Un sogno chiamato Cuba

I nostri 17 giorni on the road in questa meravigliosa terra
Scritto da: gloria1986
un sogno chiamato cuba
Partenza il: 29/11/2014
Ritorno il: 15/12/2014
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
Ascolta i podcast
 
Abbiamo scelto Cuba perché siamo profondamente innamorati del Caribe e non potevamo fare scelta migliore. Il nostro viaggio è stato organizzato nei minimi dettagli esclusivamente da noi stessi, personalizzandolo sulla base dei giorni a disposizione, sul denaro che intendevamo spendere e sui luoghi che maggiormente ci interessavano dopo aver letto numerosi diari di altri viaggiatori. Non possiamo dire che sia stato facile, ma con un pizzico di intraprendenza e la conoscenza della lingua spagnola ce la siamo cavata alla grande. Non vogliamo di certo stare qui a raccontarvi per filo e per segno tutti i 17 giorni perché sarebbe troppo noioso, ma qualche chicca importante la vogliamo lasciare per tutti quei viaggiatori che sono in procinto di partire o di organizzare un viaggio in questa terra meravigliosa.

VOLO

Ci siamo mossi abbastanza presto (circa 5 mesi prima) per acchiappare la tariffa più conveniente. Non siamo sicuri di avercela fatta però abbiamo risparmiato parecchio. La scelta è caduta su AirFrance con partenza da Venezia e scalo a Parigi, il tutto alla cifra di 650€ a testa andata/ritorno. Ci sentiamo di consigliare questa compagnia perché siamo sempre partiti in orario, sedili abbastanza comodi, monitor personale con numerosi film (peccato che solo alcuni sono tradotti in italiano), buon cibo e personale cortese. Unica pecca finale: al ritorno ci hanno smarrito i bagagli ma nel giro di 48h ce li hanno consegnati direttamente davanti alla porta di casa.

ALLOGGI

Per entrare nel vivo della cultura cubana e anche per spendere poco, abbiamo scelto di alloggiare esclusivamente in case particular (tranne a Cayo Largo dove esistono solo resort) e se potessimo tornare indietro lo faremmo mille altre volte. Abbiamo prenotato tutto dall’Italia e secondo noi è la cosa migliore perché almeno si ha la certezza di avere un posto dove dormire senza girare per la città con bagagli al seguito per chissà quanto tempo (esempio: a Vinales ci sono tantissime case e quando si scende dal bus si viene praticamente accerchiati dai proprietari che cercano di accappararsi il cliente, a volte anche con modi un po’ bruschi). Inoltre se si ha già la prenotazione (che è sempre bene confermare almeno il giorno prima telefonando direttamente alla casa) il proprietario o chi per esso verrà ad accogliervi in fermata senza farvi perdere ulteriore tempo. Per la scelta delle case potete consultare la Lonely Planet oppure visitare il sito di amorcuba dove ce ne sono tantissime suddivise per città con tanto di descrizione e fotografie. Non si lascia alcun acconto, ma si paga tutto in loco prima di andare via. Siccome i proprietari pagano tasse molto salate sia che la casa venga occupata o meno, è bene avvisarli se non ci si dovesse presentare perché così la affittano a qualcun altro. Quasi tutte le case forniscono servizi gastronomici quali la colazione e la cena, ovviamente non comprese nel prezzo dell’alloggio. Noi abbiamo sempre approfittato di tali servizi perché le porzioni sono molto abbondanti ed il prezzo è relativamente basso. Comunque per tutti questi extra basta semplicemente parlare con il proprietario e mettersi d’accordo, la maggior parte di loro è estremamente disponibile e gentile.

TRASPORTI

Sicuramente il modo più facile, sicuro ed economico per spostarsi da una città all’altra del paese è quello di usare gli autobus per i turisti. Visitate il sito di Viazul e fatevi un’idea sui prezzi e sulle varie tratte. Per comodità dall’Italia abbiamo prenotato e pagato solo il biglietto da L’Avana a Vinales perché avevamo letto che è una tratta abbastanza frequentata e c’è il rischio di non trovare posto (confermiamo). Per tutti gli altri spostamenti è sufficiente andare alla stazione dei bus un giorno prima. Gli autobus sono abbastanza moderni e puntuali. Viaggiate con indumenti comodi e portatevi sempre una felpa perché su alcuni l’aria condizionata si sente parecchio. In alcune stazioni pesano il bagaglio (max 20kg a persona) e se eccede di tanto fanno pagare un extra, ma in genere sono molto accomodanti.

