 circa e questo non e’ poco! Per il cambio euro/sterline non ci sono molti uff. Di cambio, si devono cercare gli uff. Postali dei vari centri, l’unico luogo dove cambiano gli euro, quindi non e’ molto comodo. Noi abbiamo cambiato in traghetto e poi a Penzance.

Per il cibo: ci sono take-away, ovunque, gli Inglesi usano molto il fish&chips ma spesso questo pesce fritto + patatine e’ pesantissimo e non di qualità. Noi abbiamo preferito fare la spese giornaliera nei supermarket e quindi mangiare un po’ meno pesante e più genuino a base di pane fresco, affettati, formaggi, pesce affumicato confezionato e risparmiando anche notevolmente. Ovviamente ci sono ristoranti ovunque ma noi per questione di orario e di stanchezza non siamo mai andati, gli orari infatti sono pessimi per noi mediterranei: alle 17 – 18 chiudono tutti i negozi e i ristoranti chiudono la cucina alle 20, quindi sono poco agevoli. Si può tranquillamente mangiare nelle stanze gli hotel-B&B, tra l’altro tutte dotate di bollitore per acqua calda, tazze, the vari, tisane, caffè solubili e pure qualche dolcetto. Al mattino presto fino a mezzogiorno i luoghi turistici in genere e le città sono vuoti, quindi si va benissimo a visitarli, poi improvvisamente si affollano fino alle 17 – 18 e poi di nuovo si svuotano perché gli Inglesi cenano presto come già detto.

Noi abbiamo fatto il percorso piu lungo per Germania,Lussemburgo, Belgio ,allungandola circa 200 km ma evitando i costi del bollino per la Svizzera( circa €40) e quello delle autostrade francesi ( circa €40-50). In totale abbiamo percorso 5.000 km.



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