Un sogno avverato

Non so da quanto desideravo questo viaggio. Per mesi ho navigato in internet, ho girato per agenzie razziando cataloghi poi dopo tanto pensare, riflettere, valutare abbiamo deciso. Si va a Bathala, il 10 febbraio 2007 si parte. I racconti, le foto ed i commenti dei forum ci hanno convinto che quella sarebbe stata la nostra isola.Perché l’isola...
Scritto da: delphine56
un sogno avverato
Partenza il: 10/02/2007
Ritorno il: 18/02/2007
Viaggiatori: in gruppo
Spesa: 2000 €
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Non so da quanto desideravo questo viaggio. Per mesi ho navigato in internet, ho girato per agenzie razziando cataloghi poi dopo tanto pensare, riflettere, valutare abbiamo deciso. Si va a Bathala, il 10 febbraio 2007 si parte.

I racconti, le foto ed i commenti dei forum ci hanno convinto che quella sarebbe stata la nostra isola.Perché l’isola è piccola, non c’è animazione invadente, le descrizioni della natura che la circonda sono a dir poco entusiastiche, è una delle isole in cui il rapporto qualità prezzo ci sembra il più adatto alle nostre tasche. E così è stato.

Siamo partite in tre, lasciando tutti gli altri a casa. Mia figlia, Chiara un’amica. Edda ed io, Veramente influenza, tosse, febbre, malesseri personali, di parenti e affini hanno provato a fermarci ma non ci sono riusciti.

Il tour operator era l’Azemar, per me sino allora nome assolutamente sconosciuto, ma l’agenzia Bluvacanze cui ci siamo appoggiate ci ha dato rassicurazioni sulla serietà di tale T.O. E ci siamo fidate. I consigli letti nei vari forum sono stati un vero conforto alla nostra ansia ed un grande aiuto alla nostra scelta.

Abbiamo volato con l’Air Italy partenza da Verona destinazione Malè, senza scalo. Partenza in orario e volo anche se un po’ scomodo, tranquillo. L’aereo è effettivamente un po’ vecchiotto ed i sedili stretti ma il personale è molto gentile e disponibile e c’è lo spazio per le nostre gambe, abbiamo mangiato decorosamente, e poi probabilmente per l’emozione non c’importava molto, avevamo solo voglia di arrivare. Il viaggio di ritorno è sembrato interminabile, per fortuna abbiamo potuto guardare due film, cosa che all’andata non è stata possibile perché gli schermi erano rotti. Stessa scomodità ma stessa gentilezza dell’equipaggio che dai pettegolezzi di corridoio si è concesso una settimana di vacanza alle Maldive come noi. Siamo arrivate all’aeroporto in concomitanza con il Presidente dello Sri Lanka, per questo c’era un bel po’ di confusione, abbiamo dovuto aspettare più di un’ora per riuscire a prendere la barca veloce ma questo ci ha permesso di cominciare a respirare a pieni polmoni l’aria della vacanza. Ci eravamo fornite di una scheda sim maldiviana per il cellulare in Italia ed abbiamo acquistato le relative ricariche all’aeroporto, questo ci ha permesso di spendere veramente poco per tenerci in contatto con casa, lo consiglio vivamente a tutti! Dopo il lungo volo, il tragitto in mare, tanti mesi d’attesa, tanti sogni finalmente è comparsa lei prima un puntino smeraldo in mezzo al mare poi sempre più vicina e più bella… Faceva un gran caldo, eravamo sballottate dal mare leggermente mosso, stanche da un lunghissimo viaggio ma il miraggio è diventato realtà. Ci ha accolto all’aeroporto ed accompagnato alla nostra destinazione un cortesissimo giovane Manuele, che con Angela e Cristina e Cristiano, che è il capo villaggio, formano lo staff della “animazione” dell’isola. Definirli animatori però non è corretto sono dei giovani simpatici e cortesi che ti accompagnano e fare snorkeling, o nelle escursioni, che ti fanno fare quattro chiacchiere se ne hai voglia, che sanno ascoltare e sanno stare in compagnia senza disturbare. Questa è una delle cose che mi è più piaciuta di quest’isola, l’assoluta assenza dell’animazione tipo villaggio vacanze. Secondo me qui stonerebbe proprio.