MONETA

In tutte le guide spiegano la differenza tra le due monete, la moneda nacional e il peso convertible o CUC, ma fino a quando non si entra nel meccanismo è una grande confusione. In parole povere, i turisti pagano quasi esclusivamente in CUC, moneta legata al dollaro americano (quando siamo stati noi il cambio con l’Euro era 1:1,20 circa, cioè per ogni Euro ci danno 1,20 CUC), tranne nei mercati locali e nei negozi ambulanti di pizza dove è possibile utilizzare la moneta dei cubani. Le due monete si assomigliano molto, hanno anche lo stesso simbolo, ma il valore è decisamente diverso (esempio, 1 CUC equivale a circa 23 pesos cubanos) per cui state attenti al resto e a non farvi prendere in giro. Per cambiare i soldi potete andare sia in banca che all’ufficio del cambio che a Cuba si chiama Cadeca. Attenzione agli orari di apertura e chiusura (la maggior parte delle strutture chiude alle 16.30-17 mentre di domenica l’orario è ulteriormente ridotto), portate con voi il passaporto originale altrimenti non vi cambiano nulla e se andate alla Cadeca chiedete sempre chi è l’ultimo della fila come si fa dal medico per evitare spiacevoli equivoci.

CHIAMATE INTERNAZIONALI

A Cuba è difficile trovare una connessione Internet e quando c’è si paga una follia. Per non parlare delle chiamate effettuate con il proprio cellulare (siamo in zona 6 e quindi si rischia di pagare circa 6€ al minuto più scatto alla risposta, a meno che non si abbia sottoscritto un abbonamento con il rooming estero). Per chiamare in Italia oppure per confermare le varie prenotazioni delle case, abbiamo usato una tessera telefonica internazionale. Si compra presso il centro Etecsa e ce ne sono di varie tariffe. Per utilizzarla basta seguire le istruzioni della guida (solo spagnolo e inglese) e comporre il numero (per l’Italia si deve digitare prima il codice di espatrio 119+39).

L’AVANA

Quando abbiamo riservato la casa particular abbiamo prenotato anche il servizio taxi dall’aeroporto che costa 25CUC (circa 20€). Nessun problema se non lo fate prima perché quando arrivate saranno i tassisti che troveranno voi e il prezzo è più o meno uguale. Consiglio: cambiate subito un po’ di soldi alla Cadeca dell’aeroporto e fatevi dare tagli piccoli perché i tassisti non hanno mai il resto da dare indietro. Il centro di L’Avana ha tre grandi quartieri suddivisi in: Havana Vieja, Centro Havana e Vedado. Noi abbiamo scelto di proposito di alloggiare nella parte vecchia così da essere più vicini al centro storico e non abbiamo sbagliato. Se si ha poco tempo e si vuole avere un assaggio della città, consigliamo il bus turistico a due piani con partenza di fronte all’Hotel Inglaterra, vicino al Capitolio. Come suggerisce il nome, si tratta di un mezzo esclusivamente turistico ma con lo stesso biglietto (5CUC) si può scendere e salire quante volte si vuole; il giro dura circa 1h ed attraversa tutta la città. Avendo a disposizione solo un giorno intero, ci siamo concentrati principalmente sulle quattro piazze che compongono il centro storico e per aiutarci nell’impresa abbiamo scelto di seguire una guida locale incontrata in piazza della Cattedrale; all’inizio eravamo un po’ diffidenti, ma poi ci siamo lasciati coinvolgere dalla simpatia e gentilezza del ragazzo e con 25CUC a testa abbiamo girato per quasi 5 ore. Grazie a lui siamo riusciti pure a comprare i sigari ad un prezzo ridotto: ci sarebbe da aprire un capitolo a parte sul discorso sigari, ma in poche parole EVITATE di fare acquisti per la strada soprattutto se non vi intendete di sigari come noi purtroppo. Rischiate di venire ingannati. Ultima cosa: fate attenzione ai sigilli che chiudono la scatola perché senza di essi i sigari potrebbero essere non originali e quindi sequestrati in aeroporto.

VINALES

In questa cittadina abbiamo trascorso due notti e secondo noi sono sufficienti per apprezzare la bellezza del luogo. La casa che ci ha ospitato è stata la migliore in assoluto di tutta la vacanza a Cuba (Villa Los Reyes): camera grande, pulita, silenziosa, comoda, proprietari molto carini e disponibili. Tra l’altro sono molto conosciuti per organizzare tour nella valle di Vinales di cui noi abbiamo approfittato. Consigliamo assolutamente la gita a cavallo (4h per 20CUC a testa) anche se la visita alla grotta finale (grotta del Palmarito) non ci ha entusiasmato per niente. Un’altra escursione molto carina è quella della passeggiata a piedi fino alla Valle del Silencio (12CUC a testa) per vedere il tramonto: peccato che il cielo era parecchio nuvoloso però ne è valsa comunque la pena. Il ragazzo (Fidel) ci ha spiegato un sacco di cose sulla lavorazione del tabacco e sulle piante medicamentose, molto interessante. A Vinales si può noleggiare anche la bicicletta (1CUC ogni ora) e spostarsi per conto proprio. Noi ne abbiamo approfittato l’ultimo giorno per vedere il famoso Murales de la Prehistoria: in teoria occorre pagare l’ingresso, ma si può vedere tranquillamente anche da fuori.

