Un sogno di mezza estate, un’estate da sogno

Un viaggio completo in lungo e in largo nella regione Rhone Alpes
Scritto da: msmatt3
un sogno di mezza estate, un'estate da sogno
Partenza il: 01/07/2010
Ritorno il: 31/08/2010
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
Un viaggio nella regione Rodano Alpi é forse il miglior modo per conoscere e immergersi nella vera Francia. Una regione multisfaccettata, fatta di magnifiche opere dell’uomo e altrettanto grandiose magnificienze della natura, che ti si aprono agli occhi lasciandoti senza fiato. Come poter dimenticare i pomeriggi d’estate passati nel passeggiare per le rive del Rodano, in quel gioiello di città di Lione. La capitale dei Galli, come si ama autodefinire, é stato il punto di inizio di questo mio viaggio. Niente é stato piu piacevole che “se balader”, gironzolare, tra le viuzze della vecchia Lione, tra scorci rinascimentali e alte guglie gotiche. Fermarsi per mangiare un crêpe, oppure assaporare un tipico pranzo in uno dei tanti bistrots che si aprono sulla strada ciottolata. E che dire della tentazione di nascondersi tra i vari “traboules”, cortili aperti su due strade, antichi labirinti di una città dalla storia importante. Lione ti lascia stupito. Ti chiedi come mai nel mondo non sia conosciuta di più. Una città che meriterebbe tutti i riflettori del pubblico internazionale, città che non ha nulla da invidiare alla sua “rivale” Parigi. Lione che potrebbe lei, chiamarsi “ville lumiere”, lei che ha dato i natali ai fratelli omonimi inventori del cinema (di cui si puo visitare la propria casa, a due passi dall’istituto cinematografico), ma soprattutto perché Lione é una città fatta di luce, non solo durante la festa dell”8 dicembre. Non dimentichero mai le passeggiate notturne lungo il Rodano, oppure il restare affacciati sui ponti che si susseguono gli uni agli altri, nell’ammirare le mille luci che si riflettono sulle acque del fiume. Lione é arte (il “musée des beaux arts” con i suoi giardini nel palazzo Saint Pierre, la cattedrale Saint Jean, la basilica di Fourviere, le vestigia romane a Saint Just), é natura (l’immenso parco della tête d’or che t’invoglia ad infiliarti delle scarpe da tennis e correrci lungo tutto il perimetro, solo per poterlo condividere con i tanti lionesi che a fine serata affluiscono in questo polmone verde immerso in una città di piu di un milione di abitanti) ma é soprattutto una città vera. Una città in cui é possibile rifarsi un’idea dell’accoglienza francese, e sconfessare i miti del francese antipatico. Imperdibile la Croix-rousse. Quartiere villaggio, cuore della città in cui si puo respirare la vera vita francese, fatta di rapporti di vicinato, di buona cucina e di mercatini domenicali. Ma Lione non é stata la sola meta del mio viaggio in Rodano alpi. E’ stato solo l’inizio di un sogno. Ho proseguito nel visitare la città di Bourg en Bresse. Carinissima città della provincia francese, in cui sorge un gioiello di arte e religiosità rari al mondo: l’abbazia di Brou. L’abbazia di Brou ti lascia senza parole al solo osservarne il candore del marmo di cui é costituita. Una struttura portentosa che all’interno ti accoglie in un’atmosfera di religiosità e raccoglimento. Una perla da non perdere. Sempre sul mio percorso culturale artistico, prima di dedicarmi alle bellezze naturali della regione, mi sono dedicato alla visita di uno dei tanti castelli della regione, il castello di Flecheres. Un castello privato che sorge all’interno di un parco all’inglese e circordanto di uno splendido giardino alla francese. Ormai privato, é gestito perfettamente dal proprietario, che coi pochi mezzi economici disponibili, cerca di restaurare e rendere il piu bello possibile un palazzo degno di soggiornare un re. E ti lascia interdetto il fatto che questo castello non é che uno dei centinaia che sorgono in questa regione, vestigia di un passato glorioso dell’aristocrazia francese. Che dire poi dell’Alta Savoia. Annecy con i suoi canali, una piccola Venezia, in cui si apprende cosa significhi “il lieto vivere”. O ancora i magnifici giardini e i fiori onnipresenti nella città termale di Aix les bains. Un territorio dal paesaggio sublime con una tradizione gastronomica che ti obbliga a gustare fino alla sazietà qualsiasi piatto disponibile. Cio che mi ha appassionato di questa regione é il fatto che sia cosi vicina all’Italia, cosi fortemente influenzata dalla stessa, sia allo stesso a contatto con la Svizzera, con la quale condivide lo splendido lago di Lemano, ma sia allo stesso tempo cosi fortemente francese. Ma non una Francia dei clichés, una Francia vera, quella che magari non ci si aspetta di vedere ma che a fine viaggio si capisce essere la vera Francia. Uno dei ricordi piu belli é stato il mio soggiorno a Evian les bains, mitica stazione di villeggiatura per l’alta borghesia europea. Nulla é stato piu rilassante che passeggiare al tramonto lungo il lago, nell’osservare le luci che si accendevano sulla riva opposta, a Losanna. E non importa se poi si alza il vento e piove, la regione Rodano alpi é anche questo. Per coronare questo viaggio ho scalato il massiccio della Chartreuse. A pochi passi da Grenoble, questa vetta é una delle piu gettonate di tutta Europa. La fatica della scalata é stata rapidamente ricompensata dalla vista del panorama mozzafiato che ti si apre agli occhi giunti alla cima. Un senso di leggerezza e una voglia di volare ti prende nel vedere il progressivo diradarsi delle nuvole e l’apertura di orizzonti che si proseguono al limite del visibile. Un’esperienza unica. E poi ancora, come dimenticare i bagni nel lago di Miribel, luogo di ristoro per migliaia di lionesi per sfuggire al caldo afoso della città. Da raggiungere in bicicletta nella pista ciclabile che si snoda tra parchi, foreste facendo attenzione ai tanti conigli e scoiattoli che ti passano davanti lungo la strada. Il viaggio in questa regione francese é stato molto di piu di quello che racconto, ed é riduttivo farne un diario. Il Rodano alpi é da vivere, e rivivere. E’ un piccolo universo dalle mille facce che rimarrà sempre nella mia memoria.


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