Tornando alla vacanza … Ci hanno accompagnato al nostro bungalow n.122 (definito DeLuxe ma di de luxe ha gran poco). La camera è abbastanza spaziosa, pulita, molto semplice nell’arredamento, forse per i palati fini è un po’ vecchiotto, lo spazio nell’armadio è molto contenuto e noi che eravamo in tre abbiamo dovuto arrangiarci lasciando roba in valigia. C’è un ventilatore a pale, ma lo abbiamo lasciato sempre fermo in quanto se si faceva partire sembrava un jumbo in fase di decollo, abbiamo comunque preferito tenere aperte le finestre, c’era una giusta corrente che noi abbiamo gradito molto più che il freddo prodotto dall’apparecchio dell’aria condizionata pure presente. Il bagno è in stile maldiviano, con igienici al coperto ma la doccia all’aperto (spettacolare). Tutto è tenuto comunque pulito, rifanno la stanza due volte il giorno e la sera per un paio di volte abbiamo trovato il letto rifatto con fiori e decori molto carini. Avevamo chiesto di alloggiare in un bungalow tra il 140 ed il 144 ma non è stato possibile. Non è una cosa molto importante perché tutti i bungalow sono in riva al mare e la vista è in ogni caso splendida. La tranquillità regna sovrana ovunque. Quelli che avevamo chiesto comunque sono i migliori per locazione e panorama, dentro non li ho visti. Fuori della porta c’è una ciotolona d’acqua fresca che è cambiata un paio di volte il giorno per sciacquarsi i piedi prima di entrare, questo vuol dire che altrove le scarpe non servono praticamente mai! Dopo una doccia veloce ci siamo dedicate intensamente al riposo, ed all’ambientamento in questo piccolo paradiso. Nel pomeriggio c’è stato il briefing con il capo villaggio che ci ha, un po’ troppo lungamente, illustrato le varie iniziative e attività del villaggio. Prima cena e poi un lungo sonno ristoratore., c’è chi non ha fatto in tempo a mettere la testa sul cuscino per crollare…

E’ iniziata la nostra vita al ritmo maldiviano, il sole è alto e splendente e decidiamo di fare la prima uscita in mare accompagnate dal solito Manuele che conferma cortesia e disponibilità. Per entrare in acqua ed avere la possibilità di vedere di tutto di più basta entrarci, il reef è lì a portata di mano. Nel pomeriggio replica di snorkeling poi verso sera andiamo alla pesca al bolentino. Salite su Dhoni, la tipica barca maldiviana, colorata ed accogliente, ci siamo dirette verso il mare aperto con il sole che cominciava a calare in uno sfolgorante tramonto. La pesca in sé è alquanto noiosa ma quando la luce del sole si spegne si accendono cielo e mare. Era tutto uno “sbirluccichio”, sopra e sotto di noi, non avevo mai visto nulla di simile, nulla di così bello ed affascinante. La pesca è stata relativamente fruttifera, ho pescato il primo pesce della mia vita! Siamo rientrate verso le 20 contente ed allegre, anche perché si cominciava a fare amicizia con gli altri vacanzieri. La serata è proseguita con una cena relativamente scadente, con delle piacevolissime chiacchiere sotto le stelle con altri ospiti del villaggio ed i cosiddetti animatori. Mi sono svegliata all’alba del 3° giorno e per prima cosa mi sono convinta di aver fatto la scelta giusta, il silenzio quieto del primo mattino, la natura rigogliosa, il pacifico sciabordio del mare mi circondano! Era così che me l’aspettavo questo posto tanto sognato. La gita che abbiamo fatto il 4° giorno è all’isola di Kanduludu per vedere del corallo ancora vivo. Purtroppo il Nino del ’98 ne ha distrutto parecchio. Anche quest’uscita ovviamente è stata un successo. Il corallo vivo è un’emozione di colori e di vita. Sembrava di stare nel giardino delle Mille e una notte. Ormai ci siamo adeguate perfettamente al ritmo di vita dei maldiviani, lentezza e relax sono priorità assolute. Non guardiamo mai l’orologio, esiste solo il tempo del nostro benessere. L’uscita di snork del mattino successivo è stata animata da un attacco di un Balestra Titano che per proteggere le sue uova ha assalito noi poveri bagnanti, vista dal suo punto di vista aveva pure ragione ma per noi che cercavamo di stargli ben alla larga, è stato un momento di ulteriore emozione. Il giro è stato anche più lungo delle altre volte, c’era un po’ di corrente contraria ma nonostante la fatica ne valeva veramente la pena. Abbiamo visto branchi di pesci coloratissimi, un enorme squalo nutrice nella sua tana, un riccio matita dal rosso sfavillante, le tartarughe …

La serata è stata dedicata alle chiacchiere come il solito, poi Cristiano ha preso il telescopio e siamo andati sulla lingua di sabbia dove il buio è più pesto che mai, e sono riuscita a vedere saturno con i suoi anelli, la nebulosa di Orione e le stelle gemelle della coda del Carro.Ti pare di toccare il cielo con un dito, le stelle sono talmente tante e molto più luminose che da noi, forse in Italia le hanno spente? Tra le tante meraviglie che ho visto in questo posto questa è una di quelle più belle ed inattese.