CIENFUEGOS

Città molto carina ma che non ha niente a che fare con Cuba. Abbiamo trascorso solo una notte ed è stato meglio così perché non offre poi così tanto da vedere. Qui abbiamo vissuto uno dei pochi momenti di dispiacere per quanto riguarda l’alloggio: infatti, appena arrivati, il proprietario ci ha comunicato che la stanza non era disponibile e ci ha spostato presso una sua amica a 50 mt di distanza. Avevamo letto in alcuni diari che ciò può capitare però a noi non è andata tanto bene visto che abbiamo pagato lo stesso prezzo per una camera che ne valeva sicuramente meno. Comunque il centro e la baia sono molto pittoreschi, ottimo luogo per comprare souvernirs vari. Con un calesse abbiamo raggiunto anche Punta Gorda e fatto qualche foto al Palacio de Valle, giro consigliato.

TRINIDAD

Assolutamente la cittadina più bella e suggestiva dell’intera vacanza. Sembra veramente di tornare indietro nel tempo quando per comprare il pane bisognava aspettare che il panettiere passasse per le vie urlando “el pan, el pan”. Le strade sono tutte acciottolate e in salita quindi consigliamo di scegliere una casa non lontano dal centro, ma nemmeno troppo vicino altrimenti non si dorme causa la musica che di sera caratterizza ogni locale. Negli ultimi anni Trinidad è diventata una meta d’obbligo soprattutto nei tour organizzati quindi vi capiterà di incontrare per la strada (soprattutto di mattina) numerosi turisti, tra cui tanti italiani. Magari qualcuno rimarrà sollevato nel vedere connazionali; noi in genere preferiamo evitare per entrare maggiormente in contatto con la cultura locale, però il mondo è bello perché è vario. Il centro non è grandissimo quindi lo si può visitare tranquillamente in mezza giornata. Assolutamente consigliata la salita alla torre per apprezzare un meraviglioso panorama dell’intera città. Altro luogo da visitare se volete rilassarvi un po’ è sicuramente Playa Ancon: è una spiaggia caraibica a 12km circa da Trinidad. Noi abbiamo scelto di raggiungerla in bicicletta perché ci sembrava un’esperienza diversa dal solito e se tornassimo indietro non lo faremmo mai più. E’ stata una faticaccia incredibile soprattutto al ritorno, con la strada un po’ in salita ed il vento contro. Se siete interessati a comprare un quadro, fatelo a Trinidad. Ce ne sono di bellissimi, di ogni formato e per tutti i gusti. Non sono proprio così economici, ma si riesce a trattare tranquillamente. Attenzione: soprattutto a Trinidad i venditori non rilasciano un certificato che invece è fondamentale per portare in Italia il quadro che acquistate. Noi ovviamente non lo sapevamo, ma non c’è alcun problema perché in aeroporto, dopo i controlli di sicurezza, lo si può comprare pagando 3CUC.

SANTA CLARA

Niente da dire di particolare su questa città, famosa in particolare per il comandante Che Guevara. Una volta che si è visto il monumento e il mausoleo non c’è tanto altro che merita di essere visitato.

CAYO LARGO

Di cayos a Cuba ce ne sono tanti, ma crediamo che questo sia uno dei migliori. Ovviamente essendo localizzato nel Mar dei Caraibi è un po’ più complicato da raggiungere rispetto agli altri sulla costa atlantica, ma ne vale assolutamente la pena. Abbiamo prenotato il volo interno sempre dall’Italia con la compagnia Aerogaviota (135€ a testa a/r) con partenza da Varadero e rientro a L’Avana. Gli aerei sono abbastanza piccoli e non proprio così moderni però il viaggio tutto sommato è andato bene. Purtroppo si può alloggiare solo in un resort perché quest’isola è esclusivamente turistica tanto che i cubani non vi possono accedere se non per lavoro. La nostra scelta è caduta sul Sol Pelicano della catena spagnola Melia: abbiamo approfittato di un’offerta con la camera vista mare ed il regime all inclusive. Il villaggio è molto carino, la spiaggia è una delle più belle rispetto agli altri resorts ed il cibo è buono. Consiglio: pagate sempre in contanti perché ci eravamo informati per la carta di credito così da avere più spicci per gli ultimi giorni a L’Avana, ma alla fine non ci conveniva perché il receptionist ci ha comunicato che sarebbe stata effettuata una doppia conversione (euro-CUC-dollaro americano).

Cayo Largo è il paradiso del relax: mai visto un mare così cristallino, temperatura ottima perché sempre abbastanza ventilato (attenzione alle scottature perché non ci si accorge nemmeno del sole che picchia), e sabbia fresca a qualunque ora della giornata (caratteristica solo di questo cayo). Per curiosità ci siamo spostati in due occasioni alle famose spiagge Sirena (dove ci sono le stelle marine) e Paraiso (dove si può camminare in un lembo di sabbia in mezzo all’acqua); vale la pena di vederle però a parer nostro la spiaggia di fronte al villaggio era bellissima ugualmente. Per raggiungerle c’è una specie di trenino che parte di mattina davanti all’hotel e vi riporta indietro per pranzo oppure nel primo pomeriggio, altrimenti il taxi.

CHICCHE VARIE

– La “pizza con queso”, ovvero la nostra margherita, è un ottima alternativa al classico pranzo in ristorante e a noi è piaciuta molto. La trovate in tutte le città cubane: nella maggior parte dei casi si tratta di piccoli locali che danno sulla strada, ma a volte sono gli stessi cubani ad utilizzare il loro pianerottolo di casa come pizzeria per guadagnare qualcosina in più. In genere costa dagli 8$ ai 10$ a pezzo (meno di 40 cent di euro) anche se in alcune città si trova pure a meno.

– Se volete fare grandi acquisti di souvenirs e nel vostro itinerario non sono previste tappe a Cienfuegos e Trinidad, esiste un posto a L’Avana, dietro la piazza San Francesco (ci sembra che il nome sia Feria de San José) che è una specie di mercato solo di oggettistica cubana. All’interno ci sono un sacco di bancarelle, una Cadeca e cabine telefoniche.

– Cuba è un paese tranquillo dal punto di vista della sicurezza, almeno le zone che abbiamo visto noi. Non c’è stato mai un momento in cui abbiamo avuto paura per la nostra incolumità; i cubani considerano il turista sacro in quanto campano grazie a lui e quindi stanno molto attenti a come si comportano. Anche perché di poliziotti in giro ce ne sono tantissimi e se combinano qualcosa finiscono direttamente in galera per 5 anni, non come da noi in Italia. Perciò viaggiate sereni.

– Il popolo cubano è di una dignità che disarma: la maggior parte delle persone è povera, non possiede nulla, eppure sorridono sempre. Se camminate per le strade sarà facile che veniate abbordati da qualcuno (soprattutto nella capitale e a Trinidad), ma se non si è interessati basta semplicemente dire “no grazie” e loro ti salutano e se ne vanno. Spesso hanno un secondo fine quando iniziano a parlarvi, ma ci è capitato anche di incontrare persone che semplicemente volevano raccontarci la loro storia e anche se non si parla bene la lingua è molto piacevole.

– I cubani sono persone di parola. Se dicono che vi vengono a prendere a tal ora in un certo posto, sappiate che manterranno la parola data.

– Per le pratiche d’immigrazione confermiamo che si perde tempo, ma non più di quello che si perderebbe in un altro aeroporto. Gli sportelli sono tanti e gli addetti abbastanza veloci quindi armatevi di un po’ di pazienza e soprattutto carte in mano.

– Per tornare in Italia sicuramente troverete una coda incredibile al momento di fare il check-in anche se vi presentate le canoniche due ore prima. Ci sono alcuni addetti che danno informazioni e se volete, pagando 10CUC a testa vi portano direttamente al bancone saltando la coda.

– Ricordatevi di mettere da parte 25CUC a testa da presentare al momento del rientro per la tassa d’uscita. Senza quella purtroppo non vi lasciano imbarcare.

– A Cayo Largo non potete non mangiare l’aragosta. La offrono anche al ristorante, a pagamento, però dicono sia surgelata quindi noi abbiamo approfittato della proposta offerta dai bagnini: 12CUC a testa, aragosta + riso + verdure + bibite. Non resterete delusi.

Ora non ci resta che augurarvi Buon Viaggio e salutateci la bellissima CUBA!

Guarda la gallery
cayo-largo-3r8t3

Un sogno chiamato CUBA



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche

    Video Itinerari