L’ultima gita prevista è una giornata da trascorrere prima su di un isolotto deserto e poi un po’ di shopping all’isola dei pescatori. Dopo un viaggio lungo ed anche un po’ scomodo arriviamo alla nostra destinazione, da restare senza parole, una laguna cristallina, la sabbia sottile da essere impalpabile, una luce che abbaglia e ti stordisce. Dopo un lungo bagno anzi un “puccio” nella piccola laguna, pranziamo sotto un tetto di paglia, la tavolata un po’ eterogenea ma tutto sommato piacevole, Spaghetti aglio, olio, peperoncino (potevano anche sprecarsi nella fantasia) poi delle palline fritte, dei sandwich…Vabbè non importa, il posto era così bello che non avevamo nemmeno fame. Una nota veramente negativa è la spazzatura che si trova in acqua e sulla spiaggia di quest’isolotto. Abbiamo trovato molti cocci di vetro, bottiglie, pezzi di ferro arrugginito, scatolette ed altro, decisamente poco edificante, forse si potrebbe fare qualcosa? Nel primo pomeriggio ci siamo trasferiti all’isola dei pescatori per un po’ di shopping, è stato molto deludente e deprimente. Non per i negozi che sono sempre gli stessi, da Riccione alle Maldive, ma per l’atteggiamento distante e poco cordiale degli abitanti e dei commercianti. Il borgo è molto piccolo praticamente tutto ruota intorno alla via dove ci sono i negozi, almeno non ci hanno fatto vedere altro, l’aspetto delle case è pulito, non misero, i bambini sono bellissimi ma mi sembrava di essere allo zoo, e quelli nella gabbia eravamo noi! Mah! La sera è stata allietata (?) da canti, tamburi e suoni vari, alquanto allucinanti della peggior serie, altro che villaggio-vacanze! Mai sentita accozzaglia di rumori peggiore. Pazienza c’è qualcosa di cui sparlare. E’ arrivato intanto anche l’ultimo giorno, come si farà ad andarsene? La giornata è dedicata ad immagazzinare il maggior numero di ricordi, nel mare e fuori, Nuotiamo tranquillamente lasciandoci trasportare dalle sensazioni più che dalla corrente ognuno di noi sa che non sarà facile né veloce tornare alla vita di tutti i giorni ed allora cerca di appropriarsi di tutto per dimenticarlo il più tardi possibile. Non abbiamo fatto immersioni per cui non possiamo dare nessun tipo di giudizio né descrizione in merito.

L’ultima sera… Ci regaliamo una cena con l’aragosta! Non fatelo! O almeno non illudetevi di mangiare meglio o diversamente dal solito. Hanno apparecchiato in spiaggia, le candele nascoste nella sabbia, tutto molto molto romantico, ma la qualità è come sempre mediocre dal cocktail di gamberetti immerso nella maionaise all’aragosta ed i gamberoni bei freddi… Dopo cena siamo passate alle reception a saldare il conto delle escursioni e non le ho trovate care, il trattamento previsto era in all inclusive per cui non ci sono stati extra da pagare, personalmente ritengo che fosse sufficiente quello che ci davano sia da mangiare che da bere, gli snack fuori pasto erano anche quelli graditi, magari un po’ scarsi. Unica nota un po’ stonata riguarda la qualità dei pasti, il cuoco, mi hanno detto, era dello Sri Lanka, per cui cucinava di conseguenza, però la pasta non mancava mai e c’erano riso, pollo, pesce (assolutamente insapore), frutta e verdura in buone quantità. Comunque il pasto non è una cosa per la quale mi rovino una vacanza, di conseguenza non mi è sembrato il caso di fare tante storie se non era proprio tutto di mio gradimento, se volevo mangiare in maniera eccellente andavo a casa dalla mia mamma che è un’emiliana! Arriva infine il momento di partire, la sveglia suona presto alle 5,45 poi tutto un po’ di corsa anche per non guardarsi troppo indietro. Il rientro in barca veloce è stato tranquillissimo tanto che ho dormito tutto il tragitto. Dopo l’ultimo shopping all’aeroporto puntuale il decollo Era quello che volevo, un’isola piccola ed accogliente, carica di semplicità e splendore al tempo stesso.

Ho proprio realizzato un sogno.



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